Durante le campagne elettorali assistiamo sempre di più ad una strana usanza: l'esercizio di trasformazione dei fatti in opinioni. Questa risponde ad una legge antica della retorica il cui disequilibrio però rende il confronto democratico mera demagogia. Nel ring del dibattito i fatti compiuti vengono a confondersi con le promesse, e le promesse realizzabili divengono indifferenti rispetto a quelle irrealizzabili. Questo avviene certo per un imbarbarimento del clima elettorale ma anche per una scorretta gestione della comunicazione.
Il programma di Gian Carlo Corada si è giustamente concentrato sui fatti e questo è la base per una buona amministrazione. Ma non solo, ci sono anche i simboli, che sono quel ponte che permette di rendere un fatto visibile ed un valore toccabile.
Insieme al programma di Corada propongo 4 piccoli fatti simbolici che possano dare al cittadino l'immediata percezione di un miglioramento.
Internet libero nelle piazze: nei luoghi più suggestivi e antichi della città avere la possibilità di connettersi ad internet sarebbe simbolo immediato di modernità, di tecnologia, di avanguardia.
Il Festival del violino: far suonare i nostri violini - dagli Stradivari ai violini di strada - darebbe la manifestazione del simbolo più importante di Cremona.
Il Festival di primavera: simbolo di una città unita che investa su filosofia, poesia, letteratura e cinema.(anche per fomentare un turismo culturale che cerca iniziative nuove).
Gli scacchi ai giardini: come simbolo di integrazione visibile bastano tre scacchiere in un angolo ombreggiato dei giardini.
Michele Fogliazza, candidato di Cremona nel cuore, la lista civica di Gian Carlo Corada
Inviato da: deofogliazza
il 05/10/2009 alle 15:46
Inviato da: rs1000
il 26/06/2009 alle 17:39
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il 23/06/2009 alle 09:38
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il 20/06/2009 alle 17:34
Inviato da: andrew6969
il 05/06/2009 alle 10:05