STRISCE BIANCONERE
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Appena undici uomini a disposizione alla ripresa, oltre ad Alessandro Del Piero e Hasan Salihamidzic, che sono infortunati. Sarà una settimana a ranghi ridotti per Ciro Ferrara, che deve rinunciare a quindici giocatori impegnati con le rispettive Nazionali, ma che può contare fino a sabato su Fabio Cannavaro. Per il difensore, che deve scontare un turno di squalifica in azzurro e pertanto salta Irlanda-Italia, sono giorni di duro lavoro: non ha goduto del doppio riposo concesso alla squadra, ma ha preferito allenarsi nel centro sportivo di Vinovo per recuperare la condizione dopo l’infortunio che lo ha fermato per tre settimane. Si tratta di straordinari necessari perché Fabio vuole arrivare in forma per la prossima settimana quando sarà chiamato al doppio impegno contro Cipro in azzurro e Fiorentina in bianconero.
I RIENTRI - Per la ripresa del campionato torneranno a disposizione anche Momo Sissoko e Claudio Marchisio (sempre che abbia recuperato dal problema al ginocchio): il maliano è uno dei giocatori chiave di cui si sente la mancanza fin da marzo, il giovane azzurro è invece uno dei nuovi leader del centrocampo che possono dare equilibrio alla squadra. Saranno fondamentali per affrontare la squadra di Cesare Prandelli: contro i viola la Juventus non avrà alibi, dovrà ritrovare la vittoria per non perdere di vista la vetta della classifica.
LA RAMANZINA - Domani, alla ripresa degli allenamenti, i giocatori che si presenteranno a Vinovo dovranno anche ascoltare la ramanzina della società. Domenica sera, negli spogliatoi dello stadio Barbera, ci aveva pensato Ferrara ad alzare la voce con la squadra, adesso toccherà ad Alessio Secco tenere a rapporto il gruppo dopo il flop contro il Palermo. Il dirigente punterà sull’orgoglio, chiederà un bagno di umiltà, pretenderà maggiore cattiveria agonistica. A parziale discolpa, i giocatori potranno addurre la stanchezza. Sono stati infatti tanti gli impegni, da inizio stagione, tra campionato e Champions e alcuni non hanno potuto riposare e ricaricarsi perché Ferrara ha sfruttato poco il turnover. L’alternanza è saltata anche per colpa degli infortuni, che ha costretto il tecnico a essere parecchie volte in emergenza e utilizzare sempre gli stessi uomini.
LA RIFLESSIONE - La pausa del campionato consentirà a Ferrara di riflettere anche sul modulo adottato. L’allenatore bianconero ha ammesso che il nuovo sistema di gioco scelto per la Juventus, il rombo a centrocampo con Diego fulcro del gioco, funziona soltanto se la squadra è al cento per cento della condizione. Dal momento che la squadra è stanca e non al meglio, Ciro sta valutando le possibili alternative. Tra le ipotesi emerse, il 4-2-3-1 sembra prevalere perché, con due mediani (Sissoko e Felipe Melo, con Poulsen in alternanza) davanti alla difesa la porta di Buffon sarebbe maggiormente protetta, poi verrebbero schierati tre centrocampisti (Diego al centro, Marchisio a sinistra e Iaquinta o Camoranesi, De Ceglie nelle ipotesi più prudenti, a destra) e una sola punta in attacco.
(Tuttosport)
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PRIMO GOAL
Eri poco più di un ragazzo quando ti buttarono dentro al tuo primo campo di calcio di serie A.
In quel momento, quando il Trap ti disse:"Dai, scaldati che tocca a te", tu non sapevi che pensare, un groppo in gola, le gambe che tremavano, ma ti facesti coraggio.
Alzarsi dalla panchina e iniziare il riscaldamento, una corsa verso l'ignoto.
Pensasti a tuo padre, a tua madre, al fratello che ti aveva sempre sostenuto, ai tuoi amici più cari ai quali sarebbe venuto un'infarto nel vederti entrare in campo, ma dopo c'era solo l'ignoto.
Non sapevi a cosa seresti andato in contro dentro quel campo da calcio, eppure il terreno di gioco l'avevi calpestato migliaia di volte, in quel momento ti sembrava fosse la prima volta che ti capitava di giocare...
Pensare a cosa fare, a come doverlo fare, pianificando tutto nei minimi dettagli, e poi l'arbitro fischiò…toccava a te.
Baggio ti sorrise e strizzò l'occhio, Moeller ti guardò impassibile, Ravanelli ti battè il 5..:"e adesso?.....cosa ne sarà di me", ti chiedesti?...Dribbling di Julio Cesar, palla a Marocchi che dà subito a Baggio,il quale lancia la palla in profondità, sui tuoi piedi..Goal..si Goal...non sapevi cosa fosse...gioia, emozione...cuore gonfio di sentimenti che passano veloci confusi nella mente e nell'animo che sembra poter volare
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