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Le prime rivoluzioni del XXI secolo

Post n°795 pubblicato il 31 Gennaio 2011 da dammiltuoaiuto
 
Tag: egitto

Le prime rivoluzioni del XXI secolo

Mentre in Italia viviamo tutti sospesi ai genitali di Berlusconi, a poche centinaia di chilometri da noi, giusto dall'altra parte di quel grande lago che è il Mediterraneo, stanno avvenendo le (probabilmente) prime rivoluzioni politiche e sociali del nuovo secolo. Non sono un esperto di politica estera o di politica nordafricana, e non posso aggiungere niente a quanto già si è letto e si sta leggendo in questi giorni a proposito delle proteste in Tunisia e in Egitto -mentre il contagio sembra estendersi.
Certamente è facile notare come davanti a popoli che, oppressi da quella che un osservatore oggettivo non può che chiamare dittatura, inneggiano alla libertà e alla giustizia, i media occidentali appaiano eccezionalmente prudenti: in questo ha gioco certamente il timore che un eventuale vuoto di potere possa concedere spazio alla proliferazione del radicalismo islamico, ma non è possibile dimenticare che fino a ieri noi quelle tirannie le abbiamo considerate (e c'è chi ancora pare farlo) come eccellenti alleati in un mondo che la precedente Amministrazione americana aveva bipolarizzato tra terroristi islamici e 'popoli liberi'. Personaggi come Mubarak, Ben Ali, gli ambigui governanti pachistani, dittatori 'vecchio stile' in quanto legati alle caste militari e a un certo tipo di propaganda 'novecentesca', semplicemente ci hanno sempre fatto troppo comodo perché le violazioni non troppo plateali dei diritti umani che questi commettevano ci potessero spingere anche soltanto a un piccolo rimbrotto. È fin troppo facile commuoversi per i monaci tibetani vestiti color zafferano e lontani migliaia di chilometri dalle nostre coste; più difficoltoso compiere una valutazione serena quando le grida in favore della libertà vengono da paesi così pericolosamente vicini, dove ogni minimo cambiamento dello status quo può riguardarci in modo molto diretto. E anche se questa sensazione di vicinanza e lontananza dovrebbe in realtà essere decisamente relativizzata, è certamente questo l'orientamento prevalente tanto nei media quanto tra l'opinione pubblica.

Non saprei dire se quello che sta succedendo possa essere considerato come una modificazione davvero radicale del quadro politico della sponda sud del Mediterraneo, e certamente la situazione -paradossalmente allo stato attuale più per un osservatore europeo che per un manifestante egiziano- presenta molte incognite potenzialmente infauste. Eppure almeno per il momento non posso che gioire quando un popolo scende in piazza rivendicando libertà e diritti. E giudicare, a caldo, la positività di quanto sta avvenendo in maniera del tutto indipendente dai calcoli e dalle opportunità del caso.
Per esempio, la guida egiziana su come fare la rivoluzione 'con intelligenza', segnalata da Internazionale e proposta dall'Atlantic, è semplicemente meravigliosa.

 
 
 

Evasione fiscale + 46% in un anno

Post n°794 pubblicato il 31 Gennaio 2011 da dammiltuoaiuto
 

Il rapporto annuale della Guardia di finanzaEvasione fiscale + 46% in un anno
Vale 50 miliardi di euroScoperti 8.850 evasori totali (+18%). In Lussemburgo e Svizzera quasi la metà dei soldi evasi all'estero

Il rapporto annuale della Guardia di finanza

Evasione fiscale + 46% in un anno
Vale 50 miliardi di euro

Scoperti 8.850 evasori totali (+18%). In Lussemburgo e Svizzera quasi la metà dei soldi evasi all'estero

MILANO - Nel 2010 gli italiani non hanno dichiarato al fisco redditi per quasi 50 miliardi di euro, una somma cresciuta del 46% rispetto all'anno precedente. Il dato è contenuto nel rapporto annuale della Guardia di finanza, già reso noto dal comandante delle Fiamme Gialle, il generale Nino di Paolo, ai membri della Commissione Finanze della Camera nel corso di un'audizione lo scorso 26 gennaio.

 

EVASORI - La Gdf ha inoltre scoperto 8.850 evasori totali (+18% rispetto al 2009) con un'evasione per 20,263 miliardi (+47% rispetto al 2009) e Iva per 2,6 miliardi. Di questi, 3.288 hanno evaso più di 77 mila euro di imposte. Sempre nel 2010 gli italiani hanno evaso anche quasi 30,5 miliardi di Irap e 6,3 miliardi di Iva, 635 invece i milioni di ritenute non versate o non operate.

ESTERO - Dei 49,245 miliardi nascosti al fisco, 10,533 sono quelli individuati nei casi di evasione fiscale internazionale, quasi il doppio del 2009, realizzati attraverso operazioni di esterovestizioni della residenza di persone fisiche o società, triangolazioni con Paesi off-shore e omesse dichiarazioni di capitali detenuti all'estero. A ospitare i soldi di questi evasori sono principalmente il Lussemburgo (25%) e la Svizzera (25%). Seguono il Regno Unito (7%), Panama (6%), San Marino e Liechtenstein (2%), mentre la restante quota è distribuita fra gran parte degli altri 54 paradisi fiscali della black list italiana. Complessivamente i finanzieri hanno svolto 31.777 verifiche sui fenomeni di evasione, elusione e delle frodi più gravi e diffuse, 79.872 controlli sui singoli atti di gestione e 779.863 controlli strumentali, quelli riguardanti il rilascio di scontrini e ricevute fiscali. Infine, sono 18.541 (+12% rispetto al 2009) i lavoratori utilizzati in nero da 7.822 datori di lavoro, di cui 5.508 di origine extracomunitaria.

«MAFIE» - Nel 2010, nella lotta alla criminalità organizzata ed economica le Fiamme Gialle hanno sequestrato alle «mafie» 4.828 beni per un valore complessivo di 3 miliardi di euro (+30% rispetto al 2009) e ne hanno confiscati 542, per un valore di 142 milioni di euro. Sono invece 1.131 i soggetti che sono stati denunciati nel 2010 per aver riciclato somme di denaro pari a 3,209 miliardi di euro e ai quali sono stati sequestrati patrimoni per 367 milioni di euro (+21%). Nell'attuale scenario di instabilità dei mercati internazionali, la Guardia di finanza pone particolare attenzione anche alla repressione degli illeciti economico-finanziari; in questo contesto sono stati denunciati 5.977 soggetti per riciclaggio, usura, reati bancari, societari, fallimentari e di Borsa, con l'arresto di 701 responsabili. Per quanto concerne la lotta al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, le indagini antidroga hanno portato alla denuncia di 9.180 persone, di cui 3.135 tratte in arresto, e al sequestro di 20,5 tonnellate di sostanze stupefacenti (+61%).

 

FALSI INVALIDI - Nel 2010 la Guardia di finanza ha denunciato 4.486 persone che, attestando un basso tenore di vita, hanno fruito di agevolazioni non spettanti. Le Fiamme Gialle hanno scoperto finti poveri in Veneto che chiedevano contributi per pagare l'affitto di casa, ma guidavano auto di pregio, proprietari di lussuosi appartamenti nel centro di Firenze che chiedevano buoni per le mense scolastiche e per l'acquisto dei libri per i figli e un commercianti calabrese che otteneva l'esenzione dal ticket sanitario per dichiarata indigenza, ma che possedeva 90 immobili.

 
 

 
 
 

lL Papa entra nell'era Facebook: "Ma non create falsi profili"

Post n°793 pubblicato il 24 Gennaio 2011 da dammiltuoaiuto
 
Tag: papa

lL Papa entra nell'era Facebook: "Ma non create falsi profili"

E' il primo monito dell'era Facebook mai lanciato da un Papa, quello rivolto da Benedetto XVI, in particolare ai giovani, nel suo messaggio per la 45esima Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali.

 
Benedetto XVI

Benedetto XVI

 

Roma, 24-01-2011

Nei social network e nella ricerca di un sempre maggior numero di "amici", bisogna sempre essere "fedeli a se stessi" e mai cedere a trucchi o "illusioni" come la
creazione di una falsa identità attraverso il proprio "profilo". E' il primo monito dell'era Facebook mai lanciato da un Papa, quello lanciato da Benedetto XVI, in
particolare ai giovani, nel suo messaggio per la 45esima Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali.

