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Oggi sono stato a vedere Iago, un film di cui non vi parlerò perchè delle cose orribili si può anche non parlare... La cosa che volevo raccontare è un altra. Mi sono seduto nel mio bel posticino ed intanto la sala si riempiva. Davanti a me si è seduto Paolo Mereghetti, il critico del Corriere della Sera. Dopo un pò arriva un signore un pò anziano e vedo il Mereghetti che si gira e fa: "Ciao Morando!". Ma chi? Morando Morandini? Quello dell'omonimo Dizionario dei Film? Ebbene si, era lui, e mi era seduto di fianco... |
Mi sono reso conto che il mio blog è cambiato nel corso del tempo. In particolare parlo sempre meno di me, delle cose della mia vita. E' vero che se non lo faccio probabilmente un motivo ci sarà pure (tipo: vita abbastanza banale...) ma in fondo non è proprio così... Oggi sono stato al cantiere della mia nuova casa di Bollate. L'ho comprata quasi un anno fa e finalmente stanno finendo di costruirla. Mancano ancora un pò di cose, ma la struttura ormai è piuttosto ben definita. Oggi sono andato a dipingere una parete della camera da letto. L'ho dipinta di giallo canarino, un colore forte, ed è proprio per questo che ho colorato solo una parete e non tutte e quattro. Domani vado a dare la terza mano. L'entusiasmo per la casa nuova sta di giorno in giorno crescendo e sinceramente non sto più nella pelle. Non vedo l'ora di trasferirmi, di arredarla, e di viverla come mi va di fare... un cambio di vita che ci vuole... |
Questa settimana niente anteprime al cinema... sono tutte in orari sbagliati. Intanto venerdi mi consegnano le chiavi della casa nuova, quella di Bollate. In realtà mi danno la chiave provvisoria, probabilmente perchè ho rotto le scatole così tanto che per tenermi buono mi danno il contentino. Fatto sta che sabato vado a dipingere la parete della camera da letto, solo una, di giallo. Più avanti dipingerò anche quella in taverna, e spero mi installino quanto prima la stufa a pellet, così comincio a farla andare e ad asciugare un pò l'umidità.
Fatto sta che la sera sono a casa e ieri disgraziatamente ho guardato il Festival di Sanremo. Mi è sembrato un fedele specchio di quello che è oggi l'Italia, vecchia, conservatrice e ricoperta di ragnatele. Ci sono stati momenti di puro orrore, di violenta banalità. Anche quando si è voluto lanciare un messaggio sociale lo si è fatto in modo sbagliato, e non riesco a capire come sia caduto in una trappola così triste uno come Youssou n'dour, che stimo tantissimo. E poi c'è stato Povia, con la sua psicologia da strapazzo, una cosa orripilante. |
Qualche giorno fa sono andato all'anteprima dell'attesissimo film con Brad Pitt e Cate Blanchett, che racconta di un uomo che nasce vecchio e man mano che passa il tempo ringiovanisce. Il film è tratto da un racconto di Fitzgerard e devo dire che non mi ha per nulla lasciato indifferente. Cominciamo con dire che dura molto, circa 2 ore e 40 minuti, ed ogni tanto si sente. Soprattutto nella parte centrale ci sono momenti in cui si ha l'impressione che il ritmo rallenti, non si riesce bene a capire dove si voglia andare a parare. Ma ad un certo punto avviene la svolta. Man mano che Benjamin ringiovanisce e Daisy invecchia ho sentito entrare dentro di me una sottile angoscia, sono davvero stato toccato nel profondo. Il finale mi ha letteralmente massacrato. Mi sono emozionato come un bambino, non mi vergogno a raccontarlo. Ero consapevole già da tempo del fatto che le storie che raccontano la vita delle persone, nel corso del tempo, mi emozionano spesso, ma ci sono pochi film che sono stati in grado di suscitare in me sensazioni così violente. Evidentemente il film ha toccato in me una corda occulta, che non so individuare, ma che mi ha fatto provare emozioni non sempre positive. Mi rendo conto che tutto questo è un punto di vista assolutamente ed esclusivamente personale. Non prendete questa come una recensione come le altre, questa volta non sono affidabile. Sono stato troppo coinvolto, tanto che la notte non sono riuscito a pensare ad altro e non ho di conseguenza chiuso occhio. Cercando di essere un filo più