Creato da: merit.ptah il 09/04/2012
sensations de l'ame

 

 
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Rayuela

Post n°20 pubblicato il 31 Maggio 2012 da merit.ptah

Tocco la tua bocca, con il dito tocco il bordo della tua bocca,

la disegno come se uscisse dalla mia mano,

come se per la prima volta la tua bocca si aprisse,

e mi basta chiudere gli occhi per rifarlo tutto e ricominciare,

faccio nascere ogni volta la bocca che desidero,

la bocca che la mia mano sceglie e ti disegna sulla faccia,

una bocca scelta tra tutte,

con sovrana libertà scelta da me per disegnarla

con la mia mano sulla tua faccia,

e che per un caso che non cerco di comprendere

coincide esattamente con la tua bocca che sorride

da sotto la mia mano che ti disegna.

Mi guardi, da vicino mi guardi, sempre più da vicino,

e allora giochiamo al ciclope,

ci guardiamo ogni volta più da vicino e gli occhi si ingrandiscono,

si avvicinano, si sovrappongono, ed i ciclopi si guardano,

respirando confusi,

le bocche si incontrano e lottano debolmente mordendosi le labbra,

appoggiando appena la lingua tra i denti,

giocando nei suoi recinti dove un’aria pesante va e viene

con un profumo vecchio e un silenzio.

Allora le mie mani cercano di fondersi nei tuoi capelli,

accarezzare lentamente la profondità dei tuoi capelli

mentre ci baciamo

come se avessimo la bocca piena di fiori e di pesci,

di movimenti vivi,

di fragranza oscura.

E se ci mordiamo il dolore é dolce,

e se ci affoghiamo

in un breve e terribile assorbire simultaneo dell’alito,

questa istantanea morte é bella.

E c’é una sola saliva ed un solo sapore a frutta matura,

ed io ti sento tremare contro di me come una luna nell’acqua.


Julio Cortàzar da “Rayuela”

 


 
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