E mi sento piccola.
Infinitamente piccola.
Questa sensazione d'inadeguatezza che mi prende e mi stropiccia dentro.
Fuori.
In ogni parte.
E mi vorrei lasciar correre.
Attraversare.
Incidere.
Fortificare.
Ammansire.
Addomesticare.
Vorrei quell'odore perenne di caffè.
Quel caldo tepore che mi abbraccia.
Quella sensazione di risveglio.
Seduta per terra.
Ad aspettare.
A contare le ore.
A guardare il soffitto pensando che se mi cadesse non sarebbe così grave.
Non più grave di quest'assenza che sento nelle vene.
Il freddo.
Pareti gelate.
La mia schiena contro.
Di te.
Al mondo.
Tutti.
Una via, decisa e che percorro.
Una via che mi tranquillizza e che m'inquieta.
A tratti dissonante.
A tratti coinvolgente.
Io che non so camminare.
Io che ho paura di cadere.
Di inciampare.
Di farmi male.
Dovrei avvolgermi nell'ambiguità, ma finirei per cambiare e non essere più io.
Cadere nell'interpretazione più avvalorante di me.
Non ti piacerei.
Non piaccio neanche a me sotto quelle squallide e putride vesti.
Io non lo so come si chiama questa cosa.
Però mi piace.
So solo questo.
Unica certezza in un mare di infiniti dubbi.
Domani, vieni?
Vieni?
Si dai.
Vieni.
Inviato da: Amore_immaginato
il 19/09/2006 alle 08:38
Inviato da: RichyB
il 27/02/2006 alle 12:08
Inviato da: donnasportiva
il 27/02/2006 alle 10:27
Inviato da: demianfree
il 13/02/2006 alle 13:43
Inviato da: solstiziod_inverno
il 13/02/2006 alle 00:11