Un blog creato da dammiltuoaiuto il 19/08/2007

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FILMATO UNICO

Post n°305 pubblicato il 23 Marzo 2008 da dammiltuoaiuto
 

UN DOCUMENTO UNICO, CHE POTRA' SCONVOLGERE CHI NON HA MAI SEGUITO LA DISCUSSIONE SUI FATTI CHE HANNO CONDOTTO ALL'11 SETTEMBRE, ALLA GUERRA IN IRAQ E IN AFGHANISTAN. LE PROVE DI UNA COSPIRAZIONE PER L'EGEMONIA DEGLI USA SUL MONDO.

Quello che segue è il link per vedere un docufilm che propone una visione globale della situazione mondiale, sin dalle premesse dell'11 settembre 2001.
Chi lo visionerà scoprirà fatti che non sono di pubblico dominio, saprà di circostanze occultate dalla televisione, apprenderà di una mopstruosa cospirazione che mira AL DOMINIO DEL MONDO.
Qiello che p. es. David Icke dice attraverso favole diaboliche e metafore illuminanti, "IL NUOVO SECOLO AMERICANO" lo offre in chiave di prove autoevidenti.
Una sola persona - l'autore di questo docufilm - si sta sostituendo all'intero sistema dei media e agli storici nell'offrire una visione compiuta e difficilmente opinabile della contemporaneità.
Ecco il link:

http://video.google.it/videoplay?docid=5888066934889354980&q=11+settembre+site%3Avideo.google.com&total=142&start=60&num=10&so=0&type=search&plindex=4

Ne ho visti molti di documentari che cercano di far chiarezza sulle circostanze storiche che coinvolgono anche i fatti dell'11 settembre 2001, la guerra in Iraq e in Afghanistan. Ma questo è informatissimo e circostanziato e non offre il fianco a nessuna critica storiografica. Offre fatti e circostanze documentate.
Ecco il link:

http://video.google.it/videoplay?docid=5888066934889354980&q=11+settembre+site%3Avideo.google.com&total=142&start=60&num=10&so=0&type=search&plindex=4

In questo docufilm troverete ciò che non vi ha detto mai la televisione di stato per la quale ci "estorcono" un canone.
Si parla di circostanze sconvolgenti con i testimoni che le raccontano oppure i documenti dell'amministrazione americana desecretati che lo affermano.
Quando si hanno tutti i pezzi del puzzle allora l'immagine appare chiara e tutte le circostanze trovano una spiegazione quasi banale

 
 
 

LA SEGRETEZZA

Post n°304 pubblicato il 23 Marzo 2008 da dammiltuoaiuto
 
Tag: kennedy

signori e signore la parola "segretezza" è ripugnante
in una società aperta e libera e noi come popolo, ci siamo
imposti, intrisicamente e storicamente, alle società
segrete, ai giuramenti segreti, e alle riunioni segrete.
siamo di fronte, in tutto il mondo, ad una cospirazione
monolitica e spietata, basata soprattutto su mezzi segreti,
per espandere la sua sfera di influenza,sull'infiltrazione,
anzichè sull'elezione, sull'indimidazione, anzichè
slla libera scelta.
è un sistema che ha reclutato ampie risorse
umane e materiali nella costuzione di una macchina
affiatata, altamente efficente, che combina operazioni
militari, diplomatiche, di intelligence operazioni
economiche, scientifiche e politiche.
le sue azioni non vengono diffuse, ma tenute segrete.
i suoi errori non venono messi in evidenza ma vengono
nascosti, i suoi dissidenti non vengono elogiati,
ma ridotti al silenzio.
nessuna spesa viene contestata, nessun segreto viene rivelao.
ecco perchè il legislatore ateniese SOLONE decretò
che evitare le controversie fosse un crimie
per ogni cittadino.
stò chiedendo il vostro aiuto, nel difficilissimo compito
di informare e allertare il popolo americano e del mondo.
convinto che con il vostro aiuto l'uomo diverrà quello
che è nato per essere: libero ed indipendente.

JOHN F.KENEDY

 
 
 

I papponi di stato

I papponi di stato: i conti in tasca ai politici.