No a profili falsi
"Nella ricerca di condivisione, di 'amicizie' - afferma il Papa - ci si trova di
fronte alla sfida dell'essere autentici, fedeli a se stessi, senza cedere all'illusione di costruire artificialmente il proprio 'profilo' pubblico".

L'era del web
Ma Benedetto XVI non ha limitato la sua riflessione a Facebook allargando la riflessione a "un fenomeno caratteristico del nostro tempo: il diffondersi della comunicazione attraverso la rete internet". Il messaggio s'intitola infatti "Verita', annuncio e autenticità di vita nell'era digitale". "E' sempre più comune -
aggiunge il Pontefice - la convinzione che, come la rivoluzione industriale produsse un profondo cambiamento nella società attraverso le novità introdotte nel ciclo produttivo e nella vita dei lavoratori, cosi' oggi la profonda trasformazione in atto nel campo delle comunicazioni guida il flusso di grandi mutamenti culturali e
sociali".

La comunicazione cambia la nostra vita
"Le nuove tecnologie - rileva ancora il Papa - non stanno cambiando solo il modo di comunicare, ma la comunicazione in se stessa, per cui si puo' affermare che si è di fronte ad una vasta trasformazione culturale. Con tale modo di diffondere informazioni e conoscenze, sta nascendo un nuovo modo di apprendere e di pensare, con inedite opportunità di stabilire relazioni e di costruire comunione".

Chi siamo in Rete
"Il coinvolgimento sempre maggiore nella pubblica arena digitale, quella creata dai cosiddetti social network - scrive Benedetto XVI - conduce a stabilire nuove forme di relazione interpersonale, influisce sulla percezione di sé e pone quindi, inevitabilmente, la questione non solo della correttezza del proprio agire, ma anche
dell'autenticità del proprio essere. La presenza in questi spazi virtuali può essere il segno di una ricerca autentica di incontro personale con l'altro se si fa attenzione ad evitarne i pericoli, quali il rifugiarsi in una sorta di mondo parallelo, o l'eccessiva esposizione al mondo virtuale. Nella ricerca di condivisione, di 'amicizie', ci si trova di fronte alla sfida dell'essere autentici, fedeli a se stessi, senza cedere
all'illusione di costruire artificialmente il proprio "profilo" pubblico".

La risposta a Facebook
"Cristo è la risposta piena e autentica a quel desiderio umano di relazione, di comunione e di senso che emerge anche nella partecipazione massiccia ai
vari social network", scrive il Papa. E i credenti devono contribuire "affinche' il web non diventi uno strumento che riduce le persone a categorie, che cerca di manipolarle emotivamente o che permette a chi è potente di monopolizzare
le opinioni altrui". Benedetto XVI non si esime da qualche consiglio pratico per "uno stile cristiano di presenza" nella Rete, a partire da "una forma di comunicazione onesta ed aperta, responsabile e rispettosa dell'altro".

Non annacquare il Vangelo
Il Papa chiede anche sul web di "testimoniare con coerenza, nel proprio profilo digitale e nel modo di comunicare, scelte, preferenze, giudizi che siano profondamente coerenti con il Vangelo". Esso "non è qualcosa che possa essere oggetto di consumo, o di fruizione superficiale" e "non trae il suo valore dalla sua 'popolarita" o dalla quantita' di attenzione che riceve".

Questa verità va fatta "conoscere nella sua integrita' piuttosto che cercare di renderla accettabile magari 'annacquandola'". 

 
 
 

PER NON DIMENTICARE LA GIORNATA DELLA MEMORIA IN ABRUZZO 27 GENNAIO 2011

Post n°792 pubblicato il 21 Gennaio 2011 da dammiltuoaiuto
 

PAOLO  CARINCI  VI  INVITA  ALLA   GIORNATA  DELLA  MAEMORIA    IN ABRUZZO  27  GENNAIO  2011   CONCERTI E  TESTIMONIANZE   FRANCAVILLA  AL MARE

 

http://www.leggimi.eu/quotidiano/cultura/10222-francavilla-al-mare-il-giorno-della-memoria-alloratorio-san-franco.html

 

IL   BLOG   CREATO   DA PAOLO  CARINCI SU  I CAMPI DI CONCENTRAMENTO     IN ABRUZZO 

IL  RECUPERO DELLA MEMORIA 

http://campidiconcentramentoabr.splinder.com/home?from=10

 

Il Giorno della Memoria, istituito nell’anno 2000 con la Legge n. 211, non è solo un evento commemorativo ma, anche e soprattutto, un evento culturale e didattico. Per l’occasione, l’Oratorio San Franco, della parrocchia di Santa Maria Maggiore in Francavilla al Mare, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, propone una manifestazione che vede il coinvolgimento delle Istituzioni Scolastiche cittadine.

Gli alunni della scuola dell’Infanzia e della Primaria hanno preparato disegni sul tema della pace, della solidarietà, della giustizia e della tolleranza che saranno oggetto di una mostra nella sede dell'Oratorio in via Padovano e proiettati in diapositive durante lo spettacolo musicale-teatrale.

Gli alunni delle classi Quinte di Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di Primo e Secondo grado, oltre ai disegni, hanno composto anche dei testi di vario genere (narrativi, argomentativi, poetici) sulle problematiche della shoah. Una giuria qualificata provvederà a selezionare i componimenti più significativi, che verranno interpretati durante i recital musicali.

La data della manifestazione è giovedì 27 gennaio 2011. Al mattino, dalle ore 9.30, presso la chiesa di Santa Maria Maggiore, le scuole dell’Infanzia, Primarie e Secondarie di Primo grado saranno coinvolte in un momento culturale che prevede la proiezione dei disegni realizzati dai bambini e la lettura dei testi dei ragazzi selezionati dalla giuria, che saranno interpretati dalla voce recitante e dal commento musicale.

Alle ore 21.00, poi, sempre nella chiesa di Santa Maria Maggiore, si terrà un concerto intervallato dalla lettura di brani della tradizione classica e moderna e dei testi composti dagli studenti della Scuola Secondaria di Secondo grado appositamente scelti dalla giuria suddetta.

La voce recitante è quella di Lea Del Greco, autentica promessa del panorama artistico nazionale ed internazionale. Il quartetto dei musicisti si compone di Stefano Mammarella al flauto traverso, Angela Di Giuseppe al violino, Federico Orlando al violoncello e Paola Ciolino al pianoforte.

Con questa iniziativa, l'Oratorio vuole riflettere e far riflettere sul dramma della violenza, e della guerra: conoscere l'orrore, per non dimenticare.

 

 

 

PAOLO CARINCI VISITA AL CAMPO DI CONCENTRAMENTO Sachsenhausen

 

 

 
 
 

COSTRUIRE UN POZZO PER L'ACQUA IN AFRICA

Post n°791 pubblicato il 21 Gennaio 2011 da dammiltuoaiuto

 

 

 

Anche tu puoi costruire un pozzo in Africa, grazie ad AMREF. Bastano 2.000 euro.

Un pozzo d'acqua consente ad almeno 300 persone di migliorare la propria vita.

Chi decide di contribuire alla costruzione di un pozzo riceve i rapporti sull'avanzamento dei lavori e la foto del pozzo ultimato.

Più il ringraziamento di tutta la comunità che ne avrà giovato.

 

 

 

 

Le bomboniere solidali di AMREF

Matrimonio? Battesimo? Comunione? Laurea?

Se scegli di devolvere ad AMREF la cifra tradizionalmente dedicata all'acquisto delle bomboniere, la tua donazione si trasformerà in acqua pulita nei villaggi delle zone aride, in calore e sostegno ai bambini di strada, in vaccinazioni e cure mediche nei campi profughi, in corsi di formazione per giovani professionisti africani.

Pensa all'inutilità di una bomboniera e chiediti se puoi proprio ignorare che con quei soldi si potrebbe estendere la propria gioia a decine o centinaia di nostri simili.

