Creato da: comitatonofanghi il 17/08/2007
No al trasferimento dei rifiuti speciali industriali da Bagnoli a Piombino

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« CONCERTO FUNKYNOFANGHIL'UDC sui fanghi di Bagnoli. »

L'accordo cambia ancora ?

Post n°35 pubblicato il 13 Settembre 2007 da lukro1957

Da notizie stampa apprendiamo che l’accordo di programma, sbandierato come frutto di approfonditi studi e intese fra quattro ministeri, comuni e autorità portuale e che sindaco e ministro Pecoraro Scanio volevano rapidamente firmare, sarebbe stato riscritto in alcune sue parti.

nel tentativo di ammorbidire l’opposizione che ha suscitato intervenendo su questioni che in ogni caso non cambiano la sostanza dell’accordo.

Qualsiasi riscrittura che preveda l’arrivo a Piombino dei fanghi di Bagnoli è comunque da rigettare.

Resta infatti intatta la logica perversa dell’operazione che va ricordato prevede il trasporto con 3.000 viaggi  di navi cariche di fanghi, con costi enormi per la collettività e che non modifica la prospettiva di fare di Piombino la capitale dei rifiuti.

Così come l’ipotesi di provvedere al “lavaggio dei fanghi” a Bagnoli contraddice quanto fino ad oggi sostenuto sulla capacità di Piombino di trattare questi rifiuti con la Tap, e non risolve il grave problema della presenza degli IPA che con il solo lavaggio non si abbattono più del 10%. (come da relazioni Arpac).

Resta centrale che il territorio di Piombino ha tali quantità degli stessi materiali da collocare che servirebbe la disponibilità di volumi ben oltre le vasche del porto.

A noi interessa la bonifica e il recupero delle aeree industriali inquinate, condizione fondamentale per il vero sviluppo del porto, lo spostamento delle produzioni più inquinanti e gli insediamenti produttivi per la diversificazione economica.

Occorre dunque essere chiari, ogni kg di rifiuti che viene da fuori significa un kg di rifiuti di Piombino che rimangono ad inquinare. Se si accetta l’arrivo dei fanghi di Bagnoli, non c’è spazio per i materiali di Piombino, che non sono solo nei 35 ettari sequestrati dalla G. di Finanza, (che andrebbero tolti con i soldi di chi li ha prodotti e non con i soldi pubblici).  che spazio necessiterebbe per le bonifiche da fare?

Se si vuol davvero bonificare Piombino non servono soluzioni dell’ultima ora come conigli tolti dal cappello, ma un vero e proprio piano delle bonifiche del SIN (Sito di Interesse Nazionale) di Piombino che attualmente non c’è; occorre essere quindi consapevoli di quali quantità di rifiuti e quale trattamenti e collocazione dovranno essere individuati.

Resta chiaro nessuno si illuda che una riscrittura frettolosa e parziale dell’accordo possa rimettere in discussione la richiesta di Referendum non è minimamente inficiata da quello che appare una veloce correzione di rotta dovuta all’insostenibilità di un accordo che ha incontrato il netto rifiuto della città, che prima con le 5.000 firme ha impedito che si firmasse in fretta e furia nel mese di Agosto e che oggi obbliga l’Amministrazione ad una “virata” che è una prima ammissione di fallimento.

Comitato No Fanghi   12/9/2007

 
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