Creato da jeji_88 il 27/08/2008

CRUELTY FREE

Stop agli esperimenti sugli animali!

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SAI COSA MANGIANO IL TUO CANE E IL TUO GATTO?

La maggior parte delle multinazionali che producono cibi per animali effettuano test invasivi su cani e gatti per provare l'efficacia e la non-pericolosità dei cibi che producono. I test consistono nell'indurre malattie in animali sani e provare a curarli coi cibi medicati. Gli animali vengono in questi casi tenuti sempre in gabbia in stabulari appositi.

Tra queste multinazionali troviamo: Peedegre, Cesar, Royal canine, IAMS (forse la più crudele), Eukanuba (IAMS) e molte altre.

Tra giugno e luglio del 2003 è stato organizzato un sondaggio dalla dott.ssa Antonella de Paola, autrice della "Guida ai prodotti non testati" (ed. Cosmopolis), a cui hanno aderito varie associazioni, gruppi, mailing list, siti web, ecc.
È stata inviata una lettera nella quale si chiedeva alle aziende contattate la loro
posizione in merito ai test su animali.
Le marche scelte sono allo stesso tempo le più diffuse e quelle che fanno riferimento a multinazionali già sotto boicottaggio da parte di associazioni straniere per i comprovati test invasivi su animali da esse commissionate.

Per visualizzare le liste complete http://www.consumoconsapevole.org/pet_food_e_vivisezione.html

 
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Perchè si continua?

Post n°3 pubblicato il 01 Settembre 2008 da jeji_88


La vivisezione divenne legale in risposta alla tragedia della Talidomide. Il Medicines Act del 1968 nel Regno Unito seguì il Kefauver-Harris Act degli Stati Uniti, perfezionato nel 1961, nel bel mezzo del furore destato dalla talidomide, in modo che ci si assicurasse che l'FDA ricevesse prova della sicurezza e dell'efficacia di tutti i nuovi farmaci. L'intenzione era buona ma la fiducia riposta nei test sugli animali per assicurarne la sicurezza era tragicamente frutto di una cattiva informazione.


Da decenni, tra gli scienziati e le industrie farmaceutiche è risaputo che i test sugli animali sono scientificamente inattendibili. Nel Settembre del 1962 The Lancet commentava: 'Dobbiamo far fronte al fatto che i test più accurati sugli effetti che un nuovo farmaco può avere sugli animali più dirci molto poco dei suoi effetti sugli esseri umani.' Nel 1964 il dottor J. Gallagher, il direttore medico dei Laboratori Lederle ha ammesso: 'I test sugli animali vengono fatti per ragioni legali e non per ragioni scientifiche.'


Quindi, le compagnie farmaceutiche conducono esperimenti sugli animali solo per assecondare i legislatori del governo. In sostanza, i dati relativi agli animali forniscono anche una forma di difesa dalla responsabilità che ricade sulle industrie farmaceutiche, ogni volta che i farmaci uccidono o danneggiano la salute delle persone. Le industrie possono puntare sulla rigorosità dei test che hanno condotto sugli animali, sostenendo di aver fatto del loro meglio per scongiurare ogni tragedia, minimizzando, in tal modo, ogni possibile danno a loro carico.


Sostenuti dall'intento di soddisfare la legge del governo, una selezione pragmatica delle specie permetterà di ottenere il risultato desiderato, sia che il farmaco debba risultare favorevolmente sicuro o efficace. E le compagnie non sono tenute a fornire tutti i dati in loro possesso relativi agli animali, ma solo quelli riguardanti una qualsiasi di due specie (un roditore e un mammifero superiore). Il dottor Irwin Bross, direttore anziano dell'Istituto di ricerca sul Cancro più grande del mondo, lo Sloan-Kettering, osserva: 'In qualsiasi momento,
un'agenzia governativa o una società inquinante, vogliano insabbiare un azzardo ambientale, possono sempre trovare uno studio sugli animali che "dimostri" le loro rivendicazioni. Possono perfino fare un nuovo studio sugli animali che produca i risultati da loro desiderati semplicemente scegliendo il sistema che adotti gli "animali prova" più "giusti".'
Non si può sfuggire al fatto che gli esseri umani finiscono sempre per essere gli ultimi porcellini d'India che testano i nuovi farmaci. Ovviamente, la salute e l'incolumità delle cavie volontarie e dei pazienti dovrebbero essere assolute e si dovrebbero adottare le migliori misure di sicurezza atte a proteggerli.


