chiacchiere

Cosa intenti per "saper uscire dall'essere di una fanciulla", mon cher? Finché parli di penetrare (con spirito o altro), più o meno, capisco di che parli :-))), ma per uscire? O forse vorresti essere, tu, spirito svolazzante che irriverente entra ed esce indisturbato dai pensieri altrui? :-)))

quando si tratta di dover uscire è sempre una faticaccia.

eh si....che dire...belle parole...ma voi maschietti sapete farlo oltre che dirlo??? non serve l'arte...basta un pò di intelligenza e di buone maniere....

E' forte questa cosa! Quando un Uomo è penetrato con il proprio Spirito è all'apice del tutto quello che si chiama Amore....uscirne è veramente un capolavoro perchè il dolore che potrebbe lasciare è enorme!

non lasciare che ci siano strascichi è il capolavoro

Forse basterebbe continuare a voler bene, anche se la passione, l'amore finiscono. Sono sempre molto perplessa quando vedo con quale disinvoltura certe persone voltano le spalle a chi hanno amato, dall'oggi al domani, magari senza una spiegazione, senza un doveroso accompagnamento. L'amore che strappa i capelli diventa d'un tratto indifferenza e il silenzio mette un coperchio sul magma di pensieri... Per conto mio bisognerebbe chiedere "permesso", sia per entrare che per uscire dalla vita e dal cuore di una persona. Ma il mondo è pieno di maleducati.

certe volte, dico certe volte, la vendetta è un piatto da consumare freddo.

Ma comunque non serbo rancori, dico solo che ci si accorge di quello che si è perso anche molto tempo dopo, quando ormai è tutto raffreddato. un bacio madame, mi sei mancata. assai.

Grazie, stella! Ora son di nuovo qui a vaneggiare sull'amore... ;-) E' vero quello che dici, e cioè che il tempo rende acuti anche gli ottusi, ma che soddisfazione c'è? Io non provo alcuna soddisfazione, nel sentire negli altri il rammarico per ciò che è andato perduto. Anzi, provo imbarazzo e a volte una pena infinita, perché quel che è perduto non torna. Cerco di non avere rimpianti io:lotto con tutte le mie forze per quello in cui credo, mi arrabatto, metto via l'orgoglio e parlo col cuore in mano. Però, se non c'è possibilità di dialogo, accetto le decisioni degli altri, anche se non le condivido. Non tutto dipende da me, ovvio. Se uno crede in un rapporto e rispetta la persona che ha accanto ci parla e si riposiziona continuamente, per continuare a crescere insieme a lei. Se molla è perché non ci crede più, oppure è un idiota, oppure tutt'e due le cose. In tutti i casi non ha senso cercare di convincerlo e se deve capire qualcosa col tempo, lo farà da solo. Io guardo avanti e cerco di aggiustare la mira. Magari, col tempo, imparo pure a distinguere le aquile dai piccioni... ;-)