cinzia guidetti

Musica, eventi, recensioni, notizie...di tutto un po', ma sempre in ambito musicale...

 

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WARNER MUSIC E YOUTUBE

Post n°182 pubblicato il 21 Dicembre 2008 da cinzia_guidetti
 

Vi segnalo questo articolo che parla della cessazione dell'accordo tra Warner Music e Youtube (Fonte).

Grattacapi per YouTube e per Google, che ne è il proprietario: Warner Music ha chiesto il divorzio. Ha rotto l'accordo con YouTube e di conseguenza andranno via dal portale milioni di video musicali di artisti Warner, come Madonna, Red Hot Chili Peppers, Led Zeppelin e Linkin Park. È la prima volta che succede una cosa simile: Warner è la prima major ad abbandonare YouTube. È un brutto colpo, perché la musica è uno dei principali motori del successo di YouTube. Dei dieci più popolari canali sul portale, sette sono collegati alla musica.

È come un lungo matrimonio che va in frantumi: Warner è stata la prima delle major a stringere un accordo con YouTube. Ora ci si chiede quale impatto questa decisione potrebbe avere sulle altre.
I motivi del divorzio sono ovviamente i soldi. Warner ha comunicato che non può più accettare un accordo che, a suo dire, non remunera in modo equo i suoi artisti. Com'è noto, YouTube condivide con le etichette discografiche e altri grandi editori di contenuti le proprie entrate pubblicitarie (frazioni di centesimi di dollaro per ogni clic fatto dagli utenti sui video). YouTube conferma, sul proprio blog, che si è trattato di una questione di soldi, "a volte, se non riusciamo a raggiungere accordi business accettabili, dobbiamo separarci da partner di successo". Non è chiaro chi dei due abbia preso l'iniziativa di rompere l'accordo.
Tra le righe dei rispettivi comunicati, si legge che entrambi stanno continuando a lavorare per ricucire i rapporti e trovare un accordo che vada bene a tutti. Nel frattempo, però, il divorzio: i video rimossi da YouTube sono l'equivalente dei mobili e dei vestiti che un coniuge porta con sé, abbandonando la casa comune, dopo un litigio.
Entrambi sono in una posizione di forza, eppure entrambi hanno molto da perdere da questo litigio. YouTube è il principale sito di video al mondo (300 milioni di utenti al mese) e ha accordi con altre major, come Vivendi, Sony, Emi e Universal, che di recente ha parlato in termini molto positivi del sodalizio con YouTube. Ha detto che ne ricaverà "decine di milioni di dollari" nel 2008, una crescita dell'80 per cento rispetto all'anno scorso. Di contro, i video di Warner sono disponibili anche su MySpace, il portale rivale controllato dalla News Corporation (il gruppo di Sky). Entrambi hanno da perderci perché hanno bisogno l'uno dell'altro per mettere in piedi un business sostenibile. Le major del disco si confrontano con un declino delle vendite di cd, ancora non compensato dalla crescita del business online, che quindi hanno ancora bisogno di sostenere e potenziare. YouTube è lo smacco più grande di Google: l'ha pagato 1,65 miliardi di dollari ed è ancora in perdita. Google non ha trovato un modello di business proficuo per YouTube, ma ormai aveva deciso di provarci scommettendo sui video professionali e tradizionali. I video prodotti dai comuni utenti si sono rivelati poco attraenti per gli sponsor, infatti.

È così che negli ultimi mesi c'è stato un crescendo di accordi per potenziare i contenuti di qualità, presenti su YouTube. Il divorzio di Warner segna un passo indietro su una strategia fondamentale per la sopravvivenza economia del portale. Adesso anche le altre major potranno chiedere una fetta maggiore delle entrate pubblicitarie, mettendo Google tra l'incudine e il martello: accontentarle, e rinunciare a ricavi in un business già in passivo, o perdere i loro contenuti, e quindi dare addio a quella che ora appare la sola via per i profitti?

di Alessandro Longo

 
 
 
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Un blog di: cinzia_guidetti
Data di creazione: 07/03/2008
 

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LA FRASE...

Joni Mitchell parlando di Nefertiti di Wayne Shorter

E' un brano musicale molto insolito, perché è come una serigrafia. Attaccano all'unisono, e poi ciascuno di loro diventa sempre più individuabile, come in una serigrafia offset. Tony è sull'orlo dell'esplosione, è il solista. Il pezzo ha una forma molto semplice, quasi come una canzone folk. Strofa, strofa, strofa, senza neanche un ritornello o un bridge. Come se fossero dei moduli che si ripetono. E' una forma insolita per il jazz...ricordo che qualcuno disse: - senti che forma ha, è così strana -. E io pensai che era soltanto una semplice forma folk, ma guarda cosa succede, non ti aspetti che i musicisti attacchino gli assoli: la melodia è sufficiente, ma nel frattempo il batterista è come impazzito. Evoca questa immagine di una notte newyorkese: un tipo sta arrivando da Chinatown ed è ubriaco e prende a calci i bidoni dell'immondizia e urla camminando verso nord. C'è una rabbia che cresce nella batteria. E tutto questo lo rende uno spledido pezzo.