Per informazioni: bomboniere@amref.it (indicando la data prevista per la cerimonia)

oppure 02-54107566

 


Progetti idrici realizzati:

KENYA
Nairobi (baraccopoli di Dagoretti): 7 pozzi costruiti
Kibwezi: 151 pozzi costruiti
Kajiado: 316 pozzi costruiti
Kitui: 257 pozzi costruiti
Makueni: 236 pozzi costruiti
Nasipa: 1 acquedotto
Illasit: 1 acquedotto
Olmatasia: 1 acquedotto
Orariat: 1 acquedotto
Enderkesi: 1 acquedotto

UGANDA
Gulu: 172 pozzi riabilitati e 153 sorgenti protette

TANZANIA
Mkuranga: 90 pozzi costruiti

SUDAN
Maridi: 3 pozzi trivellati (pozzi di profondità)

 

Per informazioni e dati più aggiornati, visita www.amref.it

oppure scrivi a federica.tedeschi@amref.it

 
 
 

No al Nucleare: si ribellano anche gli industriali

Post n°790 pubblicato il 21 Gennaio 2011 da dammiltuoaiuto
 

 

Il nucleare non convince proprio più nessuno! Difatti a scagliarsi contro il progetto -ancora in fase di attuazione- che mira a reintrodurre l’energia dell’atomo in Italia, non sono solo gruppi e le associazioni ambientaliste, ma bensì anche il cuore dell’economia nostrana come Imprenditori, manager e professionisti che, per sancire “il personale   rifiuto assoluto”, hanno deciso di firmare un appello curato da Kyoto Club al fine di incentivare lo sviluppo delle energie rinnovabili come alternativa al nucleare.

 

Un’iniziativa di tutto rispetto, questa, che fa ancora scalpore perché tra i primi nomi degli 800 firmatari emergono tre personaggi di rilievo quali: Pasquale Pistorio (colui che ha reso celebre e potente STMicroelectronics), Catia Bastioli (amministratore delegato di Novamont) e Gianluigi Angelantoni (amministratore delegato interessato insieme al gruppo Siemens nella produzione del solare termodinamico).

Secondo gli imprenditori in questione (e secondo una nutrita schiera di cittadini), la costruzione delle centrali nucleari gioverebbe esclusivamente “una piccola minoranza di società italiane” contribuendo così alla fuga di investimenti all’estero, una stangata questa per l’economia del Paese ancora piuttosto debole.

Secondo le stime, difatti, la produzione di energia elettrica attraverso il nucleare apporterebbe ben pochi benefici a noi cittadini e anche a buona parte degli industriali, anche perché some ben sappiamo sarebbe lo Stato, attraverso la fiscalità generale, e i consumatori attraverso l’esborso delle bollette, a cofinanziare il nucleare, ovvero un’ energia pericolosa, costosa e poco gradita dall’intera società.

Una scelta quella del nucleare, che oltretutto va in netto contrasto con l’andamento europeo, in quanto il 61 per cento della nuova potenza elettrica installata in Europa deriva esclusivamente da impianti alimentati da fonti rinnovabili, meno costose e ovviamente molto più pulite.

Perlopiù gli industriali stimano che l’intero programma nucleare del Governo richiederebbe un investimento di ben 80 miliardi con una inevitabile sottrazione di risorse ai vari comparti delle energie rinnovabili.

 

 
 
 

ADOTTA UN RIPETITORE DI RADIO MARIA

Post n°789 pubblicato il 21 Gennaio 2011 da dammiltuoaiuto
 

L'obolo non è ancora arrivato!

Disperati, vi informiamo che l'iniziativa "umanitaria" promossa da Radio Maria, naturalmente finalizzata a sostenere le popolazioni più povere, non è ancora andata a buon fine.
La richiesta di denaro campeggia ancora nella home page del sito dell'emittente:
“Adotta cento trasmettitori”!
Si, avete letto bene: cento trasmettitori, del misero costo di VENTICINQUEMILA EURO cadauno, per risolvere il dramma della fame nel mondo, delle condizioni igienico sanitarie che fanno migliaia di vittime al minuto.
Basterà spedire DUE MILIONI E MEZZO DI EURO all’emittente e tutte le emergenze che affliggono l’Africa (continente destinatario dell’opera misericordiosa), svaniranno in un istante!
Secondo i portavoce della radio cattolica, chi sborserà di tasca propria qualche quattrino per allargare ulteriormente il raggio di copertura del segnale della famosa stazione, contribuirà all’adozione di un intero popolo.
Sconcertati ci poniamo, girandolo naturalmente anche a voi, il seguente quesito: è eticamente accettabile che una radio che gode di ogni beneficio legislativo possibile e immaginabile faccia pagare agli ascoltatori i propri apparati tecnici?
E, allo stesso tempo, è tollerabile la presa per i fondelli della solidarietà?
Che giovamento potrebbe produrre la ricezione di Radio Maria a milioni di persone che muoiono di fame, di stenti, che soccombono al cospetto delle malattie da noi curabilissime da cinquant’anni?
Ne abbiamo raccontate tante di storie che ci fanno inorridire nella nostra lunga avventura di blogger, ma questa, forse, le batte tutte!
Radio Maria è la superpotenza incontrastata dell’etere: basti pensare alle VENTIDUE  frequenze disponibili per coprire una piccola regione come la Valle d’Aosta!
Nella sola Europa, è captabile via FM in Albania, Austria, Croazia, Francia, Malta, Slovenia, Svizzera.
Non dimentichiamo, poi, che non esiste soltanto la modulazione di frequenza: Radio Maria è presente sul digitale terrestre, sul satellite e in streaming web.
Insomma, per raggiungere un così largo bacino di utenza, occorrono tanti soldi, sia per l’acquisto dei trasmettitori, sia per la manutenzione.
Radio Maria ha un esercito di tecnici reperibili ventiquattro ore su ventiquattro, casomai un ponte dovesse spegnersi o non funzionare in modo ottimale.
Pensate che i tecnici lavorino per la gloria?
Certo che no!
Passino le donazioni spontanee, ma utilizzare il toccante pretesto della tragedia del terzo mondo per farsi comprare cento nuovo trasmettitori di ultimissima generazione, è obiettivamente troppo!!
Di questo passo diventerà tristemente vero il detto secondo il quale esistono due sole certezze.
Vale a dire, la morte e che Radio Maria si capta anche dentro un cesso profondo mille metri!

 
 
 

Don Gallo con tro la chiesa

Post n°788 pubblicato il 17 Gennaio 2011 da dammiltuoaiuto
 

Beatrice Borromeo per "il Fatto Quotidiano"

Com'è possibile che dal cardinal Ruini a Bagnasco, da Fisichella fino al Santo Padre nessuno si indigni per il comportamento di Silvio Berlusconi?". Don Andrea Gallo, animatore della comunità genovese di San Benedetto del Porto, è famoso per essere ostile alle caste vaticane. E il Cavaliere non gli è mai piaciuto. Ma nel giorno in cui rimbalza per il mondo la notizia che il presidente del Consiglio è sotto inchiesta per concussione e favoreggiamento della prostituzione minorile, il prete genovese è molto più arrabbiato con il Papa che col premier.



Don Gallo, si stupisce ancora del fatto che la Chiesa non abbia niente da dire?
Sono ripugnato. A 82 anni e mezzo mi sento autorizzato a dire che è insopportabile che non ci sia una presa di posizione contro queste sconcezze. Anzi: le gerarchie ecclesiastiche continuano a sostenere Berlusconi.

C'è una soglia oltre la quale anche il Vaticano dirà "adesso basta davvero"?
Non c'è, perché alla Chiesa non importa più nulla dei poveri e dei deboli. Vive di privilegi, vuole difenderli e ne vuole conquistare di nuovi. Le pare normale che il Papa vada a trovare il sindaco di Roma in Campidoglio il giorno dopo che ha azzerato la giunta?

Quali sono le contropartite concrete, per la Chiesa, di questa benevolenza?
Basti pensare all'8 per mille o ai contributi alle scuole cattoliche, che poi di cattolico non hanno proprio nulla.


ruby berlusconi Tutto qui?
C'è anche l'esenzione fiscale sugli immobili della Chiesa, che non pagano l'Ici. O le politiche bioetiche. Il Santo Padre è tornato a parlare contro l'educazione sessuale, senza capire che togliere la consapevolezza ai ragazzi è proprio ciò che li spinge a svendersi, drogarsi, autodistruggersi.


ratzinger benedetto xvi Che opinione si è fatto delle ragazzine che, come disse Veronica Lario, "si offrono al drago "?
Il problema è che da almeno un decennio i giovani crescono senza un'idea di futuro, sapendo che non avranno lavoro né aiuti.

