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Serve una politica

Post n°73 pubblicato il 03 Ottobre 2010 da maurizio.mgr
 
Foto di maurizio.mgr

Cacciari: «È tempo di osmosi,
liberiamoci dalle nostre zavorre»

di Federico Brusadelli


Professore, siamo all’alba della Terza Repubblica?

Ma la Seconda Repubblica non è mai nata… Come non sono mai nati né il Pdl né il Pd. Perché sono mancati i soggetti responsabili e “aggreganti” che potevano costruirla, la Seconda Repubblica. È mancato il soggetto attuatore, quello che per la Prima Repubblica è stato il patto costituente vero tra le forze di estrazione socialista e quelle di tradizione democristiana. Insomma, dal 1991-92 a oggi abbiamo assistito, da una parte e dall’altra, ad atti, anche generosi, diretti a creare i soggetti in grado di costruire a loro volta la Seconda Repubblica. Eccola, la storia degli ultimi venti anni: una serie infinita di tentativi (falliti) di costruire forze maggioritarie o almeno tendenzialmente maggioritarie. Da destra e da sinistra, nel centrodestra e nel centrosinistra, l’Ulivo e il Pdl: tutto fallito. Le ragioni di questo fallimento? Andrebbero analizzate in profondità con coraggio e capacità culturale, al di là dei gossip e delle cronache. 

Ma cosa sta accadendo in questi giorni nel panorama politico italiano?

I due pseudo poli si stanno disgregando, questo è evidente. E speriamo che da questa “decostruzione” si possano generare nuove forze, in grado di accordarsi e di trovare un ubi consistam che dia vita a un nuovo patto costituente. A una Nuova Repubblica. 

Destra e sinistra rimangono categorie valide per interpretare la politica?

No, non hanno più alcun senso. I termini su cui si definivano la “destra” e la “sinistra” sono ormai collassati, e dovremmo averlo capito da tempo. Quei termini erano le contraddizioni storiche del Novecento: programmazione e mercato, pubblico e privato, atlantismo e neutralismo. Tutte grandi contraddizioni che sono state spazzate via dalla storia. Ed è chiaro, allora, che continuare a parlare di destra e sinistra nei termini in cui se ne parlava ancora una generazione fa non ha più alcun senso. Il fatto poi che il tentativo di costruire una Seconda Repubblica sia stato compiuto usando proprio questi termini e queste contrapposizioni è stata una pura sciagura. La ragione di fondo per la quale ci troviamo, diciamolo pure, nella merda, è che quella forza maggioritaria uscita dalla crisi di Tangentopoli e dalla caduta dei muri, ha voluto costruire la sua fortuna sull’anticomunismo. Una follia, pura demagogia, puro flatus vocis ideologico. 

Come si inserisce la Lega in questo quadro?

La Lega è l’unica forza politica, uscita dalla grande crisi di vent’anni fa, che fondi la propria ragione d’essere su obiettivi che non hanno nulla a che fare con la “destra” e la “sinistra”. L’obiettivo federalista è un obiettivo che, comunque declinato, fuoriesce dallo schema tradizionale e dalle contrapposizioni della Seconda Repubblica. Purtroppo, e ritorniamo al punto di prima, non è stato uno schema di questo tipo ad affermarsi, non si è scelto di dividersi su obiettivi nuovi rispetto al passato novecentesco. Forse questa crisi spazzerà via le vecchie polarità, e bisognerà vedere se le forze politiche riusciranno a ridefinire uno spazio politico che sia impostato sulla base di nuove contraddizioni. Insomma, dovremo vedere se riusciremo a dividerci su cose, obiettivi, termini e linguaggi che non riguardano più il Novecento. Ecco la scommessa.

 
 
 
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