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La "parte" degli angeli

Post n°57 pubblicato il 05 Aprile 2013 da Angycritica

La “PARTE” degli ANGELI

Regia: Ken Loach

Genere: Commedia - Drammatico

Durata: 101

 

Il regista ci fa riflettere su come il degrado dei sobborghi popolari possa influire sia sulla vita delle cosiddette famiglie normali, sia quella delle famiglie a rischio (genitori alcoolisti, disoccupati o litigiosi, delinquenti) e sui loro figli, specchio della loro condizione di vita.

Robbie, giovane delinquente di Glasgow, viene condannato assieme ad altri piccoli delinquenti da un giudice di buon cuore, dopo che questo ha considerato la loro storia familiare, ai lavori socialmente utili (300 ore). Il giudice dà loro una possibilità, “i servizi sociali”, per poter uscire dal giro. Cambiare abitudini e, perché no, amicizie.

Robbie inizia a piccoli passi un percorso di redenzione grazie all’amore di Leonie, la sua compagna, e la nascita del piccolo Luke. Mentre svolge il servizio di pubblica utilità conosce Albert, Rhino e Mo, simpatici piccoli furfanti, ed Harry, loro responsabile e tutor.

Harry prende in simpatia i quattro ragazzi e li incoraggia a rigar dritto, sa che la grave crisi economica rende difficile un loro onesto reinserimento nel mondo del lavoro. Come dice Robbie: “se guardano il mio viso con questa cicatrice e la mia fedina penale nessuno mi offrirà mai una chance”. Li porta in gita con sé a visitare una distilleria di whisky.

Robbie scopre così il suo talento innato, che gli permette di riconoscere i vari tipi di whisky semplicemente annusandoli. Robbie studia libri su libri e diviene il maestro dei nuovi amici, che altro non sono che ladri di galline. Il riscatto dei tre giovani è legato al whisky che gli inglesi amano tanto e per una bottiglia sono disposti a spendere cifre da capogiro.

Il 2% di scotch contenuto in una botte ogni anno evapora nell’aria, “la parte degli angeli”,

da qui il titolo di Ken Loach. Il regista nel film mostra grande simpatia per questi giovani, ai quali non è mai stata offerta dalla vita alcuna possibilità. Lo sceneggiatore Paul Laverty (sceneggiatore per 12 film del nostro regista sin dal 1996, ai tempi di “Canzone di Carla” ) prende spunto per i dialoghi dalle strade di Glasgow.

Il film è delizioso, divertente pur nella sua drammaticità. Gli attori sono bravi ed alcuni sono dei caratteristi nati.

Ken Loach ogni anno ai festival di Venezia, Cannes, Berlino presenta un nuovo film e, nonostante i suoi 76 anni, le sue pellicole a sfondo sociale non sono mai banali, spesso sono divertenti nonostante la drammaticità della vita dei protagonisti.

Ricordiamo “Full Monty”, “Il mio amico Eric”, “Riff- Raff”.

Nel film “La parte degli Angeli” sia Loach sia lo sceneggiatore tifano per Robbie e i suoi tre

squinternati amici piuttosto che per i poliziotti. Esilaranti le battute .

Ken Loach per bocca di Harry e altri personaggi ci sottolinea una semplice e profonda verità: “bisogna dare sempre una possibilità a tutti”.

                                                                                                                                  ANGY

 
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