Il film narra le prime 150 pagine del romanzo “Oil” di Upton Sinclair che ci descrive il magnate Edward L. Doheny (1856- 1935 ).
Il protagonista Daniel Plainview ( Daniel Day Lewis) inizialmente cercatore d’argento, alla fine dell’800, diverrà col passare del tempo, un magnate del petrolio misantropo e privo di scrupoli.
Il protagonista sfrutta la presenza dell’unico figlio per convincere i contadini a cedergli i terreni e con la fortuna che lo accompagna diverrà uno dei più abili cercatore di pozzi petroliferi. Il figlio a causa di un incidente perde l’udito , ciò condurrà Daniel verso una misantropia che lo farà precipitare in un’avidità sconsiderata e verso un’abbruttimento fisico e soprattutto spirituale. Pian pianino si allontana dal figlio e lo affiderà completamente a un professore che gli insegnerà il linguaggio dei segni per comunicare.
Di rilievo la figura del giovane predicatore che prima aiuterà Daniel e successivamente quando non gli viene elargità la somma necessaria per costruire una nuova cappella gli mette contro tutta la comunità. Bravo e convincente l’attore che interpreta il predicatore
che manipola la comunità con sermoni spettacolari e con la sua presunta capacità di guaritore.
Una riflessione sulla capacità di alcune persone che spacciandosi per santoni, guaritori,veggenti riescono a derubare coloro che infelici e sole vedono in loro “ La speranza di una guarigione o di una vita migliore ,sia dal punto di vista affettivo sia economico” :
I primi 20 minuti di proiezione ci coinvolgono fisicamente; proviamo ansia, paura, preoccupazione per le sorti del protagonista che si trova in difficoltà in un deserto dove non vi è nessuno tranne che Lui . Il protagonista uscirrà vincitore sia sulla natura, scava nelle sue viscere prima per cercarne l’argento poi l’oro nero , sia sui poveri contadini che si fidano di Lui padre apparentemente coinvolto dal figlio al quale in seguito butterà in faccia la sordita verità “ Il suo visino di fanciullo gli è tornato comodo per convincere i contadini a cedergli la terra”.
Daniel Day-Lewis , il protagonista, interpreta con la sua solita bravura un personaggio privo di scrupoli , senza sentimenti pronto ad uccidere chiunque gli metta il bastone tra le ruote.
Il film ci fa capire come è nato il capitalismo in America e come sono coloro che lo rappresentano “ Uomini senza scrupoli che calpestano tutto e tutti per perseguire i loro fini”. Il predicatore e come le grandi lobbie attuali ( Armi, Sigarette, Alcol e grandi fast-food) le quali sfruttano le debolezze degli uomini per trarne enormi guadagni.
Il nero colore del petrolio e dell’abito dei servitori di Dio viene usato sia dal protagonista sia dal predicatore per abbindolare gli altri e trarne lucro.
Il film è imponente.
Bellissima la colonna sonora che ci accompagna per tutta la proiezione e ci inchioda alla poltrona sino a quando non si riaccendono le luci.
Bravi gli attori.
Superlativi il predicatore e il bravo Day-Lewis che rendono grande il film.
Angy
Inviato da: amosgitai
il 21/12/2011 alle 00:20
Inviato da: emit80
il 17/07/2009 alle 03:00
Inviato da: emit80
il 18/04/2009 alle 01:30
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il 14/03/2009 alle 10:20
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il 08/02/2009 alle 10:22