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questo continuare a cercarsi

 dove l’altro smette.

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sono collegate al cuore

Talvolta arrecano lacrime e dolore.

Ma si è vivi nella sofferenza

e morti nell’indifferenza.

Sunny_Poems

 

 
Creato da: fabiana.giallosole il 18/02/2012
COPDUS - Coordinamento Provinciale Docenti Utilizzati di Sassari

Messaggi del 26/08/2012

 

Matematica e discipline scient.

Post n°449 pubblicato il 26 Agosto 2012 da fabiana.giallosole
 

Da "La Tecnica della Scuola"

Le cattedre a concorso? Matematica e discipline scientifiche.
Carenza di organico al Nord e in Sardegna, mentre le discipline scientifiche le uniche messe a concorso. Secondo La Stampa sarebbero queste le materie per le quali si aprirà il concorso a cattedra.
Secondo quanto comunicato dalla Stampa le cattedre messe a concorso, contrariamente a quanto nel comunicato del Miur si leggeva, saranno in tutto 11.892 ma divise in due tranches: 7.488 l’anno prossimo, 4.404 nel 2014.
Ma non solo, sembra anche che dal ministero il giornale abbia saputo che “la procedura concorsuale avverrà secondo modalità innovative per favorire l’ingresso nella scuola di insegnanti giovani, capaci e meritevoli”.
E’ vero, continua il giornale di Torino, che non è ancora chiaro il meccanismo che dovrebbe riservare ai giovani una quota dei posti, “ma al ministero lo stanno studiando, e si pensa ad una percentuale di under 30 tra il 10 e il 15 per cento.”
Tuttavia l’altra notizia di rilievo riguarda le materie per le quali saranno banditi i concorsi: “non ovunque e non per tutte le materie. Particolari carenze di organico di registrano in Sardegna, specificamente per l’insegnamento della matematica, e poi in tutto il Nord. Al Sud, invece, arriverà molto poco della nuova infornata. E poi si mettano l’anima in pace i neolaureati in lettere, filosofia, lingue, storia dell’arte e materie umanistiche in generale: le cattedre a concorso saranno, per la maggior parte riservate alle discipline scientifiche (matematica in testa) e tecnologiche. Qualcosa di umanistico ci sarà pure, ma riguarderà le discipline letterarie «toste», tipo latino e greco.”
Sembra fra l’alto che tutta l’attenzione del ministro sia protesa alla sistemazione di giovani all’intero della scuola: “ma giovani sul serio, con meno di trent’anni e qualche master alle spalle: nuove energie, nuova generazione.”
E se la questione dell’età dei docenti, come dice La Stampa, non sfugge a Profumo, non si capisce perché non si attivi pressando per mandare in pensione qui docenti sessantenni che si sono rivolti ai giudici per uscire dalla scuola.
 
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Concorso abilitati

Post n°448 pubblicato il 26 Agosto 2012 da fabiana.giallosole
 

Da "La Tecnica della Scuola"

Profumo: “Col concorso il merito risale in cattedra". Ma sarà riservato agli abilitati
In una intervista al Messaggero il ministro Profumo dichiara tutta la propria soddisfazione per i risultati raggiunti in termini di futura occupazione nella scuola e l’università: “Non è una generazione perduta”.
“Volevamo dare un segnale forte. E’ il momento di prendere decisioni e fare scelte importanti per le nuove generazioni. Evitando, come ha detto Mario Monti, di rammaricarci per una “generazione perduta”.Scuola e università, nella ripresa autunnale, dovranno affrontare molte sfide. Il programma di azione, nei prossimi mesi, è quasi temerario. Dobbiamo dare, in tempi brevi, una migliore scolarità a tutta la popolazione e dobbiamo pensare in modo concreto al futuro prossimo venturo. Ai giovani che domani cercheranno un lavoro”. E in attesa che tutto venga formalizzato, il ministro dice pure che le risorse “erano già state stabilite” e che quindi non c’è “ nessun ostacolo” comprese le assunzioni per le Accademie e i Conservatori.
Il bando verrà pubblicato il 24 settembre, conferma Profumo e in primavera ne è previsto un altro e ai quali “potranno accedere tutti coloro che sono in possesso dell’abilitazione con poche eccezioni”. Per quanto riguarda i test preselettivi , la scelta si è ritenuta necessaria perché “Sicuramente avremo un gran numero di iscrizioni al concorso. Per questo è stata prevista una prova selettiva che si svolgerà verso la fine di ottobre. Ai candidati verranno sottoposti dei test uguali per tutte le classi di concorso. A gennaio la prova scritta e poi quella orale”. L’obiettivo è comunque quello “di portare in classe docenti più giovani. Vicini ai nuovi insegnamenti, alle tecnologie avanzate”
A proposito poi della dichiarazione del ministro che preferisce parlare non di tagli ma solo di spending review, Profumo precisa: “Per la scuola si tratta essenzialmente di riorganizzazione delle risorse. Certo è che anche il ministero dell’Istruzione deve dare un contributo al Paese che sta affrontando seri problemi economici. Credo che gli effetti della spending review siano tollerabili per la ricerca. Che, nel complesso, deve rivedere alcune procedure. Gli enti di ricerca dovranno riconsiderare i modelli di gestione. Che vuol dire mettere i nostri istituti e centri in grado di ottenere più finanziamenti europei”.
 