oggettivo, direi che questo è un film sul senso della vita, sul destino, sulla normale eccezionalità di ciascuno di noi. Nel film non accade assolutamente nulla di eclatante (ad esclusione, ovviamente, del processo di ringiovamento di Benjamin). E' la storia di un uomo "diverso", come ce ne sono tanti, con le sue sofferenze, le sue conquiste, le sue storie d'amore, in breve la sua vita. Eppure vederla vissuta al contrario fa risaltare in modo ancora più netto l'eccezionalità di un uomo, la sua importanza, la sua unicità. Ed è proprio questo che probabilmente mi ha colpito profondamente... Sarei davvero curioso di parlarne con altri, di riuscire a confrontarmi, per capire se sono io da ricovero o se ho sentito qualcosa che nel film c'è davvero. Ah! Se sono da ricovero, siate comprensivi... :-) VOTO: boh... |
Post n°468 pubblicato il 09 Febbraio 2009 da alex_cinema
11:43 Rotondi: "Berlusconi non ha attaccato Napolitano" "La sinistra continua a cambiare le carte in tavola: Berlusconi non attacca Napolitano, su Eluana ha schierato il governo sulla posizione che riteneva giusta e, semmai, protesta per i meccanismi costituzionali che non permettono al governo di corrispondere sempre con efficacia e tempestività alla sovranità popolare". Lo dichiara il ministro per l'Attuazione del programma di governo, Gianfranco Rotondi. da Repubblica.it |
Post n°467 pubblicato il 06 Febbraio 2009 da alex_cinema
Sentirei l'urgenza di parlare del caso di Eluana e di esprimere la mia disperazione per come il governo sta affrontando la vicenda. Sentirei il bisogno di ringraziare Napolitano per non aver firmato un decreto che era profondamente e violentemente anticostituzionale. So che ogni parola sarebbe inutile, ed allora mi limito a urlare a squarciagola la mia paura nel constatare in che paese vivo, uno Stato che dovrebbe essere Laico e che invece è comandato dal Vaticano e dove gente senza morale lecca il culo ai porporati in modo vergognoso. E pensare che io sono pure credente... Non ci resta che resistere, fare le barricate e combattere. Ovviamente con le parole... |
Post n°466 pubblicato il 04 Febbraio 2009 da alex_cinema
Facciamo così... Vi metto il link della recensione che è stata pubblicata su cinefile.biz, quella scritta da me. Il film è davvero bellissimo, mi sono trovato di fronte ad un'opera complessa, che può essere letta in diversi modi, piena di spunti di riflessioni, tutti sviluppati bene, nessuno buttato lì per fare numero. Un film da vedere.
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Assente. In questi giorni sono assente dal blog. Scrivo solo le critiche dei film che vado a vedere, e manco di tutti... anzi, devo parlarvi almeno di un film, di Ti Amerò Sempre, un film da andare a vedere ad ogni costo. Ma nel frattempo le cose nella mia vita, come nella vita di tutti, si stanno evolvendo, con la differenza che nel mio caso sto per traslocare. Settimana prossima dovrebbero darmi le chiavi della casa nuova, una casa in costruzione a Bollate. Da quel momento dovrò cominciare a lavorarci un pò, dipingere qualche parete, collegare le luci (anche comprarle se per questo...), stabilire una data per la consegna di cucina, bagno e armadio della camera da letto, parlare col notaio per il rogito, accordarmi per l'affitto della mia attuale casa, girare per qualche mercatino dell'antiquariato per trovare uno scrittoio che mi piaccia, farmi consegnare la stufa a pellet il più presto possibile, in modo da cominciare a far asciugare l'umidità della casa anche prima dell'accensione ufficiale del riscaldamento, decidere esattamente quali mobili comprare e quindi andare a comprarli, sistemare la vecchia casa in modo da renderla presentabile per un eventuale affittuario, ma prima cominciare a fare scatoloni, almeno di libri, e portarli nella casa nuova... Ok, mi fermo qui... era solo per dire che il periodo è caldo, anche se metereologicamente parlando non sembrerebbe.... |