Ecco la prima puntata dell’inchiesta,  Roberto Poletti, racconta in prima persona la sua esperienza da deputato, le assurdità cui si è trovato davanti, i benefici di cui ha goduto, parla della campagna elettorale e dei tanti tesserini di cui gli onorevoli dispongono per poi accedere ai più incredibili privilegi.

Sono  Roberto Poletti, parlamentare pentito, ricordo il periodo in cui riflettevo sulla mia possibile discesa in campo. Era l’inizio del 2006: la legislatura del cavaliere alla fine, l’ascesa di prodi sembrava inarrestabile. C’era feeling e stima con i Verdi, pecoraroscanio un amico, facendo due conti, quello dei Verdi era il partito che più degli altri mi dava la possibilità di essere eletto. Sapevo che uno dei candidati in Lombardia avrebbe rinunciato allo scranno romano per rimanere alla Regione,tale MONGUZZI, e la legge elettorale mi avrebbe permesso di subentrare. I colloqui con i vertici del partito scivolavano via senza problemi, sul mio disinteresse per l’ambientalismo militante, nessun problema: quando puoi garantire qualche crocetta in più sulle schede elettorali, un accordo si trova. L’incontro decisivo con pecoraroscanio avvenne a milano nel gennaio 2006: “Visto che sei giornalista ti potresti occupare dell’informazione e poi ti piazziamo in una commissione parlamentare di quelle giuste” dice il segretario nazionale. Inizia il perido “faticoso” della campagna elettorale. Imposto la campagna sulla difesa degli anziani e sulla moralizzazione della vita pubblica, i temi che avevano fatto la mia fortuna in televisione. Mi faccio tutti i mercati rionali, il pubblico mi riconosce e si divide, è l’unico momento in cui ti sembra di avere un contatto reale con gli elettori, li incontri, ci parli. Ti illudi di aver fatto la scelta giusta, immagini di arringare l’aula gremita, sogni un futuro da Martin Luther King. Ma la realtà è molto più prosaica, i primi schiaffoni arrivano da quelli che dovrebbero essere dalla tua parte: i compagni di partito, nel mio caso, tal Fiorello Cortiana. I vertici dei verdi avevano deciso di sacrificare la sua candidatura per offrirla a me. Sul suo blog iniziano a uscire commenti non proprio gentili nei miei confronti, si ironizza e si fa del sarcasmo sul corriere della sera.


Il 6 giugno 2006 il mio esordio in parlamento, entro in quello che mi sembra un altro mondo. I grandi corridoi, i soffitti a volta, i tappeti, lo sfarzo. Vado subito nell’enorme salone Transatlantico, quello famoso, dove tutti si incontrano nelle pause delle sedute: i commessi, gli impiegati, i parlamentari, ecco Bertinotti, D’Alema. Entro in aula, cerco il mio posto, mi siedo sono commosso. C’è il presidente della camera Bertinotti, che informa il governo sul grave attentato subito da una pattuglia del contingente italiano a Nassiriya. Il vice presidente Leoni invece passa alla proclamazione dei deputati subentranti, e proclama deputato, vista la rinunzia di Carlo Monguzzi, Roberto Poletti. Sono ufficialmente un onorevole. . Guardo e riguardo il tesserino, la medaglietta d’oro da deputato, e mi sento un re. Passeggio per il transatlantico e noto tre colleghi che sembrano stiano giocando a figurine, mi avvicino.
“Questa c’è l’hai?”
“Si, certo."
“E quest’altra?”.
“Ma no, non vale più, l’hanno abolita”.
“Ehm, ma io la uso ancora…”.
Non sono figurine, ma tessere, tesserine tipo le carte di credito, necessarie per godere di questo beneficio o di quell’esenzione.


