dio e le formiche
le cose,noi, il mondoSe sono io il pazzo,
allora il mondo si salverà
perchè sono il pazzo
e non cammino,ma rimbalzo
e rido
e faccio capriole
sui confini delle mie paure.
Sono il pazzo, sono il pazzo
che con le mani in tasca cammina all'indietro.
Sono il pazzo, sono il pazzo
che salta sulla corda
e riposa il lunedì,
e ride e si diverte
e colora le strade con la sua follia.
Sono il pazzo, sono il pazzo
che fà l'amore sulle scale
e se cado,rimbalzo
e mi sveglio il lunedì.
SI,SONO IO IL PAZZO
e il mondo si salverà
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Amo maggio e amo settembre.
Amo del sole
la luce di sempre
Amo il buio solerte
degli inverni calanti
e la nebbia che strega
l'orizzonte al mattino.
Mi affido così,sereno
al cullar del vento
e mentre neve quì danza
preparo già il tempo
di nuvole viola
e ranuncoli gialli
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non é amore che chiedo
ma vivo per amare
.
ho bisogno di verde
e terra per camminare
.
un pò di silenzio
e cieli per viaggiare
.
ho bisogno che dio
mi guardi negli occhi
e mi senta pregare. . .
.
a modo mio,
sul prato.
.
arrampica al cielo
l'umile formica
e dal sacro silenzio. . .
mi fa l'occhiolino
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il passato è bagaglio:
un filo trasparente
legato alla radice
dei nostri pensieri.
.
all'estremo,gioia e dolore
si contendono le nostre anime
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fusione
............
Porzioni d'infinito,
vivo filtrando
con gli occhi,la pelle
e misteriosi sensi.
Di anidride ripondo
e molecole di gioia
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diario
Oggi è san valentino e questo,
l'han deciso gli uomini.
Oggi è un frammento nel tempo
e questa,
è la storia del mondo.
Oggi il sole è scivolato
da sotto la notte,
in un'alba fuoco e pastello. . .
e questo,
l'ha deciso un mistero.
.
L'aria è fredda e pulita. . .
Il sole gioca d'azzurro
tra i veli delle nuvole
e la sua luce rimbalza
sulle zolle impazienti,
fino ai miei occhi.
.
Giochi d'iride e pupille
e delicati intrecci di coerenti messaggi
codificano e convertono
in gradevoli pensieri:
nasce un' emozione.
.
Sinapsi
alchimie infinitesimali,consapevolezza
. . . . . . .gioia.
.
Mi sento così innamorato !
.
Un amore senza fiori e senza gioielli.
Un amore libero e trasparente.
Sento di appartenergli come una brezza di stelle
libere nell' universo.
.
Oggi è san valentino. . . .
non chiedermi un regalo.
non farmi un regalo.
C'è l'amore
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La terra. . .
le sue ferite.
Noi, alberi neri
nel cielo immobile.
Anime in viaggio. . .
sui confini di un sogno?
Il lavoro, l'impegno
la fatica, il mondo. .
Noi.
Ese fosse tutto questo
un casuale tentativo
di dare un senso al tempo?
Torneranno i bambini
a giocare sul prato
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per arrivare dove,
sono quì?
è lo splendido percepire,
che a parola non migra. . .
è conoscere e non "sapere"
l'immensità di un attimo
rubato al cielo
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ho visto l'odio
diventare amore
e l'amore
diventare cenere. . .
vedrò le zolle tornare verdi
e gli uomini
diventare bambini. . . .
possa il tuo sguardo
non fermarsi mai.. .
ci sia sempre
tra te e il cielo,
soltanto un volo
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faccio due passi con la mia lulù.
E' cambiata l'ora,questa notte e alle sei c'è già buio.
Una nebbia leggera stempra le luci delle case e il bagliore dei lampioni,dipingendo l'atmosfera di colori acquerello. . . .
c
C'è profumo di terra,di muschio e di legno,che in qualche casa,si stà già donando al fuoco.
La campagna è piacevolmente malinconica,così sdraiata senza dolore,nel suo sapiente riposo.
Nel silenzio della sera,il fruscio dei miei passi s'accorda al suono di piccole gocce che vibrano lente sulle foglie accartocciate.
