BIZZARE N' FAVOLOUS

Alice nel paese..delle meraviglie????

Ciao a tutti!Questa è la mia storia si,ma col cavolo che mi chiamo Alice!Il mio nome è Elle e vivo in un piccolo paesino di 4gatti e un paio di nanetti.

Studio in un liceo,al centro di una grande città e lì si che c’è vita!un giorno,dopo una noiosissima mattinata di lezioni e stress psicopatico,sono uscita per una passeggiata con la mia cagnetta Eve,per esplorare un pochettino questa città che non conosco tanto bene,oltre al liceo difatti non sono andata da nessun’altra parte!

Mentre stavamo camminando per i fatti nostri,un moccioso coi dentoni mi urta e mi ruba la borsetta:

“doh!e che chezz!marmocchio torna quiiiii”,mi metto a urlare furibonda!

In quella borsetta avevo le mie cose più importanti!più indispensabili: Ipod,cellulare,portafoglio con documenti e buoni pasto di ciambelle per 3mesi,una spazzola,un paio di manette,cerotti dei pokemon,una corda col cappio a forma di cuore,un coltellino svedese,make up ed accessori e altre cosucce di cui una ragazza non potrebbe farne a meno!

Decido quindi di prendere in braccio Eve e di correre verso il ladruncolo,il problema è che è veramente veloce!

In mezzo al marciapiede oltretutto,mi si piazzano davanti due damigiane..ah no!erano due bambini,ma un po’ grassottelli e con l’espressione da chi si è appena svegliato.

Mi guardano e con una stridente cantilena esclamano: “ciao!noi siamo Duke e Luke,due gemelli col cappello e lo urliamo a gran voce,tu invece perché corri così veloce?”.

Io col fiatone e gli occhi che mi escono dalle orbite rispondo: “sentite bambini,siete bellini ma io adesso devo andare,un ladro devo acchiappare!!...(accidenti mi è scappata la rima)”.

Però loro non vogliono lasciarmi andare..

Duke&Luke: “tu non puoi andare,ormai sarà lontano!prendici per mano,resta con noi a giocare!”

Io: “non ci penso proprio,anche se è lontano lo prenderò!mica posso fargliela passare liscia!”

Duke&Luke: “noi insistiamo,vogliamo ridere!dai che giochiamo!ti faremo divertire!”

Io: “non mi farebbe divertire neanche il solletico in questo momento!e ora scusate,ma io vado!”

Prendo la rincorsa e fuggo da quei due strambi,dirigendomi verso una piccola via.

Sono sicura che il moccioso è passato di qui,l’ho notato prima e poi sento una puzza di brodo di carote,non può essere che lui!A quel punto,per mia fortuna(?),vedo un signore piuttosto anziano che scopa il marciapiede davanti al cancello della sua casa,con un sigaro in bocca da cui usciva talmente tanto fumo da creare attorno al vecchio una cortina di nebbia.

Gli chiedo se per caso ha visto quel ladro coi dentoni.Mi fa un gran sorriso e mi risponde: “certo che l’ho visto!lo vedo tutti i giorni!è il nipote delle fioraie dicono,ma io non ne sono sicuro..però è un gran brigante!questo si!ruba sempre le carote negli orti..hey sai che ti dico?mi è venuta voglia di un thè,entra che te ne offro una tazza” una tazza di thè di primo pomeriggio proprio non mi và e poi ho fretta!ma a una mia risposta negativa questo mi prende per un braccio e mi porta dentro casa.

C’erano tazze e teiere dappertutto!sembrava vivesse di solo thè!però io di tutta corsa sono uscita dalla casa e ho continuato per la mia strada.

Ero a un incrocio,non sapevo proprio dove andare adesso,ma vedo dall’altra parte della strada un negozio di fiori e una vecchietta davanti alla porta.

Le vado incontro e le chiedo del dentone: “è vero che è suo nipote?”,lei si mette a ridere “hahaah ma no cara!io e le mie sorelle lo diciamo per tenere buona la gente..infondo quel ragazzino è gentile..ma ora dai su entra”,poi escono le altre due e puntandomi contro il dito si mettono a ridere come pazze! tutte e tre le vecchiette ridevano e non la smettevano!poi di colpo le vedo scappare dentro e una terrorizzata esclama “via via che c’è alfio!lo scatgatto!”.Effettivamente mi giro e vedo un gatto,copro gli occhi a Eve e lo guardo..era grosso e orrendo e poi sento la voce della fioraria che mi dice:“scappa ragazzina,è furioso con noi perché lo chiamiamo scatgatto,ti lancia le palline di sterco,scappa!è il gatto del bimbo coi dentoni,ma è così brutto..”.

(ahhh è il suo gatto!forse mi porterò da lui) penso fra me e me.Decido così di liberare Eve per farlo scappare e ovviamente il gatto si mette a correre.

Lo seguo e lo vedo andare verso un enorme palazzo!molto molto elegante.

Leggo le incisioni sul campanello “Proprietà del sindaco,la signora Regina de Core”.

Ma che ci farà quel moccioso dal sindaco???beh,suono il campanello e una voce minacciosa e rauca di donna mi risponde: “chièèèèèèèèèè?stavo facendo la mia maschera di bellezza delle 15!chi osa disturbarmi acciderba infangata alle alghe ondoseeeee”.

(oddio questa è pazza) mi metto a pensare,ma mi faccio dolce e le rispondo: “sto cercando un bambino coi dentoni,lei per caso lo ha visto o lo conosce?”.

“beh..si..forse..no..non so..e mi disturbi per un marmocchio coi dentoni?e vabbeh,entra che è meglio!”.

Mi apre il cancello ed entro nell’abitazione,mi accoglie una signora enorme in accappatoio e coi dentoni che si stava asciugando il viso.

Sindaco: “scusa ancora se mi presento così,ma è colpa tua biondina che mi hai disturbata!dovrei spedirti dritta in tribunale!”

Io: “oh no per carità!mi scusi se l’ho disturbata,volevo solo ritrovare quel marmocchio schifoso,perché mi ha rubato la borsetta!”

Sindaco: “ah la borsetta è tua!meno male..credevo mi stesse crescendo male..con strane inclinazioni..hey,marmocchio schifoso a chi??????????si dia caso che si chiama Carletto ed è mio figlio!!!dovrei spedirti subito in carcere in cella di isolamento per questo affronto!”

Io: “uh mamma saura!non sapevo fosse suo figlio!mi scusi tanto..davvero!io rivorrei solo la mia borsetta,per favore!”.

Sindaco: “te la vado subito a prendere così tu e il tuo sacco di pulci vi togliete dai piedi!quel ladruncolo disgraziato dopo mi sente!dovrei fargli un bel processo..tsè”.

Tiro un lungo sospiro di sollievo e quando torna con la mia borsetta,me ne vado a gambe levate perché mi pare proprio che lì siano tutti dlin dlon.Che razza di pomeriggio!e che razza di passeggiata!ma si sta facendo buio ed è ora che prendo l’autobus per tornare a casa..non farò mai più delle passeggiate in questa città,assicurato!ci vengo solo per il liceo,che già questo basta e avanza.