Questa storia degli uffici dei deputati è davvero curiosa. Si trovano a Palazzo Marini, tre minuti a piedi da Montecitorio. Per mantenerli, lo Stato paga circa 30 milioni di curo all’anno soltanto di affitto. Una decina di anni fa, il già grande complesso è stato addirittura ampliato, adesso è arrivato a 60mila metri quadrati. E ci credo: il. fatto è che i parlamentari non confermati non ne vogliono sapere, di mollare le stanze, dunque passano mesi prima che i nuovi eletti possano avere a disposizione lo spazio. Così succede anche a me, Poletti Roberto, onorevole di fresca nomina: «E il mio ufficio?» chiedo. «Un po’ di pazienza, adesso salta fuori». Poi scopro che l’ex titolare deve ancora liberarlo, e nessuno si può permettere di impacchettargli le scartoffie: lo farà lui, quando avrà voglia e tempo.

Gli uffici sono assegnati dai gruppi parlamentari. Ed è un litigio continuo: riunioni su riunioni, trattative estenuanti che sembra la Finanziaria, «a me ne serve uno un po’ più grande», «non datemi quello vicino ai bagni, per favore» e via dicendo. Problemi e lamentele finiscono tutte sul groppone di Giampiero Spagnoli, funzionario storico del gruppo dei Verdi e anche di quello misto, bresciano cui Roma non ha rubato l’accento né la voglia di lavorare: è lui che tranquillizza, media, propone, risolve che neanche Gianni Letta. In ogni caso, l’ufficio assegnato me lo liberano dopo l’estate, a tre mesi dall’elezione. All’inizio, mio vicino di stanza è Massimo Fundarò, ma capisco che la situazione è ancora in evoluzione. L’onorevole Arnold Cassola, infatti, non la manda giù: dice che il suo, di ufficio, proprio non va bene, pare sia troppo rumoroso, soprattutto a causa di una caldaia sistemata nei paraggi.

E insomma, Cassola si mette a far la posta agli altri, controlla le frequenze, cronometra i tempi, conclude che Fundarò il suo lo usa poco e invece per lui sarebbe perfetto. Tra l’altro Cassola è stato eletto in una circoscrizione estera, e questi hanno un po’ la fissa di essere discriminati dai deputati “indigeni”, «ma almeno a noi le preferenze ce le hanno date votando il nostro nome, mica come voi». Alla fine, più che altro per sfinimento generale, la spunta. E trasloca nell’ufficio accanto al mio.

E allora, parliamo del mio nuovo stanzone da deputato: non è niente male. E al terzo piano, stanza numero 321. Due scrivanie, due computer, fax e telefono e stampante, una televisione, un frigorifero. E poi tre armadioni, due sedie-poltroncine di quelle comode, una finestra che dà sul cortile interno. Di cancelleria ce n’è a strafottere: penne, matite, colle stick, forbici, fermagli e graffette e graffettine da graffettare il mondo, sbianchettatori, evidenziatori, persino le gomme blu, quelle per cancellare la penna (e mi chiedo: ma chi è che oggi cancella le cose scritte a penna con la gomma blu, che se non stai attento ti buca anche il foglio? Non lo fanno più nemmeno alle elementari). E poi carta, un mare di carta, fogli, buste grandi medie e piccole, bloc notes, cartelline: d’istinto, mi vengono in mente le proteste della Polizia, che più volte si è lamentata perché non ne hanno nemmeno per fotocopiare i verbali, o le mamme costrette a portare le risme di carta alla scuola del figlio. Qui, invece, siamo sommersi, alla faccia

Le tesserine dei miracoli.


Prima tessera da ritirare, è quella con cui si vota in aula, serve anche per mangiare e bere al ristorante di montecitorio, al self-service, oppure alla bouvette, il mitico bistrot extra lusso dai prezzi di una trattoria di ultima classe. Il conto te lo scalano dallo stipendio, il trattamento riservato ai deputati è di dieci euro, ma il conto per le casse statali è di circa 90 euro a pranzo. La tesserina in questione serve anche per l’aereo gratis, basta esibirla in qualunque biglietteria per fissare il volo senza sborsare un centesimo, altrimenti c’è l’agenzia di viaggi interna al parlamento, che è anche più comoda. A proposito di aeroporti, anche il parcheggio auto, in appositi spazi riservati, è gratuito. Naturalmente anche il treno è gratis, e l’autostrada? Serve il tesserino Aiscat, e la barra si alza senza pagare, volendo si può richiedere pure il telepass, cosi da oltrepassare le barriere senza fermarsi, e lo puoi installare su qualsiasi automobile, anche quella della nonna.

