COSì SONO SE VI PARE

Complimenti per il viaggio a Barcellona! Un bacione, Chiara.

un salutino ed un abbraccio ^_^

Tesoro, sono strafelice per te!!!

Ciao! Una piccola grande novità sul mio blog :) Passa da me e la scoprirai. Salutandoti indistintamente... Mario Di Maio.

E come hai fatto a parlare con Giorgia???

Dai sei tornata... son proprio contento
in bocca a lupo per tutto :)

certo è successo davvero e ti giuro che non me lo scorderò mai...

MA E' UNA COSA VERA???

Ho appena finito di leggere il saggio dello psichiatra Vittorio Lingiardi sul tema del "minority stress" provocato dalla mancanza di una legge che riconosca una piena cittadinanza alle persone omosessuali (forse avrai visto la mia quasi-recensione visto che sei passata nel mio blog). Nell'ultimo capitolo parla anche dell'omogenitorialità. In base agli studi effettuati finora, i bambini cresciuti da coppie dello stesso sesso hanno uno sviluppo psicoaffettivo esattamente uguale agli altri, e la probabilità di sviluppare una tendenza omosessuale segue la stessa distribuzione statistica realtiva ai figli allevati in famiglie di genitori eterosessuali. Quindi non esiste alcun motivo valido per negare la genitorialità a gay e lesbiche, si tratta solo di un pregiudizio difficile da sradicare. Secondo l'American Psychoanalytic Association "è nell'interesse del bambino sviluppare un attaccamento verso genitori coinvolti, competenti e capaci di cure. La valutazione di queste qualità genitoriali dovrebbe essere determinata senza pregiudizi rispetto all'orientamento sessuale". E' proprio come dici tu, il problema non è la famiglia omosessuale, ma quel che attende il bambino al di fuori di essa: dovrebbe essere accolto nel mondo, ma la mentalità della classe politica italiana e della Chiesa di certo non aiuta in questo senso. Per forzare un cambiamento antopologico in una nazione culturalmente arretrata come la nostra, è necessaria una legge che riconosca piena cittadinanza alle persone LGBT: perchè il riconoscimento normativo produce a sua volta senso di normalità. Ciao!

Hai ragione...