corvo rosso
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Bene Caldoro.
Bene Caldoro. Il centro destra ha il candidato alla presidenza della Regione. Ora serve il programma. Non calato dall’alto, certo, ascoltando il territorio, certo, aprendo alla società civile, ci mancherebbe. Ma poi, anzi prima, servirebbe conoscere la vision che il centro destra ha della Campania, la seconda regione per numero di abitanti e la penultima nella graduatoria nazionale dello sviluppo, con un record di disoccupati, una Sanità allo sfascio, una emergenza ambientale non domata, un pessimo uso delle risorse Ue, un alto tasso di sprechi e clientelismi (cfr la voce “consulenze”), con sulle spalle il macigno della camorra e di fronte l’incognita del federalismo. Per questo sarebbe un errore dormire sugli allori berlusconiani scegliendo magari un profilo troppo low . L’elisir dell’antipolitica porta popolarità e consensi ma a questo ci pensa già Silvio, l’ antipolitico più politico del mondo. Poi bisognerà governare e servono idee forti. Del resto se il profilo doveva essere antipolitico allora bisognava scegliere il leader degli industriali Lettieri. Invece giustamente il centro destra ha puntato su una guida politica. Infatti, in crisi sono i partiti, coi loro casini, i loro teatrini, le loro nebulosità ed anche peggio, non la politica, di cui invece c’è bisogno. Facciamo qualche esempio a caso. Se non fossero più i partiti ad occuparsi di Sanità ma la “politica” a fissare le regole ed a controllare che siano rispettate senza metterci le mani, se appalti e forniture fossero assegnati lontano dai partiti, se la politica decidesse su quali opere concentrare i fondi Ue secondo i parametri costi/benefici, se la politica si impegnasse a ridurre sprechi e clientelismi, ad esempio, decidendo di tagliare drasticamente le consulenze, se nelle pubbliche amministrazioni si facesse più come Brunetta che come i sindacati di categoria puntando su efficienza e produttività, se la Regione invece di praticare l’ingordigia della gestione diretta decentrasse l’amministrazione e si dedicasse a governare con leggi e provvedimenti, se anche solo in parte si riuscisse a fare qualcosa del genere, saremmo già alla svolta. E magari facendo tutto o parte di quanto sopra, la politica potrebbe accorgersi che una regione come la nostra, per vivere, ha bisogno di turismo alto, di formazione finalizzata (senza veline come fece Bassolino), di valorizzare ed esportare ciò che già c’è (parlo dei giacimenti artistici, storici, archeologici, paesistici, culturali – per tutti lo straordinario successo della mostra sul barocco- , e di ciò che si produce –vedi agroalimentare- , di recuperare altre funzioni produttive - dire no anzitempo al nucleare è stato un errore perché si resta fuori da una grande opzione industriale- e di ricerca scientifica, la politica, dicevamo, dovrebbe fare scelte utili in questa direzione. La sinistra è bollita ed aspetta Casini come il pane. La partita si vince sull’innovazione politica e di governo. Il centro destra che recupera la cultura politica e di governo del riformismo di Craxi ha una marcia in più. Auguri
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Nickname: corvo_rosso_1
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Sesso: M Età: 77 Prov: NA |
Inviato da: kfj k jf
il 21/05/2011 alle 07:19
Inviato da: ansa007
il 10/05/2011 alle 15:45
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il 05/04/2011 alle 14:20
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il 08/03/2011 alle 20:43
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il 17/01/2011 alle 15:24