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Bianco e Nero
Regia : Cristina Comencini
Carlo( Fabio Volo) e Elena ( Ambra Angiolini) coppia felice, vivono a Roma con la loro bambina. Elena lavora con Bertrand collega di colore, colto e raffinato,in un’associazione umanitaria che raccoglie fondi per aiutare i bambini African. Come spiega Bertrand in una conferenza, a scopo benefico, “ Noi andiamo in palestra per smaltire le calorie alimentari in eccesso. I piccoli africani ipoalimentati bruciano 1/3
di ciò che mangiano per recarsi a scuola distante dalle loro abitazioni parecchi Km,
che percorrono naturalmente a piedi. Questi sono i controsensi dei nostri tempi “ chi troppo chi poco”. Elena cerca di sensibilizzare la figlia insegnandole la disponibilità verso i meno fortunati facendole comprendere quanto fortunata sia. Bimba ricca, coccolata e viziata soprattutto dai nonni materni ricchi e razzisti. La bimba nonostante gli sforzi della madre vive in una società che considerano le persone di colore dei poveracci e Lei come gli adulti ,all’insaputa della madre, fa lo stesso ,maltratta la Barbie di colore e la fa trattare da serva dalla Barbie bionda e bellissima.
Dall’altra parte troviamo la figlia di Bertrand che vuole i capelli lisci e desidera con tutta sé stessa la “ Barbie sposa” la “ Barbie bionda con gli occhi azzurri”.
Carlo ragazzo di umili origine e restio ad accompagnare la moglie, pur condividendone le idee, alle conferenze che organizza con Bertrand a scopo benefico.
Come Lui stesso dice:
Intristisce anzi è un pugno allo stomaco vedere le foto di quei poveri piccoli denutriti, dallo sguardo assente che sembra guardare nel nulla.
Quando costretto si trova ad accompagnare Elena in una “ galeotta conferenza” conosce mentre fuma una sigaretta Nadine, moglie di Bertrand, che come afferma Lei “ Pur essendo Negra non se né può più di questi bimbi di colore denutriti ecc…” .
Nasce subito un’intesa tra i due che ridono e scherzano sulla conferenza e i loro organizzatori. In questa occasione Nadine non sapendo che Elena e la moglie di Carlo dice ridendo : “ la classica bianca che raccoglie fondi e a casa la cameriera di colore con il grembiulino bianco la serve a tavola”. (A fine conferenza entrambi scopriranno di essere moglie e marito degli organizzatori della conferenza).
L’intuizione di Nadine è esatta , invitata da Carlo alla festa di compleanno della figlia gli aprirà a casa dei suoceri la classica cameriera di colore con il grembiulino bianco. Elena domanderà al marito perché non ho pensato io ad invitare i figli e la moglie di Bertrand a partecipare alla festa di compleanno di nostra figlia?
Elena e Bertrand lavorano insieme da 7 anni ma non sono amici ma solo colleghi, come mai? Stessi ideali ma nulla di più.
Giusta l’osservazione di Carlo : Tra i nostri amici non vi sono persone di colore PERCHE’ ?
Tutti si meraviglieranno alla festa di compleanno della figlia di Carlo nel vedere una donna di colore elegante, distinta…….che qualcuno scambia per la cameriera.Lo stesso succederà a Carlo quando andrà a cercare Nadine all’ambasciata dove lavora, viene scambiato per un cameriere. I bianchi camerieri di colore e i neri camerieri bianchi.
Nel film la vittima non è un povero “ vu cumpra” ma un plurilaureato, colto , raffinato , “capo” di Elena culturalmente superiore a Carlo semplice ragazzo che diventa l’eroe del film si innamora di una donna che parla la sua stessa lingua quella dell’amore che va oltre il colore della pelle , la differenza di classe e di razza. Brave le madri di Carlo e Elena. Olga (K. Ricciarelli), semplice come il figlio Carlo, ci racconta dell’infatuazione avuta per un uomo colto e raffinato. Al momento di scegliere Olga non ha avuto dubbi : “Il diverso ci affascina e ci fa sognare” “ E’ un momento, tutto poi ritorna alla normalità”. Adua (A. Bonaiuto) e l’esatto contrario della figlia Elena. Adua è razzista, fatua e superficiale, cosi ci viene presentata. Una cosa viene sottolineato nel film “” L’amicizia e tra quelli come noi . Ci ghettizziamo per antichi redaggi culturali, ci diffendiamo da tutto ciò che diverso da noi.
Bravi gli attori , tranne l’ Angiolini sempre uguale nella recitazione.Piacevole il film.
Una critica alle frasi a sfondo sessuale che vengono fatte dire da una prostituta di colore su un sito erotico su internet ,ciò rende il film poco adatto a ragazzi compresi tra una fascia di età compresa tra gli 11- 15 anni .E’ auspicabile che i ragazzi giovani lo vedano , in un periodo dove si parla di bullismo, violenza gratuita , forse potebbe aiutare quei ragazzi che per far parte del gruppo non hanno il coraggio di tirarsi indietro e restar soli con i propri principi o almeno le loro idee.
Dal film emerge che i bianchi sono razzisti cosi pure gli uomini di colore. Il vecchio proverbio “ Mariti e buoi del paese tuo” sembra vero anche se molto discutibile.
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