Contro la ChiesaChi spara sulla Chiesa? |
TITOLO
Ho rispreso la cura di questo blog. Spero per proporre riflessioni interessanti su politica, etica ed altro.
Buona lettura.
COSA VOGLIO FARE
Questo blog nasce da una considerazione: è giusto attaccare la Chiesa come si sta facendo nell’ultimo periodo? Perchè per gli italiani è così importante il giudizio della Chiesa quando poi le Chiese (scusate la cacofonia) la domenica sono deserte? Perchè si considera quello che è un indirizzo morale come un'ingerenza iniqua su sfere del tutto "laiche"?
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Eros e Chiesa
Post n°14 pubblicato il 16 Marzo 2007 da avamposticulturali
Oggi vorrei andare fuori dal seminato, ossia parlare di qualcosa che non sia direttamente collegabile alle questioni o litigi dell’ultimo periodo. Noi cattolici veniamo disegnati come degli asessuati o che usano la propria sessualità solo allo scopo di fare figli.
Vorrei sfatare questa concezione nata forse dal volere legittimare qualsiasi atteggiamento sessuale. Anzi vorrei parlarvi della bellezza, del piacere (quello con la P Maiuscola) che si prova seguendo quello che i credenti chiamano castità coniugale.
La castità coniugale non è il non fare l’amore anzi l’atteggiamento dell’astenersi (tranne per piccoli periodi e in funzione della genitorialità responsabile) è profondamente contrario alla castità. E’ il non commettere adulterio anche col pensiero, il non andare per chat alla ricerca di cissachè, è il vivere in totale unione col proprio coniuge.
E’ utile leggere due cose, la prima il Cantico dei Cantici della Bibbia, la seconda la più recente enciclica Deus Caritas Est di Benedetto XVI. Troveremo della pagine molto belle che ti fanno riscoprire il senso dell’affetto che hai nei confronti del tuo “amante ed amato”. Il Cantico dei cantici in particolare contiene della pagine di grande poesia, in cui Dio si rivolge ad Israele il suo popolo con i toni di un amante appassionato che ama con tutto se stesso. Questa pagine possono essere applicate anche a noi nella nostra esperienza coniugale.
Voglio fare un’operazione molto particolare e rivolta a tutti gli sposati che leggono:
Gesù disse “e i due saranno una cosa sola”, dice anche di se e del Padre “come noi siamo una cosa sola”. Cosa significa essere una cosa sola? E quando i due diventano una cosa sola? Tanto da assomigliare all’unione che c’è tra Gesù e il Padre? Se noi amiamo il coniuge ci attira a lui tutto il nostro essere non solo gli organi sessuali. C’è uno stravolgimento strano quando sfiori il collo le braccia di tua moglie, ti sale un fuoco che non è possesso, è quel fuoco che ti porta a volere essere suo ad aprire tutta la tua anima in una fusione totale e completa. A me piace quando c’è la possibilità di avere un petting molto lungo in cui sia possibile scambiarsi attenzioni, carezze, abbracci strettissimi, quasi a voler compenetrare con tutto il proprio corpo all’interno dell’altro. Alla fine quando sei arrivato alla conclusione ti trovi in uno stato quasi di trans mistica. L’orgasmo non viene cercato arriva da solo senza essere annunciato. Secondo me fare l’amore, richiede almeno un’ora e mezza , e tutta la rilassatezza che purtroppo oggi è difficile avere. Bisogna eliminare tutto ciò che ci circonda e lasciarsi andare alla passione che l’amante ha per l’amato.
E’ sintomatica, l’esperienza che un amico psicologo ha fatto, con due suoi pazienti attempati ormai in rottura. Lui cercava la moglie solo per il piacere sessuale; lei, si concedeva, imbarazzata, anche per evitare le corna. I due avevano un immenso affetto reciproco. Quando l’amico gli ha spiegato le cosa che ho detto i due hanno affermato: “ora si che abbiamo fatto il matrimonio”.
Spesso i matrimoni finiscono non perché finisce l’amore, ma perché non c’è mai stato o non è stato mai coltivato abbastanza. I matrimoni, nella maggioranza delle situazioni, finiscono perché uno dei due partner incontra un altro. La fusione coniugale totale e, quindi la richiamata castità, è l’unico metodo per fare durare un rapporto. Il risultato è che da vecchio ti ritrovi sempre a fianco della tua metà, quella complementare a te e in assenza della stessa ti ritrovi spezzato in due. Spesso o quasi sempre, nelle coppie si cerca qualcosa che non esiste, la tranquillità economica, lo svago, la carriera. La ricerca di queste cose molte volte esclude l’altro, ci si ritrova da soli a percorrere strade a volte divergenti. Ci si scorda che alla fine di una giornata dopo i figli, bisogna ritrovare quella metà di noi stessi dalla quale siamo stati lontani per l’intera giornata.
