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Comitato Sassuolo

politica

 

 

 
 

Post N° 33

Post n°33 pubblicato il 07 Febbraio 2008 da comitato.sassuolo

Giovedì, 15 Novembre 2007Uscita del Giornalino: La Voce del Comitato Conto Anch’Io a Sassuolologo-copia2-copia.jpgGiornalino: “LA VOCE del Comitato Conto anch’io a Sassuolo”

Questo giornalino, costituisce un tentativo di far sentire in città una voce diversa, distaccandosi dalle posizioni della classe dirigente. Cerca di far uscire la città da quel provincialismo, comune a tanta stampa periodica del tempo non limitandosi solo agli interessi dei poteri forti della classe politica locale ma  per confrontarsi su temi più generali, dando una visione più attuale e moderna dei problemi .

Questo giornale si rivolge sia ai cittadini che ai politici. Vogliamo offrire loro una nuova possibilità per poter dialogare e confrontarci. Proponiamo un dialogo più utile, costruttivo caratterizzato dalla comune volontà d’operare insieme per il bene comune.

Chi Siamo: 

Siamo un movimento razzista e qualunquista che non sa quello che dice, e che cerca di attirare consensi solo per fare eleggere a sindaco il dott. Piccinini.nato tra la gente composto da comuni cittadini senza sponsor di partito e senza finanziamenti pubblici.Siamo pertanto un gruppo di cittadini spontaneamente aggregato per partecipare e contribuire con indicazioni, riflessioni e argomenti alla vita politica e sociale di Sassuolo. Ci sentiamo parte integrante e attiva del tessuto sociale perché inseriti, a vario titolo e a vario livello, da semplici cittadini o attraverso gruppi ed associazioni, nelle molte iniziative che animano la vita sociale della città.Vogliamo riappropriarci del diritto fondamentale nella democrazia, per avviare iniziative e dibattiti con il coinvolgimento della popolazione. Abbiamo a cuore la questione morale, lo sviluppo di comunità, l’educazione alla cittadinanza attiva, temi sui quali vorremmo fosse sempre orientato l’impegno politico sassolese.

Per questi motivi  abbiamo costituito questo Comitato e auspichiamo l’adesione e la collaborazione da parte di tutti i cittadini di Sassuolo.

Invitiamo pertanto tutti i cittadini a partecipare, in qualsiasi forma, a questa iniziativa, e tutti saranno i benvenuti. 

Cosa  facciamo:

 L’impegno del Comitato sara’ per la tutela dei cittadini con l’obiettivo di migliorare la qualita’ della vita con l’incentivazione dell’etica-morale assoluta del fare politica.

Scopo del nostro impegno è di tentare di risolvere alcune problematiche del Paese, proponendo nuove idee e progetti, attraverso uno strumento efficace ed efficiente quale quello della partecipazione delle persone, della presa di coscienza, della crescita del senso civico.

L’impegno sociale, l’impegno di tutti, è secondo noi alla base della crescita.

 Attività in corso / Iniziative programmate:

1.      Petizione popolare:”  I  CITTADINI FIRMATARI , DELLA PRESENTE, DESIDERANO ESPRIMERE LA LORO LEGITTIMA RICHIESTA CHE CONSISTE NEL RICHIEDERE UNA DIMINUZIONE DEL TEMPO D’ATTESA DEI PAZIENTI AL PRONTO SOCCORSO“.

2.      Petizione popolare:”  I  CITTADINI FIRMATARI , DELLA PRESENTE, DESIDERANO ESPRIMERE LA LORO LEGITTIMA RICHIESTA CHE CONSISTE NEL RICHIEDERE L’ABOLIZIONE DELL’ICI SULLA PRIMA CASA NON DI LUSSO”.

 3.      Petizione popolare:“  I  CITTADINI FIRMATARI , DELLA PRESENTE, DESIDERANO ESPRIMERE LA LORO LEGITTIMA RICHIESTA CHE CONSISTE NEL RICHIEDERE PIU’ SICUREZZA NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI SASSUOLO“.

Riduzione del carico fiscale

L’abolizione dell’ICI può mettere fine agli altissimi stipendi della Politica e degli sprechi enormi che avvengono giornalmente in tutta Italia nei settori dello Stato e di tutti gli altri Enti Statali, e non, che usufruiscono dei soldi dello Stato. Questa proposta di abolire l’Ici sulla prima casa non di lusso è fattibile  e non obbliga i Comuni a tagliare le spese sociali e/o altri servizi , anzi potrebbe essere uno stimolo PER UN PIU’ EQUO E GIUSTO UTILIZZO DELLE RISORSE FINANZIARIE PUBBLICHE . E’ fondamentale oggi dare un segnale sociale alla comunita’  ( soprattutto in Comuni come Sassuolo dove abbiamo l’aliquota ICI al massimo, settepermille, in controtendenza rispetto al distretto ceramico che è ha una aliquota al minimo, quattropermille) e la proposta di abolire l’ICI sulla prima casa non di lusso va incontro al problema di sempre , il costo della casa e della vita che si è appesantito notevolmente negli ultimi anni.

Allarme CARO VITA

Fronteggiare l’emergenza prezzi e porre un freno al caro vita dovrebbe, dunque essere l’obiettivo della politica, come fare il fronte comune d’innanzi al brusco scivolone del potere d’acquisto dei salari, un problema che affligge da diversi anni i cittadini. Aumenti che riguardano quasi tutte le voci di consumo. Generi alimentari in primis: per il pane si calcola circa  un +20% così come per frutta e verdura, per la pasta addirittura il 30% in più, per il latte un aumento del 7%. Senza dimenticare poi il rialzo di assicurazioni, bollette, banche, carburanti e così via.

Favoriamo l’occupazione

Bisogna allora creare, con l’appoggio delle istituzioni locali, impieghi più numerosi e migliorarne la qualità, con nuove forme di flessibilità e sicurezza, necessarie per le persone e per le aziende. In termini tecnici si chiama  flessicurezza ed è una strategia integrata di flessibilità, che favorisce i cambiamenti correlando “sistema educativo e mondo del lavoro, impieghi, disoccupazione, attività e pensionamento”, mentre la sicurezza è ben più della garanzia del posto di lavoro, dà alle persone le competenze per “progredire nella vita di lavoro e aiutarle a trovare nuova occupazione”. Se la competitività internazionale resta la questione centrale, i sostegni pubblici devono essere sintonizzati su questa priorità, comprese le misure sul lavoro. La flessibilità non è in assoluto elemento di sostegno alla crescita della competitività, va regolamentata in modo da risultare più orientata a favorire innovazione, a rendere piu’ “attivi” gli imprenditori, a rimodulare la “finanziarizzazione” dell’economia sassolese.  

Servono risposte, non sogni , per sconfiggere la delinquenza 

Oggi Sassuolo è pur sempre l’epicentro dello sviluppo economico , ma a giudicare dell’esito della situazione sociale , occorre chiedersi quali siano le motivazioni della violenza e del degrado, dei ghetti , delle periferie deturpate, degli ambienti in cui l’arte di arrangiarsi significa attitudine predatoria,  dell’emarginazione, per inoltrarsi al di là della linea di confine con quella che, con una semplificazione eccessiva, ma inevitabile, chiamiamo illegalita’ diffusa. Vogliamo ancora far finta che lo Stato funzioni correttamente attraverso le sue carenti istituzioni ordinarie ?. Non è così. Molta gente comune (non i ricchi ed i politici che vivono blindati) vuole piu’ Forze dell’Ordine sul territorio perchè l’ordinaria amministrazione, spesso è in ritirata difronte alla criminalità organizzata. Servono quindi più risorse per controllare il territorio una maggiore presenza fisica dello Stato, che metta a disposizione gli uomini e i mezzi necessari per la sicurezza dei cittadini e dell’attività imprenditoriale. Meno agenti impegnati negli uffici immigrazione delle Questure (le cui competenze passeranno ai comuni????) e meno agenti per le scorte e le auto blu. VOGLIAMO PIU’ SICUREZZA E LEGALITA’ NELLA NOSTRA CITTA’ e VOGLIAMO DIRE Basta  alle fumosità del politichese. I cittadini hanno diritto alla sicurezza e alla tranquillità contro il crimine e la violenza di strada, ma anche contro gli abusi e le inefficienze.  Bisogna, inoltre, mantenere alta l’attenzione e puntare soprattutto sulla prevenzione e sul controllo del territorio. La sicurezza è un bene comune, indispensabile  per rendere possibile il rilancio della città. 

Urgono interventi tempestivi sulla gestione del pronto soccorso 

Il diritto alla salute, sancito dalla Costituzione, deve essere difeso e tutelato da chiunque ricopra un ruolo istituzionale, a qualunque livello e di qualsiasi bandiera politica. Il Comitato ha raccolto e ricevuto numerose comunicazioni di critiche e polemiche nei confronti dell’assistenza medica del “Pronto Soccorso “ di Sassuolo.Dopo una attenta analisi della situazione generale dell’ospedale ed in particolare l’assistenza sanitaria del Pronto Soccorso si è preso coscienza della fondatezza delle lamentele dei cittadini .Il Comitato individua nella sanita’ locale e nell’ospedale di Sassuolo un bene “Comune” da salvaguardare e un diritto da tutelare. Da cio’ è nata l’iniziativa di utilizzare uno strumento costituzionalmente previsto – la petizione popolare – per stimolare e indicare all’Amministrazione che il servizio molto spesso non soddisfa le esigenze dei pazienti.  

Molte ombre nella scuola dell’infanzia e nei nidi d’infanzia 

La scuola dell’infanzia e i nidi d’infanzia sono da decenni   realtà educative ben inserite nella società contemporanea di Sassuolo. Purtroppo sono sempre di più i bambini ai quali è negata la possibilità di frequentare queste importanti strutture pubbliche. Bisogna dunque intervenire  per trovare soluzioni soddisfacenti per le famiglie in grado di favore dell’accesso alla scuola dell’infanzia e ai nidi d’infanzia. E’ necessario inoltre contribuire finanziariamente a misure d’intervento particolari in questo campo abbassando le tariffe per la frequenza. Sostenere le famiglie è un preciso dovere sociale, perché si tratta di garantire a tutti il diritto allo studio, alla cultura, alle pari opportunità e ad una piena cittadinanza. Per Sassuolo è sempre piu’ chiara la necessita’ di avviare una politica di sviluppo nella scuola che , mettendo da parte la centralita’ dei partiti, punti su poche e chiare priorita’, perche’ se è un dovere rispettare i diritti degli altri, è anche un dovere far rispettare i propri.  