Auto blu e partite gratis.

A Roma e a Milano possiamo usufruire delle corsie preferenziali, e nella Capitale abbiamo anche il permesso per entrare in centro nelle zone a traffico limitato (ZTL), in passato ciascun deputato/senatore poteva estendere il permesso ad altre due vetture, cosa adesso non più possibile. La tessera CONI invece serve per andare gratis allo stadio. San Montecitorio pensa anche alla dichiarazione dei redditi con un servizio gratuito di assistenza e consulenza fiscale. In caso di problemi di salute, invece, c’è la Card Medital che garantisce un servizio medico d’urgenza 24 ore al giorno 365 giorni all’anno, basta chiamare il numero verde 800652585, struttura privata pagata dallo stato, cioè i cittadini. Ma un parlamentare moderno dove va se non’è capace di usare il pc? Ecco il corso di informatica gratuito. E le lingue? Per quelle ci sono le lezioni private e individuali, con insegnante madrelingua, a qualunque orario e in qualunque luogo, anche a casa. Si può scegliere l’inglese, il francese, il tedesco il russo e il giapponese!!. Tutto alla modica cifra di otto euro all’ora quando costano a noi comuni mortali circa il quadruplo, peccato che sino ad un anno fa le lezioni erano completamente gratuite!!

Il deputato paga meno.

C’è la sartoria che si offre di confezionarti l’abito su misura con lo sconto del 40%, l’ottico invece ha pensato ad una riduzione del 30%, l’associazione parlamentare amici delle nuove tecnologie garantisce uno sconto del 10% su cellulari e palmari, condizioni agevolate di pagamento arrivano anche da case automobilistiche per l’acquisto di auto nuove presso la rete dei concessionari. Per i libri 20% in meno, che arrivano al 30% per i testi universitari, per i figli dei deputati/senatori. E poi ci sono le mille attività organizzate dal Circolo Montecitorio, quello di via Campi Sportivi, un club elegante, di lusso. Campi di calcetto, golf, palestra, piscina, basket, tennis. Ristorante e club-house. L’iscrizione è gratuita, invece gli ex deputati pagano la modica cifra di 24 euro al mese, non mancano i festini con una di quelle ballerine di lap-dance che si esibiscono dimenandosi intorno al palo. Dulcis in fundo il corso di Pilates, un sistema di allenamento che migliora la fluidità di movimenti e il coordinamento fisico e mentale, che quando c’è da votare altroché se èimportante!!.

Vi aspetto alla prossima puntata.

NB Articolo di R. Poletti e R. Scaglia apparso sul quotidiano Libero del 18/3/'08

 

 
 
 

CONSIDERAZIONI   PASQUALI  SUL SISTEMA

Post n°301 pubblicato il 23 Marzo 2008 da dammiltuoaiuto
 

Perchè ci comportiamo come cavie di laboratorio? che razza di meccanismi mentali possono permettere all'umanità occidentale di'accettare questa economia così orribilmente disumana? Ritengo che una piccolissima parte dell'umanita suddetta in nome del profitto (banche-imprenditori-affaristi) e comprandosi coloro che dovrebbero rappresentarci e tutelarci (i politici) mantenga questo ignobile sistema che ci conduce ad una vera schiavitù. Questa non è una questione di destra o di sinistra. Questo è un pensiero malvagio insito nell'uomo (omo ominis lupo)che nutre l'egoismo e lo ipertrofizza. Siamo veramente vittime di un maleficio, di un incantesimo. Che il denaro sia lo sterco del demonio è una inconfutabile verità. . Che l'uomo si risvegli! Riappropriamoci della vita che fino a prova contraria è una sola Il sistema capitalistico in sé non è sbagliato. sono sbagliati gli uomini che hanno fatto del capitalismo quella cosa per cui tutto è lecito nel nome del guadagno. sono sbagliati gli uomini che comprano tutto e tutti per il solo Dio che loro venerano il Dio danaro. Per Lui si uccide chiunque si frapponga fra loro e il loro Dio e non contano i valori, non conta la verità, non conta il benesere dei popoli, non conta l'essere umano in quanto persona degna di vivere una vita dignitosa. queste persone si professano credenti, si comunicano, vanno la domenica e le feste comandate in chiesa offendendo i valori che ci ha trasmesso Gesù Cristo e profanando un luogo di culto dove ci si dovrebbe accostare con l'animo pulito dell'uomo onesto.Ma lo sapete che una delle condizioni necessarie per ottenere un prestito dal FMI e' che i soldi erogati non vengano impiegati per l'istruzione dei popoli dei paesi beneficiari. Questo la dice lunga su che tipo di aiuti si danno.
Ovviamente questi aiuti vengono erogati solo a paesi ricchi di materie prime o di energia o perché strategicamente utili.
Chi decide di erogare e a chi erogarli questi fondi? Il FMI e chi controlla il FMI? Gli Illuminati! Ti danno la canna da pesca ma non ti insegnano a fabbricarla.
MORALE se vuoi continuare a svilupparti con i LORO mezzi devi farlo comprando il necessario da LORO!

