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« Da tu sorretttSurreale »

Kafkiano (se ho sbagliato a scriverlo correggetemi).

Post n°3 pubblicato il 16 Ottobre 2005 da lecreaturedelbuio

Che ho la febbre alta!

Che ne so se sbaglio, può darsi. Ma avendo la febbre godo di immunità. Ci sono politici in Italia che a temperatura di 35,9 hanno molto di più.

Io con la febbre ho solo l'immunità di poter dire: quando ho scritto quella roba io avevo la febbre alta! Quanto alta? E che ne so, mica la misuro la febbre. E' cosa da misurare? Non prendetela sul serio, 'sta cosa, voi misuratela. A me basta sapere che ce l'ho, la giusta gradazione serve al medico mica a me. Non lo chiamo, tanto di domenica ci trovi solo le guardie mediche e i pronto soccorso.

Cioè due strade: o ti fai dire da uno/a che è dolcissima persona, e ce la mette tutta, di metterti una supposta. Oppure ti fai insultare in un pronto soccorso, che, se hai la febbre al pronto non ci vai. Vai a letto.

Finchè sono io, non è che sia grave. A volte hanno la febbre bimbi piccoli e anziani già debilitati di suo.  E cambia.

Adesso vi aspettate una bella disquisizione sulla sanità, no! Così poi dicono:  ma aveva la febbre. Tanto io la dico tutta in ogni caso: bravi infermieri (quelli san essere mitici!!!), bravi tanti dottori (qualche stronzo c'è anche tra i medici ma che volete fare le "Maria Luisa" - medico straordinario ex-118ttina e donna straordinaria - compensano questi gap), ospedali spesso da infarto (infatti all'ospedale quello che non hai ti viene), materiali anche limitati (una guardia medica una volta mi disse: guardi che siringhe mi danno, mostrandomene una che era misura per cavalli e elefanti, tanto era grossa, quelle normali non le ho, in dotazione, ma per lei uso una delle mie, ma non è giusto che non si dian siringhe alla guardia medica.), carte e fogli per arrivare a una visita.

Quando stai male, sul serio, un foglio che ti chiedono ti pare un ciuffo di neve dell'Everest!

A me era accaduto, mi hanno detto: a lei serve questo foglio, quest'altro e poi, io la avverto adesso, per la lastra ci vogliono almeno tre mesi di attesa.

Io ero conciata che i cani mi guardavano e, poi, mi portavano l'osso (che volete sia per me una febbre alta!).

Sono andata dal mio medico e seria (credo anche serissima), gli ho detto:

"Io vado a un centro privato e mi faccio la lastra a pagamento, ho tel già, me la fanno domani mattina. Dottore, sto male, non ce la faccio ad aspettare, voglio sapere adesso cos'è. Fra tre mesi forse lo so uguale, ma sono morta di rabbia!"

Lui ha detto solo: si. E' un brav'uomo.

Ho fatto tutto a pagamento, anche le visite, anche le cure termali. Il nostro stato mi ha, generosamente, passato tutte le medicine, o quasi.

Cortisone. Chi non lo ha mai preso non sa. Meglio saperlo qui che in bocca, nella sua.

Il cortisone cambia tutta la tua vita se ne prendi una bella dose, e io non ero prevenuta, non se sapevo una vera mazza di 'sto cortisone.

Dormivo tre ore, guardate, sono una donna dura a morire, sono una forza vivente inabbattibile, ma con il cortisone ero uno space-shuttle. Lavoravo, lavavo, stiravo, guardavo i bambini (prendevo anche un altro medicinale, associato al cortisone, quello avrebbe dovuto calmarmi e gli antibiotici, ne feci 6 cure consecutive, se quello non mi uccise io dubito verrete al mio funerale presto), camminavo ore e ore, non dormivo quasi mai.

Ero normalissima in tutto, mi rendevo conto che stavo troppo bene, ma lo dovevo prendere e il mio medico mi dovette anche aumentare le dosi.

Solo una cosa mi era negata. Piangere, non potevo mai piangere e lo volevo fare.

Se piangevo, ci ho provato, la materia che ostruiva metà della mia faccia, la sinistra, mi impediva di respirare.

Quindi, se volevo evitare le apneee, non piangevo. Dicevo a mia madre: non posso piangere, mamma. E lei andava a piangere a casa, per non farmi più male.

Ma era preoccupata, io no. Io ho due figli, sono disposta ad affrontare anche Hulk e lo rompo in due!

Il cortisone non è durato poi tanto, forse due mesi, con la terapia scalare (te lo diminuiscono piano, o son cavoli amari), ma la condanna è durata anni.

Anni dal dentista perchè il cortisone ha fatto dei miei denti (sono sempre andata dal dentista prima, è che prende i punti deboli, il bastardo cort) un cimitero di guerra sul Carso. Due anni di cure dentistiche, e un'estrazione dentale di un dente anomalo, forse la causa del problema.

