STRISCE BIANCONERE
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Post n°312 pubblicato il 03 Novembre 2009 da goblins76
Tre anni per rimettere in ordine i conti dei club, eliminando i debiti: prosegue la campagna di Michel Platini contro gli eccessi economici del calcio europeo, e l'esterofilia della Premier League. E a proposito di società gravate da debiti milionari - tra le quali ha citato l'Inter - ha dichiarato: "Chi sarebbe così stupido da acquistare una società così indebitata?". Nel corso di un'intervista in esclusiva al Daily Telegraph il presidente della Uefa ha assicurato di voler aiutare le società ad avere bilanci migliori, impedendo che i costi superino i ricavi. "Introducendo nuove regole proteggeremo gli investimenti di Roman Abramovich, Massimo Moratti e Malcolm Glazer - le parole di Platini - Sono sicuro che vorrebbero vendere ma chi mai sarebbe così stupido da acquistare club così indebitati? Il criterio che seguiremo è che chi vorrà partecipare alle nostre competizioni non potrà spendere più di quanto incassa. Tutti i proprietari mi hanno chiesto una migliore filosofia, più trasparenza. In Germania i debiti non sono consentiti, in Inghilterra sì". Il numero uno della Uefa è convinto che la nuova regolamentazione avvicinerà nuovi potenziali investitori. "Se regoli il sistema, più persone saranno interessate ad acquistare. Non sono un economista, ma uso la logica". Platini si augura inoltre che il calcio europeo non segua l'esempio della Premier League dove 10 club su 20 sono in mano di proprietari stranieri. "Mi piace quando si investe nei propri campionati d'origine. Gli inglesi dovrebbero fare leggi per impedire l'arrivo di altri investitori stranieri, così come in Germania dove uno straniero non può controllare più del 50% della società. In Francia gli stadi sono di proprietà dei comuni locali. A me piace il modello del Barcellona: i tifosi sono gli azionisti e non può esserci un proprietario straniero. Grande". Platini si scaglia anche contro i presidenti stranieri, e contro i giovani stranieri acquistati dai club più ricchi. "In Inghilterra ci sono talenti, non bisognerebbe comprare ragazzi di 13 anni dal resto d'Europa. Non mi piace il sistema dell'Arsenal. Più giocatori inglesi hai in rosa e meglio è per il calcio nazionale. Dobbiamo proteggere le nazionali. La Commissione Europea ha stabilito che uno straniero dopo un certo periodo di soggiorno può giocare per quella nazionale, ma noi non siamo d'accordo che Didier Drogba indossi la maglia dell'Inghilterra". Anche la scelta di Fabio Capello sulla panchina dei Tre Leoni non ha convinto il presidente Uefa: "Capello è un bravo tecnico e l'Inghilterra lo ha chiamato per vincere. Ma io continuo a preferire un tecnico francese per la nazionale francese". Nonostante le recenti sviste in Europa League Platini difende infine anche l'introduzione dei giudici di porta. "La tecnologia ucciderà il calcio. Affidarsi agli uomini è meglio, il mio compito è aiutarli a vedere tutto quello che succede in campo. Per questo motivo abbiamo voluto il giudice di porta". LA REPLICA DELL'INTER - "L'Inter non è una Società indebitata. Comprendiamo le sue preoccupazioni istituzionali per l'economia del calcio europeo, ma citando l'Inter nei suoi ragionamenti dimentica che il nostro club non ha debiti con le banche. L'Inter non rientra nell'ambito di quei club che, da questo punto di vista, possono preoccupare il presidente Uefa" - questa la risposta del club nerazzurro, affidata al sito internet del club.
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PRIMO GOAL
Eri poco più di un ragazzo quando ti buttarono dentro al tuo primo campo di calcio di serie A.
In quel momento, quando il Trap ti disse:"Dai, scaldati che tocca a te", tu non sapevi che pensare, un groppo in gola, le gambe che tremavano, ma ti facesti coraggio.
Alzarsi dalla panchina e iniziare il riscaldamento, una corsa verso l'ignoto.
Pensasti a tuo padre, a tua madre, al fratello che ti aveva sempre sostenuto, ai tuoi amici più cari ai quali sarebbe venuto un'infarto nel vederti entrare in campo, ma dopo c'era solo l'ignoto.
Non sapevi a cosa seresti andato in contro dentro quel campo da calcio, eppure il terreno di gioco l'avevi calpestato migliaia di volte, in quel momento ti sembrava fosse la prima volta che ti capitava di giocare...
Pensare a cosa fare, a come doverlo fare, pianificando tutto nei minimi dettagli, e poi l'arbitro fischiò…toccava a te.
Baggio ti sorrise e strizzò l'occhio, Moeller ti guardò impassibile, Ravanelli ti battè il 5..:"e adesso?.....cosa ne sarà di me", ti chiedesti?...Dribbling di Julio Cesar, palla a Marocchi che dà subito a Baggio,il quale lancia la palla in profondità, sui tuoi piedi..Goal..si Goal...non sapevi cosa fosse...gioia, emozione...cuore gonfio di sentimenti che passano veloci confusi nella mente e nell'animo che sembra poter volare
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