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ma porca miseria, è mai possibile che bisogna urlare in questa casa?!? appunti di un artista vicentino

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vivere d'arte si può?

Post n°34 pubblicato il 19 Febbraio 2007 da EnricoDC_gallery
 

L'ambizione è l'arma migliore per entrare in questo mercato, perchè la forte personalità prevale sulla qualità dell'operato e della ricerca. I galleristi che conosco sono tutti concordi, la miglior qualità che un pittore dovrebbe avere al giorno d'oggi per lanciarsi in un mestiere d'arte è.. la personalità. Ebbene sì, a nulla servono i discorsi contorti elucubrati da un artista nel proprio studio, a nulla servono le notti investite a creare, a dimenarsi nella ricerca se alla fine non c'è chi ti vende il prodotto. Per emergere serve quel particolare mix di intelligenza creativa e sfacciataggine da commerciante. L'ambizione fa il resto. I sogni dell'artista che si crede il migliore restano nel cassetto, il solo fatto di possedere qualità innate non è sufficiente. E' romantico il pensiero del pittore che non vuole imporsi ma vuole che sia la gente a notare le sue qualità; è un pensiero che farà poca strada. Così se da un lato resto deluso perchè il mondo dell'arte sembra non dare il giusto valore al mio lavoro, dall'altro mi viene incontro favorendo chi è convinto nei propri mezzi. Tutto ciò per me è un conforto perchè lascia intatta la speranza di essere riconosciuto in un ruolo che prescinde dallo status e dal sistema che frequenti. Insomma, un messaggio a tutti gli aspiranti professionisti della pittura: vivere d'arte si può

 
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Commenti al Post:
artemide_rp
artemide_rp il 19/02/07 alle 20:34 via WEB
penso che l'importante sia credere nei propri sogni e confidare sulle proprie possibilità...certo, la fortuna gioca un ruolo talvolta decisivo...e poi, si sa, "la sorte aiuta gli audaci"...personalmente, ritengo che finchè ci saranno sogni da nutrire e condividere, allora sì, si potrà vivere d'arte e ad essa conformare l'esistenza...buona serata :D
(Rispondi)
 
 
EnricoDC_gallery
EnricoDC_gallery il 20/02/07 alle 09:30 via WEB
il sognare è la cosa più bella, ma anche la più fragile. Perchè per essere realizzato ha bisogno di uscire dalla dimensione individuale, ed è qui che i sogni si ridimensionano, ne possono uscire rinforzati o ridotti. Penso ad un amico che mi confidava di quanto umiliante sia proporre il proprio lavoro (letterario) a editori e addetti del mestiere i quali senza mezzi termini ti liquidano in malo molo. Diverso, diceva, sarebbe proporre il lavoro di altri..
(Rispondi)
 
 
 
artemide_rp
artemide_rp il 20/02/07 alle 12:01 via WEB
ti do ragione...è quando i nostri sogni escono fuori di noi che assumono un contorno più netto...perdono quel quid di fumoso ed evanescente per scontrarsi contro il muro del reale...ma ciò non toglie che il sognare è quel che più ci appartiene. Nel bene e nel male...e soprattutto nelle sventure...buona giornata...
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sileabalano
sileabalano il 20/02/07 alle 12:29 via WEB
ciao, concordo con te.... :-)
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