Creato da ellyna22 il 21/12/2010
crazy life for crazy minds,le sconvolgenti avventure di una liceale creativa,magari un pò svampita,ma almeno divertente e saggia!??mah..cos'è per lei la vita?!una FAVOLA gnè gnè gnè
 

 

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Pinocchio

Post n°9 pubblicato il 16 Gennaio 2011 da ellyna22
 

Un giorno di metà settembre,l’aria era frizzante e la natura tinta di colori dal rosso al giallo mentre la campanella di scuola,strillava traforandoci i timpani.

Le lezioni erano riprese da poco,che strazio!mi mancavano tanto le vacanze estive..sigh!Dopo esser scesa dall’autobus e presa la direzione verso casa,mi imbatto in una bullesca scenetta: due ragazzotti davano fastidio a un bambino magro come un filo interdentale.

Con l’aria assassina e il passo da giaguara mi avvicinai ai bulli e quando si accorsero della mia presenza era troppo tardi:”hey facce di brodo bollito che cavolo volete da questo qui?non vedete che è secco e indifeso!sparite brufolosi che non siete altro e non fatevi più vedere!GGGRRRRRRRR!UARGH!”,si spaventarono come coniglietti e corsero via,intimando però al bambino di stare attento e che un giorno sarebbero tornati.

Dopo averli visti sparire di corsa dietro ad un viottolo,mi girai verso il bambino e quasi non mi venne un colpo!!era fatto di legno!!

Io:”aaahhhhhh!ma tu..ma tu…che diavolo sei?!”

Pinocchio:”io mi chiamo Pinocchio,piacere!sono un bamb..ehm..un burattino..”

Io:”ah capisco..mamma mia!non avevo mai visto un burattino parlare..piacere comunque,il mio nome è Elle”

Pinocchio:”ti ringrazio Elle di avermi aiutato ma potevo benissimo farcela da solo”

(dal taschino dei suoi pantaloni si udì una vocina)

Voce:”non mentire Pinocchio,quei due lo sai che sono pericolosi”

Io:”oddio oddio!ma chi cavolo ha parlato lì nel tuo taschino?”

Pinocchio:”è il Grillo Parlante,guarda te lo presento”

A quel punto prese in mano un qualcosa e me lo porse,era un insetto!!!un grillo!!

Io:”aaahhhhh che schifooooooooo!”

Con una manata diedi un colpo al grillo che cadde per terra e lo schiacciai sotto la mia scarpa.
Pinocchio:”nooooooooo ma che hai fatto!!!!oddio..nooooo grillooooo rispondiii”

Io:”scusa marmocchio ho reagito di istinto!odio gli insetti non posso farci niente..mi fanno troppo schifo..poi te devi proprio tenere i grilli in tasca?!”

Pinocchio:”sigh..sigh…no..no lui non era un grillo qualsiasi,era la mia coscienza!capisci???la mia coscienza!ora è morto e senza coscienza non potrò diventare un bambino vero..che hai combinato!!sei una disgraziata!ti odio!”

Io:”hey piano con le parole!non lo sapevo che quel coso era importante per te..ti chiedo scusa!e vorrei far qualcosa per aiutarti,vieni alzati che ti accompagno a casa e mi spieghi per bene..”

Pinocchio:”è il minimo che puoi fare dopo quello che hai combinato!”

Lo aiutai a rialzarsi..mamma mia che pazzo!per uno stupido insetto schifoso!però è vero,avevo ucciso il suo animaletto e dovevo farmi perdonare!era un dovere.

Così come promesso lo accompagnai a casa e qui conobbi suo “padre”,l’imbecille che lo ha inventato.

Si chiamava Geppetto e seppur sembrava in tutto e per tutto quei vecchietti zitelloni e sfigati,era gentile e comprensivo col suo figlioletto (figlioletto?!ma che dico!bah!).

Comunque si arrabbiò ferocemente con me per aver ucciso l’insettaccio e mi spiegò che era molto importante quel Grillo per il povero Pinocchio.

In pratica fu così,tempo fa Geppetto siccome si sentiva molto solo (aveva un gatto zoppo e un pesce rosso cieco),inventò un burattino per tenergli compagnia ed espresse il desiderio che diventasse “reale” in modo che parlasse e in modo che pure la sua compagnia fosse reale.