Avevo smesso di fumare perchè temevo fosse quella la causa. Quando ho visto che non lo ero ho ripreso, non è che adesso faccia bene, ma un vizio me lo tengo.

Però il peggio, forse, non è stato niente di questo. Alla fine della cura quell'essere bionico che ero, e lo ero anche prima del cort, è diventato un sacco di stracci.

Dormivo ma avevo sonno, mangiavo ma non avevo energia, non riuscivo a mantenere la calma, non trovavo nulla che mi aiutasse. Quasi tre mesi di dolori, silenzio, voglia di lasciarmi cadere senza rialzarmi.

Avevo fatto troppo sotto l'impulso della droga (il cort è una droga), obbligata ad agire, ora dovevo pagare i conti col mio corpo, e la cambiale era salata.

Me la ricordo quella scatoletta bianca e grigia, le pastigliette bianche con la riga al centro, quelle proprio, e la cadenza dell'assunzione.

Me lo ricordo il mio sedere blu per gli antibiotici e il medico che diceva: devi fare iniezioni, non posso darti altre cure per bocca senza correre rischi per l'apparato digerente.

Me lo ricordo l'otorino della mutua (una donna) che mi diceva: ma è colpa sua se sta male, respira trattenendo il fiato. Scusatemi: io in quel momento ho pensato: troia! Se ho paura e sto male come cazzo vuoi che respiri vecchia baldracca!

Mi ricordo quello a pagamento (che lavora anche all'ospedale) e mi fa l'endoscopia (non si sente niente se paghi, se non paghi non so) e dice: ma non c'è niente da operare qui. Lei deve solo fare altre lastre, questi denti mi preoccupano, ma il resto è a posto. Vedrà, prosegua la cura del suo medico e mi porti presto le lastre, queste che ha fatto ci dicono che lei non ha nulla. Solo un versamento di materia nella parte sinistra.

Mi ricordo i radiologi, mi ricordo quando mi hanno esaminato le ghiandole sul collo, gonfie come struzzi, e il medico, finita la lastra (quando ti esaminano quelle ghiandole, lo sai, che dentro ci può esserre la bestia nera, quella che fa paura a tutti), ha detto: signora, stia tranquilla, sono gonfie ma dentro non c'è niente. Niente, mi capisce? Lei non ce l'ha! Non ne ha!

Io lo so cosa sente uno che sta male sul serio, eppure a guardarla adesso, a me, sembra tutta una stronzata. Mi pare niente, ormai.

C'è di peggio? Si, come no. Ma, a me, prima di sapere, prima della trafila iniziata con la lastra, la prima, dicevano: ma se non è niente! Ma tu non c'hai un tubo. E quello che ti rode, che ti fa star peggio, è che lo dicono persone che hai vicino. Sorvoliamo.

Poi ho avuto di peggio, in altro modo. Ma queste cose ti riempiono di domande:

uno che il tumore ce l'ha cosa fa? (adesso lo so, una persona vicinissima a me è malata di tumore metastatico)

uno che ha il cuore debole che fa?

uno che non ha nessuno e non soldi?

uno che è pensionato e non ha auto?

un bambino che si trova di fronte alla paura cosa pensa? che paura ha un bambino di un flebo, di un catetere, di un solo minchia-ago-di-merda?

perchè scrivono quelle parole intelleggibili sui fogli, che poi tu, tanto le capisci lo stesso guardando gli occhi dei dottori e la paura fa 180 e torna a capo per ricominciare solo?

perchè cazzo le paghiamo le tasse se poi le lastre veloci ce le paghiamo tutte o attendiamo tempi da cimitero?

chi mi risponde?

quando un essere umano ha paura, e non mi parlate di religione o di ciarlatani della guarigione, chi capisce?

Infermieri, dottori, specialisti, ma i politici perchè arrivano a non capire proprio una sega di queste fondamentali cose?

Ho la febbre, mica mi potete dire che ho esagerato.

Ho esagerato?

Patrizia P.

 
 
 
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Un blog di: lecreaturedelbuio
Data di creazione: 30/09/2005
 

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I sit and wait
Does an angel contemplate my fate
And do they know
The places where we go
When we're grey and old
'cos I have been told
That salvation lets their wings unfold
So when I'm lying in my bed
Thoughts running through my head
And I feel that love is dead
I'm loving angels instead
And through it all she offers me protection
A lot of love and affection
Whether I'm right or wrong
And down the waterfall
Wherever it may take me
I know that life won't break me
When I come to call she won't forsake me
I'm loving angels instead
When I'm feeling weak
And my pain walks down a one way street
I look above
And I know I'll always be blessed with love
And as the feeling grows
She breathes flesh to my bones
And when love is dead
I'm loving angels instead
Chorus x 2

 
 

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