Lunedi mattina sono andato a vedere Mar Nero, un film italiano che è stato presentato all'ultimo Festival di Locarno e che in quell'occasione ha vinto un premio. In particolare è Ilaria Occhini ad essere stata premiata come migliore attrice. In effetti a guardare il film ci si rende subito conto di trovarsi di fronte ad una interpretazione difficile, sia per l'argomento sia per il modo nel quale è stato sviluppato. La Occhini interpreta il ruolo di Gemma, una donna anziana che ha bisogno di una badante che la aiuti. Quest'ultima si chiama Angela, è una rumena appena giunta in Italia, stenta a parlare bene la nostra lingua, ed è interpretata dalla bella Dorotheea Petre. All'inizio Gemma rifiuta la presenza di questa nuova badante, la tratta male, non la capisce, ma pian pianino comincia a rimanere sorpresa dalla somiglianza di Angela con quella chè lei è stata alla sua età. La Romania attuale, infatti, sembra proprio assomigliare all'Italia degli anni '50, e Gemma comincia a capire la ragazza, comincia a riuscire a mettersi al suo posto, e così facendo comincia ad aprirsi, a condividere la sua solitudine. Il film si concentra proprio su questa apertura, sul crearsi di un rapporto umano ed interpersonale di grande spessore ed importanza. Vuole essere anche una presa di posizione nei confronti di chi non riesce ad accettare il "diverso", di chi considera la Romania terra di ladri ed assassini. Così non è, evidentemente, e la storia che viene raccontata ne è una testimonianza. Davvero un bel film, originale, ben montato, ben ripreso e ben recitato. VOTO: 8 |
SE QUESTO E' UN UOMO Voi che vivete sicuri Considerate se questo è un uomo Considerate se questa è una donna Meditate che questo è stato: Coricandovi alzandovi; Primo Levi |
Post n°462 pubblicato il 23 Gennaio 2009 da alex_cinema
L'industria cinematografica italiana è da sempre in difficoltà per quanto riguarda la diffusione dei propri prodotti. Quelli che solitamente hanno successo sono le pellicole più commerciali e "semplici", salve lodevoli eccezioni. "Aspettando il Sole" appartiene alla categoria dei film meno commerciali e la vera sorpresa sarebbe che avesse successo. Ed invece lo meriterebbe. |
In questi giorni ho visto in anteprima il nuovo film di Gus Van Sant, Milk. E' la storia (vera) del primo politico gay degli Stati Uniti. Siamo negli anni '70, durante i quali la discriminazione sessuale era assoluta e dove i gay venivano arrestati e sbattuti in carcere. Il giovane Milk si trova a compiere i 40 anni in una società che lo isola, che non lo vuole, si trova costretto a nascondere la sua omosessualità ed a cercare un luogo ove essere veramente libero. Trova questo luogo in un quartiere di San Francisco, ancora oggi la città più progressista degli USA; apre un negozio di fotografia che diventa in breve un centro di aggregazione per tutta la comunità gay ed un centro politico per la lotta contro le discriminazioni. Col passare del tempo la lotta si organizza e la comunità gay esce allo scoperto. Non racconto tutta la trama, ma i valori che questo film racconta sono valori universali e non riguardano soltanto la discriminazione sessuale, ma tutte le forme di odio verso la diversità, razziale, religiosa, politica, ecc. Il film rappresenta un inno alla libertà personale, alla tolleranza, al rispetto delle diversità e alla promozione dei diritti umani. Troppo spesso ci si dimentica che i valori fondamentali di tutte le carte costituzionali occidentali citano l'uguaglianza di diritti quale fondamento della democrazia. Troppo spesso si giustificano tramite ideologie sbagliate l'odio per tutto ciò che non rientra in una presunta e bigotta normalità. Quanto all'interpretazione di Sean Penn, non posso trovare le parole adatte ad esprimere la bravura di questo attore. Sarebbe davvero inutile dire "incredibile", "eccezionale", "superlativo", "unico". Tutto sarebbe riduttivo. Sean Penn riesce in modo elegante a vestire i gesti più delicati ed effemminati di un gay, senza mai cadere nella macchietta, senza mai esagerare. Lo fa con una naturalezza che spiazza completamente. Un Sean Penn più magro e spigoloso di quanto ci si ricordava, un Sean Penn che meriterebbe un premio a parte. |
