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Messaggi di Agosto 2008

 

Parto, me ne vado...

Post n°406 pubblicato il 27 Agosto 2008 da alex_cinema
 
Tag: Viaggi

Anche per me è arrivato finalmente il momento di andare al mare... mentre a Venezia inizia il Festival del Cinema, ho prenotato per una settimana di relax assoluto a Sharm. Non è la vacanza dei miei sogni, non è il mio posto ideale, ma per quest'anno, con pochi soldi e poco tempo per viaggiare, è la soluzione migliore... sarò all'hotel Hilton (5 stelle) per una settimana, a partire da Sabato sera... e già godo... perchè voglio dire... non sarà la mia vacanza ideale, ma porca miseria, è MARE! E allora aspettatemi pescetti del Mar Rosso, sto arrivando!!! E quando tornerò avrò un'altra settimana di ferie che passerò a Milano a guardare i film di Venezia... si gode...

 
 
 

Non ce la si fa più...

Post n°405 pubblicato il 21 Agosto 2008 da alex_cinema
 

Ancora una settimana, la prossima, poi scattano le due settimane di vacanza fuori stagione...

La prima delle due andrò in Egitto, a Sharm o dove troverò facendo un Last Second al prezzo più basso possibile... nella seconda settimana sarò a Milano, per la settimana di cinema matto e disperatissimo, per il Festival del Cinema di Venezia a Milano. Al lavoro mi sto letteralmente tagliando le vene, perchè non c'è niente da fare... il mio capo ieri si è messo a spinare un pesce che aveva comprato in non so quale pescheria, e ciò basti. Dal canto mio ho installato sul computer una stupenda chiavetta con la quale posso vedere la tv digitale terrestre e passo la giornata a guardare RaiSportPiù, le Olimpiadi... è o non è paradossale tutto ciò? Vi giuro che tutto ciò è ancora più stancante che farsi il culo tutto il giorno... è davvero pazzesco...
Comunque tra poco più di una settimana saluto tutti... finalmente...
Ciaoooo!!!

 
 
 

Locarno, i 5 film della Domenica

Post n°404 pubblicato il 12 Agosto 2008 da alex_cinema
 
Tag: Cinema

BEKET
Questo film italiano è decisamente per pochi. Ispirato ad Aspettando Godot é un classico film dell'assurdo, dove la comprensione di ciò che viene detto passa del tutto in secondo piano e dove, probabilmente, il senso di certe cose é proprio inutile da cercare. E' un film underground, fatto con pochi mezzi e dove tra gli altri recitano Freak Antoni, il leader degli Skiantos, e Paolo Rossi, che è "presente" per pochi secondi, e lascio le virgolette senza spiegazione, per quelli che vorranno vederlo. Il film è girato in Sardegna, in una terra desolata, dove non c'è nulla, una Sardegna stupenda. Il film è tutto in bianco e nero, tranne una scena, ovviamente fondamentale e fotograficamente stupenda. Il film è notevole, certo, la storia c'è e non c'è, ma il divertimento è tanto e l'arte cinematografica è ai suoi più alti livelli.
VOTO: 8

33 SCENY Z ZYCIA
La storia è quella di una famiglia colpita dal dramma di un cancro, che in questo caso porta alla morte la madre e moglie di un uomo che non sa riprendersi dal dolore, che cede all'alcool e che alla fine muore di infarto. I figli provano dolore ma cercano di alleviare quello del padre. Nonostante una trama che evidentemente descrive un film pesantissimo, in realtà si respira un aria non così pesante e lo si fa quasi inconsapevolmente. Credo sia questa la forza del film, che altrimenti non sarebbe altro che una storia. Invece è qualcosa di più, sottilmente. In situazioni di pura tragedia ci si ritrova a fare un sorriso, senza che la situazione sia palesemente divertente, ma soltanto grazie a piccoli cenni. Non so se mi rimarrà nella memoria, ma il film merita un buon giudizio.
VOTO: 6,5

DAYTIME DRINKING
Questo film coreano ha fatto divertire tutta la sala. Davvero divertente, anche se devo ammettere che qualche battutta mi è sfuggita, causa lentezza a leggere i sottotitoli in inglese. Racconta di un ragazzo che decide insieme agli amici di fare qualche giorno insieme agli amici da qualche parte. Ha bisogno di staccare perchè è stato appena lasciato dalla ragazza e vive nel suo ricordo, quardandola sua fotografia. Parte ma gli amici non si presentano all'appuntamento. Rimane, così, da solo e, inevitabilmente, comincia a bere. Incontra altre persone e gli capitano le peggio disavventure. Il denominatore comune è il continuo stato di ebbrezza in cui si trova, un pò per colpa sua un pò per colpa degli altri che gli continuano ad offrire da bere. Quindi arriva un suo amico col quale sorge un equivoco che, una volta rivelato, fa ancora più divertente tutta la situazione. Un film leggero e divertente.
VOTO: 6/7

