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Un blog creato da g1b9 il 10/01/2009

Sentimentalmente

Tutto ció che mi dá emozioni....

 
 

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Come parla il nuovo Papa...

Post n°6092 pubblicato il 17 Maggio 2025 da g1b9
 

 

 

In meno di una settimana il pontificato di Leone XIV ha già assunto connotati precisi: non piaceranno a chi pensava di trasformare la Chiesa in una costola del Pd o nel salotto (panteista) di Repubblica.

(...) Ogni giorno, in ciascun intervento, Leone XIV col suo stile gentile e cordiale ma sicuro, riporta la Chiesa alla sua millenaria tradizione spirituale. (...)

Il Papa non concede nulla alla retorica dello scontro. Non si sottomette alla narrazione bellicista (...) dominante (...).  «La Santa Sede è a disposizione perché i nemici si incontrino e si guardino negli occhi, perché ai popoli sia restituita una speranza...  gli altri non sono (...) cattivi da odiare, ma persone con cui parlare. Rifuggiamo le visioni manichee tipiche delle narrazioni violente, che dividono il mondo in buoni e cattivi». Parole che ricordano Francesco, ma sono meno improvvisate. Più precise. Parole che certamente il presidente americano Trump applaude, perché sono in totale sintonia con le sue strategie, subendo duri attacchi proprio perché (...) ha evitato la demonizzazione del Nemico (...).

Il Papa poi ha fatto una riflessione sulla liturgia (...). Ha esaltato (...) i riti delle Chiese Ortodosse: «(...) Quanto bisogno abbiamo di recuperare il senso del mistero così vivo nelle vostre liturgie,(...) e quanto è importante riscoprire, anche nell’Occidente cristiano, il senso del primato di Dio, il valore della mistagogia, dell’intercessione incessante, della penitenza, del digiuno, del pianto per i peccati propri e dell’intera umanità (penthos), così tipici delle spiritualità orientali!  (...). Le vostre spiritualità, antiche e sempre nuove, sono medicinali. In esse il senso drammatico della miseria umana si fonde con lo stupore per la misericordia divina, così che le nostre bassezze non provochino disperazione, ma invitino ad accogliere la grazia di essere creature risanate (...). Abbiamo bisogno di lodare e ringraziare senza fine il Signore per questo».

Torna così, con Leone, la speranza wojtyliana e ratzingeriana di una Chiesa che (fa la Chiesa, non solo e non tanto la Onlus, ndr).

Un Antonio Socci positivo sul nuovo papa che scaccia i mercanti sinistri dal Tempio.

 
 
 

Campo di papaveri di Claude Monet..

Post n°6091 pubblicato il 16 Maggio 2025 da g1b9
 

 

 

Campo di papaveri di Claude Monet è un capolavoro dell'Impressionismo, dipinto nel 1873 e conservato al Musée d'Orsay di Parigi.

Monet utilizza la tecnica dell'olio su tela, con pennellate rapide e sciolte, tipiche della pittura en plein air. I colori sono applicati senza essere mescolati, creando un effetto vibrante e luminoso. La luce gioca un ruolo fondamentale: filtra tra gli alberi, illumina i papaveri e si riflette sui cappelli delle figure.
L'opera è divisa in due parti: il cielo con le nuvole e il prato con i papaveri. La linea di demarcazione è scandita dagli alberi, che danno ritmo ed equilibrio alla scena. Monet rappresenta sua moglie Camille e il figlio Jean mentre passeggiano nel campo, raffigurandoli due volte per guidare lo sguardo dello spettatore attraverso la composizione.

Il dipinto incarna perfettamente lo spirito impressionista: una scena quotidiana catturata con colori vivaci e una rappresentazione della luce in continua evoluzione. La presenza umana è secondaria rispetto alla natura, che domina la tela con la sua bellezza spontanea. La freschezza e la semplicità dell'opera la rendono immediata e poetica, senza bisogno di interpretazioni filosofiche.

 
 
 

Sapientia...

Post n°6090 pubblicato il 15 Maggio 2025 da g1b9
 

 

 

Vi è un'età in cui si insegna ciò che si sa; ma poi ne viene un’altra in cui si insegna ciò che non si sa; questo si chiama cercare.
E poi viene forse l’età di un’altra esperienza; quella di disimparare, di lasciare lavorare l’imprevedibile rimaneggiamento che l’oblio impone.
Questa ultima esperienza ha, credo un nome illustre.  
La "Sapientia": nessun potere, un po’ di sapere, un po’ di saggezza, e quanto più sapore possibile.



Roland Barthes

 
 
 

Un figlio...

Post n°6089 pubblicato il 14 Maggio 2025 da g1b9
 

 

 

Il figlio


Ahi figlio, sai, sai
da dove vieni?

Da un lago di gabbiani
bianchi e affamati.

Vicino all’acqua d’inverno
io e lei sollevammo
un rosso fuoco
consumandoci le labbra
baciandoci l’anima,
gettando al fuoco tutto,
bruciandoci la vita.

Così venisti al mondo.

Ma lei per vedermi
e per vederti un giorno
attraversò i mari
ed io per abbracciare
il suo fianco sottile
tutta la terra percorsi,
con guerre e montagne,
con arene e spine.

Così venisti al mondo.

Da tanti luoghi vieni,
dall’acqua e dalla terra,
dal fuoco e dalla neve,
da così lungi cammini
verso noi due,
dall’amore terribile
che ci ha incatenati,
che vogliamo sapere
come sei, che ci dici,
perché tu sai di più
del mondo che li demmo.

Come una gran tempesta
noi scuotemmo
l’albero della vita
fino alle più occulte
fibre delle radici
ed ora appari
cantando nel fogliame,
sul più alto ramo
che con te raggiungemmo.

 

Pablo Neruda

 

La vita è il dono più alto dell’amore
Il figlio è una poesia di Pablo Neruda che possiamo considerare una delle sue liriche più intime e potenti, dove la nascita di un bambino diventa il culmine di un amore assoluto, vissuto fino in fondo con il corpo e con l’anima. Non è una poesia sulla genitorialità, ma un vero e proprio inno alla vita che nasce dall’unione di due esseri umani pronti a bruciare se stessi per creare qualcosa di più grande. Nei versi si mescolano passione, natura, viaggio, sacrificio e mistero, in un racconto epico e simbolico che trasforma il concepimento in un atto sacro e universale. Il figlio non è solo un dono d’amore, ma anche una creatura nuova che racchiude in sé la memoria di un percorso, la forza degli elementi e una sapienza che va oltre i genitori stessi.

 

 

 
 
 

Giorni così e giorni così...

Post n°6088 pubblicato il 13 Maggio 2025 da g1b9
 

 

 

Ci sono giorni
in cui sono sete
e giorni
in cui sono acqua,
ma i giorni
in cui mi voglio bene
sono i giorni
in cui sono l'una e l'altra-

 

 

 

 
 
 
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RELATHIONSHIP

Don't let someone become a priority in your life , when you are an  optional in their life... Relationships work best when they are balanced.

 

 

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