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ALEX STORY
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Creato da: Corsivo1 il 12/01/2007
IL CAPITANO, LA BANDIERA, L'IMPERATORE BIANCONERO

 

 

DEL PIERO SUONA LA CARICA

Post n°47 pubblicato il 20 Luglio 2007 da Corsivo1

"IN CAMPO SOLO PER VINCERE"

Dal ritiro di Pinzolo il capitano ha parlato della nuova Juventus e del suo futuro, che sembra essere sempre piu’ bianconero:
 “Il rinnovo? Non credo che andremo per le lunghe, io voglio restare a Torino. Difficilmente ci saranno intoppi viste le parole di grande stima della dirigenza e di Ranieri. La società si è data molto molto da fare ed è stata brava a ricostruirsi. Ha messo in piedi una squadra importante, con dei grandi giocatori, mantenendo i campioni che aveva. Se siamo da scudetto lo dirà il campo”. Intanto dopo 13 anni in bianconero Tacchinardi ha rescisso il contratto: un grande uomo, un grande campione che se ne va. Che non dimenticheremo mai. Ciao Alessio! 




ALEX A TUTTO CAMPO
 -  Intervista integrale da juventus.com - E alla fine è arrivato anche il Del Piero day. Venerdì 20 luglio è la giornata del capitano. Primo allenamento con il gruppo (dopo un’intera giornata, quella di giovedì, passata sul campo da golf) e prima conferenza stampa. E, come sempre, i temi di discussione non sono mancati. Così come i segnali lanciati alla tifoseria. Intanto sul contratto: “Non ci saranno problemi e non sarà una trattativa lunga, la mia volontà è di rimanere alla Juventus”. Poi, sulla stagione appena iniziata: “Io lavoro per essere il migliore, voglio il massimo da me, dal mio lavoro e dalla squadra. Quando scendo in campo, lo faccio solo per vincere, non per fare bella figura. Per questo il nostro obiettivo è quello di puntare al massimo traguardo”.
Veterano dei ritiri: “Per me si tratta del 15° ritiro estivo da quando sono alla Juventus, anche se l’anno scorso in pratica non l’ho fatto. Alla fine, quello che resta, è che ci sono sempre poche vacanze”.
Il rientro in gruppo: “Oggi sono rientrato con la squadra. In questi giorni ho lavorato molto sull’aspetto fisico e tecnico, sono a passo con la gli altri. Non ho giocato la partita con il Mezzocorona e ha saltato qualche allenamento, ma ora tutto sta andando per il meglio”.
Obiettivo Cina: “Mi piacerebbe poter giocare già qualche minuto domenica a Rovereto contro la Nazionale Olimpica cinese. In questi casi, si valuta sempre giorno dopo giorno. All’appuntamento mancano ancora tre allenamenti. Vedremo”. Metodo Ranieri: “Visto l’infortunio, in questi giorni il mister l’ho conosciuto più fuori che dentro il campo. E’ giusto che ognuno abbia un suo metodo e voglia essere all’avanguardia. Per fare la formazione, non dovrà scegliere per nome e simpatia ma per quello che vedrà in allenamento. E’ giusto che ci sia competizione e voglia di primeggiare. Ranieri ha avuto parole particolari per me, ha detto tanto. Lo ringrazio per come la pensa, è una buona base di partenza, ma sarà il campo a dare gli esiti”.
La nuova Juve: “La società si è data tanto da fare, è stata brava a ricostruirsi. Le basi erano molto buone però c’era molto da lavorare. La squadra è importante, ha mantenuto i campioni e ha preso ottimi giocatori”.
Puntare al top: “Io lavoro per essere il migliore, voglio il massimo da me, dal mio lavoro e dalla squadra. Vado in campo per vincere, non per fare bella figura. Dobbiamo lavorare tutti su questa lunghezza d’onda. C’è voglia di rivincita ed entusiasmo, ma sappiamo tutti che c’è da tanto da fare. Arriviamo dalla B, con una squadra rinnovata, tanti nuovi arrivati, uno staff nuovo e una società che è qui da appena un anno. Trovare la miscela giusta subito non è facile, ma lo spirito è fondamentale e io lo vivo così”.
