Post n°125 pubblicato il 01 Settembre 2010 da Heidegger79
Se avevo una sicurezza prima di vedere Black Swan, era la mancanza di certezze su questa pellicola. Fosse stata notevole, non mi sarei certo sorpreso, considerando quanto mi era piaciuto l'ultimo lavoro di Aronofsky, The Wrestler. Fosse stata orribile, mi sarei detto che con una storia del genere, il rischio di brutti scivoloni c'era. Insomma, le possibilità erano decisamente variegate. Black Swan non è certo un film perfetto, anzi è pieno di imperfezioni. Ma sono imperfezioni che non mi dispiacciono per niente, perché sono frutto dei rischi presi dal suo regista. Certo, di momenti che non funzionano ce ne sono diversi, ma non si scade mai completamente e a lungo nel ridicolo involontario (no, non è proprio il nuovo Showgirls, per fortuna). |
Post n°124 pubblicato il 29 Agosto 2010 da Heidegger79
Ero molto curioso l’altra sera quando ho avuto la possibilità di partecipare alla proiezione di questa opera prima, nominata ai David di Donatello, a una rassegna cinematografica a Roma, con relativo dibattito dopo la proiezione moderato da Nanni Moretti. Pellicola a due facce, questa. Da una parte, un talento visivo assolutamente notevole e poco comune nel panorama nostrano. Nonostante un’evidente mancanza di mezzi, le idee sono tante e molte deliziose. Pensate (anche se i paragoni in questi casi sono sempre complicati) a un misto tra il Richard Lester più spensierato, il primo Jean-Pierre Jeunet (quello che lavorava con Caro) e magari un pizzico di Svankmajer nelle parti di animazione. Dove però il lavoro di Marco Chiarini torna purtroppo nella media italica, è nella storia. Come spesso capita a un certo cinema d’autore, non si capisce bene dove si voglia andare a parare. Film di formazione? Fiaba delicata e visionaria? Rapporto padre-figlio? O storia del primo amore? La carne al fuoco è tanta, purtroppo non sempre gestita perfettamente. Peccato anche per il doppiaggio, a tratti decisamente poco convincente. Comunque, un nome da tenere d’occhio… P.S. Fenomeno interessante durante il dibattito: fa le domande Moretti, tutti fermi sulle loro poltrone; appena dà la parola al pubblico, la gente scappa… |
Post n°123 pubblicato il 28 Agosto 2010 da Heidegger79
Appassionante e scorrevole, Un destino parallelo è una grande introduzione alla fede professata da più di un miliardo di esseri umani. Con una prosa colloquiale e un senso acuto per la scelta di aneddoti rivelatori, Tamim Ansary ci guida attraverso quasi 1.500 anni di storia islamica, dalla rivelazione del Corano e la vita delle prime comunità musulmane fino agli inizi del ventunesimo secolo. La storia del mondo, scrive Ansary, non è una lista cronologica di tutte le cose che capitano: è l’arco che conta. Grazie a una comprensione di questo arco, l’autore condensa quindici secoli di storia in cinquecento pagine. Sebbene il libro sia principalmente una storia politica, Ansary descrive bene anche i cambiamenti sociali e culturali che hanno dato forma alla civiltà islamica. E lo stile confidenziale non toglie nulla alle credenziali storiche dell’autore. L’idea più rivoluzionaria è quella alla base del libro: come offrire una versione alternativa della storia mondiale, attraverso il punto di vista dell’islam. Ne risulta ben più di una litania di eventi passati. È anche una guida indispensabile per capire i conflitti di oggi. |
Post n°122 pubblicato il 27 Agosto 2010 da Heidegger79
C'era di che essere sospettosi di fronte alla visione di The American. Veniva infatti naturale chiedersi come mai un titolo americano così atteso, con una star in grado di attirare l'attenzione di pubblico e critica, non sia stato selezionato al Festival di Venezia. Decisamente non era un buon segno, anche se non è detto che le scelte al Lido debbano sempre essere perfette. |
Post n°121 pubblicato il 26 Agosto 2010 da Heidegger79
Ottimi attori, uno script accattivante e delle scene grottesche. Eppure, il film non ha funzionato al botteghino come sperato. Si tratta di Hot Tub Time Machine. Ogni tanto, è difficile capire perché un film ha successo e un altro simile molto meno. Prendiamo il caso di Una notte da leoni e di Hot Tube Time Machine, il primo un enorme successo mondiale, il secondo un titolo che probabilmente ha recuperato i soldi spesi solo con i mercati extracinematografici. |
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il 25/08/2010 alle 22:01
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il 25/08/2010 alle 05:30
Inviato da: jonasdgl63
il 24/08/2010 alle 20:35
Inviato da: Heidegger79
il 24/08/2010 alle 14:38
Inviato da: jonasdgl63
il 22/08/2010 alle 17:28