"Ho bisogno di credere che qualcosa di straordinario sia possibile..."
"La consapevolezza non scema, come un' emozione"
Natale spesso significa consumismo, regali… Diciamoci la verità, è bellissimo scegliere il dono adatto ad ogni persona cara, magari anche impacchettare personalmente il tutto e vedere il proprio albero pieno di pacchetti colorati sotto! Personalmente è sempre stata una cosa che amo tantissimo fare…ma quest’anno ho deciso di cambiare qualcosa di essenziale. No, non ho rinunciato ai regali sotto l’albero (mai!)… …ma perché non acquistare regali, in modo che il ricavato di essi sia devoluto in giuste cause, magari anche di diversi generi?!? Sarebbe magicamente un doppio regalo! Però, visto che nel web può capitare di cadere in delle fregature, suggerisco alcuni links, dove poter fare i propri acquisti: LAV lega anti vivisezione: http://www.infolav.org/ UNICEF: http://www.prodottiunicef.it/ PANGEA la vita riparte da una donna: http://www.pangeaonlus.org/regalisolidali/pangea/ LEGAMBIENTE: http://www.legambiente.eu/bazar/index.php SAVE THE CHILDREN: http://www.cipi.it/savethechildren/ TELEFONO AZZURRO: http://www.azzurroshopping.it/site/ LIBRO “Daniele - Storia di un bambino che spera”: http://www.ibs.it/code/9788874245550/lacalamita-cinzia/daniele-storia-bambino.html Inoltre, è possibile anche fare acquisti nelle botteghe Equo Solidali, purtroppo non presenti in tutte le città, ma questi prodotti possono essere acquistati anche su internet: http://www.altromercato.it/it “Il commercio equo solidale è una forma di commercio internazionale nella quale si cerca far crescere aziende economicamente sane e di garantire ai produttori ed ai lavoratori dei paesi in via di sviluppo un trattamento economico e sociale equo e rispettoso; in questo senso si contrappone alle pratiche di commercio basate sullo sfruttamento che si ritiene spesso applicate dalle aziende multinazionali che agiscono esclusivamente in ottica della massimizzazione del profitto.” Buone Feste |
Sabato 28 Novembre |
Voglio raccontare la storia di Daniele. |
Lo scorso 3 Novembre, La Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo ha stabilito che: La presenza dei crocefissi nelle aule scolastiche costituisce «una violazione del diritto dei genitori a educare i figli secondo le loro convinzioni» e una violazione alla «libertà di religione degli alunni» http://www.corriere.it/cronache/09_novembre_03/crocifisso-aule-scolastiche-sentenza-corte-europea-diritti-uomo_e42aa63a-c862-11de-b35b-00144f02aabc.shtml Questa disputa "Crocefisso si, Crocefisso no", mi ha sempre lasciata molto combattuta. La mia parte cattolica, (poichè anche se ho molte perplessità sulla chiesa in quanto istituzione, credo fortemente e decisamente in Dio) ovviamente teneva al si... L'altra parte di me, quella che crede che esistano anche altre religioni rispettabilissime (escluse quelle che reputo sette), era per il no. Ma nella mia confusione generale, giorno 5 Novembre, ho letto, sul Il Fatto Quotidiano un pezzo di Marco Travaglio, che mi ha fatto vedere la cosa sotto un altro punto di vista, direi illuminante. Per questa ragione ci tengo a riportarlo qui, poichè possa essere spunto di riflessione per altri. Per capire il Valore che ha il simbolo della Croce, aldilà della religione di appartenenza, aldilà della questione "tradizione" e di tutto ciò che sentiamo fra tv e giornali: " Gesù Cristo è un fatto storico e una persona reale, morta ammazzata dopo indicibili torture, pur potendosi agevolmente salvare con qualche parola ambigua, accomodante, politichese, paracula. È, da duemila anni, uno “scandalo” sia per chi crede alla resurrezione, sia per chi si ferma al dato storico della crocifissione. L’immagine vivente di libertà e umanità, di sofferenza e speranza, di resistenza inerme all’ingiustizia, ma soprattutto di laicità (“date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio”) e gratuità (“Pa d re , perdona loro perché non sanno quello che fanno”). Gratuità: la parola più scandalosa per questi tempi dominati dagli interessi, dove tutto è in vendita e troppi sono all’asta. Gesù Cristo è riconosciuto non solo dai cristiani, ma anche dagli ebrei e dai musulmani, come un grande profeta. Infatti fu proprio l’ideologia più pagana della storia, il nazismo – l’ha ricordato Antonio Socci - a scatenare la guerra ai crocifissi. È significativo che oggi nessun politico né la Chiesa riescano a trovare le parole giuste per raccontarlo. Eppure basta prendere a prestito il lessico familiare di Natalia Ginzburg, ebrea e atea, che negli anni Ottanta scrisse: “Il crocifisso non genera nessuna discriminazione. Tace. È l’immagine della rivoluzione cristiana, che ha sparso per il mondo l’idea dell’uguaglianza fra gli uomini fino ad allora assente… Perché mai dovrebbero sentirsene offesi gli scolari ebrei? Cristo non era forse un ebreo e un perseguitato morto nel martirio come milioni di ebrei nei lager? Nessuno prima di lui aveva mai detto che gli uomini sono tutti uguali e fratelli. A me sembra un bene che i bambini, i ragazzi lo sappiano fin dai banchi di scuola”. Qui l'articolo completo: http://thepolloweb.blogspot.com/2009/11/ma-io-difendo-quella-croce-di-marco.html |
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Sono certa che un giorno ci rivedremo...
ma fino a quel giorno mi mancherai...
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