Il gruppo: “Durante queste settimane ho parlato molto con i compagni, soprattutto con Buffon. Sono felice che siano rimasti anche Trezeguet e Camoranesi. Questi giorni di ritiro servono per conoscerci e parlare. Dobbiamo instaurare qualcosa di diverso, qualcosa che ha sempre mosso questa squadra”.
L’importanza della salute: “Si può parlare e dire tanto, ma è il campo a dare le risposte. A leggere certi giudizi di questi giorni, sembra che abbia le stampelle. L’anno scorso la risposta da parte del mio fisico è stata ottima, ho fatto anche tanti gol e vinto la classifica cannonieri, a cui tenevo molto. Se ho fatto un anno così in un campionato più duro come quello di B, non vedo perché non possa essere così quest’anno. L’importante è che possa allenarmi bene”.
La stagione che inizia: “Sarà una stagione realmente diversa dalle altre, iniziata in modo diverso, con situazione diverse. Non vedo l’ora che inizino tante cose”.
Il contratto: “In questi giorni, quando sono venuti su a Pinzolo, i dirigenti mi hanno detto che dobbiamo parlare. Non ho motivi per essere arrabbiato del fatto che sono l’ultimo a dover rinnovare. A volte può essere anche un vantaggio. Se avrò qualcosa da dire, lo farò direttamente con la società e non attraverso i giornali. Credo e spero che non sarà una trattativa lunga. In quest’ultimo anno, tutti hanno avuto parole importanti per me, la famiglia Agnelli, il presidente, Blanc e Secco. Tutti hanno sottolineato la mia importanza e anche i tifosi qui me lo ricordano quotidianamente. Inoltre, cosa fondamentale, la mia volontà è di rimanere qui e di rinnovare con la Juventus”.
Ancora tanto sul campo: “Io amo il calcio e giocare, mi piace farlo perché ci credo. Lavoro con questo spirito e questo dice tutto. Non permetterò a nessuno di togliermi questo, ma allo stesso modo non giocherò solo per passare il tempo o per soldi”.
Del Piero solo bianconero: “Vedermi con un’altra maglia? Sì, negli ultimi anni è capitato, c’erano squadre interessate ma non è mai partita nessuna trattativa. Nella vita ci sono situazioni che ti portano a guardare altrove. E’ successo soprattutto la primavera dell’anno scorso, poteva esserci qualcosa di più, vista una certa situazione che a me non piaceva”.
L’erede Palladino: “Ha grandissime qualità, lo ha dimostrato l’anno scorso. Quest’anno sarà importante per lui, perché un conto è giocare con la Juve in A, un conto è farlo con la Juve in B. Dovrà essere a bravo ad imparare e poi giocarsi le sue carte. Le premesse sono ottime, ha grandi qualità. Gli auguro che possa fare bene”.
Aspettando Juventus-Inter: “Possiamo andare avanti per giorni a mandarci messaggi distensivi, ma poi sarà una partita diversa dalle altre. Si è venuta a creare una situazione che porterà tensione, ma che deve essere agonistica, piacevole e che riproporrà un duello tra grandi squadre. E che valga per il titolo”.
La Nazionale: “Non voglio commentare la situazione di Totti, è ingarbugliata e si rischia di esprimere un giudizio sbagliato. Comunque, dovesse mollare, non mi interesserebbe riavere il numero 10. Io lasciare? No, io punto ai Mondiali in Sudafrica del 2010, ma siccome voglio fare un passo alla volta, per ora mi concentro sugli Europei”.
Collina e gli arbitraggi: “Dagli arbitri mi aspetto che arbitrino in modo imparziale. Collina è stato candidato più volte per l’incarico di designatore, tutti lo volevano, non capisco ora tutte queste polemiche. E’ la persona adatta per questo lavoro”. Grazie Pinzolo: “C’è stata una passione eccezionale nei nostri confronti. Più degli altri anni ci siamo fermati a firmare autografi e a fare foto. Abbiamo avuto ogni giorno più di 5mila persone. La gente ha voglia di vedere questa squadra. Aveva voglia di rivederla in Serie A. Ha voglia di sognare, proprio come noi”.

Altre news bianconere su http://blog.libero.it/juventus/

 
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ASPETTANDO ALEX.....

Post n°46 pubblicato il 17 Luglio 2007 da Corsivo1

IL CAPITANO PRESTO IN CAMPO!



