Creato da coluci il 05/09/2010

L'onda è il mare

Viaggio del cuore e della mente

 

 

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Pagine di diario

Post n°212 pubblicato il 06 Giugno 2020 da coluci
 

La magìa delle scelte giuste

Trauma, è una ferita profonda, qualcosa che destabilizza il corso normale di un’esistenza, la crisi. Questi primi mesi del 2020 ci stanno facendo molto male. E ce ne faranno ancora. Non è un trauma leggero, continua a incidere nella nostra mente, sui nostri umori ballerini, sui nostri “vecchi” progetti, ancora vivi nel cuore, ma agonizzanti per la carenza di risorse. Le riflessioni maturate nei giorni del forzato ritiro fisico-spirituale ora sono messe alla prova. Prima, come esorcismo contro la paura, la preghiera augurale scritta sugli striscioni appesi ai balconi era: “andrà tutto bene”. Purtroppo e maledettamente già non è stato così per tutti e, forse, non lo sarà per tanti altri.
Ora, l’arcobaleno ancora non si pennella nel cielo; senza spiragli di luce, non lo possiamo vedere, il maltempo perdura.
Inutile negarcelo, stiamo uscendo pian piano dall’emergenza clinica, ma siamo in piena emergenza economica.
E qui, la calibrata livella del virus, che contagia al di là di ogni diversità, ora lascia il campo nuovamente alle disuguaglianze. In economia l’ordine delle caste difficilmente ha varianti sconvolgenti: chi è nelle zone alte della piramide, per male che vada, subisce fluttuazioni controllabili, ma per chi è nelle zone medie o basse i contraccolpi sono significativi, se non deleteri, fatali.

È tempo di scelte! Più profondo e allarmante è il disagio, più impegnativa e affannosa la scelta.

Parlare di scelta è considerare un passato sostanzioso e un futuro vuoto, sconosciuto, un prima ragguardevole e certo e un dopo imprevedibile e incerto. Un sentiero stretto, disagevole quello delle scelte decisive. Desistere o ri-prendere?, la domanda cruciale che molte realtà sociali si pongono. L’augurio che era di conforto durante l’imperversare dell’emergenza sanitaria “andrà tutto bene” si sta trasformando in grido sfiduciato “ce la faremo?” Ora è all’opera il virus dello scoraggiamento, dei dubbi, delle impossibilità.
Il nuovo contagio!!!

È tempo di scelte! Non lasciamoci sovrastare dagli eventi!  Se non si è fortunatamente con l’acqua alla gola, diamoci con coraggio un po’ di tempo. Se prima il virus ci angosciava con paure varie, indotte o dedotte, ora la maggiore nemica è la fretta, l’ansia risolutiva. Decidere immediatamente, al più presto! Né impazienti decisionisti, né indolenti attendisti!
Tranquillamente e quietamente attivi!

Per prima cosa, chiediamoci allora da dove si sono originate e quindi si dovrebbero originare le nostre scelte più importanti?
Qualcuno, ligio ai moniti educativi, quali “pensaci bene, prima di decidere”, “non fare scelte avventate”, può congetturare che sia la testa, la razionalità, il percorso della logicità a dover sostenere le nostre decisioni.
Qualcun altro, con spiccata sensibilità e inclinazione sentimentale, sarà più propenso ad ascoltare ciò che gli detta il cuore, l’impulso della passione, l’istinto.
C’è infine una letteratura psicologica che fa riferimento all’energia interiore, all’anima, al seme nascosto, al proprio Sé… Questo l’ambito entro cui matura la scelta giusta. Si tratta di attendere, ascoltare, meditare…

E c’è anche il buon senso!

Fecondiamo le nostre scelte con sguardo di lungimiranza, con intelligente attesa, senza precipitazione. Non c’è Natale senza Avvento. L’attuale è un tempo di attesa, giorni di serenità sofferta e creativa, perché l’attesa è movimento, senza esclusioni preconcette, è gestazione, elaborazione di una scelta.
Queste le domande: “cosa ti muove dentro?”, più semplicemente, “cosa ti sta più a cuore?” o quella che mi son fatto varie volte: “c’è ancora posto in te per l’utopia?”

Queste le domande che mi accompagnano in questi giorni e che possono armonizzare tensioni all’apparenza opposte e che si agitano e confrontano nel mio profondo.
Ma, so per certo, che possiedono anche la magìa di generare le risposte giuste.

 
Rispondi al commento:
g1b9
g1b9 il 06/06/20 alle 14:41 via WEB
Un bel post, attuale, condivisibile per intero, che con le tue indiscusse capacità intellettuali hai trasformato quasi in un ottimo manuale di sopravvivenza, quella che forse ci permetterà di tornare ad avere un minimo di benessere. Dovremo avere coraggio, pazienza, lungimiranza e soprattutto buon senso nel muoverci,da poveri pedoni, sulla scacchiera della ripresa economica. Buon pomeriggio Luciano,è stato un piacere rileggerti, un abbraccio dal cuore, con affettuosa stima.Giovanna
 
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