PETITES HISTORIAS DAS CRIANCAS
Il documentario, girato da Gabriele Salvatores, racconta l'esperienza internazionale degli Inter Campus, una attività di sostegno a bambini in difficoltà organizzata in tutto il mondo dalla squadra di calcio dell'Inter. Erano presenti in sala Massimo Moratti, sua sorella Milly, Salvatores, il (credo) difensore dell'Inter Chivu, di nazionalità rumena, e altri personaggi più o meno famosi.
Il documentario è girato in tutti quei luoghi ove è presente un Inter Campus: Brasile, Romania, Cina, Camerun, ecc ecc... Sono davvero tanti i luoghi nei quali questa iniziativa é stata attivata ed effettivamente porta i suoi risultati. I bambini trovano una alternativa alla strada ed alla povertà e crescono secondo una disciplina che può certamente tornare utile. E' bello sapere che una squadra di calcio, ogni tanto, usa il denaro in modo più intelligente rispetto a quello consueto.
VOTO: 7

HET ZUSJE VAN KATIA (La sorella di Katia)
Film olandese che mi auguro prima o poi arrivi in Italia. Racconta, come spesso accade al cinema, di una persona bisognosa di affetto, bisognosa di qualcuno che le dica quanto le vuole bene. Questa volta la "persona" è una bambina in procinto di entrare nell'adolescenza, con una madre prostituta e Katia, la sorella spogliarellista. Con quest'ultima la bambina ha un rapporto privilegiato, dormono abbracciate, fino a quando succedono vicende che le fanno allontanare, e nel frattempo anche la madre va a vivere a casa di un uomo. La bambina resta da sola e riproduce i gesti e i modi di fare delle persone a cui vuole bene, anche con un ragazzo che ha conosciuto, un predicatore del Vangelo, che ovviamente, di fronte a certe "offerte" scappa.
Il finale ci rivela il nome della bambina, soltanto alla fine, quando la famiglia si riunisce e la bambina si sente voluta bene, ed il nome suona strano, perchè pensavamo di conoscerla bene, ma non ne conoscevamo il nome, sapevamo solo che era la sorella di Katia.
Film molto coinvolgente, inquadrature non casuali, cinema vero.
VOTO: 8

 
 
 

Locarno, i 6 film del Sabato

Post n°403 pubblicato il 12 Agosto 2008 da alex_cinema
 
Tag: Cinema

NOBODY'S PERFECT
Il primo film che in questo week end ho visto a Locarno é stato anche il più sorprendente ed educativo. Il regista Niko Von Glasow é affetto da una malformazione fisica che ha colpito le braccia, ridotte a due piccole braccine, due alucce che non gli rendono la vita un pò più difficile. Tale malformazione é stata provocata da un medicinale, ingerito da migliaia di persone e che ha provocato la morte di migliaia di feti e la malformazione di altrettanti bambini. Le malformazioni colpiscono in generale gli arti. C'è chi è più fortunato e chi meno. Il regista, con tocco fine, delicato e mai volgare, neanche lontanamente, mette in scena la sua idea: quella di creare un calendario di uomini e donne nudi, colpiti dalla sua stessa malattia. Il documentario é la ripresa delle interviste che il regista ha svolto a quelli che sono poi diventati i protagonisti del calendario e le loro meditazioni sulla vita che riescono a condurre e sulla dignità che si sono conquistati. Accanto al racconto della loro vita, a momenti emozionanti, ci sono soprattutto momenti di ironia, una ironia che pervade tutto il film e lo rende davvero unico. Le stesse foto di nudo artistico sono veramente meravigliose, emozionanti ed ironiche come poche ne ho mai viste in vita mia. Una delle donne che hanno partecipato al calendario mi ha particolarmente colpito per la sua eleganza e la sua finezza. Lei non ha le braccia, completamente, ed ha imparato ad usare i piedi per fare tutto. La si vede seduta a tavola, che mangia con le posate e che si porta un calice di vino alla bocca, e lo fa col piede, e lo fa in un modo stupendo. Mi sembrava possedere la stessa eleganza di Patty Smith, soltanto un poco più aristocratica.
Il film è davvero meraviglioso, dovrebbe essere proposto nelle scuole, dovrebbe diventare obbligatorio per tutti.
VOTO: 8,5

MARZ (Marzo)
Questo film tedesco indaga le emozioni di una famiglia colpita dal suicidio di uno dei suoi componenti. In realtà le famiglie sono tre, perchè tre sono i ragazzi che, senza nessun apparente motivo e senza lasciare nessuna spiegazione, si chiudono dentro un'automobile col motore acceso, dopo aver collegato il tubo di scarico con l'abitacolo, e si lasciano morire.
Non è un film memorabile ma analizza piuttosto bene l'angoscia che può attraversare la mente delle persone che rimangono sulla terra, mentre i suicidi sono ormai al cimitero. Ciò viene fatto con una certa delicatezza, senza eccessi "da film", ma descrivendo situazioni e reazioni verosimili. Questo è il punto forte del film, che non ne presenta molti altri. E' comunque un buon film.
VOTO: 6,5

