GuardoNet

Un anno fa esatto nasceva Guardonet. Me lo ricordo ancora. Era un pomeriggio in biblioteca e provando a fare zapping sui link di Libero creai il blog. Mi ricordo ancora quando Giansani mi chiedeva cosa stessi facendo. A dire il vero, non lo sapevo nemmeno io.  Da lì poi iniziò un vero e proprio attaccamento a questo mezzo, che mi aveva portato giorno dopo giorno a utilizzare questo grandissimo strumento di comunicazione, che ti permette veramente di comunicare al mondo le tue sensazioni, la tua storia, ciò che va avanti. Mi ricordo di avervi accennato passi importanti della mia vita, come la laurea o altre cavolate di tutti i giorni. anche gli amici più lontani, come i bolognesi, o gli altri andati fuori sede, hanno tratto da Guardonet notizie sulla vita nella loro terra natia, elogiando quanto prodotto. Poi il vuoto, l'esperimento di Guardonia con l'apertura a più persone. Ma questo, più che potenziare il dibattito, ha in qualche modo snaturato il contenuto di quello che voleva soltanto essere un diario. Un vuoto causato da una serie di fattori, in particolar modo il tempo da dedicare. Quest'estate, da dopo Roma diciamo, staccato il pc a lavoro il mio obiettivo è sempre stato fuggire verso luoghi lontani: al mare, per esempio. Quante serate ad agosto specialmente con Gnappo, Caccia e anche col Ba a luglio a partire di sera e andare a dormire sulla spiaggia con la tenda, da grandi abusivi. E poi, tutto ciò che è collegato al mare, ma a distanza di tempo si scrive e descrive male...
Poi arriva la Sicilia, una delle più belle, ricche e piacevoli esperienze della mia vita. Ho trovato un gruppo di ragazzi stupendo, col quale ci sentiamo e ci teniamo in contatto anche visivo, oltre che con l'uso della mail e del forum su www.corleonecamp.tk. Una campo dove tra l'altro ho fatto anche una conoscenza particolare, cioé quella di Miriam (foto nel post precedente), un'attivista locale impegnata su più fronti, un braccio destro della Borsellino nella sua battaglia quasi contro i mulini a vento nello sconfiggere Totò Cuffaro. Una con due palle così, detto in franchezza. Adesso, quel che ne resta è una bella amicizia, da coltivare. Come tutte le altre, del resto, che ho fatto alla palestra "Pio La Torre" di Corleone con gli altri volontari dell'Arci Toscana e, soprattutto, i ragazzi della cooperativa "Lavoro e non solo" di Calogero Parise. Vi invito a entrare sul sito che ho linkato qui nel testo per leggervi qualche diario sulla nostra esperienza, vedere qualche foto. Non importa adesso che vi racconti tutto via blog. Posso dirvi che a inizio mese ci sono tornato, laggiù. Un bel viaggio, davvero, seppur breve. Diciamo breve ma intenso.
Il mio orario di lavoro va concludendosi e mi accingo a fare le valigie. stasera non so che si combinerà, ci sarebbe il Mulligans gratis a Ortimino, altrimenti non lo so. Ieri sera, lo sconforto più totale al Dress Code, altro locale che in questi mesi non è passato di moda, dove io e gli altri ci siamo spesso recati per ballare rock e musica surf. Ero con Sbufy (ve lo ricordate?) e Marculino, vecchia conoscenza che ogni tanto ricompare. Ma non c'erano gli stimoli giusti, diciamo che tra tutti s'aveva un gran sonno. Può capitare. Come a un mio amico che andando a letto con una ragazza recentemente non ha avuto l'attesa erezione: può capitare...
Vediamo se stavolta Guardonet riparte davvero, nei limiti del possibile...