Così una sera,la fatina azzurra (sta stronza!) con un incantesimo rese vivo Pinocchio e il vecchio Geppetto ne fu troppo felice!il problema è che Pinocchio era un inguaribile bugiardo poiché privo di coscienza..dopotutto..cosa mai ci si può aspettare da un pezzo di legno?!così la fatina azzurra creò il Grillo che gli fece da guida in modo che Pinocchio potesse dire meno bugie possibili!e non è tutto,la fatina promise a Pinocchio che se smetteva di dire bugie e faceva delle buone azioni,sarebbe diventato un bambino vero in carne ed ossa!ma adesso che il Grillo è morto,sto poveraccio di burattino non ha più una coscienza e quindi sono cavoli amari!che fare?!Geppetto desiderava tanto che la sua creazione diventasse un bambino vero con cui passare il resto dei suoi giorni,ma per colpa mia questo desiderio svanì!mi supplicò ordunque di aiutarlo e fargli da “coscienza”!sè sé questo voleva che gli facessi da babysitter altrochè!comunque che fare..niente..la colpa era solo mia dopotutto e quindi ero in dovere di aiutare questi due disgraziati.

Pinocchio aveva appuntamento alle 18 con la fatina nella suacasetta nel bosco e mi chiese di accompagnarlo da lei così le avrei parlato,la mia missione quindi era cominciata!

Ore 16.45 uscimmo dalla casa di Geppetto dopo un’abbondante merenda e prendemmo la strada per la periferia in direzione del bosco.

Dopo alcuni incroci,sbucò fuori da chissà dove un bamboccio coi capelli rossi e le lentiggini che sembrava già conoscere pinocchio,

Moccioso: “hey Pinny!ciao!dove vai di bello?vicino al palazzetto dello sport hanno allestito un piccolo luna park,ci andiamo?”

Pinocchio:” Ciao Lucignolo!no mi dispiace ma devo andare con Elle dagli alieni a mascherare i conigli”

Io:” Pinocchio!che cavolo dici?!è un’altra delle tue bugie..guarda che prendo un accendino e ti do fuoco!”

Pinocchio:”ehm…ehm…io e Elle stiamo andando dalla fatina per parlare di alcune cose molto importanti..mi spiace Lucignolo non posso..”

Lucignolo:” e così questa bambola si chiama Elle eh..dai ragazzi andiamo un po’ al luna park e poi andate dalla fatina!vedrete che ci divertiremo,ne vale proprio la pena!”

Io:”senti carotina mi spiace ma alle 18 dobbiamo essere a casa della fatina”

Lucignolo:” e allora bambola?!avete circa 1 ora ce la farete ce la farete..tu non vuoi venire Pinny?!”

Pinocchio:” beh..io beh..mi piacciono tanto i luna park e giocare..divertirmi..”

Lucignolo:” ci sarà da divertirsi un casino..andiamo!”

 

Il moccioso pel di carota afferò per un braccio Pinocchio e lo portò dall’altra parte della strada in direzione del luna park.Gli urlai di tornare indietro,ma era tutto inutile,al burattino piaceva l’idea di visitare giostre e bambocciate varie.

Non mi restava far altro che assecondarlo e poi portarlo via prima delle 18.

Arrivati sul posto Lucignolo propose di andare a vedere il Mangiafuoco,un omone burbero che ingoiava torcie..bah!impressionante!delle cameriere intanto ci offrirono una bibita..era strana..puzzava di medicina e la buttai..Tutti i bambini invece pareva apprezzarlo quella sorta di sidro e pure Lucignolo e Pinocchio si fecero un paio di bicchieri..bah!questi bambini!Mentre tutti erano impressionati a guardare il Mangiafuoco,notai che dal sedere di un bambino sbucò un coda!una coda si!e da un altro bambino spuntarono delle orecchie..erano code e orecchie da asino!oh mamma mia,vabbeh che certi marmocchi sono degli asini ma non pensavo nel vero senso della parola!poco a poco si trasformavano tutti,pure Lucignolo e Pinocchio!che fare ora?!santo cielo mica sono una maga io o una fata!ahhh una fata ma certo!

Dissi a Pinocchio di aspettarmi lì e mi precipitai verso il bosco,solo la fatina azzurra avrebbe potuto aiutare i bambini!

Arrivata nei pressi del bosco mi fu facile trovare la casetta della fatina,probabilmente mi guidò l’istinto e quando la incontrai le spiegai che Pinocchio era in pericolo.

La portai al luna park e con un colpo di bacchetta ritrasformò tutti i bambini e con un'agitata di mantello,teletrasportò me e Pinocchio nella sua casetta nel bosco.

Si congratulò con me e rimproverò il burattino,
Fatina:” lo sapevi benissimo che Lucignolo non è un tipo raccomandabile caro Pinocchio..meno male che c’era Elle..a quanto pare la tua nuova coscienza..brava mia cara,nonostante sei un’assassina,hai fatto un buon lavoro stasera!”

Io:”sé vabbeh grazie tante..senta veniamo al dunque,voleva vedere Pinocchio per parlargli no?bene,gli dica!”

