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Post n°13 pubblicato il 29 Ottobre 2010 da tungstenodgl
20 ANNI SENZA ANDARE FUORI TEMPO Finalmente le good vibrations tornano al Viper. Il locale alla periferia di Firenze aveva aperto i battenti nel 2007 con un 'intensa programmazione live. Negli anni successivi però i concerti avevano quasi del tutto ceduto il passo alle serate discotecare. Ma le mode passano e quest'anno sembra che vogliano tornare sui propri passi o quantomeno equilibrare la situazione. The Charlatans festeggiano quest'anno venti anni di buona carriera. E lo fanno con un nuovo, ottimo cd e un tour che tocca anche l'Italia.Ricordo di averli visti alla Flog al loro esordio nel 1991 in un locale gremito. Mi piacquero molto. Stasera non c'è il pieno di allora ma trecento persone non sono poche per un gruppo che in Italia è considerato di nicchia. Ad aprire la serata ci sono i Velvet ma quando giungo stanno finendo. Il pubblico non pare granchè soddisfatto ma non so altro. Alle 23.30 tocca a Burgess e soci. Prime sorprese: non sembrano granchè invecchiati nonostante gli anni siano passati, sono ancora in gran tiro anche musicalmente e nonostante il nuovo album da promuovere iniziano dai primi anni novanta. "Then" è subito splendida, "Weirdo" appena un gradino sotto, "Can't get out of bed" mi fa venire in mente il cd da cui è tratta che forse ho considerato poco e male. Solo al quarto brano si affaccia il nuovo "Who we touch" con la intensa "Smash the system". Il confronto tra passato e presente rivela una qualità costante nel tempo: il loro indie.rock venato di psichedelia regala sempre emozioni con l'aggiunta di una maturità derivante dalla lunga carriera. Il concerto va avanti senza pause e senza sbavature. La band continua a viaggiare nel tempo con "Tou are so pretty", "One to another", "Telling stories", "Patrol", tra le quali s'insinua "Your pure soul" a dimostrare la validità del nuovo lavoro. Il punnlico non è particolarmente caloroso anche perchè non sono molti i giovanissimi. Il gradimento però è massimo visto che a fine brani scattano sempre grandi applausi.Arriva "Oh vanity" ed è ancora gran divertimento mentre "My foolish pride" è perfettibile Ogni tanto Tim presenta il brano che andrà ad eseguire. Ma quando parte "The only one i know" tutti la riconoscono e l'aplomp degli "anta" si trasforma in un fragoroso boato. Un pezzo mai invecchiato da sempre nel cuore dei fans. Ancora quattro brani tra cui un'ottima "Intimacy"" e i cinque escono. Rientrano quasi subito richiamati da tutti i presenti e ci offrono ancora "Love is ending" e "Sproston green". Ora è finito davvero. Lasciamo la sala sazi e soddisfatti per la gran bella serata. Dopo Firenze toccheranno Roma e Milano. Capitolini e bauscia milanes..............ora sapete cosa fare!! |
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