Oggi il cielo indossa un manto di pioggia e l’aria ha l’odore umido e antico dei ricordi lasciati in cantina, fantastica decadenza di un crepuscolo invernale.
L’inverno è la mia stagione mentale, probabilmente grazie alla mia natura che gli si consacra inconsciamente.
Sono irrimediabilmente contaminata dagli stati di malinconia e dai toni scoloriti e vetusti, mi piace pascermi in certi soffici struggimenti che hanno la gloriosa bellezza delle foto sbiadite.
Essendo io una creatura lunatica e propensa ai chiaroscuri, non credo sia troppo sorprendente la sottile relazione con l’immagine capovolta dell'estate, in un un tempo ossidato e livido di meraviglie nascoste.
A breve uscirà dal suo letargo il mio spirito dei mesi fumosi e si aggirerà per vicoli e sentieri, con lo sguardo perso alle gradazioni del grigio e del nero e il pensiero gradevolmente imbiancato da singolari visioni di neve.
Mi preparo a celebrare questa stagione, languidamente immersa nel gelo del mio presente.
Inviato da: comelunadinonsolopol
il 12/02/2009 alle 23:29
Inviato da: cattivafuoriedentro
il 12/12/2007 alle 00:04
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il 19/11/2007 alle 15:38
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il 27/10/2007 alle 17:48
Inviato da: graffi_sull_anima
il 27/09/2007 alle 14:25