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No dei precari scuola

Post n°447 pubblicato il 26 Agosto 2012 da fabiana.giallosole
 

Da "La Tecnica della Scuola"

Concorsi: no deciso dei Coordinamenti Precari Scuola
I Coordinamenti dei Precari della Scuola bocciano senza appello la decisione del Governo di assumere tramite concorso 12mila docenti. "La priorità - sostengono - è la chiamata dalle Graduatorie ad esaurimento".
Il primo “no” secco e deciso al concorso per assumere poco meno di 12mila docenti arriva dal gruppo Facebook “Precari uniti contro i tagli”.
I toni sono duri, anzi durissimi e non lasciano spazio a nessuna possibile mediazione. Evidentemente ai precari inseriti nelle GAE non bastano le promesse di Profumo di destinare alle immissioni in ruolo altrettanti posti da coprire con chiamate dalle graduatorie.
Ma cosa dicono i diversi Coordinamenti che si riconoscono nel Gruppo ?
Le parole più tenere sono “dilettantismo pernicioso” e “giovanilismo stolido” ma non mancano espressioni più forti e decise (“accanimento diffamatorio” e “violazione intollerabile e surreale dei diritti acquisiti”).
Secondo i Coordinamenti dei precari Profumo “nel solco della Gelmini continua ad oltraggiare, umiliare e devastare la scuola pubblica italiana, mentendo spudoratamente e disonestamente sul numero delle cattedre disponibili”.
I precari richiamano il vecchio piano triennale di assunzioni di Fioroni-Padoa Schioppa interrottosi bruscamente nel 2008 e cancellato di fatto anche a seguito del
“più grande licenziamento di massa mai visto (150.000 tra docenti e Ata “tagliati” dalla legge 133 Gelmini-Tremonti)”.
Non solo, ma il Coordinamento dei precari della Scuola esprime anche “il proprio sconcerto e sdegno per un atto impudente, paragonabile a un'azione ‘terroristica’ contro lavoratori specializzati e già umiliati dal lungo precariato, che si vedrebbero costretti a sottoporsi nuovamente ad una selezione mortificante”
Per non parlare dei termini utilizzati per definire il concorso, paragonato ad una
“squallida riffa”.
“I precari abilitati
- si legge ancora nel documento -
sono stanchi di vessazioni ed esasperati e respingono dunque nel modo più assoluto ogni ipotesi di concorso”.
E annunciano anche che
“non si sottoporranno ad alcun’altra selezione, ritenendola umiliante, alogica e illegittima”.
D’altronde, concludono i precari,
“la partecipazione ad una nuova prova selettiva varrebbe come indiretta ammissione di ‘inidoneità’ alla professione da parte di quanti hanno sostenuto notevoli sacrifici economici e logistici per abilitarsi e lavorano da anni nella scuola, e genererebbe sfiducia nell’istituzione scolastica da parte delle famiglie, che si interrogherebbero sulla validità didattica, se non anche giuridica, degli atti formali e ufficiali compiuti e sottoscritti dai docenti incaricati e supplenti”.
Per il momento la protesta è sostenuta da diversi Coordinamenti di Precari (Napoli, Roma, Sannio e Ravenna) oltre che dall’Usb Scuola di Palermo e dal Coordinamento "3 ottobre" di Milano, ma potrebbe ben presto estendersi anche ad altri settori del variegato mondo del precariato.
 