Riqualifichiamo e rivitalizziamo Sassuolo

E’ necessario, a Sassuolo, incentivare la residenzialità , in modo che vi sia un processo di “riappropriazione” del paese, Sassuolo, inteso come era negli anni passati; occorre dunque intervenire attraverso un progetto di valorizzazione che faccia leva sull’influenza diretta dei residenti sulla vitalità sociale, economica e culturale di un tessuto urbano. Sassuolo puo’ “vivere” solo se si converge sull’obiettivo di renderlo accessibile/fruibile a tutti anche con l’abbattimento delle barriere architettoniche, con interventi tempestivi.

Dunque e’ fondamentale e importante potenziare e ottimizzare le aree destinate a parcheggi trasformando, li’ dove possibile, quelli già esistenti in strutture multipiano.

Le istituzioni devono , inoltre indirizzare la propria azione amministrativa verso la tutela e la promozione del verde come elemento qualificante del contesto urbano , centro storico, e come fattore di miglioramento della qualità della vita dei cittadini.

Il conseguimento di un tangibile miglioramento dell’ambiente urbano di Sassuolo si può ottenere solo attraverso un piano organico che prenda in esame l’aspetto della città sotto tutti i punti di vista, dalla segnaletica stradale, alla segnaletica toponomastica e pubblicitaria alla regolazione del traffico e delle aree adibite alla sosta.

Meno sperperi, piu’ benefici e diritti per tutti.

E’ fondamentale ridurre i costi della politica eliminando alcuni privilegi che si sono creati nel tempo. Servono provvedimenti finalizzati alla razionalizzazione, al contenimento e alla trasparenza della spesa pubblica in relazione agli organi di amministrazione e ai collegi sindacali delle società a partecipazione pubblica (totale o mista maggioritaria). Sono, a volte, troppo elevati il numero dei componenti del Consiglio d’Amministrazione di queste societa’ ed hanno dei  compensi troppo elevati  .E’ ora , insomma di dire basta e di farla finita con certi privilegi e certe esagerazioni nel proliferare di consiglieri, assessori, parlamentari, sottosegretari, membri di aziende pubbliche, portaborse, eccetera. Il tema è caldo e chiarissimo: il nostro paese vanta la classe politica più ampia e più pagata del mondo occidentale e la sua validità a volte è tutta da dimostrare.  

Grazie di cuore

 Ringraziamo i numerosi cittadini intervenuti alle nostre raccolte di firme in merito alle diverse Petizioni e allo stesso modo diciamo grazie a tutti coloro  che si sono resi disponibili ed hanno sposato in toto il nostro comitato a dimostrazione che i temi che coinvolgono Sassuolo interessano tanta gente.Il Comitato Conto anch’io a Sassuolo è partito  e continuera’ nei prossimi mesi, con banchetti di laboratori aperti, spazi informativi, in cui riflettere, proporre e costruire un programma per la città corredato da azioni concrete e tempestive per migliorare la qualita’ della vita del paese. Grazie  per la fiducia accordata che ci spinge a rafforzare l’impegno ad operare sul nostro territorio in difesa della famiglia, per la tutela della sicurezza dei cittadini, per l’adeguamento delle infrastrutture, per l’affermazione di un sistema scolastico pluralista libero, efficiente, competitivo e per lo sviluppo dell’economia e la creazione di nuovi posti di lavoro.E’ nostra intenzione stabilire un contatto continuo, con la nostra personale presenza, con Voi sul territorio. Attraverso internet e altri mezzi di comunicazione, vi informeremo sulle nostre prossime attività  e sulle iniziative che assumeremo nei prossimi mesi; chiunque potrà contattarci per segnalare problemi e sollecitare proposte. In tal modo otterremo un duplice risultato: riusciremo a risolvere qualche problema in più e contribuiremo, anche con le nuove tecnologie, a far crescere la democrazia nel nostro Paese.Il Comitato “Conto anch’io a Sassuolo “si impegna a lavorare con serietà e trasparenza nei progetti futuri e per quelli precedentemente intrapresi.La nostra sarà una voce libera di dire le cose come stanno e libera di insistere sui problemi per risolverli.   Grazie di cuore a Voi ed alle Vostre famiglie per il largo consenso manifestato e l’augurio ad operare insieme per il bene comune. Senza partiti antistorici, senza soldi ne appoggi di alcun tipo scendiamo oggi in piazza pubblicamente per costituire un Comitato Cittadino fiero di essere il portavoce di necessita’ reali ma di nessuna bandiera.Chiediamo a tutti, gli “ultimi”, cittadini “liberi” di Sassuolo di partecipare in qualsiasi forma a questa iniziativa. Ognuno di noi è necessario e benvenuto.

Da Sudditi a protagonisti

Abbiamo un progetto strategico di ampio respiro . Occorre fare rete, far crescere il sistema sul territorio. Vogliamo, infatti, coinvolgere i Coordinamenti delle associazioni, i centri servizi del volontariato, i vari Comitati. A Sassuolo la collaborazione che abbiamo avuto da diversi Comitati e  associazioni ha pagato perché grazie alla sinergia siamo riusciti ad ottenere importanti risultati.

-Comitato Conto anch’io a Sassuolo-

Piccinini Dott. Ivanopicture-0017.jpg

 (Presidente del Comitato Conto anch’io a Sassuolo)

E-Mail: comitato.Sassuolo@libero.it     

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Post N° 32

Post n°32 pubblicato il 07 Febbraio 2008 da comitato.sassuolo

Giovedì, 15 Novembre 2007Da Sudditi a protagonisti

logo-copia2-copia.jpgSiamo di fronte ad un progetto strategico di ampio respiro che dice basta all’autoreferenzialità. Occorre fare rete, far crescere il sistema sul territorio. Vogliamo, infatti, coinvolgere i Coordinamenti delle associazioni, i centri servizi del volontariato, i vari Comitati. Occorre far crescere questo sistema nel territorio per far crescere il progetto che deve diventare luogo di confronto anche a livello territoriale. Per la prima volta ci si prova tutti insieme.

Ora non ci sono luoghi dove dialogare e questa è una debolezza che va superata perché altrimenti i nostri mondi non incidono sul politico. A Sassuolo la collaborazione che abbiamo avuto da diversi Comitati e  associazioni ha pagato perché grazie alla sinergia siamo riusciti ad ottenere importanti risultati. Se si crea sinergia e ci si coalizza su una strategia comune, si orienta la politica e per il Comitato Conto anch’io a Sassuolo questo sforzo oggi è indispensabile.

 Oggi come oggi  non ha senso guardare i campanili, serve invece un programma condiviso che metta in atto azioni concrete sulle problematiche del paese non solo legate alla sistemazione e risoluzioni di alcuni temi. E’ necessario puntare sulla collaborazione e sulla unita’ degli intenti. E questo proposito diventa strategica la formulazione di progetti sociali che devono o possono dare una risposta efficiente.

 Nel concreto il Comitato Conto anch’io a Sasuolo propone un’organizzazione alle strutture sociali, un luogo dove le buone pratiche sono sistematizzate per renderle fruibili a tutte le organizzazioni del territorio e rendere condivisibili le azioni di quelle che valorizzano le risorse disponibili. Uno strumento indispensabile per ottimizzare tutte le energie.

 -Comitato Conto anch’io a Sassuolo- Piccinini Dott. Ivanopicture-0020.jpg

 (Presidente del Comitato Conto anch’io a Sassuolo)

E-Mail: comitato.Sassuolo@libero.it     

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Post N° 31

Post n°31 pubblicato il 07 Febbraio 2008 da comitato.sassuolo

Martedì, 13 Novembre 2007Chiediamo piu’ controlli in Via Circonvalazione 189

logo-copia2-copia.jpgLa situazione di Via Adda 77 e di Via Circonvallazione 189 sembra ancora oggi molto grave e preoccupante , dunque  non si deve abbassare la guardia. Abbiamo espresso alla Polizia e alle forze dell’ordine tutta la nostra solidarietà e anche il ringraziamento per l’impegno che mettono in questa campagna contro la delinquenza e allo stesso tempo comunque sollecitiamo tutte le autorita’ad intervenire perche’ bisogna continuare l’azione messa in campo in questi mesi, non solo contro la clandestinita’ ma anche contro la droga . L’appello che facciamo a tutte le forze dell’ordine è ad andare avanti senza timori e con determinazione perché su questi due fronti non dobbiamo mai abbassare la guardia . E’ fondamentale continuare a tenere monitorati e controllati i palazzi di Via Adda 77 e Via Circonvallazione 189 e 187.

I risultati raggiunti durante questi controlli ci consentono di esprimere, anzi di confermare un giudizio più che lusinghiero sulle attività delle Forze dell’Ordine, da sempre impegnati nella difesa del  territorio, sotto il profilo della sicurezza e della legalita’ , componenti inseparabili di un’unica grande sfida, quella oggi imposta dalle nuove minacce globali.

La guardia deve perciò restare alta. Colpi mortali sono stati inferti alla criminalità organizzata in tutto il territorio, specialmente quando si è intervenuti in queste aree di Sassuolo . L’impegno deve continuare, moltiplicando le capacità operative con una collaborazione sempre più intensa fra le diverse forze dell’ordine.

La sicurezza, inoltre, a nostro avviso, va vista e affrontata con un approccio, a volte, diverso da quello tradizionale, chiuso patrimonio degli addetti ai lavori, vale a dire delle Forze dell’ordine, dei prefetti e dei questori.

Si deve pensare ed attuare una sicurezza “aperta alla società”, alle sue varie componenti e a tutte le istituzioni. La sicurezza non può essere solo quella che il prefetto ed il questore immaginano, né questi possono fornire soluzioni unicamente sulla base delle loro percezioni, della lettura e valutazione dell’analisi dei dati di cui dispongono.

E’ necessario coinvolgere tutte le istituzioni interessate. In questo quadro le amministrazioni comunali hanno un ruolo fondamentale, perché hanno responsabilità diretta nel governo del territorio, hanno conoscenza delle esigenze e dei problemi.

Sono loro gli interlocutori fondamentali delle Forze dell’ordine. Ma bisogna aprirsi in maniera ancora più vasta, far avvertire il tema sicurezza come un problema di tutti, affrontarlo in maniera condivisa.

Sono necessari una maggiore partecipazione e impegno civile. Non bisogna isolarsi nelle proprie case, è necessario essere presenti nella società, conquistare gli spazi pubblici. Bisogna ragionare insieme, costruire un nuovo modo di vivere le strade, le piazze, i quartieri per dimostrare , anche ai “criminali” , che esiste una sorta di alleanza tra tutte le energie buone, soprattutto dei cittadini.