UN AUTRE HOMME
Se non fosse stato per le scene di nudo, l'aggettivo migliore per questo film sarebbe stato "insipido". Invece è tutto fuorchè insipido, perchè il sale è stato messo in abbondanza. Un sale che ovviamente soddisfa un certo tipo di palato, ma non quello di un amante del cinema. Il protagonista del film, un giornalista alle prime armi che copia le critiche cinematografiche da un'altre rivista e le fa passare per sue, è l'incarnazione dell'uomo senza qualità, è un minus habens. La sua ragazza, carina, resta cornificata dalla relazione che nasce tra lui e un'altra giornalista, sicura di sè fino all'inverosimile e che sfrutta l'occasione che le si presenta di poter maltrattare un uomo, di poterlo mettere sotto i suoi piedi, di poterlo, letteralmente, prendere per le palle, perchè è questo che fa durante un loro incontro amoroso, le prende con le bacchette del cinese e ne confronta il peso con quello di un boccone di gamberetti fritti...
Il film vorrebbe essere impegnato, vorrebbe far meditare sull'arrivismo di certa gente, ma non ottiene nessun risultato. Ha delle pretese artistiche ma le realizza in modo confuso. Ciò che rimane è davvero poco.
VOTO: 5

FILMEFOBIA
Questo film é la messa in scena delle riprese di un documentario che vuole studiare le fobie. Anzi, vuole studiare le reazioni reali di persone affette da una qualsiasi forma di fobia, vuole fermare l'immagine del loro volto e del loro corpo nel momento in cui provano il terrore assoluto. Le "vittime" di questa sorta di esperimento hanno acconsentito a subire tale trattamento, ma non possono sfuggire alle loro reazioni violente e spaventate, reazioni, per la cronaca, non recitate, ma reali. I corpi tremano, le bocche urlano, gli occhi si spalancano alla vista di quello che li terrorizza. Il film è inquietante e sfiora il sadismo, quando mostra i preparativi dell'esperimento da mettere in pratica. La paura delle persone è assolutamente reale, il terrore è totale ed é peggiorato dai corpi nudi di alcuni di queste vittime, corpi che tremano e che aumentano la drammaticità delle immagini. Dove si voglia andare a parare non è chiarissimo, ma certamente il progetto è interessante.
VOTO: 6/7

NULLE PART TERRE PROMISE
Tre storie si incrociano, tre storie diverse che hanno in comune i luoghi nelle quali si realizzano. Un imprenditore sta curando la chiusura di uno stabilimento in Francia ed il suo trasferimento in Ungheria. Deve far fronte alle proteste degli operai licenziati e deve monitorare il trasloco dei macchinari e curarne l'arrivo a destinazione. Un gruppo di immigrati clandestini devono trovare il modo di arrivare in Inghilterra. Viaggiano nascosti in un camion, in condizioni igieniche precarie, quindi vengono abbandonati in mezzo alla campagna e devono arrangiarsi. Una ragazza viaggia da sola attraverso l'Europa con una telecamera in mano e riprende le persone, soprattutto i poveri, gli emaginati; subisce una rapina e viene ospitata da una donna immigrata in Ungheria dalla Polonia. E' operaia e lavora all'interno della fabbrica dove stanno arrivando i macchinari dalla Francia. Quindi la ragazza torna in Inghilterra e mentre il treno aspetta di imboccare il tunnel sotto la Manica incontra, per la seconda volta, due degli immigrati clandestini, la prima volta li aveva ripresi mentre mangiavano in un fast food, la seconda volta li vede portati via dalla polizia. Il film racconta quanto é brutto il mondo dove viviamo, quanto siamo storditi dal rumore di fondo di una società meccanica, dove i sentimenti sono meccanizzati, dove i rapporti umani non esistono più. Il rumore è presente in tutto il film, rumore di macchine, di treni, di tutto ciò che ci circonda nella nostra vita quotidiana e del quale non ci rendiamo più conto. Ma questo rumore ci intorpidisce, ci culla in una finta sensazione di sicurezza che in realtà nasconde l'aridità che ha colpito il nostro cuore.
VOTO: 9