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Intervista a M. Raiola

Post n°446 pubblicato il 26 Agosto 2012 da fabiana.giallosole
 

Da "La Tecnica della Scuola"

Giovani laureati vs precari storici ? E' una sciocchezza
Lo sostiene Marcella Raiola, del Coordinamento Precari Scuola di Napoli. Curriculum invidiabile, Raiola ironizza: "Se facessi il concorso potrei essere esaminati da docenti più giovani di me e magari con meno titoli culturali". C'è il rischio che spariscano le GAE.

L’annuncio di prossimi concorsi fatto dal ministro Profumo sta già scatenando reazioni e proteste nel mondo dei precari della scuola. Ad una delle leader del movimento Marcella Raiola, abbiamo rivolto alcune domande.

Per la cronaca, la professoressa Raiola è insegnante di latino e greco nel liceo classico ed ha un curriculum di tutto rispetto (specializzazioni, un dottorato di ricerca, pubblicazioni di filologia e diritto romano per non parlare di collaborazioni con l’Università). Curriculum che, spesso, non hanno neppure docenti di ruolo al termine della loro carriera.

Il “disappunto” dei precari che da anni sono nelle graduatorie è del tutto comprensibile; ma come si può affrontare il problema dei giovani laureati che vogliono insegnare ?

Marcella Raiola

La contrapposizione giovani/anziani è speciosa. I meccanismi di ricambio della scuola sono stati bloccati dalla L. 449/97, che condiziona le assunzioni dei docenti al parere favorevole del MEF, come se l’istruzione fosse un qualunque “comparto produttivo” e non una funzione cardinale della Repubblica, nonché dal proliferare di procedure di abilitazione “parallele” a quelle ufficiali e più “soft” (le cd. “riservate”), volte a garantire il passaggio alla statale di laureati sfruttati per anni dalle private e parificate, per lo più confessionali, che assumono su base clientelare.

La domanda insinua che siano i precari della mia età (41 anni) a respingere i “giovani”, mentre è la voluta precarizzazione del lavoro a tagliarli fuori, unitamente all’estensione abnorme dell’organico “di fatto” e ai ridotti investimenti sulla scuola (3% del PIL contro il 6,5% d’Europa).

I giovani lavorerebbero, dopo aver fatto un po’ di necessaria e utile “gavetta”, come in ogni professione, se le classi fossero di 15 alunni, se fosse utilizzato personale di ruolo per le attività extracurricolari (potenziamento, recupero, progetti) e se i docenti andassero in pensione a 60 anni.

Nel movimento dei precari serpeggia il timore che all’annuncio dei concorsi segua la decisione di chiudere le GAE. Non pensa che sia un timore un po’ eccessivo e infondato ?

Marcella Raiola

Il timore è più che fondato, perché storicamente i concorsi hanno sempre “azzerato” le graduatorie formatesi a partire dai concorsi precedenti. Ho colleghe della primaria che hanno superato il concorso dell’89 (a posti zero!), quello del ’94 e quello del ’99, ogni volta ricominciando daccapo! Inoltre, il concorso annunciato da Profumo, giustificato con l’offensivo e demagogico refrain del “merito” (che sarebbe appannaggio dei soli “giovani”!), ha lo scopo precipuo di costituire un valido alibi per non assumere i 200.000 precari in attesa di stabilizzazione da anni. Se a ciò si aggiunge la “chiamata diretta” da parte dei presidi-manager, approdo “naturale” del DDL 953 (ex Legge Aprea) in discussione presso la VII Commissione Cultura della Camera, il “cerchio” deduttivo ed operativo si chiude facilmente!

Non pensa che il problema vero sia quello di rivedere seriamente le modalità di reclutamento ?

