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BLOCCO TOTALE DELL' ATTIVITA' PETROLIFERA PER ALMENO 30 ANNI NEL NOSTRO ABRUZZO

Post n°717 pubblicato il 08 Febbraio 2010 da dammiltuoaiuto
 
Tag: Abruzzo

 BLOCCO TOTALE DELL' ATTIVITA' PETROLIFERA PER ALMENO 30 ANNI NELLA NOSTRA REGIONE In questi giorni sono in Sardegna ad un meeting sul petrolio in varie parti del mondo.

E' sconvolgente ascoltare quello che succede, anche per me che credevo di avere letto e sentito tutto. In Nigeria, in Ecuador, nel Canada, fa veramente male vedere ed ascoltare di prima persona quello che succede alle popolazioni locali, dei paesi del primo e del terzo mondo in ugual misura, ogni volta che arriva il dio petrolio. Malattie, terreni devastati, acqua mista a petrolio, pesci morti, foreste disboscate. L'ENI, come la Shell, la Total e le loro amiche piu o meno grandi, non risparmiano niente, figuriamoci se andranno con i guanti bianchi in Abruzzo. In questo meeting c'era anche il giornalista che ha realizzato il servizio di Report sulla Nigeria per Milena Gabanelli, nonche' uno dei principali attivisti pacifici per la Nigeria: Nnimmo Bassey, presidente di Oilwatch Africa e di Friends of the Earth Africa, un architetto diventato attivista, arrestato varie volte nel suo paese e che predica metodi non violenti per liberare la Nigeria da pratiche disumane come il gas flaring. Praticamente, in Nigeria non gli fanno nemmeno il "centro oli": il gas di risulta e gli scarti sulfurei li bruciano direttamente in aria, al 100%. Vicino a questi tubi sputa fuoco e' sempre giorno. Parlare con il signor Bassey mi ha fatto sentire piccola, perche' noi qui abbiamo tutte le comodita' del primo mondo e dovremmo non solo rispedire i petrolieri a casa loro senza mezze misure ma denunciare tutte le schifezze che ENi e compagnia bella vanno facendo in giro per il mondo ai popoli piu' vunerabili. Naturalemente da Americana, paese che divora il petrolio come fosse acqua in rispetto agli altri paesi del mondo, mi sento particolarmente colpevole dell'orrore laggiu'. C'erano anche alcuni rappresentanti del Congo, dove l'ENI andra' ben presto a trivellare sabbie bituminose, il petrolio piu' schifoso del mondo in assoluto. Avrei tanto voluto poter far per loro la stessa cosa che stiamo facendo in Abruzzo: spiegare alla gente di che si tratta, e dopo aver imparato, dirgli di arrabiarsi e di lottare con le armi della parola, dell'intelligenza, della democrazia, ma purtroppo non posso fare piu battaglie di quanta energia io abbia. In Abruzzo, dobbiamo lottare e vincere: per noi, per i nostri figli e anche per mostrare al resto del mondo che i petrolieri non sempre la spuntano e che si puo' sconfiggere questa banda di criminali che anche se veste con i vestiti di lino, e va in giro con il sorriso finto e le risposte prestampate, sempre criminali sono. il video di report http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-649fab67-cc1b-4f85-acbb-a29ec785b786.html?p=0 ECCO COME L'ENI VUOLE RIDURRE IL NOSTRO ABRUZZO http://www.youtube.com/watch?v=lyjcOWM8-M0&feature=related http://www.youtube.com/watch?v=XWKgm3dmXLM&feature=related http://www.youtube.com/watch?v=pHVAlN-s3X0&feature=related LA LOTTA http://www.youtube.com/watch?v=3nppGVoW7sg&feature=related http://www.youtube.com/watch?v=0BE5WPFK0HM&feature=related IL GENERALE PAPPALARDO CONTRO IL CENTRO OLI http://www.youtube.com/watch?v=gF3EPF3qScQ&feature=related I DANNI DELLA SALUTE http://www.youtube.com/watch?v=L1AjMbWdGm4&feature=related DICIAMO NO AL CENTRO OLI http://www.youtube.com/watch?v=9sXswuVXvzU NO AL CENTRO OLI SPOT http://www.youtube.com/watch?v=p2y8l6mqQBc&feature=related LA RIVOLTA ABRUZZESE http://www.youtube.com/watch?v=uee5lBBKVyg&feature=related http://www.youtube.com/watch?v=qsdBWDM5nhM&feature=related FIRMA LA PETIZIONE http://www.ipetitions.com/petition/noraffineria/ RAFFINERIA DEI VELENI DOMENICA 18 MAGGIO 2008 COMUNE DI PESCARA ORE 10 INTERVENITE CI VEDIAMO DOMENICA 18 ORE 10 PRESSO LA SALA CONSILIARE DEL COMUNE DI PESCARA Sfogliando il Centro nell'edizione odierna, ci imbattiamo nell'ennesima intervista al presidente del consiglio ortonese Di Martino, che dalle pagine del noto quotidiano lancia il Suo monito contro le legge regionale blocca Centro Oli "a causa degli effetti negativi che questa produce su una buona fetta dell'imprenditoria abruzzese...come già sottolineato da Confindustria (Marrollo?)". Per una volta, siamo perfettamente d'accordo con lui, che la legge venga ritoccata, nei termini in cui blocca altre attività che non sono quelle petrolifere ( non è nostra intenzione intralciarle in alcun modo),ma poi...a cosa si appiglieranno? Cogliamo intanto l'occasione per invitarvi a partecipare tutti al dibattito sulla suddetta legge regionale, che si terrà presso la sala consiliare