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Un blog creato da avamposticulturali il 13/12/2006

Contro la Chiesa

Chi spara sulla Chiesa?

 
 

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Questo blog nasce da una considerazione: è giusto attaccare la Chiesa come si sta facendo nell’ultimo periodo? Perchè per gli italiani è così importante il giudizio della Chiesa quando poi le Chiese (scusate la cacofonia) la domenica sono deserte? Perchè si considera quello che è un indirizzo morale come un'ingerenza iniqua su sfere del tutto "laiche"?

Post: http://blog.libero.it/controchiesa/2026595.html

 

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Radicali e Chiesa. Disonesti o Ignoranti?

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Riporto quanto letto sul link:

http://www.petitiononline.com/vaticano/petition.html

Ovviamente messo in rete dai soliti ignoti radicali, che non avendo null’altro per legittimare la loro presenza politica, vogliono uccidere la Chiesa, in nome di uno stato che non è in grado di per sé di garantire nulla (vedi la farsa politico-giornalistica degli ultimi giorni).

 

 To:  Parlamento Italiano, Governo Italiano 

NO! ALL’ITALIA VATICANA!
SI! ALL’ABOLIZIONE DEL CONCORDATO
PER UN’ITALIA + LAICA!
Firma questa petizione per l'abrogazione del regime concordatario tra Stato italiano e Chiesa Cattolica/Vaticano!
Come è ormai evidente ogni giorno di più, la Chiesa Cattolica sta attuando un operazione che mai aveva fatto dall’emanazione della Carta Costituzionale. Ogni giorno si presenta sempre di più come soggetto politico che pretende di intervenire a gamba tesa su tutte le questioni che ritiene più opportune. Violando ogni giorno di più i patti che la legano allo Stato Italiano grazie ai quali la Chiesa ogni anno riceve ingenti somme di denaro, sia direttamente, attraverso l’8x1000, sia indirettamente con il finanziamento da parte di varie entità della Repubblica (Stato, Regione, Enti pubblici ed altri).
Oltre ai benefici economici ce ne sono altri non meno importanti e non meno scandalosi, come la scelta di insegnanti di religione (delle scuole elementari, medie inferiori e medie superiori) che vengono reclutati su decisione del vicariato senza che lo Stato possa intervenire (se non per pagare loro lo stipendio) e che qualora perdano la fiducia del vescovo sono assunti di diritto come insegnanti di altre materie, saltando ogni tipo di concorso e di graduatoria, (ignorando chi da cittadino italiano, studia e suda per un concorso e magari attende 15 anni prima di entrare in ruolo) avendo una retribuzione superiore rispetto a quella degli altri professori.
Lo Stato Vaticano pretende di organizzare macchine elettorali incitando i cittadini di un altro Stato, l’Italia, a non andare a votare, dovere civico di ogni cittadino, non solo quindi scendendo direttamente nell’agone politico ma anche incitando a disobbedire alle leggi della nostra Nazione.
Ci domandiamo quindi perché lo Stato Vaticano posso pretendere di avere solo diritti e non rispetti i doveri discendenti dal concordato, e principalmente quello di lasciare lo stato totalmente indipendente nel suo ordinamento.
La Città del Vaticano percepisce tutti i benefici di cui abbiamo detto e gli altri tantissimi che non abbiamo citato grazie al Concordato, che gli consegna alcuni doveri come quello di non interferire con la vita politica dello Stato Italiano. Dal momento che ciò non accade, non si capisce perché dovremmo continuare a concedere diritti e a non vedere rispettati i doveri conseguenti.
E’ allora giunto il momento di chiedere e di pretendere l’abolizione del Concordato per avere finalmente un Italia veramente laica, un’Italia veramente libera, un’Italia che non sia sotto protezione di nessuno, ma che sia libera di autodeterminarsi come i suoi cittadini, e solo loro, meglio credono.
Non vogliamo tappare la bocca alla Chiesa Cattolica, che ha tutto il diritto di esprimersi su tutte le vicende politiche italiane a patto di non avere uno status particolare rispetto alle altre confessioni religiose. In questo senso, la nostra è una battaglia liberale. Vogliamo che la Chiesa si esprima come tutti glia altri soggetti della vita pubblica italiana senza aver maggiori diritti rispetto a gli altri.
Per questo motivo lanciamo una campagna di raccolta firme per l’abolizione del concordato tra lo Stato Italiano e la Chiesa Cattolica.
Lo lanciamo nel giorno in cui all’ambasciata italiana presso la Santa Sede si festeggia la firma del rinnovo del concordato. Lunedì 19 febbraio le Istituzioni dello Stato Italiano celebrano la loro genuflessione alle gerarchie vaticane, NOI NO!!
Firma questa petizione a sostegno dell'iniziativa congiunta di RNP/Rosa Nel Pugno (SDI/Socialisti Democratici Italiani, Radicali Italiani, FGS/Federazione Giovani Socialisti, Associazione PER la Rosa Nel Pugno) e delle altre iniziative abrogazioniste di UAAR/Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti

 

Non voglio fare pubblicità a questa farsa ma la riporto per dimostrare la cattiva fede, la malvagità e la disinformazione distruttiva utilizzata da questi paladini della Repubblica che pensano che tutto sia lecito (pornografia- Cucciolina era dei loro, abusi sessuali - purché consenzienti, utilizzo di cavie umane – ma al solo scopo di ricerca, drogarsi – purché sia fatto liberamente, suicidio – purché non sia più efficiente vivere,  etc. etc.). Non è affatto lecito, invece credere in un Cristo che si è fatto mettere in Croce per amore delle sue creature (scordavo che la religione si fonda sull’atto sacrificale, dicono loro, e quindi sulla violenza). Cristo si è spogliato della sua divinità per condividere la nostra stessa condizione umana e per vincere il peccato con noi.

 

Torniamo a Capezzoli & Co. (a proposito non era Capezzone?). Vorrei farvi notare alcune cose desunte dal testo di cui sopra e altre che ho avuto “l’onore” di registrare sui media quando il Cavaliere della tavola rotonda dibatte in pubblico:

 

1.        Spesso, o meglio sempre, noto che in occasione di dibattiti il nostro eroe lancia accuse con piccole batttutine. Un esempio mentre dibatteva su Sky col Card. Tonini disse: “la Chiesa non considera l’embrione vita”, tutti sanno che questo non è vero. Ma la battutina partì così “per caso” col fare di colui che butta una pietra e poi si nasconde la mano (detto siciliano); Tonini gli chiese dove avesse letto questa corbelleria, il nostro eroe a questo punto cambiò discorso. La trasmissione nel frattempo finiva e il Cardinale che, come al suo solito, non se la sarebbe fatta passare non poté controbattere. Cambiano le trasmissioni ma la storia si ripete sempre. Notatelo.

2.        La petizione che ho riportato sopra offende la mia intelligenza, confonde una Stato sovrano la Città del Vaticano con la Chiesa. Avete mai provato ad inquadrarlo con google? Lo Stato Città del Vaticano non sembra uno stato estero  è grande quanto un centro commerciale di medie dimensioni. Comunque sia, l’attore delle ultime polemiche non è uno stato estero, ma piuttosto  una cosa chiamata Chiesa.  Mi chiedo perché l’unione dei cacciatori italiani può chiedere delle leggi che tutelino i propri interessi e una “confederazione sindacale” quale potrebbe essere considerata la Chiesa non deve dire nulla? La Chiesa odierna non si rivolge a Prodi o a Berlusconi ma a tutti i credenti di tutto il mondo e non sponsorizza Forza Italia ma Cristo proponendo in maniera fedele quello che ci insegna. Come lo si può fare capire a Capezzoli? Sarà una questione di limitazione neuronale o disonestà assoluta? L’unico interesse del Papa è quello di portare anime a Dio perché questo è il suo compito altrimenti cosa ci starebbe a fare lì? Non sta al Vaticano per dormire sotto un affresco di Michelangelo e pranzare sempre lontano dai suoi affetti; da solo o al massimo in compagnia del segretario e qualche suora. Capiamolo, oggi “la vita” la fanno i calciatori e i politici attorniati dal lusso più sfrenato e lasciandosi andare a tutti gli eccessi.