Lulù,obbedendo ad altre leggi,rincorre gioiosa il suo mondo di odori e di lontani istinti, intrecciando ogni tanto,il suo percorso con il mio.. . .
Le case sono ormai lontane e guardando le finestre accese,immagino le gesta umili e semplici,di famiglie intorno al fuoco.
Mi lascio portare dal piacevole abbandono e varcando l'abisso del tempo sulle ali dei ricordi,sento ancora vivo l'eco di corse tra i prati e di giochi scalzi, tra grida spensierate.
E'dolce e un pò amaro quest'autunno del mondo,
questa tarda estate della mia vita,ma sto bene ancora così:con il cuore aggrappato a questa terra e una goccia di pioggia che mi scorre sul viso
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all'amicizia:
volersi bene,
dirselo così. . . . .
cogliere la purezza di un attimo
che avvicina due anime. . .
sentirsi, poi,
infinitamente liberi. . . .
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sentirsi ogni tanto
un pò soli. . .
donarsi fiduciosi
alla pioggia. . .
e scoprire tra gli spazi segreti,
ancora domande.
musica, malinconia. . .
e al buio di un alba
che ancora ritarda,
con gli occhi gioire
di uno sguardo, un incontro
o di piccole cose.. .
sdraiarsi
su una foglia. . .
vivere!
preghiera. . poesia. . .
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sulla goffe nuvole
appese al cielo
i miei pensieri vagabondi,
settembre porta. . e porta via.
musica
e mani di bimbo. .
poeti,maghi
e fresca l'aria
che ubriaca la sera.
prigioniero il corpo,
a gravità s'arrende,
mentre l'anima lontana. . .
vola
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La sua terra
genera acqua
sotto la luce brillante
di un lembo di sole
Si siede e aspetta
l’uomo felice
e nessun sogno insegue
La gioia arriverà
questa volta dal cielo
o forse l’acqua…
o dalle abili mani
di un estatico artista
S’accende il miracolo
e diventa vita…
e ancora visioni e non parole,
e derive di sorrisi.
Dentro al mistero
al miracolo
al segreto,
l’uomo felice
semplicemente ascolta.
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perchè questo tormento?
perchè questa smania
di avvicinarsi alle cose
e frugarne l'essenza?
perchè non chinare
semplicemente il capo
e come una pecora,
felice,
spendere la vita
tra i fili d'erba?
ma ho troppo cielo
sopra gli occhi
e troppo vento
dentro al cuore. . .
così mi perdo,
vagando,
tra le inquiete domande
e divido lo sguardo,
senza capire,
tra l'orizzonte e il prato
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il mattino s'accende
di lune cadenti,
e marte inquieto
nel cielo rarefatto. . . .
Sirio,
ambasciator d'inverno,
sfiora lontano
le sette sorelle:
tutto è a posto
sotto il cielo,
mentre il mondo dorme
la sua notte d'agosto. . .
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Cosa cè di diverso
tra un sorriso
e la notte?
la strada che hai fatto,
la valigia che porti.
potessimo sciegliere,
o forse,semplicemente,
non sentire. . . .
ma che rumore
fà il mondo!
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Camminare…
rallentare
Frugare spazio
nel tempo
e le sue pieghe…
Scoprire tra i muri
e le loro genti,
nuove storie
e viaggi…
Sguardi
come pensieri
strappati
e nuove dimensioni
finalmente percepibili…
Paura…
di questo star
bene,
quasi rubato
e così profondamente mio…
Così lontano
da ogni tristezza…
Così lontano dagli occhi che
incontro…
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vento forte da nord:
aria invisibile. . . . .
non ho mai visto
il vento,
eppur lo intendo
tra le chiome sensuali
e danzanti,
femminee. . . . .
o tra l'onde d'erba
chine
e avvolte
in estatica preghiera.
vento. . . . .
ch'è un andar di nuvole
e smarrite pupille
di cielo
a perdersi
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Inviato da: VittoriaGriffini
il 20/03/2011 alle 17:53
Inviato da: ctthsoe
il 25/03/2009 alle 07:44
Inviato da: lottersh
il 25/03/2009 alle 06:59
Inviato da: ctthsoe
il 25/03/2009 alle 06:50
Inviato da: mistery.37
il 23/07/2007 alle 12:06