Qualche giornetto di ferie e' in arrivo, il lexotan non l'ho comprato e ho ricominciato a bere caffe'.
Questa combinazione di eventi mi fa stare un po' meglio.
Ringrazio le persone intervenute sulla rivelazione del Caso Umano... apprezzo molto le vostre parole, le vostre esortazioni e le vostre manifestazioni di stima... ma finche' non faro' pace con me stessa e con i miei limiti, sara' difficile che io riesca a calmarmi e soprattutto a non pensare ancora cose analoghe.
Sto cercando di guardarmi dall'esterno, consolandomi con la filosofia del "in fondo nel mondo c'e' di peggio".... ma non riesco a convincermi molto che sia la strada giusta. Non riesco a fare a meno di chiedermi quanto si vivrebbe meglio senza avere la consapevolezza dei propri limiti e dei propri difetti, senza rimettersi continuamente in discussione... perche' metterci la cosiddetta "pezza" dopo aver avuto consapevolezza non e' mai come non averla avuta mai la consapevolezza... Un pensiero contorto che mi assilla da anni. Tra l'altro senza soluzione. Una volta che la consapevolezza la hai e i problemi te li poni, hai perso l'ingenuita' e l'innocenza. Ogni tentativo di tornare nell'Eden e' soltanto una farsa.
Ok, ok, e' venerdi' 11 agosto, e forse farei bene a concentrarmi solo sulle mie prossime vacanze.
Il serpente e la mela dovrei lasciarli ad altri momenti.
Eppure... come faccio a non pensarci?