Tornando alla Chiesa, la pulsione cha l’amante ha per l’amato è la stessa che Cristo ha per noi e di conseguenza, se la sentiamo, noi per lui. Questa pulsione è chiamata “agape”, ti compenetra come per farti diventare una cosa sola con lui (troveremo molte citazioni evangeliche a proposito). Un’altra categoria è l’”eros” che è la pulsione che l’uomo ha per la sua donna e viceversa, poi c’è il “Logos” che la ragione dell’esistenza del mondo ossia Dio. La carità, poggia il suo fondamento sul fatto che il credente deve trasmettere l’amore gratuito avuto da Dio agli altri, sempre in maniera gratuita e non filantropica. Trasmette l’amore di Dio (e il nostro), non è la stessa cosa del dare un semplice aiuto materiale a chi soffre. L’uomo per ottenere la pienezza dell’”agape” deve trasmetterlo agli altri in maniera gratuita e completa. L’eros non fa altro che attualizzare l’agape e quindi è l’espressione più alta dell’amore divino e del Logos
In altre parole, se noi credenti speriamo, un giorno, di fonderci nella pienezza dell’esistenza in Dio e sentiamo, già da ora questa fusione nell’amore che Gesù di da. Analogamente dobbiamo fonderci col nostro coniuge nella pienezza, definitività e totalità, ovvero in castità. C’è una bella sintesi fatta da un autore di cui non ricordo il nome, ma molte volte citato dai sacerdoti: “l’atto sessuale è il più alto altare del matrimonio, attraverso esso i coniugi fanno esperienza dell’amore di Dio”.
Alcuni teologi affermano che il matrimonio si compie con l’atto sessuale. Alla luce di quanto visto, i due diventano una cosa sola, ossia non esistono più due essenze ma una sola mescolata in maniera indefinita. Questa nuova essenza, (fatta da due e non da uno) non può più dividersi per andare a riunirsi con un’altra. Nel caso della morte di uno dei coniugi l’essenza del defunto cessa sia in se stesso che nell’altro, di conseguenza chi resta rimane da solo. Da queste considerazioni diventa ovvio l’opposizione nei confronti dei rapporti prematrimoniali. Non perché non si è passati in Chiesa o al comune, ma perché si presume che il matrimonio sia indissolubile e quindi permetterebbe questa donazione definitiva.
Molti dicono di non fare l’amore ma soltanto sesso, ciò per giustificare un uso errato della propria essenza. Se nel sesso si usano, secondo questa teoria, solo alcuni organi del proprio corpo perché non fare da soli?
Un’opposizione sta nel fatto che molti religioso fanno voto di castità, queste persone scelgono tale stato di vita in maniera da dedicarsi totalmente a Dio, I sacerdoti comunque hanno l’obbligo del celibato, quest’obbligo comunque non scaturisce dal magistero ma da disposizioni ecclesiali. Questa decisione potrebbe essere revocata in qualsiasi momento ma, credo che sia opportuno che resti tale perché, se è difficile, per un avvocato, dedicarsi in pieno alla propria famiglia figuriamoci per un prete che al contrario deve rimanere a disposizione della collettività.
Io non sono un teologo e vorrei avere un’opinione da chi lo è e anche da tutti
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NOTE VARIE
“Verrà un tempo in cui dovremo fare delle scelte tra quello che è giusto e quello che è facile”, così (o quasi) in Harry Potter nell’ultimo film.
La nostra società sta cambiando e probabilmente non in maniera giusta, forse in maniera facile. L’interesse collettivo si sta spostando dal bene comune e naturale (termine giurisprudenziale) all’interesse unico dell’individuo.
Leggi il post: http://blog.libero.it/controchiesa/2191139.html
Cosa è giusto e cosa è facile? Chi spara sulla Chiesa e perchè?
CHIARIAMO I TERMINI
I dibattiti televisivi non hanno la capacità di chiarire i termini delle discussioni, noi telespettatori rimaniamo lì costretti a vedere individui che litigano con il pretesto di parlare di argomenti alti e sacri.
I saccenti “telemediatici” e i politici “saltafosse” che, non capendo nulla o meglio non parlando in maniera chiara e semplice, fanno solo chiasso e confusione. C'è un divario grande come un oceano tra chi, crede di parlare (o blaterare), e chi li ascolta davanti la scatola magica. In questo blog intendo chiarire i termini del dibattito e, in maniera pacata, confrontarmi con chi la pensa in maniera totalmente diversa dalla mia.
Inviato da: romanovincenzo123
il 15/08/2017 alle 20:26
Inviato da: romanovincenzo123
il 22/04/2017 alle 15:31
Inviato da: en güzel oyunlar
il 01/12/2016 alle 21:24
Inviato da: çok güzel oyunlar
il 19/11/2016 alle 21:03
Inviato da: diyet
il 19/11/2016 alle 21:02