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ma porca miseria, è mai possibile che bisogna urlare in questa casa?!? appunti di un artista vicentino

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percezione

Post n°50 pubblicato il 14 Marzo 2007 da EnricoDC_gallery

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Sempre più spesso sentiamo parlare di realtà virtuale, di tizi che acquistano spazi virtuali, a volte isole elettroniche, complete di tutto. In questi spazi le capacità intellettuali trovano facilmente libera espressione, poichè sembrano non gravate dalla presenza della fisicità. E' un mondo ancora inesplorato. E' difficile capire quali possano essere i risvolti di questo mondo, sta di fatto che i giovani riescono più facilmente ad interagire e a fondersi con esso. Di questo sistema mi fanno paura alcuni aspetti, ad esempio l'effetto che tende ad estraniare il fisico dal pensiero. La percezione del mondo esterno è cambiata rispetto ai tempi passati, tempi in cui un ceffone era semplicemente un ceffone, una carezza era semplicemente una carezza, la capacità dell'essere umano di interagire e realizzarsi fisicamente era un diritto e questo diritto era tutelato dalla società. Oggi siamo disorientati di fronte a questo, perchè la tecnologia nello scambio di informazioni si è dimenticata di noi. Quanto più facile era ridere un tempo!

 
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Commenti al Post:
review
review il 14/03/07 alle 18:05 via WEB
Nella dimensione virtuale ciascuno di noi può diventare "altro" estraniandosi completamente dalla propria realtà e dalla propria essenza più intima. Nello spazio virtuale possimo crearci una nuova identità, inventarci una nuova personalità, essere ciò che non siamo, ma ciò che vorremmo essere. Nello spazio virtuale possiamo diventare dei piccoli mostri, con una pluralità di nick e con una gamma di personalità tutte alternative alla nostra, capaci di gestire contemporaneamente una pluralità molto differenziata di rapporti assolutamente immaginari e spesso assolutamente irreali, che rischiano di estraniarci in modo totale e irreversibile da noi stessi, dal mondo che ci circonda, dai nostri affetti più cari, per trasportarci pericolosamente in una dimensione borderline, della quale rischiamo drammaticamente di smarrire l'uscita. È certo molto più facile gestire i rapporti interpersonali nella virtualità della rete di quanto lo sia interagire nella realtà, in cui è difficile mascherare ciò che veramente siamo, la nostra pochezza, la nostra meschinità, il nostro vuoto interiore. Un caro saluto. Nino ^_^
(Rispondi)
 
 
EnricoDC_gallery
EnricoDC_gallery il 15/03/07 alle 09:44 via WEB
.. piccoli mostri o piccoli eroi, è vero. Molti individui trovano maggior soddisfazione nella vita virtuale, in quanto riescono ad esprimersi come vorrebbero, a volte esagerando forse per stigmatizzare alcuni sentimenti, alcune perversioni. Ma se inizialmente è un semplice mezzo, col tempo diventa un vortice da cui è sempre più difficile separarsi, perchè in esso si realizza una parte della nostra personalità che in nessun altro posto abbiamo ottenuto. Le relazioni umane sono più difficili, più complicate. C'è poi l'aspetto dei nick a cui non avevo pensato... per esser il dr. jekil(?) e mr hide..
(Rispondi)
 
Egure
Egure il 18/03/07 alle 19:50 via WEB
Ho riflettuto su quanto hai qui scritto, ultimamente; in uno scritto nel mio blog. Sul camminare...su un'azione cosi' pratica e banausica da rivelarsi oggi scempiata da mezzi invece cosi' alienanti quali quelli a cui di frequente andiamo incontro. Camminare sentendo la terra..e invece strisciandoci sopra.
(Rispondi)
 
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