Oggi sono stato alla manifestazione della comunità palestinese a Milano. Una manifestazione che ho trovato coinvolgente ed equilibrata. Tornato a casa ho guardato il Tg3 Lombardia per sapere come veniva presentata. Intervistato da un giornalista il nostro ministro della Difesa, La Russa, ha detto che manifestazioni del genere, in cui vengono bruciate bandiere israeliane, sono contro la pace. Il Corriere.it, invece, scrive "Milano, tensione al corteo". Ma Cristo santo! Come si può falsificare in questo modo la verita? Io ci sono stato alla manifestazione. Bandiere bruciate non ne ho vista manco una. Dal regionale ho saputo che c'è stato un coglione, ripeto, solo un coglione, che ha tentato di bruciarne una ma che il servizio d'ordine l'ha bloccato subito. Ripero, io ero lì e vi assicuro che non ho mai visto in vita mia un servizio d'ordine così efficiente e preciso. Il corteo é partito puntuale alle 15.30, senza un secondo di ritardo, e in testa al corteo c'erano alcuni uomini che facevano scendere dal marciapiede i manifestanti, probabilmente per evitare complicazioni con i negozi che si affacciavano sulla strada. Quindi non stento a credere che il servizio d'ordine abbia placcato il suddetto coglione... E poi c'era tensione.... ma cazzo, ci mancherebbe altro! Ho respirato anche io aria tesa, slogan urlati a squarciagola! Ma ci rendiamo conto delle ragioni per cui questi uomini e queste donne manifestano o vogliamo fare finta di niente? Li stanno massacrando! Un uomo, parlando al microfono, si é messo a piangere pensando alla Striscia di Gaza. Ma cazzo, i bambini muoiono e cosa ci vogliamo aspettare? Una manifestazione in cui si marcia in silenzio? Noi ci siamo dimenticati cosa vuol dire manifestare, noi andiamo in piazza per il 25 aprile e per qualche altra rara occasione e sfiliamo in silenzio, a chiacchierare con l'amico di fianco. Loro no. Loro urlano, gridano con tutto il fiato la loro disperazione, quella di un popolo che sta subendo un massacro e che, non scevro da colpe, cerca di comunicare la sua verità, quella che la stampa dovrebbe diffondere e che invece falsifica. Io sono profondamente indignato da come viene presentata la situazione, da quanto viene falsificata la realtà. Cosa possiamo fare noi? Cosa dobbiamo dire? Diffondete la verità! Diffidate dai giornali, ci stanno raccontando una marea di balle... |
Oggi sono andato all’anteprima stampa del nuovo film di Gabriele Muccino, Sette Anime. Per inciso voglio solo precisare che ci sono andato perché me l’hanno offerto, ben sapendo che non mi sarebbe piaciuto. Ma poi mi sono detto. No! Non andare prevenuto! Apri la mente e magari trovi qualcosa di interessante… dagli una possibilità… Io la possibilità gliel’ho data… e sarà l’ultima volta… Il film racconta la storia di un uomo che a seguito di un evento molto doloroso, nel quale perde di significato la sua stessa vita, decide di aiutare gli altri, ed in particolare sette persone. Non c’è da dire altro sulla trama per non rovinare la sorpresa… oddio… sorpresa… Il film alterna magicamente momenti noiosi a momenti banali. I primi si presentano quando Muccino cerca di creare un’atmosfera più intima, quando cerca di descrivere l’interiorità dei personaggi. La banalità viene fuori, invece, nei momenti esplicativi, dove il regista spiega la vicenda e vorrebbe dargli contenuto. Si, perché il problema è tutto qui, nel rapporto tra il contenuto (sicuramente banale) e la forma, che merita due paroline in più. Sicuramente il film è girato in modo banale, didascalico. Ci sono i soliti movimenti di macchina alla Muccino che hanno l’unico scopo di essere belli esteticamente ma privi di ogni significato, nel senso che non hanno alcuna ulteriore funzione metaforica o descrittiva. Il film è prevedibile ma per arrivare a ciò che si sa già ci mette troppo tempo, si perde in inutili situazioni sospese nel nulla, senza ulteriore significato se non quello di allungare il brodo. Una domanda sorge spontanea e la risposta è definitiva. A scuola i professori dicevano due cose ai genitori di ragazzi con profitto basso. “Il ragazzo è intelligente ma non si applica” oppure “ il ragazzo si applica ma proprio non ce la fa”. Muccino appartiene alla seconda categoria. Voto: 3 |
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