Tratto da "Wayne Shorter. Il filosofo col sax" di M. Mercer

 

LIVE NEFERTITI

Stanley Clarke, Wayne Shorter, Michel Petrucciani

 

CONSIGLI PER LA LETTURA

JAZZ di Arrigo Polillo
Euro 15,00 Ed. Mondadori


Un grande classico della storia della musica afro-americana, jazz di Arrigo Polillo- ad un tempo testamento di pensiero e frutto di una grande passione e di lunghe riflessioni su questa musica straordinaria e i suoi protagonisti dalle storie tormentate e spesso disperate- è riproposto qui, in una sorta di continuità ideale, in una nuova edizione aggiornate da Franco Fayenz e arricchita da un saggio critico, "Il secolo del Jazz", sulle nuove linee di tendenza, i risultati più originali di questa creatività musicale, i protagonisti della musica jazz di fine secolo in tutto il mondo. La storia del jazz, che è anche la storia dei negri d'America e delle loro lotte per l'emancipazione, rivive, per i lettori appassionati di tutte le generazioni, nelle indimenticabili pagine di Polillo, dai mitici anni di New Orleans, Chiacago, New York all'orchestra di Duke Ellington, dal ragtime e dalla danza anni Trenta a ritmo di swing alla rivoluzione del bebop, del cool e dell'hard bop, fino al free rock e alla fusion. Ma la grande vitalità del jazz di fine secolo, sebbene meno vorticosa e genialmente sregolata, trova interpreti più colti e consapevoli della propria e delle altre civiltà musicali, anche nei loro tratti popolari e caratteri nazionali. La "musica totale", già intuita da Gaslini e Polillo, è sempre più per un "ascoltatore totale", colto e futuribile, che sappia trarre dall'unicità della musica il massimo di contenuto emozionale. Da Ornette Coleman a Gil Evans, Bill Evans, George Russell; Keith Jarrett, Cecil Taylor e la musica informale, Carla Bley, Don Byron, Cassandra Wilson, Henry Threadgill, Lester Bowie, il nuovo jazz è sempre più ricco di rapporti con la musica europea, tra avanguardia e ricerca di nuovi ritmi e armonie da parte di musicisti eccezionali.

Fonte: www.bol.it

 

CONSIGLI PER LA LETTURA

A LOVE SUPREME  di Ashley Kahn
Euro 29,00 Ed. Il Saggiatore 2004

Pochi album hanno avuto l'influenza, la risonanza e il successo durevole di "A love supreme", dimostrando che il jazz può essere una forma universale di esplorazione spirituale. Ashley Kahn ne ricostruisce con passione processi creativi e session musicali, includendo anche notizie biografiche e una descrizione del contesto culturale degli anni Sessanta e delle innovazioni rivoluzionarie che lo caratterizzarono. Questo album racchiude tutta la spiritualità dei gospel, unita alla più alta forma di sperimentazione musicale. Scritto con la collaborazione della famiglia di Coltrane, il libro attinge a oltre un centinaio di testimonianze, tra cui quelle di celebri musicisti, come il batterista Elvin Jones e il pianista McCoy Turner.

Fonte: www.ibs.it 

 

CONSIGLI PER LA LETTURA

I segreti del Jazz Stefano ZenniI segreti del jazz. Una guida all'ascolto. Con CD-ROM di Stefano Zenni Euro 25,00 Ed. Nuovi Equilibri

Un libro da leggere e ascoltare. Con più di 100 brani musicali in mp3 nel Cd Rom allegato, scelti tra i capolavori della storia del jazz, ecco la più completa guida integrata all'ascolto e alla comprensione delle musiche afroamericane.
Tutto quello che finora è parso il frutto di un impenetrabile estro artistico trova il proprio posto nel quadro dettagliato di questo libro: un viaggio che abbraccia la cultura e il linguaggio jazzistici e intanto getta luce sui meccanismi profondi del fare musica, dall'improvvisazione alle poliritmie, dal sound alle forme, raccontati con rigore analitico e in modo accessibile, e resi finalmente concreti attraverso gli ascolti. Una grande sintesi d'assieme, uno sguardo sulle profondità storiche ed espressive della musica, costellato dalla rivelazione di affascinanti finezze in centinaia di capolavori, tra cui le opere di Davis, Ellington, Parker, Mingus, Armstrong.

Fonte: www.ibs.it

 

CONSIGLI PER LA LETTURA

LA MUSICA DEI NERI AMERICANI. DAI CANTI DEGLI SCHIAVI AI PUBLIC ENEMY di Eileen Southern
Euro 45,00 Ed. Il Saggiatore 2007

Dalle suggestive testimonianze degli esploratori europei del Seicento in Africa alla tradizione orale dei clan tribali. L'evoluzione della musica nera degli schiavi nelle colonie nordamericane tra la Guerra d'indipendenza e quella di secessione: gli inni e i salmi nelle congregazioni religiose, le canzoni dei soldati e quelle contro la schiavitù, la musica urbana del primo Ottocento e i canti di lavoro nelle piantagioni che diedero origine agli spiritual; l'esplosione del ragtime e delle commedie musicali dopo la Grande guerra, le prime registrazioni discografiche, la nascita del blues e del jazz, l'intensa vita musicale di Harlem, la rivoluzione del bebop, ma anche cantanti, strumentisti e compositori che si sono cimentati con l'opera e la musica classica. E infine le influenze sul rock'n'roll, la storia della mitica Motown, il rhythm & blues e il pop. Ogni capitolo è preceduto da una cronologia degli eventi storici più importanti.

Fonte: www.ibs.it 

 
 

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