Fatina:”si hai ragione…ebbene Pinocchio vedi..ultimamente ti sei comportato molto bene,hai detto pochissime bugie e hai fatto tutto quello che io e il Grillo ti avevamo chiesto di fare in modo che tu potessi compiere delle buone azioni…ora..mancherebbe solo un tuo gesto eroico per completare l’opera e poi porai diventare un bambino vero!”

Pinocchio:”un gesto eroico?del tipo?”

Fatina.”vedrai che l’occasione non mancherà..però Elle dovrà starti vicino e aiutarti..”

Io:”che stress però..vabbeh..non ho altra scelta..”

Fatina:”ora è tardi ragazzi,sarà meglio che andiate..iddi ibbi picci bubate,subito a casa ora tornate!”

 

Con un colpo di bacchetta ci fece ritrovare davanti alla casa di Pinocchio,ma notammo che era buia e alla porta era appeso un biglietto..era di Geppetto,ovviamente,e disse che si era dimenticato di dire a Pinocchio che andava al mare a pescare e che sarebbe tornato il giorno dopo.

Pinocchio però ebbe un presentimento e decise di andare al mare a cercare il padre..cercai di calmarlo,ma niente da fare!entrò in casa e prese un po’ di polvere magica che gli aveva regalato la fatina e ci teletrasportammo al mare.

Ci ritrovammo vicino alla barca di Geppetto,ma di lui nessuna traccia finchè vedemmo qualcuno in acqua sbraitare..era proprio Geppetto!

Ci urlò di aiutarlo ma Pinocchio non poteva entrare in acqua e io sebbene sapessi nuotare,non avevo di certo la forza di aiutare un vecchio,inoltre nessuno dei due sapeva manovrare la barca.Ma un tentativo dovevamo farlo e così,anche se un po’ di fatica e un paio di resie facemmo partire la barchetta e ci dirigemmo verso il vecchio,ma ad un certo punto capimmo perché era così terrorizzato,c’erano degli squali che lo circondavano!lanciai una corda a Geppetto,ma si strappò.Gli squali erano in avvicinamento e non sapevo che fare.Quando uno squalo balzò fuori dall’acqua per aggredire il vecchio,Pinocchio saltò dalla barca con un coltello in mano e infilzò lo squalo uccidendolo,mentre io cercai di tirare su Geppetto con tutto quello che mi capitava sottomano finchè il vecchio riuscì ad aggrapparsi alla barca e a salire definitivamente.Rimaneva il problema del povero Pinocchio che era in acqua!e si sa che il legno in acqua si gonfia,ma Geppetto lo recuperò con una canna da pesca,compreso lo squalo che aveva ucciso pinocchio perché gli era rimasto aggrappato.Poi di tutta fretta il vecchio si diresse verso la riva.

Io avvolsi in un paio di stracci il povero burattino fradicio,mentre il vecchio preparò l’auto per fare ritorno a casa.Arrivati a destinazione,asciugammo Pinocchio e lo mettemmo sul letto per farlo riposare.Era ancora svenuto e decidemmo quindi di lasciarlo in pace.Geppetto mi consigliò di andare a casa a dormire e di tornare la mattina seguente.

Il giorno dopo andai a casa di Pinocchio,ero abbastanza preoccupata..era simpatico dopotutto!e quando entrai con mio stupore vidi che era diventato un bambino in carne ed ossa!Geppetto mi spiegò che quella sera stessa arrivò la fatina per aiutarlo e visto il gesto eroico di salvare il padre,lo trasformò in un bambino vero perché se lo era proprio meritato!Geppetto mi fece accomodare a tavola,

Geppetto:” è quasi ora di pranzo Elle e quindi..pesce!”

Io:” ma è lo squalo di ieri sera vero?!”

Geppetto:”oh si sentirai che buono!forza Pinocchio siedi a tavola,finalmente anche tu puoi mangiare tutto quello che vuoi adesso che sei un bambino vero”

Pinocchio:”si papà grazie!e grazie anche a te Elle,senza di te non ce l’avrei mai fatta..non ho mai avuto tutto quel coraggio e poi il Grillo era solo un insetto,non mi avrebbe potuto aiutare nello stesso modo”

Io:”non è vero Pinocchio,avresti fatto tutto da solo,sei in gamba”

Geppetto:” quel che conta è che tutto è bene quel che finisce bene ragazzi!e ora,buon appetito!”

 

Ci gustammo il pranzo di Geppetto,devo ammettere che era proprio un ottimo cuoco!

E aveva ragione,tutto è bene quel che finisce bene!fui fiera di aver aiutato Pinocchio a diventare un bambino vero nonostante glielo dovessi.E dopo il pranzo,gli promisi di tornare a trovarlo,magari con mio fratello così sarebbero potuti diventare amici e avrebbero potuto giocare insieme.

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