Le viole
Le Viole crescono in primavera nei luoghi erbosi e boschivi, dal mare
alla zona montana.
Il nome generico viola deriva dal latino, ma ha la sua prima radice nel
greco íon, con significato di violetto. I suoi profumatissimi fiori
venivano usati nell'antichità per fare le corone ed erano utilizzati
come ornamento dei personaggi casti: le Ore, l'Aurora, Cloti, le Muse.
Secondo la mitologia spuntava nei luoghi sacri a Venere e compare anche nei corteggi di Venere ed Amore.
La viola mammola è simbolo del pudore e della romanticità, mentre la viola del pensiero è simbolo di freschezza fisica e morale.
Fin dal Rinascimento è stata utilizzata nel trattamento di affezioni
cutanee e grazie alla sua ricchezza di flavonoidi, carotenoidi e
vitamine permette alla pelle di assumere un aspetto "sano" e luminoso.
Dai fiori si estrae un olio essenziale profumato utilizzato in
profumeria mentre i pasticcieri li candiscono e preparano caramelline
floreali.
Tempo balsamico
Il rizoma si raccoglie in primavera e in autunno, si essicca al sole e
si conserva in sacchetti di carta o tela.
I fiori si recidono appena sbocciati, in febbraio – maggio, si
essiccano al buio e si conservano al riparo dalla luce, possono essere
utilizzati per insaporire il tè nero.
Proprietà
Diuretiche,
sudorifere,
tossifughe,
espettoranti,
lassative,
emollienti,
decongestionanti
Indicazioni
Soprattutto i fiori favoriscono l’espettorazione del muco, sono
calmanti della tosse, facilitano l’emissione di sudore e urine,
regolano leggermente l’intestino.
Queste prerogative sono sfruttate per fare tisane e infusi utili per
curare determinate malattie; la pianta ha anche un impiego esterno
sulle irritazioni della bocca e della gola, sulle eruzioni cutanee, le
contusioni, le ragadi e le scottature, mentre le radici sono fortemente
emetiche (provocano il vomito).
L'attività della viola sulla pelle ha un'azione stimolante
nell'eliminazione di tossine, utile in caso di affezioni croniche come
le forme acneiche ed eczematose nonchè sulla crosta lattea dei bambini.
Il decotto dei fiori nel latte ammorbidiscono la pelle delle mani e del viso.
Per preparare tisane ed infusi si sconsiglia l’uso di viole coltivate in quanto potrebbero contenere residui di pesticidi.
Rimedi naturali
Tisane, decotti, sciroppi, liquori e un pizzico di fantasia in cucina…
Inviato da: chiaracarboni90
il 22/09/2011 alle 12:25
Inviato da: Giles2004
il 31/12/2007 alle 14:29
Inviato da: Giles2004
il 25/12/2007 alle 11:35
Inviato da: Giles2004
il 24/12/2007 alle 08:36
Inviato da: maredolce72
il 18/11/2007 alle 09:59