3.        Lo stato del Vaticano, come dicono loro, io dico la Chiesa, quando incita a non andare a votare non dice di disobbedire alle leggi della stato ma invita la nostra popolazione ad attuare una scelta elettorale: l’astensione. Ricordo che quasi tutta la sinistra disse di non andare a  votare nel referendum sull’art. 18. Era reazionaria? Incitava alla disobbedienza? Ricordo anche, che la Chiesa si è schierata per il no in occasione dell’ultimo referendum sulla devolution, (ritenendo che  fosse una   riforma costituzionale che avrebbe diviso l’Italia). Il problema è che quando la Chiesa appoggia posizioni condivise dai politici  (di destra o di sinistra) tutto bene, appena li bacchetta, succede un disastro. Ricordate la Lega cosa pensava dei vescovi quando sono stati contrari al federalismo? Ed ora,  Viva la Chiesa! Certo così Prodi cade e loro continuano a fare i propri porci comodi. Poi i media in Italia sono una tale farsa che è meglio se non né parliamo. Ricordo, a chi legge, anche, che queste indicazioni non sono diffuse dallo stato del Vaticano ma dalla CEI (Conferenza Episcopale Italiana), che come è noto, è composta da vescovi cittadini italiani e residenti in Italia con pari diritti politici dell’unione consumatori.

4.        I radicali e i neo liberali stanno scordando le origini del concordato. I vecchi liberali ossia Cavuor, Giolitti e Mazzini, notoriamente anticlericali e massoni dopo l’unificazione d’Italia (chiedo scusa per il termine “unità”, ma così la chiamano i libri di storia), hanno scippato la Chiesa di tutti i suoi possedimenti lasciandole a stento gli edifici di culto (ma non tutti). Eversione dell’asse ecclesiastico 1866-1867 Governo Rattizzi, Inglobamento dei beni dello stato pontificio 1870, leggi delle guarentigie 1871. Quegli edifici (e varie e pregiate opere d’arte) compreso il palazzo del Quirinale, avevano ed hanno un valore economico inestimabile; servivano ad ospitare ospedali (quasi tutti i grandi ospedali italiani sono stati fondati dai preti), orfanotrofi, conventi, seminari, ricoveri ed altro. La maggior parte del patrimonio requisito fu malamente privatizzato, ad esclusivo beneficio dei nobili e della borghesia nascente, mettendo su strada una miriade di braccianti. Inoltre quel provvedimento ha abolito moltissimi ordini e congregazioni religiose impedendo alla Chiesa di occuparsi sia delle cose alte (istruzione, cultura, diritto), che delle cose basse i poveri (ricordo che gli ospedali e gli orfanotrofi erano gestiti e finanziati solo dalla Chiesa).    Oggi alcuni di quegli edifici sono stati venduti dallo Stato a privati con cospicui ricavi; altri giacciono in uno stato di degrado ed abbandono totale specie nel sud e nelle zone periferiche delle città. Tornando al concordato, quando Mussolini firmò lo stesso fu al solo scopo di risarcire la Chiesa dello scippo subito. Nella realtà, e molti storici lo affermano, non c’era altra scelta in quanto Mussolini altrimenti, avrebbe esautorato la Chiesa di qualsiasi attività residua. Quindi i radicali oltre ad essere molto simili ai fascisti, ai liberal massoni dell’800, sono molto ignoranti in storia o disonesti. Mi piacerebbe leggere la pagelle di scuola media di Capezzoli. Sono d’accordo all’abolizione del concordato ma a patto che la Chiesa venga risarcita dello scippo subito, decurtando, ovviamente, quello che lo stato fino ad ora le ha dato sotto forma di elemosina.

5.        I radicali e i benpensanti (oggi i Verdi ieri la lega etc.), sconoscono la dottrina sociale della Chiesa (ho scritto un post al riguardo). Magari la Chiesa potesse influenzare veramente lo Stato! Chi legge dovrebbe documentarsi anche su questi temi. Io li ho trovati sconvolgenti e penso che se applicati ci darebbero un mondo veramente migliore. Chi non vuole assolutamente che questi temi emergano all’opinione pubblica (media compresi) sono gli affaristi più o meno grandi ai quali interessa solo il proprio tornaconto. I papi e anche Benedetto né parlano spesso. I problemi dell’acqua, della malnutrizione, della manodopera infantile, della guerre dimenticate, sono costantemente citati negli Angelus. I temi etici e socioeconomici sono presenti in tutte le encicliche ed esortazioni apostoliche (compresa l’ultima) degli ultimi anni. I media si interessano solo al fatto che la Chiesa impone ai propri credenti italiani di non votare i dico. Concludo dicendo: i radicali e i benpensanti sono i nostri paladini o i servi malretribuiti  dei potenti? I potenti vogliono solo, che si parli delle cose che non possono nuocergli e quindi dei DICO ma non dei poveri. I potenti vogliono delegittimare la Chiesa per fare i loro porci comodi e quindi quale migliore occasione dei poveri omosessuali o dei malati terminali.  Lo scopo  distruggere Chiesa solidarietà e Dio! Oppure quale potere più grande nel controllare gli embrioni? Attenti però, un blog l’altro giorno mi ha fatto riflettere: ci sono i cattolici di sempre e quelli dell’ultima ora. Gente che si è sempre conformata alla dottrina e gente che difende il Papa solo per fare politica. Neo liberalmassoni e giolittiani che della Chiesa si interessano solo per un’apparente ossequio “in libero stato in libera Chiesa”. Se cadrà la Chiesa speriamo che Totti sia in grado di fare oltre ai gol anche i miracoli, in attesa che qualche potente machiavellicamente illuminato decida se un futuro Fulvio Frisone abbia il diritto di esistere.