Forse però Ruby era soddisfatta di mettere un piede nel mondo di Arcore.
Certe ragazze capiscono che vendersi è una possibilità per ottenere quello che vogliono, ma è anche un processo di autodistruzione con sofferenze indicibili. Nella mia comunità lavoro da anni con le prostitute: sono rovinate, vuote dentro.


bagnasco Non sviluppano una corazza per evitare di soffrire del loro lavoro ?
No. Penso che Ruby e le altre vedano Berlusconi come una porta d'accesso, che sfruttino i suoi vizi. Ma si vergognano, sono schifate da chi hanno davanti. E si fanno anche schifo da sole.

Se i racconti di queste ragazze sono veri, il presidente del Consiglio cerca proprio questo tipo di donna.
Questo perché è un amorale. Un uomo che agisce fuori dalla Costituzione, dalla giustizia, dalla legalità. E dalla civiltà. Dice che lavora tanto e che si toglie qualche sfizio, ma nella sua vita vedo solo sfacelo e tristezza.


CAMILLO RUINI I suoi colleghi la pensano diversamente: continuano anche a dargli la comunione.

Sostengono che è single, pur sapendo benissimo che è doppiamente divorziato. Monsignor Rino Fisichella ha detto che bisogna contestualizzare persino le sue bestemmie!

Che effetto ha questa indulgenza ad personam sui fedeli?
Ovviamente si allontanano dalla Chiesa, così come dalla politica. Le gerarchie non capiscono che questa incoerenza farà scomparire la Chiesa, e morire la religione.

 

RINO FISICHELLA Quindi?
Sia i cittadini che la Chiesa devono riscoprire la capacità di indignarsi e di reagire. Perché siamo tutti responsabili.

 
 
 

Solo mezza cattedra e 600 euro

Post n°787 pubblicato il 14 Gennaio 2011 da dammiltuoaiuto
 
Tag: scuola

La Gelmini premia il professore più bravo d'Italia. E' un precario.


È il professore più bravo d’Italia. Premiato dalla Gelmini per il "suo impegno nell'innovazione didattica attraverso l'uso delle tecnologie". Tanto che il 30 giugno ha ricevuto la mail da parte dell'Anp che gli annunciava di essere docente dell'anno: "Gentile collega, a nome del presidente nazionale dell’Anp (l’Associazione nazionale Dirigenti e Alte professionalità della Scuola), ti esprimo vive congratulazioni per il tuo successo nell’aggiudicazione del premio “Docente dell’anno”. Le motivazioni? "Per il tuo impegno nell’innovazione didattica attraverso l’uso delle tecnologie". Un trionfo per Luca Piergiovani, insegnante di italiano alle medie "G.B. Grassi" di Uggiate-Trevano, in provincia di Como. Con la sua classe ha ideato un progetto che si chiama Chocolat 3B Podcast. Da un paio d’anni, quando si parla di "strategia delle tre i", lui e i suoi studenti girano l’Italia per spiegare agli altri come si fa: hanno vinto il premio "A scuola di innovazione" del Ministero dell’Istruzione, hanno partecipato al "Forum della Pubblica amministrazione" di Roma, al "Toscana Lab", hanno esportato in Lombardia i corsi di alfabetizzazione informatica per anziani e hanno aperto un sito internet multimediale dedicato alla musica e alla letteratura (http://www.chocolat3b.podomatic.com/). Idee e progetti che andrebbero valorizzati. E che invece hanno il respiro corto del precariato.

""Con questi progetti - racconta ad Affaritaliani.it Luca Piergiovanni - abbiamo ricevuto numerosi premi tra cui l'emoticon art e il content award. Insomma grandi soddisfazioni". Tutto perfetto. Se non fosse che il miglior professore dell'anno dal 30 giugno è senza un lavoro. Insomma è un precario.

"E' un paradosso: sono uno dei tanti precari che il 30 giugno viene licenziato. E pensare che il progetto che ho seguito ha ottenuto numerosi riconoscimenti a livello internazionale e soprattutto sono stati fatti numerosi studi come ha fatto l'Europian media Education Progect. Ma senza andare tanto lontano amche i docenti di Bicocca e Cattolica apprezzano il mio lavoro". Eppure, nonostante questo, il professore non riuscirà a proseguire il suo lavoro con la classe con cui l'ha avviato: "E' un grande spreco di energia. Progetti come questi ricevono un sacco di riconoscimenti dal mondo ccademico ma non puoi continuarli perchè ogni anno ti trovi in una scuola diversa. Così con i miei alunni ci troviamo fuori dalla scuola. Registramo da casa. Ma sarebbe molto meglio continuare in una scuola visto che il progetto è nato lì".

Luca è un professore come tanti. Originario di Arezzo, laureato con 110 e lode in Lettere a Perugia, Luca aveva tentato la carriera accademica. «Dopo due pubblicazioni scientifiche, tante pacche d’incoraggiamento e tre anni di tira e molla, ho deciso di frequentare i corsi di abilitazione all’insegnamento - ricorda -. Dalle mie parti, però, trovare un posto era impossibile. Nemmeno una supplenza".

Per non cadere in depressione, a 32 anni, era anche tornato al lavoro del liceo: il disc jockey. "Facevo 3 o 4 serate a settimana: dance anni ’70-’80, house, musica latina. Per campare ho fatto di tutto: il karaoke sulla riviera romagnola e il barman alle feste cubane. Quando ho ricevuto una proposta da Como mi è sembrato di rinascere".

"Nel 2005 ho avuto un contratto completo fino al 31 agosto. A partire dall’anno successivo, però, le cose sono peggiorate: ogni anno una scuola diversa, contratti in scadenza il 30 giugno e pochissime ore di lezione a settimana". Lo stipendio? "Ottocento euro al mese e uno "spezzone orario": due classi, dodici ore a settimana. Per raggiungere quota 18 ore e lo stipendio base di 1300 euro al mese si è dovuto inventare alcuni corsi pomeridiani. "E poi parliamo di fannulloni. Ci sono altre migliaia di persone, anche più anziane di me, nelle mie stesse condizioni".

"Vivo a Valmorea da cinque anni, ma sono sempre sul punto di traslocare - spiega Luca- . Il mio posto è stato tagliato e a settembre non so se potrò insegnare e nemmeno dove mi spediranno. Ci chiamano ragazzi, ma mi sembra assurdo che a 37 anni uno non possa pensare di crearsi una famiglia. Ho il desiderio di poter essere indipendente. Ma con 800 euro al mese come si fa?

E ora il premio."Mi hanno detto che alle premiazioni per il “Docente dell’anno” ci sarà il ministro Gelmini. Sto preparando una lettera da consegnarle: com’è possibile che in Italia il merito e l’impegno non paghino mai?" Mi auguro di poterla incontrare, di scrivere una lettera e consegnargliela per tutti noi precari. Bisogna cercare di risolvere questa situazione

E a settembre? "Ora non ho ancora un'assegnazione. Sarà molto difficile tornare a lavorare dove ero prima. E' il precariato a vita. La certezza per tutta la vita non ci sarà mai".


Como - premiato dal ministro Gelmini per il lavoro con le nuove tecnologieSolo mezza cattedra e 600 euro
al mese al miglior prof d'ItaliaAvrà 8 ore a settimana. Richiesto in Usa: «Collaborerò via web, ma credo nel mio lavoro in Italia»

Como - premiato dal ministro Gelmini per il lavoro con le nuove tecnologie

Solo mezza cattedra e 600 euro
al mese al miglior prof d'Italia

Avrà 8 ore a settimana. Richiesto in Usa: «Collaborerò via web, ma credo nel mio lavoro in Italia»

 
Luca Piergiovanni, 37 anni: premiato come «miglior insegnante d'italia», è precario con 8 ore a settimana
COMO - Professor Piergiovanni, quanto prende attualmente di stipendio? «Mah, il primo cedolino deve ancora arrivare, ma credo sarà attorno ai 600 euro netti». Seicento euro netti sono la paga che il ministero della Pubblica istruzione corrisponde a colui che il ministero stesso ha dichiarato miglior insegnante d'Italia. E ci sarebbe pure da consolarsi, perché fino a pochi giorni fa Luca Piergiovanni, docente di lettere, non poteva contare nemmeno sulle 8 ore settimanali nella scuola media di Olgiate Comasco a cui è stato assegnato dal Provveditorato agli studi di Como. Chiuse dentro la vicenda del professor Piergiovanni, 37 anni, conterraneo di un grande educatore come don Lorenzo Milani, ci sono tutte le contraddizioni che accompagnano la situazione della scuola italiana.