Idem per gli OGM che sostituiscono le culture classiche a favore dagli OGM obbligandoti ad acquistare i semi solo da chi li commercializza…
MORALE se vuoi mangiare in futuro devi passare per LORO!

Idem per le aziende farmaceutiche che commercializzano prodotti per curarti salvo scoprire poi che aggiungono all'insaputa di tutti qualche extra che ti provocherà per esempio il cancro a distanza di tempo come nel caso del SV40 che e' stato inoculato (di proposto o meno vedi il video "DIFFUSIONE COLPOSA DI MALATTIE") durante la campagna di vaccinazione collettiva contro la poliomielite in passato per creare nuovi ammalati da curare a distanza di tempo vendendoti ovviamente le LORO cure (bontà LORO) o altre malattie.
MORALE se vuoi curare le tue malattie naturali o quelle indotte da LORO devi rivolgerti a LORO!Ci stiamo mangiando l'universo.La nostra società continua a spingere un consumismo spietato.I risultati sono chiari,quando si usano prodotti della natura creati per la sopravvivenza(prodotti alimentari)per produrre carburante,vuol dire che siamo alla frutta,non che siamo ecologisti.L'unico modo serio mai detto dai nostri Pecorari Scani è il consumare drasticamente meno,fattibilissimo e molto economico.La dipendenza del nostro paese da tutti i combustibili,dovrebbe portare i governi a investire sul risparmio di energia non rinovabile e importata a caro prezzo.Solo con piccoli investimenti potremmo risparmiare,ma sopratutto non inquinare alla grande.Altra cosa,che mi sembra incredibile,la ovvietà di tali misure che porterebbero veramente risparmi enormi per tutti,come mai in Italia le cose semplici non vengono sottolineate.

PAOLO  CARINCI

 

 

Il PIL ha viziato l'economia e ci ha resi schiavi di un sistema usa-e-getta che porta alla distruzione il pianeta.Questo non è più sviluppo, ma autodistruzione

Ma esiste un altro modello di sviluppo

Da Report:
"MAURIZIO PALLANTE - ECONOMISTA DELL’AMBIENTE
Maggiore è la crescita delle merci che si scambiano col denaro, maggiore è il PIL, il benessere di un paese è misurato su questo, ma e’ un errore. In realtà il concetto di merce non corrisponde al concetto di bene, per cui possiamo avere delle merci che fanno crescere il prodotto interno lordo che quindi richiedono denaro e così via, che non sono effettivamente dei beni (se un ponte crolla e uccide 200 persone, il PIl cresce ma questo non è un bene). Tutta l’energia in più che si consuma in una casa mal costruita, tutta la benzina in più che si consuma in una coda, sono merci che fanno crescere il PIL e quindi il giro di denaro, ma che fanno diminuire il benessere.
Noi dobbiamo disaccoppiare il concetto di merce dal concetto di bene. E a questo punto abbiamo bisogno di indicatori diversi per misurare il benessere di una nazione e dei suoi abitanti.
Il concetto di merce e benessere è stato per esempio disaccoppiato in quei comuni che hanno introdotto la ricarica per il detersivo, il vino, il latte, o l’acqua minerale, il risultato è che si sono utilizzate meno risorse, ne ha guadagnato l’ambiente con meno rifiuti e minor costi di smaltimento.
Questo vale per Colorno o per quel consorzio di 60 aziende pugliesi e tutti quei comuni virtuosi che hanno iniziato ad invertire la tendenza.
E’ un’idea di economia applicabile in tutti i campi e si basa sul miglior utilizzo della risorsa necessaria a produrre qualunque bene, l’energia. Petrolio e gas inquinano, possiamo far finta di niente, ma un giorno o l’altro finiranno. Per questo è importante integrarli con altre fonti di energia e utilizzarli al meglio per farli durare di più. "