 

 

Saluti

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Commenti al Post:
noodless78
noodless78 il 28/03/07 alle 04:21 via WEB
ho visto che hai inserito un commento nel mio blog. purtroppo, data l'ora ed anche un carattere che non facilita la lettura, non ho potuto leggere atentamente il resto del blog, ma solo questo post. se hai letto i miei post sai che, seppur dall'interno di una dinamica ecclesiale, non concordo con te. ovviamente non mi interessa neanche quello che dicono i radicali. la mia convinzione nasce piuttosto, da un lato dalla distinzione netta in opera dal concilio vaticano II in poi (ma già rintracciabile nel vangelo, negli scirti protocristiani come la lettera a diogneto) che ci sia una distinzione tra religioso e politico che debba essere mantenuta. l'ambito politico pertiene alla polis ed al suo governo e l'ambito religioso (certamente per il credente superiore per importanza) pertine al rapporto col trascendente che per i cattolici ha il volto umano di cristo, ma che epr altre esperienze religiose ha altri volti numinosi. il cristiano, il frate, il prete, il vescovo hanno diritto di intervenire in politica, diritto che nessuno può negare; ovviamente la chiesa forma i suoi fedeli ad un ethos comunitario conseguente alla fede stessa; e quindi i cristiani operano nel pubblico (o dovrebbero operare) scelte di continuità. tuttavia hanno questo sacrosanto diritto non in virtù della loro fede, e quindi non dal loro essere cristiani, né tanto meno, come si evoca strumentalmente da più parti, perchè sono credenti di quella fede che rappresenta il dna culturale del paese in cui viviamo. hanno questo diritto perchè cittadini che pagano le tasse, esprimono la loro sovranità con il voto e si riuniscono in associazioni politiche riconosciute come i partiti. se al contrario un organismo come la CEI si esprime in termini di legittimità o meno di una legge, di costituzionalità o meno, di quorum referendari, si espone in ambiti che non sono di sua competenza. a lei e al cristiano in quanto cristiano compete il religioso che ha, ovvio, ripercussioni sul politico, ma non perchè religioso. questo mi sembra il motivo essenziale di dissenso verso le attuali posizioni della chiesa soprattutto in Italia. poi ognuno il suo dissenso lo esprime come vuole: a me non interessa urlarlo. capezzone, i massoni, i radicali, i tesori confiscati, il concordato, l'8 per mille sono, a mio avviso, argomenti accessori che servono solo come espediente polemico (come i trucchetti da vassa dialettica che tutti i politici usano e che capezzone, pur essendo tra i più giovani, ha già imparato ad usare). ti riprometto di leggere anche il resto (tu ingrandisci il carattere? sai la miopia fa brutti scherzi specie al computer)
 