L'insegnante, fino allo scorso anno in servizio alle medie di Uggiate Trevano, sempre nel Comasco, si è visto assegnare dal ministro Mariastella Gelmini un riconoscimento quale docente più brillante nel campo dell'innovazione didattica: un premio frutto di un lavoro che Piergiovanni porta avanti da anni con i suoi ragazzi, incrociando sapientemente programmi ministeriali e uso delle nuove tecnologie. Ma il ministero, alla fine dello scorso anno scolastico, ha dovuto «licenziare» il professore, che in quanto precario ha dovuto cedere il posto ad altri.

Si è corso il concreto pericolo che «il miglior insegnante d'Italia» rimanesse a spasso, poi è saltato fuori uno «spezzone» di cattedra a Olgiate ed è toccato fare buon viso a cattivo gioco. «L'ufficio scolastico provinciale - specifica il diretto interessato - mi ha detto che mi assegnerà alcune ore aggiuntive per diffondere negli istituti della zona i programmi che ho messo a punto. Speriamo in bene». Il lavoro di Piergiovanni ha attirato anche l'attenzione degli Usa e della prestigiosa università di Yale, che al professorino italiano ha offerto una collaborazione.

«In tanti - racconta - mi hanno detto che sono matto a lasciarmi sfuggire un'occasione del genere ma non è così. Intanto la collaborazione ci sarà, seppure solo via web ma poi trasferirmi in America avrebbe significato tagliare i ponti con la scuola in Italia. Sarò uno stupido, ma io in questo lavoro, qui nel mio Paese, ci credo ancora». Resta da capire come sia possibile che lo stesso ministero da un lato dica a Piergiovanni che è il più bravo di tutti, dall'altro gli decurti lo stipendio e rischi di perderne le capacità. «Io una risposta in tasca non ce l'ho - risponde il docente -, ma di sicuro devono essere rivisti i metodi di reclutamento della classe insegnante e ne deve essere svecchiata l'età. L'informatica ha cambiato le nostre vite, non è più possibile ignorarlo quando ci si deve rivolgere ai "nativi digitali" che sono gli attuali studenti. Ma pare sia ancora difficile da noi fare passare un discorso del genere».

Claudio Del Frate
09 settembre 2010(ultima modifica: 10 settembre 2010)

 
 
 

DOCENTE A CONTRATTO PRESSO LE UNIVERSITA’ ITALIANE RECUPERA FINO A 40.000 EURO!!!

Post n°786 pubblicato il 08 Gennaio 2011 da dammiltuoaiuto
 
Tag: scuola


DOCENTE A CONTRATTO PRESSO LE UNIVERSITA’ ITALIANE

RECUPERA FINO A 40.000 EURO!!!

Il CODACONS promuove una class action contro il MIUR e le Università Italiane, con la quale chiedere il riconoscimento della giusta retribuzione per i 36.000 professori a contratto che hanno ricevuto incarichi presso i suddetti Atenei, svolgendo in sostanza tutti i compiti di un professore di ruolo, tuttavia percependo in cambio un compenso notevolmente basso, senza neppure il riconoscimento dei diritti previdenziali.
Si tratta di recuperare decine di migliaia di euro fino a raggiungere i compensi almeno dei ricercatori universitari con gli interessi e la rivalutazione.
Per partecipare alla CLASS ACTION iscriviti alla mailinglist dedicata inviando una email all'indirizzo professoriacontratto@codacons.info
Riceverai le istruzioni per aderir
e alla class action e fare la causa per gli arretrati.
 

Vai al link:
http://www.codacons.it/articolo.asp?idInfo=127119
E segui le istruzioni

 
 
 

AMIANTO: RECUPERA FINO A 800.000 EURO!!!

Post n°785 pubblicato il 08 Gennaio 2011 da dammiltuoaiuto

AMIANTO:

RECUPERA FINO A 800.000 EURO!!!


Sei rimasto vittima dell’amianto? In Italia già sono stati riconosciuti maxi risarcimenti di 700 mila euro (Tribunale di Reggio Emilia 2007) per il risarcimento del danno biologico e morale.

Il Codacons ti aiuterà ad avere giustizia. Puoi infatti agire con il Codacons per ottenere il legittimo risarcimento del danno.

Ogni anno migliaia di persone che hanno lavorato in luoghi saturi di polveri di amianto si scoprono affette da gravi patologie derivanti da tale esposizione.

Esistono alcune malattie, quali una gravissima forma di cancro denominata “mesotelioma” o una malattia cronica denominata “asbestosi” che derivano al 99% dall’esposizione all’amianto; altre malattie – anche altrettanto gravi - possono comunque essere legate da un rapporto di causa ed effetto alla medesima esposizione.

Chi ha contratto tali malattie durante il lavoro, oppure perché abitante in luoghi colpevolmente non bonificati o semplicemente lavando tute da lavoro di un familiare addetto al trattamento dell’amianto può contattarci e conferire mandato agli esperti legali del Codacons per ottenere il giusto risarcimento del danno sofferto.

Altrettanto può fare il familiare di una persona ammalata o deceduta a causa dell’amianto per ottenere il risarcimento del cosiddetto “danno parentale”.

Potrai recuperare fino 80.000 dollari dal fondo ad hoc istituito negli USA in sede di conciliazione, e, per il giudizio in Italia, la diversa somma riconosciuta a seconda dell’entità del danno subito!

Per sapere come aderire all’azione vai a questo link:

http://www.codacons.it/articolo.asp?idInfo=128513

 
 
 

AMIANTO: RECUPERA FINO A 800.000 EURO!!!

Post n°784 pubblicato il 08 Gennaio 2011 da dammiltuoaiuto

AMIANTO:

RECUPERA FINO A 800.000 EURO!!!

Sei rimasto vittima dell’amianto? In Italia già sono stati riconosciuti maxi risarcimenti di 700 mila euro (Tribunale di Reggio Emilia 2007) per il risarcimento del danno biologico e morale.

Il Codacons ti aiuterà ad avere giustizia. Puoi infatti agire con il Codacons per ottenere il legittimo risarcimento del danno.

Ogni anno migliaia di persone che hanno lavorato in luoghi saturi di polveri di amianto si scoprono affette da gravi patologie derivanti da tale esposizione.

Esistono alcune malattie, quali una gravissima forma di cancro denominata “mesotelioma” o una malattia cronica denominata “asbestosi” che derivano al 99% dall’esposizione all’amianto; altre malattie – anche altrettanto gravi - possono comunque essere legate da un rapporto di causa ed effetto alla medesima esposizione.

Chi ha contratto tali malattie durante il lavoro, oppure perché abitante in luoghi colpevolmente non bonificati o semplicemente lavando tute da lavoro di un familiare addetto al trattamento dell’amianto può contattarci e conferire mandato agli esperti legali del Codacons per ottenere il giusto risarcimento del danno sofferto.

Altrettanto può fare il familiare di una persona ammalata o deceduta a causa dell’amianto per ottenere il risarcimento del cosiddetto “danno parentale”.

Potrai recuperare fino 80.000 dollari dal fondo ad hoc istituito negli USA in sede di conciliazione, e, per il giudizio in Italia, la diversa somma riconosciuta a seconda dell’entità del danno subito!


Per sapere come aderire all’azione vai a questo link:

http://www.codacons.it/articolo.asp?idInfo=128513

 
 
 

AMIANTO: RECUPERA FINO A 800.000 EURO!!!

Post n°783 pubblicato il 08 Gennaio 2011 da dammiltuoaiuto
 
Tag: amianto

AMIANTO:

RECUPERA FINO A 800.000 EURO!!!

Sei rimasto vittima dell’amianto? In Italia già sono stati riconosciuti maxi risarcimenti di 700 mila euro (Tribunale di Reggio Emilia 2007) per il risarcimento del danno biologico e morale.

Il Codacons ti aiuterà ad avere giustizia. Puoi infatti agire con il Codacons per ottenere il legittimo risarcimento del danno.

Ogni anno migliaia di persone che hanno lavorato in luoghi saturi di polveri di amianto si scoprono affette da gravi patologie derivanti da tale esposizione.

