e n r i c o

lettera agli aspiranti pittori professionisti

riporto questo stralcio di lettera di Sergio, è la risposta di una gallerista di NY che risponde in tutta franchezza all'aspirante espositore, la riporto così come è pubblicata sul suo sito (exibart.com/profilo/index.asp/nickname/sergio79), l'ho riportata perchè per me è un pugno allo stomaco, uno smacco alle mille vanità di un pittore.. e lo ringrazio mille volte perchè mi fa scendere con i piedi per terra. Così deve essere.

"Caro Sergio
ti ho fatto questa domanda apposta. Si vede che non hai una preparazione formale e questo non e' possibile se vuoi seriamente entrare in un mondo competitivo come questo. A NY ci sono oltre 250000 artisti in cerca di
una galleria. Anche io sono laureata in Scienze Politiche con 110 e lode alla Terza Universita' di Roma. Inizialmente pensavo di venire a NY per fare un
Master in fotografia all'ICP poi mi sono detta: Come faccio a rompere le regole se non le conosco? Ed ho preferito il Master in Arte Contemporanea da Christie's. Per un anno e mezzo non ho fatto altro che studiare, guardare, andare agli studios degli artisti. E non smetto mai. C'e' sempre qualcuno che sa piu' di te, con un occhio piu' fine del tuo. Non ci si puo' permettere il lusso di fare gli artisti senza aver studiato. Van Gogh, Manet, Monet, Renoir etc. Tutti sono and ati all'Accademia delle Belle Arti. Io lavoro solamente con artisti che posseggono una laurea in Storia dell'Arte o addirittura Dottorati. Non puoi pensare di fare nulla di innovativo se non conosci come il palmo della tua mano quello che e' successo dal 1815 (Ingres) al 2003 (Damien Hirst, Chuck Close, Vic
Muniz etc etc). I tuoi lavori sono un misto di un Dubuffet, Basquiat e per la sequenza cromatica Walker. Mi ricordano anche Jean Arp e Kurt Schwitters." poi contunua con consigli e cordiali saluti.