francesco.1982
francesco.1982 il 29/03/07 alle 09:51 via WEB
I cristiani sono tenuti ad obbedire al «magistero della Chiesa» e pertanto un fedele «non può appellarsi al principio del pluralismo e dell'autonomia dei laici in politica,... Nota della Cei (Da corriere.it) Credo sia giusto che la chiesa si esprima ma ti voglio fare una domanda: in quale democrazia non ci si può appellare al principio del pluralismo? Quello che dicono loro è legge? E poi i dico non credo svalutino il matrimonio, non hanno nulla a che vedere con il matrimonio. La verità è che la chiesa persegue il suo modello sociale e se per far questo milioni di coppie conviventi rimangono prive di tutela ai vescovi non interessa. Credo l'italia sia l'unico paese a non avere regolarizzato le convivenze (omosessuali e non). In altri paesi esiste il matrimonio omosessuale, da noi nessuno lo chederebbe neppure e si limitano ai dico ben sapendo che la parola matrimonio omosessuale farebbe svenire l'italiano medio. Ma in altri paesi c'è. Ripeto: la chiesa ha tutto il diritto di esprimersi è la politica italiana a non essere sufficientemente indipendente. Sono i nostri politici a non rappresentare più nulla, sono una classe politica vecchia e corrotta che si regge sull'opinione creata dalle televisioni che oramai sono guardate da sempre meno gente. A questa classe politica è facile porre pressioni quando si è un'organizzazione potente come la chiesa. Credo che queste iniziative (petizione dei radicali) siano solo un sintomo di un problema molto molto più vasto che non i rapporti tra stato e chiesa: la ricattabilità della classe politica. I radicali sbagliano nel non vedere il problema in un'ottica più vasta ma credo vedano un problema reale. Un piccolo aspetto di un quadro più generale e molto peggiore. C'è la possibilità che la chiesa venga vista come una lobby e associata a questa classe politica e che alla fine faccia le spese della crisi di quest'ultima. Perchè allo stato attuale credo che questa crisi non sia evitabile: potrebbe facilmente essere che tra 10 anni molti dei partiti di oggi non ci siano più, esattamente come fu per il dopo tangentopoli. Cosa dovrebbe fare la chiesa in questo contesto? Non lo so. Forse proporre semplicemente le sue opinioni e non porre veti come in questo caso.
 
 
avamposticulturali1
avamposticulturali1 il 29/03/07 alle 18:09 via WEB
Credo di essere molto più daccordo con te rispetto a quanto tu possa pensare. L'unica cosa che faccio notare è che la Chiesa non ha mai dato pareri di costituzionalità, ma piuttosto un parere derivante dal diritto naturale. Per il quorum o le singole situazioni, sono strategie derivanti dalle posizioni assunte. Ossia come far si che le nostre idee vincano. Leggi l'ultimo post che sto per pubblicare e fammi saper cosa ne pensi ti dicevo forse siamo più daccordo di quanto pensassi saluti
 
 
avamposticulturali1
avamposticulturali1 il 29/03/07 alle 18:15 via WEB
ti ringrazio per quello che dici è molto vicino (alla stessa maniera del messaggio precedente) alle mie convinzioni se leggi il post che sto per pubblicare avrai forse le mie stesse idee. La posizione della Chiesa non è un'ingerenza, è la strumentalizzazione di queste posizioni che sono illegittime. La Chiesa parla solo ai credenti praticanti e formati che sanno già da tempo quale sia la posizione della Chiesa a proposito leggi il post dove spiego senza nessun pelo qual'è la posizione effettiva della Chiesa sui DICO troverai anche i collegamenti alle pagine web ufficiali. Saluti
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 

NOTE VARIE

immagine“Verrà un tempo in cui dovremo fare delle scelte tra quello  che è giusto e quello che è facile”, così (o quasi) in Harry Potter nell’ultimo film.

La nostra società sta cambiando e probabilmente non in maniera giusta, forse in maniera facile. L’interesse collettivo si sta spostando dal bene comune e naturale (termine giurisprudenziale)  all’interesse unico dell’individuo.

 Leggi il post: http://blog.libero.it/controchiesa/2191139.html

Cosa è giusto e cosa è facile? Chi spara sulla Chiesa e perchè?

 

CHIARIAMO I TERMINI

             I dibattiti televisivi non hanno la capacità di chiarire i termini delle discussioni, noi telespettatori rimaniamo lì costretti a vedere individui che litigano con il pretesto di parlare di argomenti alti e sacri.

 I saccenti “telemediatici” e i politici “saltafosse” che, non capendo nulla o meglio non parlando in maniera chiara e semplice,  fanno solo chiasso e confusione.

C'è un divario grande come un oceano tra chi, crede di parlare (o blaterare), e chi li ascolta davanti la scatola magica.

            In questo blog intendo chiarire i termini del dibattito e, in maniera pacata, confrontarmi con chi la pensa in maniera totalmente diversa dalla mia.

 
 
 
 

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