mi è ancora impressa a fuoco l'immagine di un'opera che casualmente ho notato
in un libro sul MoMa (museo d'arte moderna di New York). Ve lo descrivo in breve per capire e vi giro una domanda: ma dove può arrivare l'Arte? Ritengo molto affascinate percorrere queste frontiere del concetto perchè aprono nuovi orizzonti inesplorati. Descrivo l'opera: l'artista ha composto casualmente 64 moduli a tinte uniformi in un'unica superficie di 3 metri per 3. L'intento era di depersonalizzare l'opera, pulendola di tutti quei pregi o difetti che potessero essere attribuiti all'autore. Operando in questo modo il creativo ha tentato di superare una dimensione dell'opera... togliendosi da essa. Oltre a questo probabilmente c'erano altri significati che ora non ricordo ma che non mi interessa trattare. Ora mi chiedo, sperimentare tutti questi elementi concettuali, sono ancora da considerarsi tali? A me sembra più l'esperimento di un matematico che studia le connessioni fisiche tra due dimensioni. Forse però anche questo sarebbe arte? L'utilizzo della creatività implica l'uso dell'Arte?
Inviato da: minarossi82
il 11/11/2016 alle 18:25
Inviato da: sexydamilleeunanotte
il 10/09/2016 alle 10:20
Inviato da: Egure
il 27/07/2013 alle 18:42
Inviato da: EnricoDC_gallery
il 13/07/2013 alle 18:44
Inviato da: living_art
il 28/06/2013 alle 15:06