Esistono alcune malattie, quali una gravissima forma di cancro denominata “mesotelioma” o una malattia cronica denominata “asbestosi” che derivano al 99% dall’esposizione all’amianto; altre malattie – anche altrettanto gravi - possono comunque essere legate da un rapporto di causa ed effetto alla medesima esposizione.

Chi ha contratto tali malattie durante il lavoro, oppure perché abitante in luoghi colpevolmente non bonificati o semplicemente lavando tute da lavoro di un familiare addetto al trattamento dell’amianto può contattarci e conferire mandato agli esperti legali del Codacons per ottenere il giusto risarcimento del danno sofferto.

Altrettanto può fare il familiare di una persona ammalata o deceduta a causa dell’amianto per ottenere il risarcimento del cosiddetto “danno parentale”.

Potrai recuperare fino 80.000 dollari dal fondo ad hoc istituito negli USA in sede di conciliazione, e, per il giudizio in Italia, la diversa somma riconosciuta a seconda dell’entità del danno subito!


Per sapere come aderire all’azione vai a questo link:

http://www.codacons.it/articolo.asp?idInfo=128513

 
 
 

VITTIMA DI CRACK FINANZIARI? Argentina, Cirio, Cerruti, Finmeck:RECUPERA FINO A 150.000 EURO!!!

Post n°782 pubblicato il 08 Gennaio 2011 da dammiltuoaiuto
 

 

VITTIMA DI CRACK FINANZIARI? Argentina, Cirio, Cerruti, Finmeck:

la banca che non informa il cliente del rischio deve RISARCIRE I DANNI

OLTRE CENTO SENTENZE FAVOREVOLI OTTENUTE DAL CODACONS HANNO FATTO RECUPERARE AI RISPARMIATORI UN MILIONE DI EURO!!

 

RECUPERA FINO A 150.000 EURO!!!

 

 

Alcuni consumatori affrontano l'azione legale (contro la banca che gli ha venduto i titoli) con molte perplessità, dovute anche alla mancanza (o al mancato ritrovamento) di documentazione relativa all'acquisto. Si può agire in tali casi? La risposta è contenuta nell’art. 23, co.6 del TUF, il quale prevede che nei giudizi di risarcimento dei danni cagionati al cliente nello svolgimento dei servizi di investimento e di quelli accessori, incombe ai soggetti abilitati (Banca) l'onere di provare di aver agito con la specifica diligenza. Quindi, al consumatore è sufficiente dimostrare di aver acquistato i titoli, mentre la mancanza di documentazione sfavorisce solo la banca.

In alcuni casi, poi, si riscontrano ipotesi di vera e propria nullità. Ciò accade, per esempio, quando l'investimento è stato effettuato in assenza del contratto quadro. Infatti, l'art. 23 del T.U.F. (D. Lgs. n. 58/98) prescrive che i contratti relativi alla prestazione dei servizi di investimento debbano essere redatti per iscritto (da ultimo, Tribunale di Mondovì, con la sentenza n.390 del 4/11/2010). Le ipotesi di responsabilità contrattuale, comunque, sono abbastanza diffuse nell'ambito della intermediazione finanziaria. Si ricordi, infatti, che la banca deve profilare i clienti e fornire loro tutte le informazioni sui titoli venduti (in particolare, cfr. art. 21 del D. Lgs. 58/98 e dagli artt. 26, 27, 28 , 29 e 30 del Regolamento Consob n. 11522/98).

Il Codacons offre a tutti i suoi iscritti una consulenza legale gratuita Pertanto, se hai acquistato titoli spazzatura, perdendo i tuoi risparmi, puoi agire subito con il CODACONS anche se hai aderito ad eventuali azioni penali nella procedura in essere contro l'emittente. La causa spesso consente di recuperare l'investimento nel giro di soli 8-9 mesi, attraverso una transazione con la Banca.

Se vuoi partecipare anche tu a questa azione clicca qui (www.termilcons.net/index.php?pagina=page_publicForm&idForm=60&css=1) e compila il questionario inserendo tutti i dati richiesti. Riceverai una email con tutte le ulteriori informazioni utili.

Vai al link:

http://www.codacons.it/articolo.asp?idInfo=128445&id=65

E segui le istruzioni per aderire e recuperare tutto o fino all’85% di quello che hai investito (ad es. 100.000 euro ovvero 85.000 euro su un investimento di 100mila euro)!

E RICORDA CHE PER I BOND ARGENTINA IL TERMINE ULTIMO PER ESPERIRE L’AZIONE E’ IL 23 DICEMBRE 2011!!!

(v. il link: http://www.codacons.net/bondargentini/?q=capodanno_argentino)

Per le obbligazioni Lehman clicca qui:

http://www.codacons.it/articolo.asp?idInfo=109851

 

 

 
 
 

RECUPERA FINO A 150.000 EURO!!! VITTIMA DI CRACK FINANZIARI?

Post n°781 pubblicato il 08 Gennaio 2011 da dammiltuoaiuto

VITTIMA DI CRACK FINANZIARI? Argentina, Cirio, Cerruti, Finmeck:
la banca che non informa il cliente del rischio deve RISARCIRE I DANNI
OLTRE CENTO SENTENZE FAVOREVOLI OTTENUTE DAL CODACONS HANNO FATTO RECUPERARE AI RISPARMIATORI UN MILIONE DI EURO!!

RECUPERA FINO A 150.000 EURO!!!

Alcuni consumatori affrontano l'azione legale (contro la banca che gli ha venduto i titoli) con molte perplessità, dovute anche alla mancanza (o al mancato ritrovamento) di documentazione relativa all'acquisto. Si può agire in tali casi? La risposta è contenuta nell’art. 23, co.6 del TUF, il quale prevede che nei giudizi di risarcimento dei danni cagionati al cliente nello svolgimento dei servizi di investimento e di quelli accessori, incombe ai soggetti abilitati (Banca) l'onere di provare di aver agito con la specifica diligenza. Quindi, al consumatore è sufficiente dimostrare di aver acquistato i titoli, mentre la mancanza di documentazione sfavorisce solo la banca.
In alcuni casi, poi, si riscontrano ipotesi di vera e propria nullità. Ciò accade, per esempio, quando l'investimento è stato effettuato in assenza del contratto quadro. Infatti, l'art. 23 del T.U.F. (D. Lgs. n. 58/98) prescrive che i contratti relativi alla prestazione dei servizi di investimento debbano essere redatti per iscritto (da ultimo, Tribunale di Mondovì, con la sentenza n.390 del 4/11/2010). Le ipotesi di responsabilità contrattuale, comunque, sono abbastanza diffuse nell'ambito della intermediazione finanziaria. Si ricordi, infatti, che la banca deve profilare i clienti e fornire loro tutte le informazioni sui titoli venduti (in particolare, cfr. art. 21 del D. Lgs. 58/98 e dagli artt. 26, 27, 28 , 29 e 30 del Regolamento Consob n. 11522/98).
Il Codacons offre a tutti i suoi iscritti una consulenza legale gratuita Pertanto, se hai acquistato titoli spazzatura, perdendo i tuoi risparmi, puoi agire subito con il CODACONS anche se hai aderito ad eventuali azioni penali nella procedura in essere contro l'emittente. La causa spesso consente di recuperare l'investimento nel giro di soli 8-9 mesi, attraverso una transazione con la Banca.
Se vuoi partecipare anche tu a questa azione clicca qui (www.termilcons.net/index.php?pagina=page_publicForm&idForm=60&css=1) e compila il questionario inserendo tutti i dati richiesti. Riceverai una email con tutte le ulteriori informazioni utili.
Vai al link:
http://www.codacons.it/articolo.asp?idInfo=128445&id=65
E segui le istruzioni per aderire e recuperare tutto o fino all’85% di quello che hai investito (ad es. 100.000 euro ovvero 85.000 euro su un investimento di 100mila euro)!
E RICORDA CHE PER I BOND ARGENTINA IL TERMINE ULTIMO PER ESPERIRE L’AZIONE E’ IL 23 DICEMBRE 2011!!!
(v. il link: http://www.codacons.net/bondargentini/?q=capodanno_argentino)
Per le obbligazioni Lehman clicca qui:
http://www.codacons.it/articolo.asp?idInfo=109851
 


 
 
 

PRECARI DELLA SCUOLA: RECUPERA FINO A 40.000 EURO!!!

