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Dal paradosso sanitario alla schizofrenia istituzionaleCon la tormentata vicenda dei certificati per attività ludico-motoria e sportiva non agonistica siamo decisamente passati dal paradosso sanitario alla schizofrenia istituzionale. C’erano voluti mesi e mesi di consultazioni, pareri di esperti e istituzioni sanitarie, trattative e audizioni in commissione ma poi l’iter avviato dal ministro Balduzzi quasi un anno fa era arrivato a buon fine, con l’approvazione del decreto che introduceva tre livelli di certificazione, in base alle caratteristiche dell’assistito, per avere l’OK all’attivita’ ludico-motoria e sportiva. Approvato il 24 luglio il decreto doveva entrare in vigore con il mese di agosto ma a pochi giorni dalla sua applicazione pratica e’ arrivato il colpo di scena: in una notte durante la discussione del decreto del “fare” la camera ha spazzato via tutto e ripristinato la vecchia prassi, per cui niente piu’ accertamenti, certificazioni del medico sportivo etc.. etc..Insomma il classico “contrordine, compagni!” non se ne fa niente! Non e’ dato conoscere quali sono state le motivazioni “tecniche” di tale brutale deliberazione ne’ le argomentazioni politiche addotte dai proponenti per cassare la decisione presa solo due settimane prima da altri colleghi: tutto e’ rimasto nella penombra notturna della Camera, come pure non erano per nulla chiaro il “razionale” del decreto Balduzzi. Anzi a detta degli esperti in materia esistono ben poche evidenze EBM a dimostrazione del fatto che un ECG possa concretamente ridurre i potenziali danni dell’attivita’ fisica non agonistica. L’unico a protestare e stato il padre putativo del decreto: «abrogare in una notte cedendo ad alcune piccole lobby una norma di qualche mese fa costata un lungo procedimento, approfondimenti, finanche un parere del Consiglio superiore di sanità, non è esercizio di saggezza legislativa». «Chiedo al ministro Lorenzin di impegnarsi quanto prima a rimediare a questa disavventura notturna “ a rincarato Balduzzi per "salvaguardare la salute dei cittadini promuovendo la pratica sportiva” poichè il Senato si sarebbe dimostrato un "legislatore frettoloso e poco attento alle evidenze scientifiche". La morale della vicenda e’ semplice: chi adotta certi provvedimenti e’ perolpiu’ inconsapevole degli effetti pratici che rischia di scatenare,per palese ignoranza del contesto su cui impatteranno le nuove norme. Agli operatori sul campo non resta che verificarne gli esiti in quanto sono gli unici che conoscono e possono quindi valutare le” circostanze particolari di tempo e di luogo” in cui si calano i provvedimenti presi top-down e in genere senza la consultazione di chi poi li dovra’ applicare. La vicenda illustra, per l’ennesima volta, la schizofrenia dei decisori istituzionali che non sanno discriminare tra etica delle (buone ma a volte impreviste) intenzioni ed etica della responsabilità per le conseguenze pratiche delle decisioni adottate. Ogni volta che un burocrate ministeriale modifica anche solo una virgola di un decreto che norma alcune pratiche medico-sanitarie (dalla limitazioni di un farmaco con Nota ai criteri di esenzione, dalle certificazioni alle modalità prescrittive etc..) rischia di innescare effetti a cascata di cui e’ in genere inconsapevole e che possono anche sortire esiti imprevisti, collaterali e talvolta contro-intuitivi. Non e’ azzardato evocare la famosa metafora dell’effetto farfalla, che illustra gli strani ed imprevedibili effetti dei sistemi caotici, resa celebre dal film Jurassic Park : “un battito d’ala in Amazzonia puo’ scatenare una tempesta in California”.
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INFO
MI PRESENTO....
Sono un medico di Medcina Generale che esercita la professione dal 1981 in un paese alle porte di Brescia in medicina di gruppo. Da anni svolgo anche l'attività di animatore di formazione nei ranghi della SIMG (Societa' Italiana di Medicina Generale), di ricercatore in Medicina Generale (audit, governo clinico, formazione sul campo, ricerche epidemiologiche ed osservazionali) tutor del tirocinio valutativo per l'esame di stato e docente alla scuola di formazione in Medicina Generale di Brescia.
Ho collaborato con le principali riviste Italiane della MG, come Occhio Clinico, Medicinae Doctor e rivista SIMG. Dall'inizio del secolo modero e partecipo alle discussioni pubbliche su Mailing Lista locali (rete UNIRE di Brescia), nazionali e sui gruppi professionali di FaceBook. I miei interessi spaziano dalla metodologia clinica alla psicologia cognitiva, alle medical humanities in generale, con paticolare riferimento alla diagnosi e all'errore in MG.
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