-Comitato Conto anch’io a Sassuolo-

Piccinini Dott. Ivanopicture-0021.jpg

 (Presidente del Comitato Conto anch’io a Sassuolo)

E-Mail: comitato.Sassuolo@libero.it     

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Post N° 30

Post n°30 pubblicato il 07 Febbraio 2008 da comitato.sassuolo

Martedì, 13 Novembre 2007Il fiume Secchia non è un luogo da disertare, ma un giardino da custodire e frequentare

logo-copia2-copia.jpgTra le sfide che l’umanità ed in particolar modo l’Amministrazione sassolese deve affrontare, va inserito al primo posto quella relativa alla tutela dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile, dunque Il tema ambientale deve essere  sempre al primo posto dell’agenda politica delle Istituzioni comunali.

Si profila una vera emergenza per la sorte dei nostri beni culturali e paesaggistici pertanto il Comitato Conto anch’io chiede che le leggi del mercato non sostituiscano le leggi dell’etica e della civiltà. Costituzione Italiana, art.9 : “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”. Codice Urbani, art.2,2: “Viene definito bene culturale ogni testimonianza avente valore di civiltà”.

Al contrario del dettato costituzionale e delle numerose disposizioni legislative tuttora vigenti in materia si è notato come, da alcuni anni a questa parte, sempre più si stanno allentando i vincoli di tutela e di salvaguardia del nostro patrimonio culturale, costituito dai beni culturali e dai beni paesaggistici.Tale situazione preoccupa molto il Comitato Conto anch’io a Sassuolo e coloro che hanno a cuore le sorti di un immenso patrimonio di natura, di arte e di cultura, il cui valore intrinseco non è certamente compatibile con una visione esclusivamente mercantile dello stesso. Siamo ben consapevoli infatti che il Bene culturale è patrimonio di tutti i cittadini, comprese le generazioni future.

In particolare, notiamo dei segnali davvero poco rassicuranti per le sorti dei Beni culturali e paesaggistici di Sassuolo e in particolar modo il fiume Secchia.La riqualificazione e valorizzazione dell’area del fiume Secchia deve superare la concezione tradizionale del paesaggio tutelato in quando è in possesso di una qualità particolare-straordimaria, la “natura fruibile” ,un valore straordinario a disposizione di tutta la collettivita’,  e va dunque sempre salvaguardato e gestito indipendentemente dal suo valore economico tangibile.

L’area del fiume Secchia potrebbe essere lo strumento utile per riqualificare Sassuolo anche sul piano ambientale e potrebbe consentire il miglioramento della qualità della vita dei cittadini sia per le infrastrutture che si potrebbero costruire sia per la disponibilita’ di una grande area di verde .

Le preoccupazioni per l’ambiente sono sempre piu’ diffuse nelle sensibilità, soprattutto nelle società piu’ ricche e industrializzate, ma questa sensibilità stenta a tradursi in politiche concrete ed incisive, spesso dimenticata in ragione di una qualche altra estemporanea emergenza.

Praticamente tanti  politici locali hanno affermato piu’ volte di volersi impegnare per migliorare la qualità ambientale della nostra città, ma l’ultimo rapporto di Sassuolo sugli ecosistemi urbani mostra un ulteriore sostanziale peggioramento.

Insomma, c’è un’evidente contraddizione tra quello che diciamo e quello che facciamo. La tutela ambientale continua ad essere trattata come una sorta di politica settoriale cui destinare qualche briciola di bilancio, anziché costituire un criterio fondante nell’elaborazione di ogni singola politica.E fin quando non ci sarà un radicale cambiamento nell’approccio della politica alla questione ecologica, il degrado ambientale continuerà a peggiorare, come nel caso del fiume Secchia.

L’intento, che dovrebbero perseguire le Istituzioni, è di promuovere un progetto e di recuperare il paesaggio originario e così di valorizzare l’identità millenaria di una porzione limitata ma significativa del territorio sassolese non solo attraverso un’oculata gestione, ma anche con interventi di ripristino, come ad esempio quello di intervenire con una manutenzione-ristrutturazione  straordinaria della  pista ciclabile.

La difesa del suolo  nasce dal presidio di aree che altrimenti sarebbero abbandonate, dunque cerchiamo di essere piu’ attenti e presenti nella gestione-salvaguardia dell’area del fiume Secchia.

-Comitato Conto anch’io a Sassuolo-

Piccinini Dott. Ivanopicture-0023.jpg

(Presidente del Comitato Conto anch’io a Sassuolo)

 E-Mail: comitato.Sassuolo@libero.it

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Post N° 29

Post n°29 pubblicato il 07 Febbraio 2008 da comitato.sassuolo

Giovedì, 8 Novembre 2007Via Cavallotti un incubo urbano?

logo-copia2-copia.jpgLe strade del comune di Sassuolo iniziano a pullulare di dossi artificiali di dimensioni spropositate e di passaggi pedonali rialzati che, da strumenti pensati per limitare la velocità nei centri abitati, si sono in alcuni casi evoluti in pericolose trappole per tutti gli utenti della strada.

Non si tratta più dei rilievi in gomma dello spessore di qualche centimetro che eravamo abituati ad incontrare in alcune vie residenziali, bensì di ostacoli in cemento alti 25-30 centimetri e lunghi 3-4 metri, con o senza passaggio pedonale annesso, che sbarrano la carreggiata anche di strade urbane ad elevata densità di traffico.

Gli effetti più nefasti di queste autentiche barriere architettoniche sono proprio quelli che peggiorano, invece di migliorare, la sicurezza delle strade e sono in massima parte dovuti al fatto che tali dossi, che non sono mai gialli e neri come la legge ci risulta prescrivere, sono sempre poco visibili anche se preventivamente segnalati.

La nostra rete stradale e pedonale, in particolare in Via Cavallotti, è costellata di barriere e ostacoli che la rendono poco praticabile. Quindi deve essere intervento prioritario l’eliminazione delle barriere architettoniche in modo da rendere più facile l’accesso ai molti marciapiedi e piste ciclabili oggi praticamente impraticabili.

La fotografia a fianco mostra Via Felice Cavallotti nei pressi dell’Asilo Sant’Anna, sulla quale si nota un lunghissimo ed alto dosso di colore bianco che separa il marciapiede dalla strada.

 Come probabilmente ricorderanno molti cittadini, poco tempo addietro vi fu una grossa polemica in merito alla pericolosità di tale dosso, essendo stato l’origine di numerose cadute e distorsioni avute da pedoni e ciclisti. Nonostante le ripetute proteste circa l’inutilità e soprattutto la pericolosità del dosso, nulla è stato fatto se non colorare di bianco il dosso stesso. (Via Felice Cavallotti) Sempre durante l’ultima domenica d’Ottobre, in Viale XX Settembre presso il civico n°10, abbiamo assistito, alla rovinosa caduta di un passante, solo per puro caso risoltasi con una giacca macchiata.

L’origine dell’incidente si può evincere dalla fotografia: un grosso e robusto pezzo di gomma nera saldamente ancorato all’asfalto, ma soprattutto perfettamente mimetizzato.

Attendiamo dunque fiduciosi da parte dell’Amministrazione comunale segnali rassicuranti verso i cittadini sassolesi, ma soprattutto verso coloro che sono incappati in vicissitudini-incidenti.

 Auspichiamo, inoltre, un intervento tempestivo congiunto del Settore Lavori pubblici e della Manutenzione, finalizzato alla risoluzione concreta e funzionale dei due specifici problemi segnalati.

-Comitato Conto anch’io a Sassuolo-

Paolo Barozzi

(Consigliere del Comitato Conto anch’io a Sassuolo)

E-Mail: comitato.Sassuolo@libero.it

http://comitato-sassuolo.blog.kataweb.it 

 
 
 

Post N° 28

Post n°28 pubblicato il 07 Febbraio 2008 da comitato.sassuolo

Mercoledì, 7 Novembre 2007Immigrati non espulsi perche’ senza soldi

logo-copia2-copia.jpgIl comitato “Conto anch’io a Sassuolo” chiede che le espulsioni decise siano effettuate anche per gli stranieri privi di denaro o di documenti non validi per l’espatrio per evitare che costoro continuino a commettere reati e rendere inefficace l’azione delle forze dell’ordine.

La mancanza di denaro (vera o presunta per chi spaccia  droga o implicato in altre attività illegali) non può essere un motivo valido per assolverli e rimetterli in libertà.

Ci sono milioni di persone in Italia che vivono in difficoltà economiche,in condizioni precarie ma si comportano onestamente e rispettano le leggi.La magistratura non può e non deve sostituirsi ai servizi sociali che devono intervenire a favore di tutti i cittadini in difficoltà italiani e stranieri senza discriminazioni a danno degli uni o degli altri.

Altrimenti non si potrà contrastare l’immigrazione clandestina,nè la tratta e la riduzione in schiavitù di esseri umani,nè la delinquenza con gravi danni per tutti gli italiani e gli stranieri che rispettano le leggi.

A Sassuolo,perciò, vi sarà ancora più immigrazione incontrollata e con maggiori problemi per la sicurezza dei cittadini perchè gli arrestati anzichè essere espulsi tornano in libertà

-Comitato Conto anch’io a Sassuolo-

E-Mail: comitato.Sassuolo@libero.it     

 
 
 

Post N° 27

Post n°27 pubblicato il 07 Febbraio 2008 da comitato.sassuolo

Domenica, 4 Novembre 2007L’ascesa irresistibile della richiesta di piu’ sicurezza

logo-copia2-copia.jpgLa qualita’ della vita e il buon funzionamento dell’economia in una societa’ democratica sono fortemente influenzati dalla fiducia dei “cittadini-operatori”, intendendo quest’ultima come la possibilita’ di vivere in un ambiente nel quale i diversi attori locali possono operare in direzione dello sviluppo del territorio nel rispetto della legalita’ ed un quadro di sicurezza delle persone e delle merci.

La sicurezza, la legalita’, lotta alla criminalita’ e alla microcriminalita’ vengono interpretati come un insieme unitario di questioni da affrontare, individuate come veri e propri ostacoli allo sviluppo.La lotta alla criminalita’ richiede, percio’, una risposta globale su tutti i fronti, con il concorso di tutte le componenti della societa’.All’interno di questa logica è altrettanto indispensabile coinvolgere piu’ soggetti, in primo luogo gli attori dello sviluppo locale, nel costante e quotidiano contrasto, alla illegalita’, alla collusione diffusa e piu’ in generale della separazione fra istituzione e societa’ civile.

