TheDeadLivingNight

"Quando all'inferno non ci sarà più posto, i morti cammineranno sulla terra" - Dawn of the Dead - George A. Romero

 

 

Cinque colpi

Post n°7 pubblicato il 21 Aprile 2006 da Chand79
Foto di Chand79

Un colpo esplose all’altezza della spalla destra dell’essere che indietreggiò di qualche passo ma non sembrò accusare il colpo e riprese ad avanzare. Il tipo che rovistava nel frigo tra le birre era in piedi a non più di 10 metri alle spalle dal poliziotto. Tremava come una foglia, le braccia protese in avanti impugnavano la pistola che aveva visto cadere dalle mani del poliziotto. Esplose un altro colpo raggiungendolo alla gamba destra. Barcollò per un istante ma un attimo dopo riprese ad avanzare. "Alla testa! Mira alla testa!". Partì un altro colpo che mancò completamente il bersaglio e si diresse verso la pompa alla quale era ferma l’auto. "Cazzo! Mira alla testa!". Rotolò lateralmente cercando di sfuggire all’assalitore e riuscendoci si alzò in piedi velocemente. Partì un altro colpo che andò in direzione di una pompa isolata in fondo all’area di rifornimento. Il poliziotto balzò afferrando la pistola e spingendo l’uomo che l' aveva salvato, nello stesso istante in cui vi fu l’esplosione. Le fiamme furono limitate e non raggiunsero le altre pompe. "Vai a tirare fuori la ragazza!" disse prendendo la mira. L’essere sembrava confuso e si guardava attorno. Un colpo! All’altezza dell’orecchio sinistro. Un fiotto di sangue schizzò dal lato opposto della testa. L’essere barcollò un istante e poi cadde in ginocchio finendo con la faccia contro il suolo.

 
 
 

Corpo a corpo

Post n°6 pubblicato il 20 Aprile 2006 da Chand79
Foto di Chand79

"Mani in alto! E’ l’ultimo avvertimento!". Ma ancora una volta le sue parole non sortirono effetto. Sparò un colpo in aria. Lo sparo echeggiò nella notte, il tipo malconcio era ad un passo da lui e protese le braccia in avanti per afferrarlo. Gli sferrò un calcio facendolo indietreggiare di qualche passo ma lentamente quell’essere riprese ad avanzare. Quando l’ebbe di fronte capì che non era un semplice tossico ferito, come aveva pensato inizialmente, ma qualcosa di peggio. Senza rendersene conto si ritrovò avvinghiato tra le fredde braccia di quell’essere che aprì la bocca facendo uscire un rivolo di sangue da un lato della stessa. Cominciò a temere che quel sangue non era dell’aggressore. Cercò di divincolarsi e dopo una breve colluttazione si liberò da quella morsa ma inciampò su una lattina di birra cadendo per terra. Cercò di indietreggiare strisciando aiutandosi con i gomiti. L’essere era ancora in piedi davanti a lui. Cercò la pistola, ma si rese conto che durante la colluttazione doveva essergli caduta. La cercò guardandosi intorno freneticamente aiutandosi con le mani che tastavano l’asfalto in cerca di qualcosa con cui difendersi. Per quanti sforzi facesse riuscì a trovare soltanto la lattina che l’aveva fatto cadere. L’afferrò e con un inutile sforzò la lanciò addosso all’aggressore senza che questi ne fosse minimamente disturbato nel suo incedere lento. Stava per maledire le più alte cariche celesti quando sentì il rumore di un grilletto che introduceva un proiettile in canna.

