Non sono mai preparata all'inevitabile.
Per quanto mi sforzi, ci arrivo sempre con lo sguardo vacuo.
E in quei momenti, mi sento in bilico.
Sospesa.
Arranco senza fiato.
Annego in quel pugno che è.
In quello schiaffo all'improvviso.
In quel secchio di acqua gelata che mi ha bagnata.
Forse è terrore.
Terrore di non essere in grado.
All'altezza.
Capace.
Perchècos'ècomedovequandoeoracosafacciocosadico.
Cosapensoecomelopenso.
Cazzoeora?
Perchè di teoria ne ho tanta, tutta quella che potevo immaginare di possedere.
Di pratica non lo so.
Credo sempre di fare il meglio.
Credo sempre che potrei fare di più.
Credo sempre che è tutto sbagliato.
Troppi equilibri precari che mettono in gioco un passato.
Un presente contro un futuro.
Fare la cosa giusta per la ragione sbagliata.
Fare la cosa sbagliata per la ragione giusta.
E in quel momento mi sento avvolta da qualcosa che mi stringe alla gola.
Alle mani.
Alle gambe.
Non ci sono regole a insegnare.
Non ci sono regole a spiegare.
E' un istinto.
Forse sbagliato.
Forse giusto.
Rammanico per non saper gestire ciò che non conosco.
Io che pecco sempre di presunzione (con gli altri) di essere sempre all'altezza.
Nervi saldi.
Accaio.
Non sono così.
Non lo sono mai stata e mai lo sarò.
Tra le tante paure, quella di non sapere come si cristallizzerà una reazione.
A volte il tempo lavora senza che io lo senta.
E intanto, si calcifica qualcosa.
Intanto io potrei trovarmi calcificata in qualcuno.
Un fossile millenario.
Incastonata in una forma d'ambra.
E' una battaglia giornaliera.
Una disfatta comune.
E io mi ritrovo già stanca.
Infinitamente stanca.
Anche ora.
Mi guardo riflessa nei miei occhi.
Quasi a cercare una terra perduta.
Pronta per altri combattimenti.
Perchè le ferite degli eroi guariscono in fretta.
Con il balsamo della comunicazione.
Inviato da: Amore_immaginato
il 19/09/2006 alle 08:38
Inviato da: RichyB
il 27/02/2006 alle 12:08
Inviato da: donnasportiva
il 27/02/2006 alle 10:27
Inviato da: demianfree
il 13/02/2006 alle 13:43
Inviato da: solstiziod_inverno
il 13/02/2006 alle 00:11