Ed è proprio per questo che il nostro Comitato Conto anch’io a Sassuolo, dopo le numerose segnalazione di lamentele da parte dei residenti in merito al problema della sicurezza, ha deciso di fare un banchetto sabato 3 novembre 2007   in Via Tricolore , dove ha invitato tutti i cittadini ad intervenire alla raccolta di firme in merito alla seguente richiesta/PETIZIONE  :

“  I  CITTADINI FIRMATARI , DELLA PRESENTE, DESIDERANO ESPRIMERE LA LORO LEGITTIMA RICHIESTA CHE CONSISTE NEL RICHIEDERE PIU’ SICUREZZA NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI SASSUOLO“.

Un dato è certo , cresce sempre piu’ la domanda di sicurezza e riguarda ormai tutte le realta’ urbane del paese di Sassuolo , visto che il numero delle firme raccolte è molto elevato anche in questo quartiere (l’affluenza-partecipazione  al banchetto di tantissime persone è stata importante e costruttiva) .Il tema che comprende complessivamente la qualità della vita delle persone è riferibile ai fenomeni di criminalita’ individuale e diffusa presenti sul territorio dove si vive e si lavora, dato che sono intervenuti al banchetto non solo persone residenti, ma anche molti commercianti che hanno espresso le loro legittime preoccupazioni.

Oltre ai fenomeni oggettivi di criminalita’ che costituiscono il profilo principale e per certi versi piu’ facilmente percepibile e misurabile da tutti i cittadini, che concorrano alla costruzione dell’insicurezza gli episodi di vandalismo e di poca civilta’ , e tutti quegli aspetti deteriori della realta’ erroneamente ritenuti segno dell’assenza dello stato nelle sue diverse forme, come abbiamo potuto notare in alcune realta’-contesti di questo quartiere.Esiste un senso di insicurezza, non sempre giustificato dai dati ma cio’ conta poco , conta che la gente ha paura , conta che la gente non ha paura , solo, dei grandi eventi legati al tema della sicurezza , della criminalita’ ma ha paura , anche, della criminalita’ di strada e le motivazioni , le cause sono antiche e moderne.

Per tutte queste ragioni si deve puntare ad una sicurezza partecipata: partecipata dal Prefetto, dal Sindaco, dal volontariato, da enti locali e partecipata dai cittadini che devono aprirsi ad un rapporto di fiducia nuovo con le Istituzioni.Non vogliamo entrare in merito da un punto di vista legislativo , pero’ non si puo’ non sottolineare come gli strumenti in tema di immigrazione clandestina siano a dir poco insufficienti alle Forze dell’Ordine , e quelli previsti non riescono ad essere attuati. Ci riferiamo ai numerosi appartamenti – edifici probabilmente occupati da molti clandestini.

Sia ben chiaro che consideriamo l’immigrazione una opportunita’ e un patrimonio inestimabile per il nostro paese, un interscambio culturale ed un’ esperienza importantissima, ma ben altra cosa è la clandestinita’ , con la quale vanno fatti i conti quotidianamente.

Possiamo inoltre rilevare , in termini di scarcerazioni, che anche nella stessa giornata un delinquente viene arrestato piu’ volte e poi rilasciato, demotivando le Forze dell’Ordine , demotivando chi fa le denuncie e soprattutto dando quel senso di impunita’ a chi è responsabile del reato.

Tutto questo si traduce in uno scarico di responsabilita’ da parte della gente sulle spalle delle Forze dell’Ordine e qui’ il Prefetto, anche per la particolare sensibilita’ sempre dimostrata, deve intervenire per sostenere l’impiego straordinario, quotidiano delle Forze dell’Ordine.

Ed è a questo impegno che noi ci riferiamo quando pensiamo ai protocolli e ai patti sulla sicurezza , questo impegno che  non è solo delle Forze dell’Ordine ed Istituzioni e basta, ma è necessario l’impegno partecipato del cittadino che deve recuperare il senso di fiducia e capire che le Forze dell’Ordine ed Istituzioni, sono al servizio della gente e che solo attraverso questo scambio di fiducia cittadino/istituzioni si puo’ ottenere qualche risultato rassicurante.

C’è la nesseccita’ quindi , che gli enti locali, le istituzioni del nostro territorio partecipino attivamente alle politiche della sicurezza urbana , come in  molte altre realta’ si sta facendo, perche’ la sicurezza non è soltanto intesa come criminalita’, la sicurezza è primo di tutto sicurezza sociale , è la sicurezza che viene da Piani Urbanistici adeguati, da infrastrutture-segnaletiche stradali (come ad esempio la collocazione di dossi per disincentivare l’alta velocita’ dei mezzi, proprio in Via Tricolore), da presidi costanti e da controlli accurati, è la sicurezza che viene dal recupero delle periferie ed in particolare dal recupero di questo quartiere , è la sicurezza che viene dai momenti di integrazione-aggregazione , è la sicurezza che viene dalla grande attenzione ai minori e con l’attuazione di adeguate misure di politiche di lavoro, capaci di promuovere l’occupazione, antidoto, importante, se non unico, per sottrarre manovalanza alla criminalita’.  

-Comitato Conto anch’io a Sassuolo-

Piccinini Dott. Ivano

(Presidente del Comitato Conto anch’io a Sassuolo)

E-Mail: comitato.Sassuolo@libero.it

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Post N° 26

Post n°26 pubblicato il 07 Febbraio 2008 da comitato.sassuolo

Venerdì, 2 Novembre 2007banchetto in Via Tricolore 34

logo-copia2-copia.jpgInvitiamo tutti i cittadini ad intervenire , sabato 3 novembre 2007   in Via Tricolore 34   dalle ore 9.00 alle 17.00, alla nostra raccolta di firme in merito alla seguente richiesta/PETIZIONE  :

Petizione popolare:  I  CITTADINI FIRMATARI , DELLA PRESENTE, DESIDERANO ESPRIMERE LA LORO LEGITTIMA RICHIESTA CHE CONSISTE NEL RICHIEDERE PIU’ SICUREZZA NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI SASSUOLO“.

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Post N° 25

Post n°25 pubblicato il 07 Febbraio 2008 da comitato.sassuolo

Mercoledì, 31 Ottobre 2007Favoriamo l’occupazione con la flessibilita’ del mercato del lavoro

logo-copia2-copia.jpgL’occupazione in provincia di Modena è aumentata , ma i lavoratori  iscritti alle liste di mobilità a fine giugno, in particolar modo,nel settore della ceramica sono  aumentati e  la situazione è più critica se si nota  l’aumento di oltre 200 unità in 12 mesi: da 456 a 659 persone in mobilità.

Bisogna allora creare, con l’appoggio delle istituzioni locali, impieghi più numerosi e di migliore qualità, con nuove forme di flessibilità e sicurezza, necessarie per le persone e per le aziende.In termini tecnici si chiama  flessicurezza ed è una strategia integrata di flessibilità, che favorisce i cambiamenti correlando “sistema educativo e mondo del lavoro, impieghi, disoccupazione, attività e pensionamento”, mentre la sicurezza è ben più della garanzia del posto di lavoro, dà alle persone le competenze per “progredire nella vita di lavoro e aiutarle a trovare nuova occupazione”.

Per questo è necessario che Sassuolo sostenga un programma di flessicurezza, frutto di un certo numero di combinazioni e di sequenze generali, ispirate dai benchmarking di realizzazioni positive.

Com’è noto la recente legislazione sul lavoro ha due ambizioni, quella di risolvere alcuni problemi interni al nostro mercato del lavoro e ridare efficienza all’intero sistema produttivo.

Naturalmente non ci sono solo i cambiamenti legislativi. È la società che cambia e con essa il lavoro.Ad esempio le Società della New Economy si basano su realtà soggette a continui cambiamenti, pertanto necessitano di figure professionali specializzate, ma anche duttili e capaci di adattarsi rapidamente alle diverse evoluzioni che il mercato tecnologico impone. Il lavoratore della New Economy è mediamente un giovane di trent’anni o anche meno, laureato o diplomato. Un web-designer, uno sviluppatore di sistemi informatici, un creativo con ottima conoscenza della programmazione, un laureato in tecnologie informatiche, uno specialista in e-commerce, eccetera. Insomma figure professionali ancora rare da reperire sul mercato del lavoro, data la scarsa preparazione fornita dal mondo della scuola.La flessibilità, per chi abbia una buona qualificazione , come spesso hanno coloro che lavorano nell’ambito della new economy , permette di fare nuove esperienze, di incontrare nuove sfide, di avere nuove opportunità di crescita professionale.

La flessibilita’ nel nostro mercato del lavoro a Sassuolo è ormai un fatto consolidato, anche se il nostro paese ci è arrivato tardi.

Per molte persone questa globalizzazione e queste nuove tecnologie portano ad un incremento delle opportunità di lavoro, anche perché i lavori si vanno differenziando. Si aprono nuove nicchie di mercato, si definiscono nuove figure professionali e l’insieme dei lavori risulta molto più variato. In teoria le prospettive di lavoro sono più numerose. Indubbiamente esiste un problema relativo a coloro che rischiano di rimanere esclusi da lavori connessi alle nuove tecnologie. Riferendosi a queste ultime, infatti, non si intendono solo lavori con il camicie bianco o con il computer perché le nuove tecnologie producono attorno a sé molti lavori a bassa tecnologia. Questo, per persone che hanno un titolo di studio basso, è indubbiamente un vantaggio perché possono trovare una occupazione in dimensioni lavorative di tipo collaterale.

La flessibilita’ è un termine ormai anche abusato perche’ ha molti significati. Noi ci possiamo limitare ad affrontarlo soltanto per quanto riguarda la flessibilita’ della figura dell’impresa e la flessibilita’ del rapporto.

La flessibilita’ dell’impresa sicuramente prende atto che l’impresa oggi è cambiata: sta tramontando la cosiddetta impresa “fordista”, mentre l’impresa cosiddetta “a stella” diventa sempre piu’ diffusa perche’, , per ragioni di competivita’, le imprese preferiscono dismettere alcune attivita’ e si avvalgono di molti strumenti per fare cio’, del trasferimento di azienda e del trasferimento del ramo d’azienda, innanzitutto.

Ma vi sono altre forme di flessibilita’ dell’impresa: l’outsourcing, il trasferimento dell’intera azienda , flessibilita’ nell’ambito della subordinazione, cioe’ una serie di rapporti di lavoro subordinati impensabili 30 anni fa, quando all’epoca dello Statuto dei Lavoratori esisteva soprattutto il rapporto di lavoro subordinato a tempo pieno e indeterminato.