 
 
 

Sotto i raggi della luna

Post n°5 pubblicato il 18 Aprile 2006 da Chand79
Foto di Chand79

I clienti erano tutti andati via. La televisione era ancora accesa, ma l’uomo era alle prese con le scatole di noccioline da sistemare, il bambino adesso dormiva sulla sedia. Fuori il vento si era alzato, si accese la sigaretta che teneva in bocca e si diresse verso l’auto. Il cielo era sgombro di nuvole e la luna splendeva pallida. Era enorme, quella notte sembrava spadroneggiare nell’oscurità. Un urlo squarciò la notte. Si voltò verso la zona di rifornimento e vide un’auto ferma ad una pompa un uomo che batteva contro i vetri ed una ragazza sconvolta che si dimenava all’interno. A pochi passi dall’auto un uomo era disteso sul selciato in una pozza di sangue.  Estrasse immediatamente la pistola e corse verso l’auto. "Mani in alto, polizia!" e puntò la pistola verso l’uomo che colpiva l’auto. L’uomo si voltò e lentamente cominciò a dirigersi verso il poliziotto. "Alza le mani e sdraiati per terra". Le sue parole rimasero inascoltate. Man mano che l’uomo si avvicinava il poliziotto cominciava a intravedere il suo volto. Gli occhi erano spenti, il viso era pallido e smunto. Le gambe si trascinavano lentamente. Sembrava ferito. La spalla destra era insanguinata e il sangue impregnava una camicia logora e sdrucita.

 
 
 

Riflessi

Post n°4 pubblicato il 05 Aprile 2006 da Chand79
Foto di Chand79

L’acqua dello scarico venne giù irrompendo nel silenzio della toilette. Lo specchio sul lavandino brillava, non aveva mai visto un cesso pubblico tanto pulito; evidentemente il titolare ci teneva alla pulizia. Si lavò il viso e si bagnò i capelli, alzò lo sguardo e si fissò allo specchio. La barba era incolta, il viso era smunto. Quel caso non gli lasciava chiudere occhio. Aveva ancora negli occhi l’immagine della povera donna dilaniata a due passi dalla fermata dell’autobus del parco. La donna era abituata a fare jogging nell’itinerario podistico del parco alle prime luci dell’alba. Il corpo fu rinvenuto in una pozzanghera di sangue da un netturbino che aveva cominciato il suo turno di lavoro. A quell’ora non c’era nessuno in giro, quindi zero testimoni. Le indagini andavano avanti lentamente e i superiori pressavano per una celere conclusione, più che per voglia di giustizia, per desiderio di mettere a tacere i giornali e le televisioni che non la smettevano di accusare le forze dell’ordine di scarsa protezione del cittadino. Un’altra spruzzata d’acqua in volto e si destò da quell’immagine straziante. Aprì il pacco di Chesterfiled e si mise una sigaretta in bocca senza accenderla. Rimase ancora qualche secondo allo specchio e poi si diresse verso l’uscita.

 
 
 

Un caffè

Post n°3 pubblicato il 05 Aprile 2006 da Chand79
Foto di Chand79

La porta di vetro si aprì agevolmente, all’interno si sentiva l’odore delle brioches appena sfornate. Una coppia di ragazzi stava esaminando gli scaffali degli snack, mentre un tizio stava rovistando nel frigo delle birre. Dietro il bancone un uomo di mezza età e un ragazzino che aveva l’aria assonnata. La Tv era accesa e trasmetteva il faccia a faccia elettorale tra i due leader politici che si contendevano la guida del paese. Il dibattito era acceso, il capo dell’attuale governo citava cifre a difesa del suo operato, il capo dell’opposizione contrattaccava ricordando le leggi "pro domo sua" della maggioranza. Soltanto l’uomo dietro al bar sembrava interessato. La giovane coppia si diresse alla cassa ridendo sotto gli occhi indiscreti della telecamera che sovrastava l’ingresso, il ragazzino battè alla cassa la merce, i ragazzi pagarono e uscirono. Il caffè era cremoso al punto giusto, versò la bustina di zucchero di canna nella tazzina e inalò l’aroma del caffè. Era quello che ci voleva, si sentì pervaso di nuova carica, pronto per affrontare il resto del viaggio. Prese un pacco di Chesterfield e pagò. Prima di uscire notò un’ombra nello spiazzo antistante che spuntava dai cespugli e penso che anche lui avrebbe fatto meglio a fare i suoi bisogni.

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: Chand79
Data di creazione: 04/04/2006
 

CULT

 

immagine

 

 

CIVICAMENTE VIVI

immagine

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963