Marcella Raiola

Il “nodo” è proprio quello del reclutamento, infatti! Ed è proprio in un’ottica di serietà che non capisco come si possa riproporre il concorso-lotteria, con le sue notorie derive clientelari e nepotistiche, coi suoi altissimi costi (Profumo mente: come si può indire un concorso “a costo zero”?) e con patetiche “innovazioni” quali la simulazione di lezione, ridicole per chi insegna da un decennio e più (le lezioni non sono serializzabili! Su uno stesso argomento si possono tenere centinaia di lezioni diverse, considerando diversi fattori e variabili!) e assurde per chi non ha mai messo piede in classe! I precari hanno proposto, in piattaforme consultabili sui siti e sulle pagine Fb e poi anche al Capo II di un progetto di legge organico, appoggiato, oggi, solo dall’IDV, un modello funzionale e rigoroso di formazione “olistica” e permanente del futuro docente e del docente in carriera. La specificità della scuola rifugge dal “modello-Marchionne” che, anzi, applicato all’ambito della conoscenza, produce effetti regressivi. Da quando è invalsa l’autonomia finanziaria, infatti, i livelli di preparazione degli “studenti-clienti” si sono drammaticamente abbassati. La scuola non decade perché è “di massa” (non sarebbe “scuola”, se non lo fosse!), o perché i docenti sono decrepiti e impreparati, ma perché è stata ridotta a un supermarket, mentre i docenti sono stati esautorati e vilipesi.

Come valuta la posizione molto critica assunta dalla Flc rispetto all’annuncio di Profumo sui concorsi ?

Marcella Raiola

Con un parolone da paleoumanista definirei “anfibologica”, più che critica, la posizione della FLC-CGIL, che appare in affanno e spaccata. Finge di protestare, indìce scioperi tardivi e inefficaci e intanto sottoscrive ogni indegnità, come la “riconversione” dei docenti “in esubero” imposta dalla spending review! Sono francamente stanca di giochi “al ribasso” e di chi, come i deputati del PD o gli esponenti della CGIL, continua a dire a docenti condannati a un eterno precariato che “ha arginato i danni” e che dobbiamo “essere grati” per il fatto che ci venga concessa qualche briciola in cambio della dignità, della libertà di insegnamento (che la Legge Aprea ci toglie definitivamente!) e di inalienabili diritti (gli scatti stipendiali, per esempio, tolti agli immessi in ruolo l’anno scorso!) Ci fanno sentire “massimalisti” perché chiediamo il minimo; plaudono a mezza voce ad un concorso illegittimo; ci dicono che dobbiamo ringraziarli perché invece della fucilazione hanno ottenuto che ci taglino “solo” gambe e braccia… Basta! Come ho scritto in un recente contributo, i precari vogliono il pane e anche le rose!

 
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 CHI SIAMO

Il Coordinamento provinciale dei Docenti Utilizzati di Sassari (COPDUS), si è costituito ufficialmente nel mese di settembre 2011, in seguito alla necessità di fronteggiare il nefasto articolo 19 della Legge 111 del 15 luglio 2011 col quale si dispone la messa in mobilità intercompartimentale dei docenti inidonei o il declassamento a personale ATA con conseguente riduzione stipendiale.

Esserci costituiti in gruppo è stato per tutti noi fondamentale in quanto ci ha dato da subito la forza e la determinazione, entrambe importanti, per intraprendere tutte quelle azioni di lotta civile allo scopo di trovare soluzioni al problema che ci ha visti coinvolti, assieme ad altri quasi 4000, a livello nazionale.

Ritrovarci con cadenza settimanale ci fa sentire, non solo più uniti e aggiornati sull'evolversi della nostra situazione, ma soprattutto più sicuri e positivi nell'affrontarla.

Per questo motivo, e non solo, abbiamo col tempo sentito il bisogno di creare questo BLOG ossia uno spazio per informarci ed informare anche coloro che trovandosi nella nostra situazione pur non facenti parte del coordinamento di Sassari, avranno piacere di visitarci e saranno i benvenuti.

Al tempo stesso vogliamo che questo sia uno spazio oltre che di informazione anche di incoraggiamento al "ce la faremo" e al "non smettere" e quindi non vuole avere e non avrà aspetti e contenuti sterili o "istituzionalizzati".


e-mail: copdus@gmail.com oppure fabianagiallosole@libero.it

 

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