Testare i farmaci in modo sicuro sulle persone


I nuovi farmaci passano attraverso tre fasi di sperimentazione di base: in vitro (test-tube) e modello in silico (test condotti attraverso simulazione con computer); sperimentazione animale; e, infine, esperimenti sugli esseri umani.
Prima che un farmaco sia testato sugli esseri umani, dovrebbe esserci una dimostrazione abbastanza convincente della sicurezza e dell'efficacia del farmaco stesso. Nessun metodo, sia esso animale, umano o del test-tube, può prevedere le reazioni di ogni paziente con un'accuratezza del 100 per cento. Le reazioni si differenziano in base al sesso, all'età, al gruppo etnico d'appartenenza, perfino tra membri della stessa famiglia. Siamo tutti diversi, ma non tanto quanto lo siamo dagli animali, nei confronti dei quali le differenze sono talmente profonde da renderne incerta perfino l'identificazione. I metodi che non prevedono l'utilizzo di animali non sono sicuri al 100 per cento ma di certo lo sono più dei metodi che fanno capo alla sperimentazione animale.


Oggi sono disponibili degli eccellenti metodi di sperimentazione in silico e in vitro. Molte compagnie sono specializzate nello screening virtuale di farmaci per la ricerca di possibili effetti tossici. È disponibile un vasto range di software in grado di prevedere i possibili effetti di un farmaco, inclusi dei simulatori di test clinici molto accurati. Altre compagnie si sono concentrate nella valutazione della sicurezza e dell'efficacia dei farmaci sui tessuti umani. Uno studio internazionale lungo 10 anni, ha dimostrato che i test condotti su cellule umane coltivate sono più accurati, e forniscono informazioni più utili sui meccanismi di tossicità di quanto facciano i tradizionali test sugli animali.


Al posto di studi pre-clinici sugli animali, i successivi "pazienti cavia" e i volontari sarebbero protetti in maniera migliore attraverso l'adozione di studi preliminari sul microdosaggio (o esperimenti clinici in 'fase 0' ). Gli studi sul microdosaggio consistono nella somministrazione di dosi microscopiche (e sicure) del farmaco da testare in volontari che vengono monitorati attraverso degli scanners. Il microdosaggio umano, che si basa sul concetto che il modello migliore per l'uomo sia l'uomo, ci aiuta a selezionare i migliori candidati prima di completare il test, riducendo in tal modo, le possibilità di fallire nelle successive fasi più rischiose e costose.




Durante i test clinici, si dovrebbero adottare delle accurate misure farmacologiche in modo da poter essere avvisati in tempo sull'eventuale presenza di problemi. È vero che molti effetti collaterali rari saranno individuati solo quando i farmaci verranno prescritti ad un vasto numero di persone. Ecco perché è molto importante tenere sotto controllo il farmaco una volta che questo viene messo in commercio, una sorveglianza che deve essere rafforzata, in modo da scoprire questi effetti il prima possibile. Negli Stati Uniti, i verbali relativi alle reazioni allergiche a farmaci sono in continuo aumento, nel 2004 ci fu il record di 422,500 casi di allergie denunciati all'FDA. Un dato di certo sottostimato, l'FDA avverte infatti che il numero reale è tra le 10 e le 100 volte più grande.


http://www.auto-ticino.net/ecologia/index.php

 
 
 
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FERMIAMO QUESTO SCHIFO!!!!

Ogni giorno, senza saperlo, veniamo a contatto con decine di prodotti testati sugli animali, o che pur non essendolo loro stessi, contengono sostanze testate o prodotti di origine animale!!!

Fermiamo la sofferenza di centinaia di animali..... pensate se ci fosse il vostro gatto o il vostro cane sotto i ferri di un vivisettore.

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TORTURATI PER LA NOSTRA VANITA'!!!

Anche nella crema che metti tutte le mattine e nel detersivo di tutti i giorni si nasconde la crudeltà!

Scegli solo prodotti cruelty free...... Vedi la lista http://www.consumoconsapevole.org/cosmetici_cruelty_free/lista_cruelty-free.html

 
 
 

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