Oggi c’è un uso piuttosto diffuso del contratto a tempo determinato, del part-time. Nuove figure che hanno frantumato completamente il monolite, cioe’ il lavoro subordinato. Basti pensare al lavoro ripartito, al lavoro intermittente, che sono oggi figure tutte disciplinate.

Si potrebbe discutere criticamente su questa eccessiva frantumazione del rapporto di lavoro, ma vorremmo richiamare la vostra attenzione su un’altra forma che si colloca fuori dalla subordinazione , il cosiddetto “lavoro a progetto”.

Il lavoro a progetto risponde a certe esigenze di fenomeni di lavoro autonomo continuativo che effettivamente esistono.

Quindi questo lavoro coordinato è una formula insincere perche’ la subordinazione, almeno per cosi’ com’è regolata nel nostro ordinamento, è una fattispecie molto elastica che è in grado di ricomprendere svariate modalita’ di esecuzione della prestazione.

La legislazione della flessibilità ha inciso, dunque sull’area del non lavoro; la disoccupazione ufficiale è in fase calante anche in una situazione di economia stagnante e lo è soprattutto per effetto della utilizzazione di lavoro non standard.

Sul fronte del mercato del lavoro, a Sassuolo si continuano a registrare buoni indicatori di crescita degli occupati nei servizi, crescente occupazione giovanile-femminile, e una costante tendenza alla riduzione nel manifatturiero. Nell’esprimere le proprie esigenze le imprese confermano indici di elevata sensibilità per tutte le professioni tecniche, progettuali, legate ai sistemi di informazione; buone performance registrano professioni tradizionali e innovative nella distribuzione-logistica, piccola e grande, nei pubblici esercizi; molto buone le opportunità in tutte le specializzazioni edili ; sempre deboli le prospettive nei lavori a minor tasso di qualificazione dell’ufficio, segreteria, contabilità.Se la competitività internazionale resta la questione centrale, i sostegni pubblici devono essere sintonizzati su questa priorità. Comprese le misure sul lavoro. E se la flessibilità , alcune volte,non è in assoluto elemento di sostegno alla crescita della competitività, va regolamentata in modo da risultare più orientata a favorire innovazione, a rendere piu’ “attivi” gli imprenditori, a rimodulare la “finanziarizzazione” dell’economia sassolese.

Ma soprattutto, va affrontato meglio la questione dell’economia sommersa. E’ lì che si annida la flessibilità più sfrenata, composta di produzione di merci e servizi esentasse, esentcontributi, esentcontrolli sulle condizioni di lavoro e con salari variabili (sia in basso che in alto, rispetto a quelli contrattuali). E’ senza dubbio questione complessa e piena di contraddizioni verso la quale le misure finora sperimentate sono risultate quasi sempre inefficaci.              
Ma anche alla luce di questa esigenza, una migliore comprensione degli effetti della legislazione sulla flessibilità può risultare di una certa utilità sia ai lavoratori che agli stessi imprenditori.  

Non si tratta, dunque , di negare la fruizione della flessibilità ma di relativizzarla alle esigenze del paese di Sassuolo. Di renderla più matura e farle giocare un ruolo più importante nello scacchiere della politica economica locale. In altri termini, deideologizzarla e farne una realtà utile e condivisa da tutte le parti in campo. 

-Comitato Conto anch’io a Sassuolo-

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(Presidente del Comitato Conto anch’io a Sassuolo)

E-Mail: comitato.Sassuolo@libero.it     

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Post N° 24

Post n°24 pubblicato il 07 Febbraio 2008 da comitato.sassuolo

Lunedì, 29 Ottobre 2007grazie per aver aderito in massa alla nostra iniziativa, sottoscrivendo la petizione

logo-copia2-copia.jpgPetizione popolare:  I  CITTADINI FIRMATARI , DELLA PRESENTE, DESIDERANO ESPRIMERE LA LORO LEGITTIMA RICHIESTA CHE CONSISTE NEL RICHIEDERE PIU’ SICUREZZA NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI SASSUOLO“.

Anche se può apparire banale… grazie a tutti i sottoscrittori… chi più e chi meno comunque per tutti lo sforzo è stato notevole. Un sentito ringraziamento a tutti noi che abbiamo deciso di contribuire in prima persona nell’ambito di questa ambiziosa impresa collettiva.Ancora grazie a tutti i numerosi sottoscrittori e a tutti gli attivisti!!!Sottoscrivete in massa le petizioni per rivoluzionare il nostro sistema paese e acquisire finalmente quei diritti che da decenni ci vengono scandalosamente NEGATI!
Crediamo infatti che le varie questioni specifiche locali o meno andrebbero affrontate subito dopo aver acquisito uno strumento di lotta efficace quale appunto è la causa collettiva.
Attualmente tuttavia numerose iniziative locali  sono state intraprese con vigore e determinazione, coinvolgendo una moltitudine di cittadini e attivisti. Tali azioni non possono esser interrotte… si può comunque sperare, nell’eventualità dell’approvazione rapida di un testo valido in materia di class actions, di fare un upgrade in corso d’opera delle varie iniziative oramai intraprese.

Continuiamo così!!!

E questo dipende da noi, dalla nostra determinazione, dalla nostra concretezza e dalla nostra costanza. Scopriremo i nostri limiti. Speriamo che siano sufficienti ad ottenere un po’ di giustizia in questa povera disgraziatissima Sassuolo.

Grazie ancora, cittadini, per la vostra diretta partecipazione

Attualmete la petizione  ha riscosso tantissime sottoscrizioni.

A breve seguiranno aggiornamenti sulle sottoscrizioni della petizione .

-Comitato Conto anch’io a Sassuolo- 

Piccinini Dott. Ivano

(Presidente del Comitato Conto anch’io a Sassuolo)

E-Mail: comitato.Sassuolo@libero.it

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Post N° 23

Post n°23 pubblicato il 07 Febbraio 2008 da comitato.sassuolo

Venerdì, 26 Ottobre 2007Petizione : Piu’ sicurezza nel territorio

logo-copia2-copia.jpgInvitiamo tutti i cittadini ad intervenire , DOMENICA 28 ottobre 2007   in Via Mazzini 8   dalle ore 9.00 alle 19.00, alla nostra raccolta di firme in merito alla seguente richiesta/PETIZIONE  :

Petizione popolare:  I  CITTADINI FIRMATARI , DELLA PRESENTE, DESIDERANO ESPRIMERE LA LORO LEGITTIMA RICHIESTA CHE CONSISTE NEL RICHIEDERE PIU’ SICUREZZA NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI SASSUOLO“.

Quasi tutti i giorni abbiamo modo di leggere sui giornali cartacei ed on-line o vedere sui notiziari locali notizie di cronaca del nostro Comune di Sassuolo in riferimento a, scippi, furti, aggressioni , violenze, spaccio di droga, incendi dolosi, vandalismo, micro e macro-criminalita’ in generale.

Ci sembra opportuno di adoperarsi tutti per porre rimedio a questo stato dall’allarme e di paura, cosi’ abbiamo deciso di presentare alle autorita’ competenti , una petizione, perche’ si attivano urgentemente per risolvere i problemi di sicurezza e ordine pubblico nel Comune di Sassuolo.

La situazione è drammatica e preoccupante , basta solo pensare che  alcune aree del territorio vengono considerate off-limit non solo durante le ore notturne , ma anche durante il giorno, visto i ripetuti e numerosi casi di delinquenza.

Sollecitiamo tutti gli organi competenti a non sottovalutare lo stato di crisi onde evitare l’esasperazione e l’aggravarsi dell’attuale situazione.

Noi vogliamo discutere nel merito non solo strategie ma contenuti delle tematiche di Sassuolo partendo dal principio che vede alla base del vivere sociale, la partecipazione, l’ascolto e la formulazione di programmi realizzati assieme ai cittadini di questo paese ricordando che anche noi ne facciamo parte e che quindi tocchiamo con mano problemi e sensibilità comuni a tutti.

La sicurezza se manca porta un senso di sfiducia, di sconforto del cittadino che si riversa sia oggettivamente che soggettivamente in tutti gli altri quartieri del comune rendendo così esasperate le persone che ne percepiscono il senso tanto da rendere di fatto la reazione a fenomeni tipici di violenza o sopruso illegale praticamente inesistente e lasciata solo all’iniziativa dei singoli.

Proprio per questo il livello di attenzione deve restare alto e chi ha la responsabilità e la competenza per intervenire deve farlo con maggiore efficacia utilizzando al massimo tutte le professionalità, i mezzi e le collaborazioni a disposizione,visto che non mancano.

 L’augurio è che la soluzione al problema venga raggiunta e che invece di interpretare la nostra provocazione dei giorni scorsi “abbattiamo i palazzoni di Via Adda” come mera polemica e populismo, sia intesa come l’occasione per richiedere interventi e strategie durature e costanti a tutela del bene che trasversalmente influenza e caratterizza la base del vivere civile di una comunità: la fiducia nelle istituzioni

Comitato Conto anch’io a Sassuolo intende con questi banchetti  costruire un programma per la città corredato da azioni concrete e tempestive per migliorare la qualita’ della vita del paese. 

Fiduciosi per un Vs. intervento vi porgiamo un caro saluto.

-Comitato Conto anch’io a Sassuolo- 

Piccinini Dott. Ivano

(Presidente del Comitato Conto anch’io a Sassuolo)

E-Mail: comitato.Sassuolo@libero.it

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Post N° 22

Post n°22 pubblicato il 07 Febbraio 2008 da comitato.sassuolo

Giovedì, 25 Ottobre 2007La nuova sfida di Sassuolo è la logistica

logo-copia2-copia.jpgL’occupazione nel settore industriale ceramico sta calando, ma se teniamo conto delle prospettive del distretto di Sassuolo nel campo della logistica (creazione di un polo della logistica “a valore aggiunto” , con l’arrivo di grandi operatori logistici internazionali e, contemporaneamente, la crescita degli operatori locali), riteniamo che le ambizioni del mondo ceramico si possano innestare in una scommessa formidabile per il nostro sistema economico: la creazione di un “distretto logistico della ceramica” nel comprensorio di Sassuolo.

Ciò avrebbe aspetti e ricadute estremamente rilevanti per  le nostre aziende perche’ potrebbero confermare e semmai consolidare la propria presenza (e il livello occupazionale) nel territorio, grazie alla riduzione dei costi logistici della propria “catena del valore” ottenibili attraverso la stretta collaborazione con le imprese di logistica del distretto.