Post n°780 pubblicato il 08 Gennaio 2011 da dammiltuoaiuto
 

PRECARI DELLA SCUOLA:

RECUPERA FINO A 40.000 EURO!!!

Il Tribunale ordina di assumere a tempo indeterminato i precari della scuola!!!
La direttiva ue 1999/70/ce impone la stabilizzazione di tutti i precari della scuola.
Ed il Ministero dell'istruzione è stato condannato a pagare gli stipendi di ruolo.
Il Codacons ha avviato una class action gratuita per tutti i precari della scuola iscritti al CODACONS.

LA CLASS ACTION E' COMPLETAMENTE GRATUITA SIA PER GLI ISCRITTI ALL'ASSOCIAZIONE SIA PER I NON ISCRITTI!

Condizione per aderire al’iniziativa è quella di essere docenti inseriti nella graduatoria ad esaurimento ed assunti con contratto di lavoro a tempo determinato stipulato con termine dal 1° settembre al 30 giugno o al 31 agosto, ancora in corso di esecuzione, ovvero gia' concluso, ed illegittimamente reiterato, anche una sola volta.

Si avverte, inoltre, che il termine ultimo per poter impugnare i contratti a tempo determinato e ottenere l’immissione in ruolo, nonchè il risarcimento dei danni conseguenti mediante l’invio di una raccomandata finalizzata all’interruzione della prescrizione, è fissato dalla legge al 22 gennaio 2011 (si veda in particolare l’art. 32 della legge 4 novembre 2010 n. 183, secondo cui il personale docente o ATA che vorrà agire avverso i suddetti contratti, dovrà manifestare per iscritto – anche per via extragiudiziale - entro il termine perentorio di 60 giorni dalla data di entrata in vigore della stessa legge, fissata al 24 novembre 2010, la volontà di impugnarli).
Per tale ragione, oltre ad aderire all'azione, compilando il form al link sotto sarà trasmesso il testo da inviare - ripetiamo: entro il 22 gennaio 2011 - per interrompere la prescrizione ai fini delle singole azioni individuali da intraprendere davanti al giudice del lavoro.
Per aderire gratuitamente alla class action e scaricare la lettera interruttiva della prescrizione basta collegarsi al sito
http://www.codacons.it/articolo.asp?idInfo=127901&id=74
e cliccare al link riportato
www.termilcons.net/index.php?pagina=page_publicform&idform=57&css=1
e compilare il form

Successivamente saranno inviate le istruzioni per chi volesse fare la causa individuale al tribunale del lavoro che sarà sempre gratuita per gli iscritti al Codacons.

N.B. la class action è COMPLETAMENTE GRATUITA mentre le future singole cause potranno essere intentate rivolgendosi a uno dei tanti legali sparsi nel terriotrio della Repubblica ovvero, previa iscrizione al Codacons, dai legali incaricati dall'Associazione, ripetiamo, al solo costo dell'iscrizione.
 
 
 

600 MILIONI DI EURO DI RISARCIMENTO PER 1 MILIONE DI FAMIGLIE!!!

Post n°779 pubblicato il 08 Gennaio 2011 da dammiltuoaiuto
 

600 MILIONI DI EURO DI RISARCIMENTO PER 1 MILIONE DI FAMIGLIE!!!

In oltre 128 Comuni italiani (91 nel Lazio - 16 in Toscana - 10 in Trentino - 8 in Lombardia - 3 in Umbria), l'acqua che è uscita per anni dai rubinetti contiene ARSENICO, oltre la soglia di 10 microgrammi per litro, nonostante la legge preveda limiti di 5/6 volte inferiori.

Il rischio per i cittadini di gravi danni alla salute è altissimo: l'Organizzazione mondiale della sanità e il Comitato scientifico europeo, parlano addirittura di rischio di «alcune forme di cancro».
Ma finalmente il 28 ottobre e' arrivato il tanto atteso NO della Commissione Europea all'ennesima richiesta di deroga presentata dall'Italia ai limiti previsti dalla legge per la concentrazione di arsenico nell'acqua destinata ad uso potabile.

Il Codacons promuove adesso unazione giudiziaria collettiva gratuita per tutti i propri iscritti, per ottenere il risarcimento dei danni e per la quale possono agire tutti gli abitanti dei 128 comuni sopra indicati, che siano intestatari di una bolletta dell'acqua per un contratto di utenza in corso.

Vai al link: http://www.codacons.it/articolo.asp?idinfo=128124


Segui le istruzioni e aderisci subito: il 25 febbraio 2011 scadono i termini per agire, pertanto e' necessario, per chi lo voglia, iscriversi al codacons e inviare tutta la documentazione richiesta entro il 31 gennaio 2011!!

Iscriviti al codacons e agisci gratuitamente per ottenere il risarcimento del danno!

Non dovrai affrontare alcuna spesa e potrai ottenere dal giudice un risarcimento

Se vuoi partecipare a questa azione collettiva, compila il form disponibile a questo link:

www.termilcons.net/index.php?pagina=page_publicForm&idForm=58&css=1

Una volta compilato ed inviato riceverai automaticamente l'apposita modulistica per agire.

L'adesione - CHE COMPORTA ANCHE L'ISCRIZIONE PER 1 ANNO AL CODACONS - dovrà pervenire entro il 31 gennaio 2011

Avverti anche altri abitanti del tuo Comune!!

"CLICCA QUI PER SCARICARE L'EBOOK CON TUTTA LA VERITA' SULL'ACQUA ALL'ARSENICO"

 
 
 

Abolire il diritto al vitaliazio dopo la prima legislatura dei parlamentari

Post n°778 pubblicato il 06 Gennaio 2011 da dammiltuoaiuto
 

Statuto della petizione
I nostri parlmentari si prendono un vitalizio di minimo 3000 euro al mese dopo soli 5 anni di Parlamento.
Lo stato risparmierebbe 150 milioni l'anno che in tempi di crisi con cassa integrazioni a 700 euro non sono pochi.
I deputati hanno bocciato alla grande la proposta fatta il 21 settembre da Borghesi a Montecitorio, per ridurre il vitalizio, (chiamali stupidi), e hanno pensato bene di rendere il meno possibile partecipi i media in modo che noi non ne venissimo a conoscenza. Loro hanno il potere di decidere quanto alto dev'essere il loro stipendio e la loro pensione....dovrebbero pensare che i soldi che beatamente si dividono come se fossero caramelle arrivano dalle nostre tasche e dimostrare un po' più di rispetto per chi lavora sul serio e che alla fine si ritroverà con una misera pensione
firma   la petizione
Abolire il diritto al vitaliazio dopo la prima legislatura

 
 
 

Corte costituzionale: difendi la nostra democrazia! firma

Post n°777 pubblicato il 06 Gennaio 2011 da dammiltuoaiuto
 

 

Siamo allarmati dalla crescente pressione politica nei confronti delle vostre responsabilità costituzionali e vi chiediamo di preservare l'autonomia e l'indipendenza dell'organo costituzionale di cui siete membri, difendendo così anche la nostra democrazia.

 

Cari amici,

 Con la decisione sull'immunità di Berlusconi in arrivo la prossima settimana, la pressione sulla Corte costituzionale si fa sempre più alta. Mettiamoci dalla parte dei giudici in sostegno della loro autonomia e in difesa della nostra democrazia.

La prossima settimana la Corte costituzionale deciderà se Berlusconi potrà ottenere l'immunità dai processi fintanto che avrà un incarico di governo: la prova del nove per la nostra democrazia.

Attualmente imputato per corruzione giudiziaria, falso in bilancio e frode fiscale, il Presidente insieme ai suoi alleati sta esercitando una pressione enorme sui membri della Corte, fino ad arrivare a minacciarli, nel tentativo vergognoso d'influenzare la sentenza e di garantire così che la decisione lo metta al di sopra della legge.

 

Questo è un assalto sfrontato al caposaldo della nostra democrazia: la separazione fra i poteri giudiziario, legislativo ed esecutivo. Un enorme grido pubblico in sostegno della Corte costituzionale e della sua autonomia potrebbe respingere l'eccessiva intromissione della politica e garantire che la Corte costituzionale implementi lo stato di diritto. Costruiamo la più grande petizione on-line della storia italiana per proteggere la nostra democrazia:

 

https://secure.avaaz.org/it/in_difesa_dei_giudici/?vl

 

Negli ultimi anni indagini e processi hanno screditato una grossa parte della classe politica, immischiata in affari di mafia, appalti truccati ed episodi di corruzione. I politici coinvolti si sono chiusi a riccio, promulgando leggi ad personam per evitare i processi e votando contro l'autorizzazione a procedere all'arresto dei parlamentari colpevoli.