del Comune di Pescara domenica 18 alle ore 10 . NO CENTRO OLI no alla raffineria dei veleni! IN ABRUZZO The petition Gentile Giunta Comunale di Ortona, i cittadini qui elencati chiedono a voce alta e ferma che la proposta raffineria di Ortona non venga realizzata. Noi amiamo la nostra terra. Non esiste nessuna tecnologia moderna per creare raffiniere ad impatto ambientale zero e lo zolfo che dovra' essere separato dal poco petrolio che c'e' e' la sostanza piu' inquinante in assoluto che esista. Lo zolfo forma particelle fini che inevitabilmente respireremo, mangeremo e lasceremo ai nostri figli per gli anni a venire, anche dopo la fine del petrolio. Qui ci sono di mezzo i nostri campi, l'acqua che beviamo, i nostri vini, il nostro turismo, la nostra pesca, i nostri mari e la vita di tutte le persone impiegate in questi settori. Non vogliamo diventare un'altra Gela, un'altra Falconara, un'altra Manfredonia, un'altra Viggiano. Vi preghiamo di amare anche voi questo nostro Abruzzo e di pensare non con il portafoglio ma con la voce della coscienza, della mente e del cuore. No alla raffineria! PS: Per favore firmate con nome e cognome. Se non volete essere visibili, basta solo che clicchiate la voce "Display my name as anonymous". Le firme con il solo nome non sono valide. Alla fine se emerge una voce riguardante la donazione di denaro, ignoratela. Non bisogna pagare nulla. Grazie di cuore per il vostro tempo! Fermare la raffinieria di Ortona vuol dire anche porre seri limiti alle capacita' estrattive delle piattaforme marine abruzzesi che contano di usare il centro di Ortona per raffinare il petrolio del nostro mare sulla nostra terraferma. Maggiori informazioni sul blog www.dorsogna.blogspot.com FIRMA QUI http://www.ipetitions.com/petition/noraffineria/ NO AL CENTRO OLI DEI VELENI IN ABRUZZO NO ALLA TRASFORMAZIONE DELLAnostra regione Nel nostro Abruzzo dove sono stati scoperti dei pozzi petroliferi di proprietà dell' ENI s.p.a. L'ENI ha iniziato lo sviluppo del giacimento petrolifero. Entro il 2010 andrà in produzione con un pozzo che darà 8.000 b/g di olio e 190.000 metri cubi al giorno di gas. Il progetto prevede un investimento di 100 milioni di euro. Nel cittadina di Ortona è in progetto la realizzazione di un centro OLi, cioè uno stabilimento di desolforazione del petrolio. Il contratto per la realizzazione del Centro Olio è stato affidato alla Asean Brown Boveri (ABB). (da Assomin Notizie) I pozzi ed il centro Oli inquinerebbero in modo irreparabile tutta la zona in cui vivo, distruggendo coltivazioni per un raggio di 40km...in una zona dove i prodotti vinicoli e dell'agricoltura in genere sono la forza dell'economia locale. I danni economici sarebbero di gran lunga superiori al guadagno che si potrebbe avere costruendo una piccola raffineria, per non parlare dei danni alla nostra salute,...Tumori, leucemie ecc...e della desertificazione che avrebbe la zona, infatti molti sarebbero costretti a lasciare le proprie case. Lo studio completo redatto dal Mario Negri, conferma quanto evidenziato nella prima sintesi, ovvero che le ricadute di anidride solforosa, di monossido di carbonio e di ossidi di azoto sono superiori rispettivamente fino a 5, 15 e 20 volte ai valori stimati nello studio d’impatto ambientale, ma che comunque rientrano nei limiti imposti dalle leggi relative alla protezione della salute. Tali valori però possono subire ulteriori aumenti, con ripercussioni negative sull’ecosistema e sull’agricoltura. Scrivo per protestare contro una deturpazione ingiustificata e "stupida" incoerente con tutto ciò che è stato costruito, con molti anni di sacrifici, per la valorizzazione del territorio. Non permettiamo che all'abruzzo, quindi all' Italia, venga dato l'ennesimo colpo di grazia con un progetto inefficente dal punto di vista economico e catastofico dal punto di vista della salute. Per una volta cerchiamo di non apparire, noi Italiani, agli occhi delle altre nazioni come i soliti "stupidi" in balia di amministrazioni corrotte e interessi dei potenti di turno. Difendiamo la nostra terra, la nostra aria, il nostro mare, la nostra salute, il principale inquinante dell'abruzzo è la politica. Ma che può fare un abruzzese Strano, inoltre, che la popolazione di Ortona si sia mobilitata: un po' in tutta la regione un diffuso fatalismo, unito ad un generale senso di impotenza, demoralizza, spinge all'inazione e al contempo lava le coscienze: è sempre colpa dei poteri forti, mai di chi li elegge e poi li lascia fare E QUESTO NON DEVE ACCADERE Il petrolio e' gia' sule nostre spiagge? (Fonte:http://picasaweb.google.it/occhidelpopolo/Petrolio) Sugli scogli di San Vito ci sono macchie oleose nere, se e' petrolio o no non lo so ma non assomiglia molto? Giudicate voi:

 
 
 
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