Le imprese di logistica, dal canto loro, avrebbero una grande occasione di crescita e di formazione di personale qualificato, specializzandosi nella gestione esternalizzata (in outsourcing) del processo logistico ; tra l’altro, queste competenze risulterebbero rivendibili anche ad aziende del settore non insediate attualmente nel nostro territorio.

Ragionare attorno ad un possibile profilo logistico di primo piano per Sassuolo significa,dunque, da un lato, affermare le potenzialità attuali del territorio e, dall’altro, recuperare anche competivita’ sia a livello di servizio che in termini di  costi.

Con questa consapevolezza di fondo è necessario qualificare Sassuolo. quale nodo della logistica delle merci evidenziando, opportunamente, che questo asse di sviluppo deve rappresentare una delle idee-forza intorno a cui strutturare il processo evolutivo del nostro sviluppo locale.

La filiera produttiva della logistica può costituire una risorsa strategica per lo sviluppo su cui far leva nella prospettiva di potenziare e promuovere il comprensorio di Sassuolo quale sistema integrato accessibile, funzionale e in grado di garantire servizi avanzati per la mobilità e la lavorazione logistica delle merci. Sia la globalizzazione dei mercati, sia la crescita esponenziale degli scambi di merce tra le tre principali aree commerciali del pianeta (Nord America, Europa ed Estremo Oriente) impongono, ormai da qualche anno, una più decisa razionalizzazione dei flussi di traffico tra tali aree. Questa nuova geometria delle reti logistiche si articola ovviamente intorno ai punti di stoccaggio “transit Point”: principali via d’accesso alle aree di produzione e di consumo.

Intercettare traffico in transito non basta. Il nostro territorio non vuole soltanto “veder passare la merce”. Deve essere parte di una rete logistica non può essere solo luogo di movimentazione delle merci. La piattaforma logistica a cui dobbiamo tendere oltre ad accogliere e a smistare i traffici, deve favorire e partecipare ad una parte dei processi produttivi: operazioni di imballaggio e/o di assemblaggio di componenti o semilavorati prodotti altrove contribuendo così ad offrire opportunità di creazione di valore e moltiplicare le possibilità di ulteriori movimentazioni.

Proprio a fronte di tale consapevolezza, e in particolare nella chiara percezione della necessità di migliorare la qualità e la quantità dell’offerta di servizi logistici nell’area del distretto ceramico, le istituzioni dovrebbero promuovere un progetto di “distretto produttivo della Logistica” a cui dovrebbero aderire tutte le aziende , associazioni ed enti presenti sul territorio.

Questo distretto dovrà tentare di sviluppare e migliorare il settore del trasporto e della movimentazione delle merci soprattutto nel contesto territoriale di Sassuolo con una previsione di un una grande area destinata allo stoccaggio di merci. Tra gli interventi previsti anche la nascita di un centro di formazione per il trasporto e la logistica nell’area industriale di Sassuolo; la gestione via web della movimentazione delle merci; la ricerca e l’innovazione; il potenziamento dell’Autoporto di Sassuolo e gli scali ferroviari.

Tale iniziativa, per quanto perfettibile, dovrebbe andare verso la costruzione di un sistema logistico integrato della Città caratterizzato da elementi di forte innovazione gestionale che debbono superare la vecchia idea di logistica intesa come semplice presenza contemporaneamente di strutture deposito, ferroviarie, stradali, aeree e intermodali.

Bisogna promuovere l’attivazione di un sistema avanzato a servizio delle catene logistiche locali, nazionali ed internazionali, con particolare attenzione ai mercati europei.

Per rispondere a queste esigenze, infatti, bisogna strutturare un vero e proprio “Distretto della   logistica” che punti, con determinazione, a sviluppare, prima una piattaforma logistica virtuale intesa come punto di incontro tra domanda e offerta di trasporto, poi una concreta piattaforma logistica che dia corpo alla consapevolezza degli operatori e alle loro concrete necessità raccogliendo, quindi, la sfida della globalizzazione dei mercati e del decentramento produttivo.

Gli obiettivi strategici che il Comune di Sassuolo dovrebbe perseguire sono, quindi, il potenziamento ulteriore e  la messa in rete del sistema Sassuolo attraverso adeguate infrastrutture che ottimizzino le comunicazioni, nell’ottica della sostenibilità ambientale e sociale, il decongestionamento del traffico veicolare nei nodi a maggiore ”pressione”, al fine di rendere più efficiente e fluida la circolazione, favorire lo sviluppo dell’intermodalità, basata sull’integrazione delle diverse modalità di traffico (gomma, ferro, acqua, aria), anche con riferimento alle sinergie con le attività del futuro polo logistico sassolese, sviluppare un’adeguata infrastruttura per le reti ”immateriali”, che consenta un efficiente sfruttamento delle nuove tecnologie da parte delle imprese, delle Pubbliche Amministrazioni e dei cittadini.

Quasi tutti i distretti italiani sono, in termini complessivi, da almeno due-tre anni in affanno sulla produzione di reddito (fatturato) e sulle esportazioni; tuttavia, questo dato globale ha sfaccettature molto diverse al proprio interno; sono, infatti, in seria crisi i distretti a matrice più “artigianale-manuale” con grosse carenze logistiche, mentre crescono i distretti ad alto contenuto di tecnologia e innovazione “automazione” ed in quest’ultimo filone si potrebbe inserirebbe, appunto, il nostro distretto ceramico-logistico con una logistica piu’ evoluta ed efficace.

Crediamo alla fine per esperienza empirica che noi sassolesi dobbiamo, sempre dare il meglio di noi, altrimenti gli altri possono cercare di meglio.

D’altronde veniamo sempre messi alla prova dal mercato globale, ma siamo sempre riusciti a trovare l’idea e la soluzione per essere i piu’ competitivi, pertanto alla fine dei conti la scelta del polo logistico ci sembra una scelta obbligata.

-Comitato Conto anch’io a Sassuolo-      

          

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(Presidente del Comitato Conto anch’io a Sassuolo)

E-Mail: comitato.Sassuolo@libero.it

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Post N° 21

Post n°21 pubblicato il 07 Febbraio 2008 da comitato.sassuolo

Martedì, 23 Ottobre 2007ALLARME CARO VITA:prezzi alle stelle per i beni di prima necessitalogo-copia2-copia.jpg  

Milioni di famiglie faticano ad arrivare a fine mese: secondo uno studio condotto da una societa’ di ricerche di mercato’, un italiano su quattro ha problemi economici con cui deve fare i conti anche per la spesa quotidiana.Le associazioni italiane dei consumatori, da tempo con polemiche-critiche molte accese, quantificano ora gli aumenti ed hanno sollecitato piu’ volte un intervento immediato al Governo . Si calcola infatti che in media una famiglia italiana si ritrovi a spendere quasi a circa  1.100 euro in più all’anno di soli rincari.

Aumenti che riguardano quasi tutte le voci di consumo. Generi alimentari in primis: per il pane si calcola circa  un +20% così come per frutta e verdura, per la pasta addirittura il 30% in più, per il latte un aumento del 7%. Senza dimenticare poi il rialzo di assicurazioni, bollette, banche e così via.

L’Antitrust ha aperto addirittura un’istruttoria sul pane sempre più caro: lo scopo è di verificare l’esistenza di un possibile accordo sul listino dei prezzi in alcune citta’ italiane.Le basi dell’economia riconducono a bisogni primari esigenze quali il cibo.Il pane crediamo sia da millenni il simbolo per eccellenza della necessità più basilare dell’essere umano dopo l’acqua. Ed è un pane troppo caro, troppo amaro, troppo lievitato,  soprattutto nei prezzi.Situazione che non sembra destinata a migliorare ma che anzi si prevede “bollente” per questo autunno, a causa forse di speculazioni, omissioni delle istituzioni, mancati controlli, prezzi in aumento selvaggio, ecc.Fronteggiare l’emergenza prezzi e porre un freno al caro vita dovrebbe, dunque essere l’obiettivo della politica, come fare il fronte comune d’innanzi al brusco scivolone del potere d’acquisto dei salari, un problema che affligge da diversi anni i cittadini. Un tema, quello dei prezzi, che scotta e sul quale non mancano esplicite polemiche all’indirizzo delle istituzioni , quasi tutti i giorni, quando si ci reca a fare spesa e/o a pagare le bollette.

Insomma con i soli redditi da lavoro, la famiglia media italiana non riesce ad arrivare alla fine del mese.
I prezzi caro-vita sono una delle due lame della forbice fra le quali si trova stretta la famiglia italiana, l’altra lama è rappresentata dal reddito che la famiglia riesce a conseguire.

Oggi sulle spalle della famiglia media italiana grava, non solo il costo della benzina sempre più vertiginoso, le varie tasse da pagare , le utenze….ecc. ecc., ma anche l’inerzia-incapacita’ politica. Non ci sembra una cosa normale! Non è solamente un dato di fatto ma dobbiamo prendere coscienza perchè i ricchi, tra cui molti politici, stanno diventando sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri. 

Cresce sempre piu’ il senso di esclusione sociale della popolazione. E’ un Paese a due facce ; da un lato c’è il miglioramento dei conti economici, dall’altra la percezione delle famiglie che si sentono sempre più povere. 

Per contrastare l’aumento dei prezzi è necessaria la presa di coscienza dei propri diritti da parte dei consumatori. E’ inoltre necessario intensificare i controlli. Poca difesa degli utenti dalle scorrettezze produttive di alcune aziende, favorite probabilmente dai mancati controlli di qualità.

La situazione è molto seria per l’aumento dei prezzi e la stasi-recessione del reddito familiare. I consigli potrebbero essere tanti, ma quello basilare è di confrontare sempre i prezzi e di boicottare gli eventuali esercenti che hanno speculato in maniera selvaggia.

I cittadini stanno contrastando il caro vita con azioni per risparmiare, come ad esempio, sfruttano offerte e primi prezzi, o comprano orto frutta di stagione, o utilizzano con attenzione l’acqua e l’energia con attenzione, o controllano meglio le proprie spese, o acquistano con gruppi di acquisto, o confrontano piu’ proposte/opportunita’ di mercato, ma se lasciati soli probabilmente non sono in grado di difendersi da questi rincari.