Sunto di report su Masada 654

 

Il PIL è un totem che sta portando il mondo alla rovina. Il PIL è il monumento dello spreco irreponsabile. Contro una società basata sul PIL sorgono realtà locali basate sull'economia e il rispetto che l'uomo deve all'uomo e che l'uomo deve al mondo.

Da Report di Milena Gabanelli

"Ci sono soluzioni virtuose solo a livello locale.
A Parma dal 2006 tutte le mattine 42 vetture del trasporto pubblico portano i bambini a scuola. 84 viaggi di bus tagliano 2.000 spostamenti di auto se i bambini li accompagnassero i genitori. 5 parcheggi di scambio gratuiti intorno la citta’ per intercettare automobili che altrimenti entrerebbero dentro Parma. Con un euro arrivi dentro Parma, giri per tutto il giorno e ritorni indietro. Quindi tra andata e ritorno si eliminano altri 5000 spostamenti. Piste ciclabili, biciclette comunali che puoi prendere quando ti pare con una carta magnetica. E la sera il bus a chiamata, nel senso che lo chiami, ti metti d’accordo sull’orario e lui ti dice dove aspettarlo. Nel 2008 poi a chiudere il cerchio il car sharing, automobili in condivisione, basta fare un abbonamento non la possiedi ma la usi solo quando ti serve veramente.
All’Ospedale Maggiore di Parma il posteggio e’ stato ridotto a un massimo di 600 macchine, riducendo drasticamente gli accessi, per es. inducendo il personale a usare mezzi pubblici. A quelli che provano di venire almeno in 3 con la stessa auto si dà un parcheggio gratuito all’interno dell’azienda, gli altri no.
Hanno usato il mobility manager aziendale. Ne hanno nominati 31. Da aziende varie, dalla Barilla, con 3.000 dipendenti, all’ospedale che ha 3.500, o Inail, Inps con 150.

 

"DAVIDE TABARELLI - PRESIDENTE NOMISMA ENERGIA
La domanda mondiale di petrolio e’ in continua crescita. Negli ultimi 7 anni e’ aumentata di 8 milioni barili al giorno, ogni anno la domanda aumenta di piu’ di un milione barili al giorno, l’Italia e’ il 6° consumatore mondiale, con 1.8 milioni barili al giorno, praticamente per far muovere automobili. Questa domanda fa fatica ad essere coperta dall’offerta perche’ gli investimenti non sono stati sufficienti e perche’ in 30 anni non si sono piu’ scoperti grandi giacimenti e forse nel Medio Oriente non c’e’ il petrolio che dicono.
(A sentire le imprese energetiche e le agenzie governative le risorse sembrano infinite, certo non possono dire chiaro e tondo “Finra abbiamo estratto tot miliardi di barili, ce ne rimangono altrettanti”. Il prezzo del petrolio ha superato i 100 dollari a barile. Speculazione a parte, c’e’ proprio un’assenza fisica di greggio. Siamo al picco di produzione di carbone, gas, petrolio, dopo di che comincia la discesa.
UGO BARDI - PRESIDENTE ASPO – ITALIA conferma che siamo al massimo storico, la quantita’ di petrolio estraibile e’ finita, gia’ nel 2009 avremo dei problemi a compensare il declino, verso il 2010 non potremo piu’ farlo, dal 2010 comincera’ il calo di produzione. Dovremmo rallentare, organizzarci per un uso piu’ razionale dell’energia fossile. E invece il sistema continua come se la produzione fosse infinita.
In Italia abbiamo 60 autovetture ogni 100 abitanti contro la media europea di 46.
Abbiamo un primato europeo e quasi mondiale, superati solo dagli Stati Uniti.
Un’offerta scarsa di trasporto pubblico spinge la domanda verso l’acquisto di piu’ auto e piu’ carburante per farle muovere. "

