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Post N° 35
Post n°35 pubblicato il 24 Gennaio 2008 da conche56
IL BALLO DELL’ORSO
Già da qualche giorno siamo entrati nel carnevale, in giro si vedono i primi bambini mascherati. Anche noi vogliamo festeggiarlo, però a modo nostro … non scontato … Pierluigi Giorgio, è un gran bravo regista tv, ed è anche amico di Danilo Sacco e della Comitiva. Bene, Pierluigi, sta organizzando per il 9 febbraio, in Molise, a Jelsi (CB) l’antica tradizione carnevalesca, di valore antropologico “IL BALLO DELL’ORSO” interrotta con l’avvento del secondo conflitto mondiale. Se vi trovate a passare da quelle parti … potete andare a curiosare … sicuramente ne rimarrete affascinati! Lory
In Molise esistono riti di fertilità ancestrali che affondano radici in epoche remotissime, spesso avvolti dal velo di festività carnascialesche. A Castelnuovo al Volturno(IS), la gente dà vita al Rito dell’Uomo-Cervo. A Tufara (CB) ogni anno la manifestazione è affidata alla figura del Diavolo. E’ sorprendente scoprire che in una regione così piccola, il numero per ora noto di rappresentazioni con maschere zoomorfe o antropomorfe, registri ben tre presenze sul territorio riconducibili tutte al Dio pagano Dioniso: punizione o morte e rinascita; capro-espiatorio da un lato, dall’altro la Comunità. Da colloqui con anziani viventi è stato appurato che sino alla Seconda Guerra mondiale era rappresentata a Jelsi (CB) la pantomima dell’Orso sotto forma di presa dell’Uomo-Bestia e del ballo lungo i vicoli e nelle case del paese. Le prime due pantomime vengono oggi rappresentate anche al di là dei confini regionali e figurano su foto e libri di antropologia. Quella dell’Orso tuttora presente in alcune regioni italiane e nazioni europee, è stata qui dimenticata o è sconosciuta ai più. Considerando l’importanza antropologica ed etnologica di un patrimonio così rilevante per la valenza storica locale e internazionale e valutando l’interesse, il consenso e il successo che continuano ad ottenere le rappresentazioni di Castelnuovo e Tufara l’ Amministrazione comunale di Jelsi, la Regione, la Provincia di Campobasso, l’Università Cattolica e il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise nell’ottica di valorizzazione del territorio attraverso le sue risorse storico-culturali endogene:
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