L’iniziativa, infatti , di prevedere prezzi calmierati o prevedere sconti importanti, con il concetto eventuale di “gruppo/i d’acquisto” ( mettendosi insieme si riesca a strappare prezzi miglior sui mercati all’ingrosso) per alcuni beni, come pane, latte, pasta, uova, carne che saranno venduti nei mercati  e nei supermercati dovrebbe essere presa dalle istituzioni, ossia dallo stesso Comune cittadino. Questa iniziativa potrebbe essere un valido strumento per fermare gli effetti del carovita.

Tutto questo con collaborazione degli stessi operatori commerciali, in una logica generale che dovrebbe vedere il Comune di Sassuolo fortemente impegnato in una importante azione di rilancio dei mercati piu’ controllati.

Puntare poi con vigore sulla concorrenza e sulla liberalizzazione attraverso un sistema di misure che agisca direttamente sulla distribuzione: apertura domenicale e festiva dei negozi, sblocco dei saldi (superare cioè, quel modus operandi che ponendo vincoli di tempo e modo, limita di fatto la discrezione del singolo negoziante a scapito del compratore). E poi ancora, liberalizzazione degli orari e la collocazione delle attivita’  commerciali.

Il Comune dovrebbe inoltre abbassare e /o eliminare alcune imposte locali , grazie alla riduzione degli sperperi e alla riduzione dei costi della politica.

Queste eventuali iniziative non saranno la soluzione per tutte le difficoltà economiche dei sassolesi, visto che oltre alla lievitazione dei prezzi abbiamo forti turbolenze occupazionali, ma ci aiuterà comunque ad arrivare a fine mese con qualche euro in più. 

-Comitato Conto anch’io a Sassuolo-                

Piccinini Dott. Ivano

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(Presidente del Comitato Conto anch’io a Sassuolo)

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Post N° 20

Post n°20 pubblicato il 07 Febbraio 2008 da comitato.sassuolo

Giovedì, 18 Ottobre 2007tariffe piu’ basse e salvaguardia dei posti di lavoro chiediamo ad Hera

logo-copia2-copia.jpgCon la vendita di Sat da parte del Comune di Sassuolo ad Hera in corso in questi giorni e sulle scelte riguardanti gli assetti e le strategie di alcune grandi aziende, da Enia a Hera, e sul rapporto tra economia e politica, rischia di non ricevere sufficiente attenzione il fatto che la discussione politica sul Disegno futuro in materia di riordino dei servizi pubblici locali stia entrando in una fase molto “delicata”. La fusione tra Sat ed Hera, com’è noto, consegna al mercato i servizi pubblici fondamentali “di rilevanza economica” gestiti a livello locale, mettendo in campo un consistente monopolio preoccupante. Si rischia che i servizi come la distribuzione locale del gas e dell’energia elettrica, i servizi inerenti il ciclo dei rifiuti e altri ancora siano gestiti unicamente secondo il principio della redditività economica e la regola della mancata concorrenza.

Chiediamo, al monopolista Hera , oggi piu’ forte e competitivo grazie a Sat,  tariffe più basse per i cittadini, nuovi strumenti di tutela a disposizione, maggiore dinamismo all’economia, più informazione-trasparenza e maggiori opzioni di scelta a beneficio dei cittadini, piu’ opportunità di lavoro .

Vogliamo pensare che si sia aperta una fase nuova, in cui si è fatto affidamento sulla introduzione di meccanismi di concorrenza e di privatizzazione per abbassare i costi di produzione di questi servizi mantenendone la qualità.

Da qui dobbiamo ripartire, non interessa la polemica sul passato ,  in riferimento al fatto che si hanno molte perplessità, sia sulla modalità di vendita Sat sia sulla congruità del prezzo a base d’asta ,  ma ciò che si deve fare da oggi in poi. Intanto non confondiamo i mezzi con i fini. Il fine deve restare la rigorosa tutela degli interessi dei cittadini: servizi migliori a tariffe più basse e piu’ occupazione.

Per preservare il fine della tutela degli interessi dei cittadini, dopo le occasioni perse in merito alla MASSIMA VALORIZZAZIONE delle azioni Sat , non restano oggi molte strade. Forse la principale resta quella di ripartire da forti alleanze territoriali: partendo dai soggetti che operano non solo nella regione ma  in direzione Nord-Italia si può costruire un soggetto in grado di avere dimensioni operative e appetibilità finanziarie sufficienti a competere sul mercato dei servizi attraendo capitali privati e garantendo appunto qualità e tariffe convenienti per i cittadini.

Siamo certi che Hera non risparmiera’ i suoi massimi sforzi per salvaguardare l’occupazione lavorativa in Sat, in particolar modo per la sede di Sassuolo.

È necessario che l’attività lavorativa resti a Sassuolo e torni ad essere l’ambito nel quale il dipendente possa realizzare le proprie potenzialità ponendo a frutto capacità e ingegno personale .

Hera dunque deve garantire l’occupazione di queste persone ed il rilancio dell’azienda con un eventuale “protocollo d’Intesa pubblico” con il Comune di Sassuolo che sia finalizzato a salvaguardare tutta l’occupazione e crearne di nuova.

-Comitato Conto anch’io a Sassuolo-              

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(Presidente del Comitato Conto anch’io a Sassuolo)

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Post N° 19

Post n°19 pubblicato il 07 Febbraio 2008 da comitato.sassuolo

Mercoledì, 17 Ottobre 2007OGNUNO FACCIA IL SUO DOVERE

logo-copia2-copia.jpgI palazzoni di “Via Adda”, ossia i palazzi di Via Circonvallazione N°187, N°189 , Via Adda N° 77, ed altri , come precisa qualche dotto cittadino, sono il simbolo della resa alla delinquenza e il cuore del ghetto, qui, attraverso le condizioni che si sono generate negli ultimi anni, spacciatori e clienti si scambiano droga e denaro e danno vita all’illegalita’. Da qui i pusher-delinquenti riescono tante volte a scappare alla polizia e a muoversi in maniera disinvolta. Qui arrivano delinquenti da tutta Italia. Qui probabilmente non esiste lo “Stato”.

Il problema della sicurezza nel quartiere di Braida non è di esclusiva competenza di comitati, associazioni o gruppi distinti di cittadini ma è questione di interesse pubblico perché investe tutto il tessuto sociale sassolese e indirettamente pone questioni rilevanti in merito alla qualità della vita, anche per gli altri comuni del distretto. Non si può quindi ridurlo ad un problema meramente locale, da affrontare da parte di un singolo comitato in rappresentanza del quartiere stesso, ma occorre che l’attenzione dell’opinione pubblica sia sempre rivolta verso la risoluzione di queste problematiche, proprio quello che il nostro comitato cerca di fare.

Che Sassuolo sia diventata la capitale della criminalita’ del distretto ceramico non è una novità. E’ una città che ha un livello di delinquenza elevatissimo, ma non solo nel quartiere di Braida, perché la città e i cittadini mostrano un grandissimo senso di paura e insicurezza anche in tutte le altre aree. E’ in un profondo stato d’allarme generale che rischia di trasformarsi in una preoccupante polveriera.

I palazzi in questione, pertinenti alla Circonvallazione, complici il degrado urbano e l’involuzione sociale-economica, sono divenuti il centro nevralgico della delinquenza  e simbolo di una serie di occasioni perdute .

 A Sassuolo, infatti, vi sono seri problemi per la sicurezza e,purtroppo, non riguardano solo un quartiere, anche se a Braida è più forte la criminalità.Vari sono gli interventi da effettuare per portare alla normalità la situazione e tra questi vi sono anche le scelte urbanistiche per evitare ad esempio di costruire “alveari” come quello vicino all’hotel Michelangelo.

Da un punto di vista criminologico, è necessario fare una distinzione importante tra immigrati che hanno difficoltà ad integrarsi, ma avendone l’intenzione e, se aiutati, ci riescono, e quelli che non hanno alcuna intenzione di integrarsi, ma vogliono imporsi. Non hanno alcuna intenzione di imparare l’italiano, non frequentano alcun esercizio pubblico o luoghi dove sono presenti italiani.

Solo se necessario si possono “abbattere” ( come ad esempio si è proposto per il palazzo Via S.Pietro 6) anche degli edifici ed in particolare il/i palazzone/i di “Via Adda” , visto che è diventato/i un/i simbolo/i del degrado che si è verificato e si sta espandendo . Bisogna anche cambiare le leggi per consentire alle forze dell’ordine di intervenire con più efficacia contro la criminalità e di espellere subito i delinquenti stranieri.Continueremo a dare il nostro contibuto per cercare di risolvere i problemi dei cittadini e siamo disponibili al dialogo e al confronto con tutte le associazioni ed i comitati perchè non ci interessano le polemiche, ma migliorare la situazione della nostra città.

Solo nei periodi a ridosso delle campagne elettorali, si sono notati  interventi efficaci,ma non hanno risolto definitivamente questo problema.

Il Comitato “Conto anch’io a Sassuolo” non intende dunque fare polemica con nessuno , ma vuole solamente contribuire a porre fine al malessere generale generato dalla crimininalita’-delinquenza del paese .

Questa  nostra iniziativa di Comitato è ricchezza che cresce, la gente di Sassuolo ci sta appoggiando e incoraggiando ogni giorno grazie  al nostro intento di essere un gruppo  spontaneo, senza colore, senza  bandiere di partito .Per concludere ricordiamo e sottolineiamo che i cittadini hanno diritto alla sicurezza e alla tranquillità contro il crimine e la violenza di strada, ma anche contro gli abusi e le inefficienze. Bisogna mantenere alta l’attenzione e puntare, come massima priorita’, soprattutto sulla prevenzione e sul controllo del territorio. La sicurezza è un bene comune, indispensabile  per rendere possibile il rilancio e sviluppo della città . 

-Comitato Conto anch’io a Sassuolo-                

Piccinini Dott. Ivanopicture-0013.jpg

 (Presidente del Comitato Conto anch’io a Sassuolo)

E-Mail: comitato.Sassuolo@libero.it     

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Post N° 18

Post n°18 pubblicato il 07 Febbraio 2008 da comitato.sassuolo

Mercoledì, 17 Ottobre 2007traffico

logo-copia2-copia.jpgCon l’inversione del senso unico per attraversare il centro di Fiorano  Modenese è decisamente peggiorato il traffico per chi da Sassuolo si reca a Spezzano o Maranello e viceversa.Vi sono forti disagi non solo per gli automobilisti ma anche per i residenti di alcune vie di Fiorano che in alcuni orari non riescono ad uscire con la propria automobile dal cortile  a causa degli ingorghi e delle lunghe code.
Il comitato ViviFiorano ha chiesto,tra l’altro, il ripristino del senso unico come in precedenza e l’eliminazione del dosso posto all’ingresso dell’hotel Touring.Condividiamo queste richieste e siamo solidali con i cittadini di Fiorano e con le tante persone costrette a subire forti disagi per una scelta sbagliata dell’amministrazione comunale di Fiorano. 