CHOKE (Soffocare)
Tratto dal romanzo di Chuck Palahniuk in film racconta di un uomo che è malato di sesso, lo fa in ogni situazione possibile e per procurarsi denaro (almeno, così era nel libro) fa finta di soffocare al ristorante e si fa salvare da altri clienti dello stesso, per alimentare i loro sensi di colpa e farsi dare soldi. Questo è il contenuto del libro, con la cattiveria ed il cinismo tipico dello scrittore. Nel film non c'è nulla di tutto questo. Ho assistito ad una piacevole commedia, divertente e gradevole, ma lontana mille miglia dal clima del libro. Sono uscito dalla sala, cioè, dalla Piazza Grande, deluso. Chi non ha letto il libro gradirà, ma chi ama Palahniuk e ha amato Fight Club uscirà dalla sala con la sensazione di aver visto un'altra storia.
VOTO: 5,5

 
 
 

Locarno

Post n°402 pubblicato il 12 Agosto 2008 da alex_cinema
 
Tag: Cinema

Nel week end ho fatto una due giorni al Festival del Cinema di Locarno, ormai una tradizione per me.


Sto scrivendo le critiche degli 11 film che ho visto... ho finito quelle del Sabato, che vado a pubblicare nel prossimo post. Per gli altri 5 film devo ancora lavorare... :-)

In generale devo dire di essere soddisfatto. Ho visto almeno tre film di altissimo livello e nessun film inguardabile. Solo qualcuno poco memorabile, ma questo ci sta... ma bando alla ciance... ecco i film.

 
 
 

Jonathan Coe

Post n°401 pubblicato il 06 Agosto 2008 da alex_cinema
 

Ho appena finito di leggere un romanzo di Jonathan Coe. E' il secondo che leggo nel giro di un mese e il quarto nella mia vita (intendo dello stesso autore...). I libri che ho letto adesso sono uno il seguito dell'altro e si tratta de La Banda dei Brocchi e de Circolo Chiuso. Raccontano la storia di un gruppo di ragazzini, compagni di scuola negli anni '70 e che diventano persone mature, ciascuna per la sua strada ma dai destini che si incrociano, alla fine degli anni '90 e nei crepuscolari anni 2000...
La Banda dei Brocchi sono loro, ragazzini, ciascuno con le proprie paranoie da adolescente, ciascuno con i propri genitori che dovrebbero essere di esempio ed invece commettono gli stessi errori di sempre, quelli che commetteranno anche loro da grandi.
Vivono gli anni '70 intensamente, vivono la fine del sindacalismo, della lotta di classe ed entrano nell'era thacheriana forse inconsapevoli di quanto li aspetta, inconsapevoli di quanto saranno crudeli gli anni '80.
Nonostante tutto crescono, ciascuno segue la sua strada. Qualcuno conquista posizioni di prestigio, chi nel giornalismo, chi nella politica, altri sono meno fortunati o forse meno capaci, forse hanno semplicemente un carattere diverso, più delicato, forse hanno subito dei traumi troppo forti per poter vivere una vita normale, forse si sono persi per strada e non sanno più dove andare.
Fatto sta che alla fine degli anni '90 e nei primi anni del nuovo millennio i loro destini ricominciano ad incrociarsi e soltanto alla fine si capirà quanto questi destini si sono compenetrati l'uno nell'altro, quanto ci sia di comune nella loro esperienza di vita. Il secondo libro, proprio come promette il suo titolo, chiude un cerchio che si era aperto negli anni '70 e lo chiude presentando quelli che in futuro, ancora una volta, ripeteranno gli stessi errori compiuti dai loro genitori e dai loro nonni, perchè questa è la vita e così va vissuta. Sempre che un futuro ci sia davvero concesso...

Ho amato questi due libri in modo viscerale, sono stordito, ora che ho finito il secondo e sono completamente rapito per la bellezza dello stile e la compostezza del racconto. Davvero due opere formidabili che consiglio a tutti coloro che amano le storie che si sviluppano nel tempo e che accompagnano i personaggi nel compimento del loro destino.

 
 
 

400

Post n°400 pubblicato il 01 Agosto 2008 da alex_cinema
 

E' con una certa emozione che in data 1 Agosto 2008 comunico che il presente é il quattrocentesimo post che scrivo... certo, la data non è delle migliori, saremo in due gatti a festeggiare, ma chissenefrega....


Tornando indietro nel tempo, a quel Marzo del 2006, quando ho cominciato questa avventura, devo dire che le cose sono per certi versi cambiate, per altri assolutamente no. Non ho intenzione di fare qui un resoconto, sarebbe troppo intriso di elementi personali che credo sia giusto non mettere troppo allo scoperto... sicuramente sono cresciuto, sono più formato e, forse, sono vicino a delle novità che potrebbero migliorare di molto la mia vita... vedremo...

Naturalmente devo ringraziare tutti quelli che mi fanno compagnia in questo spazio virtuale... mi raccomando... non state troppo davanti al computer... le relazioni umane, quelle dal vero, quelle a quattrocchi, sono quelle le più importanti.... CIAOOOO!!!

 
 
 
 
 
 
 
 
 

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