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Effetti sulla salute umana degli impianti di incenerimento di rifiuti: cosa emerge dallo studio di Forlì
Post n°187 pubblicato il 17 Luglio 2009 da cs206
Gli inquinanti emessi dagli inceneritori esplicano i loro effetti nocivi sulla salute delle popolazioni residenti in prossimità degli impianti o perché vengono inalati, o per contatto cutaneo, o perché, ricadendo, inquinano il territorio e quindi i prodotti dell’agricoltura e della zootecnia. Questo è il caso in particolare delle diossine. Non a caso, il Decreto Legislativo 228 del 18/05/2000 stabilisce che non sono idonee ad ospitare inceneritori le zone agricole caratterizzate per qualità e tipicità dei prodotti. In diversi paesi europei ( Olanda, Spagna, Belgio, Francia) sono state segnalate contaminazioni da diossine, specie di latte e suoi derivati, in aziende agricole poste in prossimità di tali impianti. Non va dimenticato inoltre che gli alimenti eventualmente contaminati possono essere distribuiti e consumati altrove, per cui la popolazione esposta può essere ovviamente molto più numerosa. La stima dell’esposizione di fondo (TCDD e similari) nei paesi dell’Unione Europea è compresa fra 1,2-3.0 pg/WHO TEQ/kg pro capite; tali limiti sono già ampiamenti superati in diverse realtà e, se pensiamo che l’UE raccomanda come dose massima tollerabile 2pg/TEQ/kg.day, è ovvio che qualsivoglia ulteriore esposizione porterebbe facilmente a superare ciò che la stessa Unione Europea raccomanda! Sconvolgente relazione sugli effetti sulla salute da parte delle sostanze rilasciate dagli inceneritori, chiamati termovalorizzatori, che alcune amministrazioni vogliono a tutti i costi adottare, trascurando le ricadute sulla salute, privilegiando gli aspetti legati al tornaconto economico.Una campagna di disinformazione dei mass media e degli organi competenti che in molti casi favorisce la diffusione di "leggende metropolitane", quali quella che vedrebbe questi impianti estremamente convenienti, e soppratutto puliti e "depuratori" dell'aria...
Video lezione realizzata dal giornalista Matteo Incerti sul ciclo integrato alternativo ad inceneritori e mega discariche: riduzione, raccolta porta a porta, compostaggio, trattamento meccanico bio...
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