Sunto su Nuovo Masada 654
http://www.masadaweb.org

Il PIL è solo una invenzione per fregarci, invece di crescere come dicono le caste dobbiamo decrescere!! prendo spunto da un discorso di Pallante:

La decrescita è elogio dell’ozio, della lentezza e della durata; rispetto del passato; consapevolezza che non c’è progresso senza conservazione; indifferenza alle mode e all’effimero; attingere al sapere della tradizione; non identificare il nuovo col meglio, il vecchio col sorpassato, il progresso con una sequenza di cesure, la conservazione con la chiusura mentale; non chiamare consumatori gli acquirenti, perché lo scopo dell’acquistare non è il consumo ma l’uso; distinguere la qualità dalla quantità; desiderare la gioia e non il divertimento; valorizzare la dimensione spirituale e affettiva; collaborare invece di competere; sostituire il fare finalizzato a fare sempre di più con un fare bene finalizzato alla contemplazione. La decrescita è la possibilità di realizzare un nuovo Rinascimento, che liberi le persone dal ruolo di strumenti della crescita economica e ri-collochi l’economia nel suo ruolo di gestione della casa comune a tutte le specie viventi in modo che tutti i suoi inquilini possano viverci al meglio.
Maurizio Pallante

La ricchezza sta nella gioventu' di una Nazione.
I soldi in banca, son come le foglie morte.
Testimoniano una vita che non c'è piu'.
Non hanno valore reale.
Rappresentano il nulla.
Un bimbo che sorride, una donna che ti dona il cuore,
accendono le tue giornate.
L'abbraccio delle persone che faticano a scrivere dei loro crucci e desideri, cambiano il futuro di coloro che verranno dopo di noi.

Massimo Fini e Rosario Sorrentino

http://www.youtube.com/watch?v=y_JFPZ_4yNQ

Buona Primavera a tutti.

"Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell’indice Dow-Jones, né i successi del paese sulla base del prodotto nazionale lordo (PIL)."  B.Kennedy

 
 
 

considerazioni di Bob  Kennedi e di  Nietzsche

Post n°300 pubblicato il 23 Marzo 2008 da dammiltuoaiuto
 

"[il PIL]...Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta. Può dirci tutto sul pianeta, ma non se possiamo essere orgogliosi di essere uomini

Bob Kennedy

"Proclamare il diritto all'uguaglianza in una società che ha bisogno di una massa di schiavi salariati vuol dire aver perso la testa"

[Friedrich Nietzsche - 1889]

 
 
 

IL PREZZO   DEL PIL

Post n°299 pubblicato il 23 Marzo 2008 da dammiltuoaiuto
 

“Solo quando l'ultimo fiume sarà prosciugato
quando l'ultimo albero sarà abbattuto
quando l'ultimo animale sarà ucciso
solo allora capirete che il denaro non si mangia."
Profezia Creek.

Discorso di Robert Kennedy, 18 marzo 1968, Università del Kansas:
"Non troveremo mai un fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell’ammassare senza fine beni terreni.
Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell’indice Dow-Jones, né i successi del paese sulla base del prodotto nazionale lordo (PIL).
Il PIL comprende anche l’inquinamento dell’aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana.
Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte, e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari.
Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l’intelligenza del nostro dibattere o l’onestà dei nostri pubblici dipendenti.
Non tiene conto né della giustizia nei nostri tribunali, né dell’equità nei rapporti fra di noi. Il Pil non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al nostro paese.
Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta. Può dirci tutto sull’America, ma non se possiamo essere orgogliosi di essere Americani."

 
 
 
 
 
 
 
 
 

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