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STRISCE BIANCONERE

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Gli intoccabili

Post n°351 pubblicato il 28 Aprile 2010 da goblins76
 

MILANO, 28 aprile - Una telefonata, l'ennesima prodotta dalla difesa di Luciano Moggi nel processo Calciopoli in corso a Napoli, che fa parte di altri dieci contatti oltre alle 74 chiamate che saranno acquisite dal Tribunale, "scoperti" dal consulente dell'ex dg della Juventus Nicola Penta. Al telefono, dopo il derby Inter-Milan (0-1 con gol di Kakà) del 27 febbraio del 2005, c'è l'allora presidente dei nerazzurri Giacinto Facchetti con l'arbitro che diresse il derby, Massimo De Santis. I due parlano della gara e Facchetti si scusa per non essere passato a salutare il direttore di gara al termine della stessa partita. Oltre a questa chiamata la difesa di Moggi ha prodotto tre telefonate tra il Bologna e l'arbitro De Santis; altre tre tra l'Inter e il designatore arbitrale Bergamo; due tra il Parma e i designatori; e una, infine, della durata di 42 minuti, tra il presidente del Cagliari Cellino e Bergamo.

Questa la trascrizione della chiamata Facchetti-De Santis.
De Santis: "Pronto".
Facchetti: "Massimo? Ciao sono Giacinto".
De Santis: "Oh...Giacinto...".
Facchetti: "Volevo chiamarti ieri però dopo ho avuto un pò di cose....siccome ieri non sono passato dopo la partita, ma non è che fossi...".
De Santis: "No...macchè scherzi..ho capito, ho capito..vabbè là... li solo con la fortuna te la puoi prendere...".
Facchetti: "Era una partita...da pareggio, proprio".
De Santis: "Si da pareggio...".
Facchetti: "Nessuno dei due ha avuto occasioni...".
De Santis: "Io infatti... guarda ero convintissimo che tanto ormai sarebbe finita in pareggio... poi c'è stata quella palla che ha sbattuto sul piede di questo e ha cambiato tutto...".
Facchetti: "È tardato a venire su Emre, sono rimasti li da soli...".
De Santis: "È quello il problema... sì che poi alla fine Kakà neanche ha tirato, voleva fare lo stop...".
Facchetti: "Sì, voleva fare lo stop... vediamo di ripartire".
De Santis: "Sì, di ripartire bene....anche perchè io ho rivisto la partita anche ieri sera... me la sono fatta registrare... come possesso palla, come tutto non c'è stato paragone in campo...".
Facchetti: "Sì, abbiamo avuto possesso palla superiore noi a loro però era proprio da pareggio... nel primo tempo se non sbagliavano un paio di stop si trovavano davanti al portiere...".
De Santis: "Poi c'è stato Dida che ha fatto quella parata sul tiro di Veron... alla fine".
Facchetti: "Era abbastanza centrale...".
De Santis: "Sì però è stato un bel tiro tutto sommato... no mi è dispiaciuto perchè alla fine sai... se perdi la partita perchè gli altri giocano... ormai era per tutti una partita da pereggio...".
Facchetti: "Però ci tenevo a salutarti...". De Santis: "Ma ti ringrazio... ci mancherebbe anche (incomprensibile) è stato gentilissimo... su questo non avere dubbi... non pensare che c'è stato un problema di qualsiasi tipo... va bene... grazie, ciao".
Facchetti: "Grazie ciao...".
De Santis: "In bocca al lupo, ciao".
(Tuttosport)

 

 
 
 
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PRIMO GOAL

Eri poco più di un ragazzo quando ti buttarono dentro al tuo primo campo di calcio di serie A.

In quel momento, quando il Trap ti disse:"Dai, scaldati che tocca a te", tu non sapevi che pensare, un groppo in gola, le gambe che tremavano, ma ti facesti coraggio.

Alzarsi dalla panchina e iniziare il riscaldamento, una corsa verso l'ignoto.

Pensasti a tuo padre, a tua madre, al fratello che ti aveva sempre sostenuto, ai tuoi amici più cari ai quali sarebbe venuto un'infarto nel vederti entrare in campo, ma  dopo c'era solo l'ignoto.

Non sapevi a cosa seresti andato in contro dentro quel campo da calcio, eppure il terreno di gioco l'avevi calpestato migliaia di volte, in quel momento ti sembrava fosse la prima volta che ti capitava di giocare...

Pensare a cosa fare, a come doverlo fare, pianificando tutto nei minimi dettagli, e  poi l'arbitro fischiò…toccava a te.

Baggio ti sorrise e  strizzò l'occhio, Moeller ti guardò impassibile, Ravanelli ti battè il 5..:"e adesso?.....cosa ne sarà di me", ti chiedesti?...Dribbling di Julio Cesar, palla a Marocchi che dà subito a Baggio,il quale lancia la palla in profondità, sui tuoi piedi..Goal..si Goal...non sapevi cosa fosse...gioia, emozione...cuore gonfio di sentimenti che passano veloci confusi nella mente e nell'animo che sembra poter volare

 

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