 

Nel disperato tentativo di silenziare o ottenere sentenze favorevoli, gli stessi politici indagati o condannati hanno addirittura avviato una pericolosa propaganda contro i giudici, minacciando di avviare commissioni d'inchiesta sul loro lavoro, accusandoli di essere politicamente schierati e addirittura ipotizzando la loro insanità mentale.

 

Berlusconi, attualmente imputato in 3 processi, sta tentando nuovamente di ottenere l'immunità per essere al di sopra della legge. La Corte costituzionale, dopo aver bocciato due tentativi simili in passato, dovrà decidere sulla legittimità di una legge controversa che garantirebbe l'immunità di fatto al Presidente del Consiglio e a tutti i ministri. E la pressione sulla Corte sta raggiungendo il punto di ebollizione.

 

In questa guerra del potere esecutivo contro quello giudiziario, la vittima sacrificale è la salute della nostra democrazia. Costruiamo una petizione enorme per proteggere i giudici dagli attacchi dei politici in malafede, e difendiamo con forza la loro indipendenza dalle pressioni politiche! Firma subito e inoltra l'e-mail a tutti i tuoi amici:

 

https://secure.avaaz.org/it/in_difesa_dei_giudici/?vl

 

Insieme abbiamo dimostrato che possiamo vincere: l'anno scorso abbiamo respinto la "legge bavaglio", promossa da Berlusconi per silenziare i media e rendere più difficili le indagini giudiziarie. Se i cittadini decidono di unire le forze per imporre un cambiamento nel mondo, non ci può essere politico di turno o grande azienda che possa fermarli: la nostra passione ci rende più uniti e più potenti.

 

https://secure.avaaz.org/it/in_difesa_dei_giudici/?vl

 

Con speranza e determinazione,

 

Luis, Giulia, Alice, Ricken, Pascal, Benjamin, Mia e tutto il resto del team di Avaaz.

 

FONTI

 

L'abc del legittimo impedimento, Il Sole 24 Ore:

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Norme%20e%20Tributi/2010/02/legittimo-impedimento-abc.shtml?uuid=abaddb72-1251-11df-a248-f4ce6583a1aa

 

Scheda: tutti i processi in corso e conclusi di Berlusconi e dei suoi ministri, Blitz quotidiano:

http://www.blitzquotidiano.it/politica-italiana/berlusconi-governo-processi-condanne-assoluzioni-362002/?comments=true

 

Berlusconi: no al legittimo impedimento? Andrò ai processi e farò vergognare i pm, Il Messaggero:

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=131653&sez=HOME_INITALIA

 

Berlusconi: se Consulta blocca legittimo impedimento è sentenza politica, Il Corriere della Sera:

http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-884458/berlusconi-consulta-boccia/

 

Il giudice che invitò a cena Berlusconi ora chiede di votare a favore dello scudo, Il Fatto quotidiano:

http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/12/28/non-e-servito-a-niente-come-era-prevedibile/83847/

 

Esami di sanità mentale per i pm, Il Corriere della Sera:

http://www.corriere.it/politica/08_aprile_08/berlusconi_riforme_pd_pdl_bossi_57e3b0ce-0543-11dd-8738-00144f486ba6.shtml

 

Berlusconi a sorpresa a Ballarò. Mills? I giudici sono comunisti, La Repubblica:

http://www.repubblica.it/2009/10/sezioni/cronaca/processo-mills/berlusconi-ballaro/berlusconi-ballaro.html

 

Caso Mesiano, il giudice dai calzini strani. Sospeso il direttore di Studio Aperto, Giornalettismo:

http://www.giornalettismo.com/archives/83504/caso-mesiano-giudice-calzini/

 

Berlusconi, attacco ai magistrati: subito la commissione d'inchiesta, La Stampa:

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/201010articoli/59085girata.asp

 

 

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ONORE A MIOTTO MATTEO ZORRO E' CON TE

Post n°776 pubblicato il 06 Gennaio 2011 da dammiltuoaiuto
 

TESTIMONIANZA DALL'AFGHANISTAN, Valle del Gulistan, ottobre 2010...

 

 


Corrono giorni in cui identità e valori sembrano superati, soffocati da una realtà che ci nega il tempo per pensare a cosa siamo,da dove veniamo,a cosa apparteniamo... 
Questi popoli di terre sventurate,in cui spadroneggia la corruzione in cui a comandare non sono governanti ma capi clan che ottengono il potere con il sangue, hanno saputo conservare le loro radici dopo che i migliori eserciti, le più grosse armate hanno marciato sulle loro case: invano.
L'essenza del popolo afghano è viva, le loro tradizioni si ripetono,
possiamo ritenerle sbagliate,arcaiche, ma da migliaia di anni sono rimaste immutate.

Questo strano popolo ha qualcosa da insegnerci

Gente che nasce, vive e muore per amore delle proprie radici della propria terra e di essa si nutre. Allora riesci a capire che questo strano popolo dalle usanze stravaganti ha qualcosa da insegnare a noi civilizzati occidentali... 

Come ogni giorno partiamo
“Come ogni giorno partiamo per una pattuglia. Avvicinandoci ai nostri mezzi Lince, prima di uscire, sguardi bassi, qualche gesto di rito scaramantico, segni della croce...Nel mezzo blindo, all'interno, non una parola.

Ogni metro potrebbe essere l'ultimoSolo la radio che ci aggiorna su possibili kamikaze avvistati, su possibili zone per imboscate, nient'altro nell'aria... Conosci che il suolo afghano è cosparso di ordigni artigianali pronti ad esplodere al passaggio delle 6 tonnellate del nostro Lince.
Siamo il primo mezzo della colonna, ogni metro potrebbe essere l'ultimo, ma non ci pensi. La testa è troppo impegnata a scorgere nel terreno qualcosa di anomalo, finalmente siamo alle porte del villaggio...

I bambini senza scarpe
Veniamo accolti dai bambini che da dieci diventano venti, trenta, siamo circondati, si portano una mano alla bocca ormai sappiamo cosa vogliono: sono pieni di fame... Poi li guardi: sono senza scarpe, scalzi, con addosso qualche straccio che a occhio ha già vestito più di qualche fratello o sorella...
Dei loro padri e delle loro madri neanche l'ombra, il villaggio è un viavai di bambini han tutta l'aria di non esser lì per giocare...Non sono lì a caso. Hanno quattro, cinque anni i più grandi massimo dieci e con loro un mucchio di sterpaglie.
Poi guardi bene, sotto c'è un asinello, stracarico, porta con sé il raccolto, stanno lavorando... e i fratelli maggiori, si  intenda non più che quattordicenni, con un gregge che lascia sbigottiti anche i nostri alpini sardi, gente che di capre e pecore ne sa qualcosa...

Che dicano poi che noi alpini siamo cambiati...Dietro le finestre delle capanne di fango e fieno un adulto ci guarda, dalla barba gli dai sessanta settant’anni poi scopri che ne ha massimo trenta...
Delle donne neanche l'ombra, quelle poche che tardano a scappare al nostro arrivo al villaggio indossano il burka integrale: ci saranno quaranta gradi all'ombra...
Quel poco che abbiamo con noi glielo lasciamo. Ognuno prima di uscire per una pattuglia sa che deve riempirsi bene le tasche e il mezzo di acqua e viveri: non serviranno certo a noi...  
Che dicano poi che noi alpini siamo cambiati...

Mi ricordo quando mio nonno mi parlava della guerraMi ricordo quando mio nonno mi parlava della guerra: “brutta cosa bocia, beato ti che non te la vedarè mai...”
Ed eccomi qua, valle del Gulistan, Afghanistan centrale, in testa quello strano copricapo con la penna che per noi alpini è sacro.
Se potessi ascoltarmi, ti direi “Visto, nono, che te te si sbaià...”.
 
Caporal Maggiore Miotto Matteo

 

ONORE    AL   CAPORAL   MAGGIORE  MIOTTO MATTEO  

 
 
 
 
 
 
 
 
 

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