-Comitato Conto anch’io a Sassuolo-              

  Piccinini Dott. Ivano

(Presidente del Comitato Conto anch’io

 
 
 

Post N° 17

Post n°17 pubblicato il 07 Febbraio 2008 da comitato.sassuolo

Lunedì, 15 Ottobre 2007RINGRAZIAMO I NUMEROSI CITTADINI

logo-copia2-copia.jpgRingraziamo i numerosi cittadini intervenuti alla nostra raccolta di firme in merito alla richiesta/PETIZIONE dell’abolizione dell’ICI sulla prima casa non di lusso, tenutasi domenica 14 ottobre

Ma ancora di più ringraziamo le cittadine e i cittadini che si sono resi disponibili ed hanno sposato in toto il nostro comitato a dimostrazione che i temi che coinvolgono Sassuolo come le imposte interessano tanta gente. Infine, ma non per ultimi, ringraziamo sentitamente quanti hanno preso parte all’iniziativa
e diamo appuntamento alla prossima domenica.

Un ringraziamento particolare ai familiari del “Comitato direttivo” : mariti, fidanzati, genitori, fratelli, amici di molti volontari che ci hanno supportato e che hanno lavorato al nostro fianco per la buona riuscita dell’iniziativa.

ANCHE domenica, 21 ottobre (durante le Fiere d’ottobre) dunque, dalle ore 9.00 alle 20.00 , in Piazza Garibaldi a Sassuolo, il Comitato “Conto anch’io a Sassuolo” raccogliera’ le firme per la seguente petizione popolare:

“  I  CITTADINI FIRMATARI , DELLA PRESENTE, DESIDERANO ESPRIMERE LA LORO LEGITTIMA RICHIESTA CHE CONSISTE NEL RICHIEDERE L’ABOLIZIONE DELL’ICI SULLA PRIMA CASA NON DI LUSSO“.

-Comitato Conto anch’io a Sassuolo-                

Piccinini Dott. Ivano

 (Presidente del Comitato Conto anch’io a Sassuolo)

E-Mail: comitato.Sassuolo@libero.it     

http://comitato-sassuolo.blog.kataweb.it

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Post N° 16

Post n°16 pubblicato il 07 Febbraio 2008 da comitato.sassuolo

Domenica, 14 Ottobre 2007I cittadini vogliono sicurezza e pagano per ottenerla

logo-copia2-copia.jpgSassuolo vive un momento di grande tensione perché è una città con altissimo numero di stranieri, buona parte dei quali persone per bene, ma c’è una frangia criminale che viene dall’estero e che si somma alle organizzazioni criminali presenti da tempo sul territorio.

Dai traffici e dalle gestioni degli affari illeciti che possono esserci in città come questa emerge una miscela esplosiva che può creare ed ha creato delle situazioni delicate, da affrontare con serenità-serieta’-professionalita’, ma anche con molta e forte determinazione-decisone.

Sollecitiamo, dunque a gran voce un nuovo piano per la sicurezza a Sassuolo, che preveda se necessario anche l’uso dell’esercito e deve seriamente essere preso in considerazione perche’ rispetto a questa situazione di paura lo Stato e questo governo devono dare segnali chiari e forti. Piu’ volte e da piu’ parti e’ stato chiesto l’invio dell’esercito. Chiediamo di non sottovalutare la situazione e di prevedere un piano sicurezza per Sassuolo efficace e risolutivo. Obiettivo di ogni progetto di sicurezza “serio” dovrebbe essere quello di realizzare la massima prevenzione possibile a minori costi economici e sociali nel rispetto dei diritti della persona. Un piano che riveda le forze in campo e che, se puo’ essere utile, impieghi anche l’esercito per la sorveglianza di quartieri-aree a rischio. Di certo se vogliamo che imprenditori, commercianti e cittadini possano finalmente liberarsi dal peso della delinquenza, dobbiamo assicurare a chi è onesto la massima sicurezza e protezione. Se per questo e’ utile l’impiego dell’esercito, ben venga l’esercito.

Esercito o non esercito serve una straordinaria e forte presenza dello stato, delle istituzioni, della coscienza popolare, perché oggi i sassolesi sono in preda ad una grande paura che bisogna vincere; da soli forse non ce la fanno più; istituzioni e governo hanno il dovere di fare tutto il possibile per eliminare questa paura.

PAURA, CUI SIAMO COSTRETTI A VIVERE QUOTIDIANAMENTE PER LE STRADE,DENTRO LE NOSTRE PIAZZE E DENTRO LE NOSTRE CASE-,PERCHE’ NESSUNO SI OCCUPA DELLA NOSTRA SICUREZZA A COMINCIARE DALL’IMPUNITA’ CHE GODONO I CLANDESTINI.

Vogliamo ancora far finta che lo Stato funzioni correttamente attraverso le sue carenti istituzioni ordinarie . Non è così. Molta gente comune (non i ricchi ed i politici che vivono blindati) probabilmente vuole l’esercito sul territorio perchè l’ordinaria amministrazione, spesso è in ritirata difronte alla criminalità organizzata. Servono quindi più risorse per controllare il territorio una maggiore presenza fisica dello Stato, che metta a disposizione gli uomini e i mezzi necessari per la sicurezza dei cittadini e dell’attività imprenditoriale. Meno agenti impegnati negli uffici immigrazione delle Questure (le cui competenze passeranno ai comuni????) e meno agenti per le scorte e le auto blu. VOGLIAMO PIU’ SICUREZZA E LEGALITA’ NELLA NOSTRA CITTA’ e VOGLIAMO DIRE Basta  alle fumosità del politichese.

Esiste una consistente lentezza del funzionamento della pubblica amministrazione, eccessivi tempi di risposta della giustizia civile e carenze nelle infrastrutture: a queste debolezze di sistema, si aggiungono i condizionamenti derivanti dalla criminalità organizzata, dalla diffusa corruzione, e in generale dalla illegalità diffusa del territorio.

Invece di finanziare e rifinanziare missioni di “Pace” all’Estero il Governo (sia di Destra che di Sinistra) potrebbe utilizzare l’esercito per aumentare la sicurezza delle nostre città. E’ come se un padre di famiglia invece di educare in senso civico i propri figli educasse prima quelli degli altri lasciando i propri allo sbando. 

E’ da troppo tempo che la politica risponde all’emergenza della criminalita’ con la sua arma più congeniale: l’ aria fritta. Guai ad abbassare la guardia, urge una lotta senza quartiere, bisogna aggredire i patrimoni dei delinquenti , si impone una svolta, ovviamente all’insegna della tolleranza zero. Ora, se non è troppo disturbo, sarebbe il caso che la classe politica ci mostrasse qualcosa di concreto, di visibile, di tangibile perche’ le FORZE DELL’ORDINE sono probabilmente ORMAI ABBANDONATE A SE STESSE, DA QUESTII Soggetti INCAPACI,DA UNA CERTA MAGISTRATURA POLITICIZZATA CHE FORSE CERCA SOLTANTO DI APPARIRE IN TELEVISIONE PIUTTOSTO CHE  FARE IL PROPRIO DOVERE.

Nella città di Sassuolo ed in particolare nei quartieri cosiddetti off-limits sono esasperati. Basti pensare alla situazione Braida, dove gruppi di extra comunitari hanno reso la zona il centro dello spaccio di droga a livello nazionale.Le cose non cambiano negli altri quartieri di Sassuolo dove rapine, stupri e spaccio sono fenomeni diffusissimi. Da qualche anno in Italia è nata la cosiddetta giustizia “fai da te”, un mezzo a cui ricorrono i cittadini per sostituirsi allo stato e farsi giustizia da soli, il simbolo della non curanza dello stato verso questo fenomeno e dell’esasperazione da parte della gente comune.
Tutto ciò sotto l’occhio impotente e disinteressato dello Stato che ormai, evidentemente, non appoggia corretamente il cittadino.

La sicurezza dovrebbe essere una questione centrale per i nostri governi!! Non è possibile risolvere il problema dal punto di vista sociologico, come si sta cercando di fare ultimamente, inventando comunità, incontri, sussidi-contributi e carezze per i criminali. Le vittime non sono i criminali ma sono i cittadini e le politiche rieducative, di tolleranza e di solidarietà non funzionano. Occorre il carcere duro e il poco rispetto verso questi criminali che inquinano la nostra società. C’é bisogno della politica “tolleranza zero”.

“Tolleranza zero” non è uno slogan e/o spot pubblicitario ma è un’idea di fronteggiare la criminalità non tollerando neanche la più piccola deroga alle regole. Cioè partire dal piccolo teppistello che rompe una finestra per restaurare un clima di convivenza socialeSe vogliamo veramente sconfiggere la delinquenza, non dobbiamo certamente conviverci, ma colpirla continuamente nei suoi punti deboli.

Auspichiamo di vedere a breve dei provvedimenti che possono dare dei segnali indispensabili finalizzati a far riavvicinare i cittadini “perbene” alle istituzioni e alla politica e per dare, finalmente, il segno che lo stato difende e protegge l’onestà ed il vivere civile.

 -Comitato Conto anch’io a Sassuolo-                

Piccinini Dott. Ivanopicture-0003.jpg

 (Presidente del Comitato Conto anch’io a Sassuolo)

E-Mail: comitato.Sassuolo@libero.it

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Post N° 15

Post n°15 pubblicato il 07 Febbraio 2008 da comitato.sassuolo

Venerdì, 12 Ottobre 2007Siamo in 500 ISCRITTI

logo-copia2-copia.jpgIn appena due mesi dalla costituzione siamo gia’ arrivati a 500 iscritti in questo Comitato, grazie a tutti per il sostengo che ci date sempre.

Senza partiti antistorici, senza soldi ne appoggi di alcun tipo SIAMO NOI TUTTI oggi in piazza pubblicamente per DARE VITA ad un Comitato Cittadino fiero di essere il portavoce di necessita’ reali ma di nessuna bandiera.Chiediamo a tutti, gli ultimi, cittadini liberi di Sassuolo di partecipare in qualsiasi forma a questa iniziativa. Ognuno di noi è necessario e benvenuto. 

- Piccinini Dott. Ivano -picture-00131.jpg(Presidente del Comitato “Conto anch’io a Sassuolo”) 

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