Odore di ali bruciate e fumo che fa arrossare gli occhi.
L’alibi della rinascita lo tengo buono per i giorni a venire, il fuoco è un abito sempre di moda, ma a volte brucia troppo.
Ammantata di lividi, non tollero i miasmi irritanti che mi fanno traboccare umori malsani.
Le maschere di perbenismo mi vanno strette, non riesco più ad indossarle e senza quelle è difficile presentarsi al pubblico.
Più di tutto mi turba che il fumo della mia lenta combustione abbia fatto lacrimare qualcun altro.
Avessi avuto più controllo delle mie emozioni avrei arginato in me la catastrofe privata, evitando ferite a chi non le ha meritate.
Adesso resto qui con i miei demoni, con le domande postume e altre speranze che colano a picco.
Era parecchio che non cadevo giù da un'altezza simile e, mentre guardo tutto dal basso, sento l’inconfondibile camminata del cuore che danza il suo valzer nel mio petto... ottimo ballerino.
Esamino con cura i ferri del mestiere per l'exeresi di tutto quello che non è stato e che non saprò più realizzare, ma non so se sono pronta a questo intervento.
Inviato da: comelunadinonsolopol
il 12/02/2009 alle 23:29
Inviato da: cattivafuoriedentro
il 12/12/2007 alle 00:04
Inviato da: alessandra.chiusi
il 19/11/2007 alle 15:38
Inviato da: etnego
il 27/10/2007 alle 17:48
Inviato da: graffi_sull_anima
il 27/09/2007 alle 14:25