DEL PIERO PROSSIMO AL RIENTRO -  Repubblica edizione Torino - Se la Juventus è come Mohammed Alì c´è il rischio che Alessandro Del Piero faccia la fine di George Foreman, visto che sta al tappeto dall´inizio del ritiro di Pinzolo. Il capitano, mezzo rotto, continua faticosamente a lavorare per contro proprio e a combattere non per un posto in squadra, ma per vincere quel dolore che lo perseguita fin da quando è tornato dalle vacanze.Il dolore si è manifestato già durante le ferie: Del Piero ha cominciato a soffrire durante il viaggio negli Stati Uniti, mentre svolgeva gli esercizi fisici che avrebbero dovuto consentirgli di ricominciare la stagione tirato a lucido, in peso forma e con i muscoli già svegli. Invece quel lavoro preventivo gli è stato fatale, lasciandogli in eredità un fastidio all´adduttore destro che il dottor Riccardo Agricola definisce di lieve entità: «I tifosi possono stare tranquilli. Alessandro sta lavorando per mettersi al più presto al pari con i compagni, salterà la prima amichevole ma nella tournée inglese ci sarà di sicuro».  L´infortunio è effettivamente di lievissima entità, anche perché non ha origini traumatiche: il fastidio al muscolo deriva da un problema posturale che ha coinvolto il bacino e che si è riverberato all´anca e da lì alla coscia. «Problema ormai risolto», assicura Agricola. Ma il guaio non è tanto stare male, e neanche troppo male, ma stare male in questa fase della stagione, la più importante dell´intera annata. Del Piero sta saltando tutti gli allenamenti più cruciali, quelli che servono a mettere benzina nel motore e forza nei muscoli, ma anche a mandare a mente le prime lezioni di tattica di Claudio Ranieri, che sta cominciando a lavorare su schemi e moduli e deve farlo senza il capitano.
Perdere dieci giorni a luglio, insomma, non è come farlo a febbraio, quando la macchina è già in moto: valgono molto di più, sia a livello fisico sia tattico. Finora, Del Piero ha toccato il pallone due volte soltanto, la prima domenica mattina e la seconda ieri pomeriggio, per pochissimi minuti e giusto per fare felice la gente. Poi si è sempre allenato a parte, tra la palestra e il campo secondario, e così continuerà per qualche giorno ancora: non lo si vedrà dunque nell´amichevole inaugurale di domani con il Mezzocorona né in quella di domenica prossima con la nazionale olimpica della Cina. Se ne riparlerà, come dice Agricola, nella tournée inglese di fine mese (finora sono sicure solamente le partite con il Newcastle del 29 e con il Sunderland del 4 agosto, mentre si fatica a trovare un avversario per una data intermedia), considerata da Ranieri e dalla società un test fondamentale per misurare il valore della squadra, capirne limiti e debolezze e individuare eventuali margini di miglioramento per colmare quell´uno per cento che - secondo allenatore e dirigenti - manca alla perfezione.
Esserci sarà quindi fondamentale, ma sarebbe fondamentale anche esserci in buona salute e con un po´ di soda fatica nelle gambe: condizioni che per Del Piero non si potranno realizzare e che potrebbero metterlo in difficoltà nella caccia al posto da titolare per il quale è in concorrenza con Vincenzo Iaquinta, che per altro dà l´impressione di essere uno degli juventini più in forma, o quanto meno dei più esuberanti. I due azzurri hanno caratteristiche completamente differenti ma anche in nazionale sono stati in ballottaggio, e Lippi ha spesso preferito l´ex Udinese. Per Del Piero, dunque, la stagione comincia in salita, dopo i 20 gol e il titolo di capocannoniere della serie B: deve registrare i muscoli ma pure discutere un contratto che sta per scadere e di cui, al contrario di quello degli altri big, non si è ancora discusso.
 altre news sul ritiro di Pinzolo su http://blog.libero.it/juventus/

 
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E' SEMPRE LA JUVE DI DEL PIERO!

Post n°45 pubblicato il 11 Luglio 2007 da corsivo79

1° GIORNO DI RADUNO A PINZOLO : IL CAPITANO FA GLI ONORI DI CASA

I bianconeri cominciano la preparazione nelle fresche montagne del Trentino: Alex comincia la sua quattordicesima stagione con la maglia del cuore e  accoglie compagni vecchi e nuovi in un clima di entusiasmo ed ottimismo.






E' INIZIATA L'AVVENTURA DELLA NUOVA JUVE DI CLAUDIO RANIERI
  - Rieccola, ora ufficialmente. Piena di facce nuove, con un nuovo tecnico, ma, dopo un anno di purgatorio ricevuto in dote da farsopoli, finalmente al suo posto in serie A. La rivincita della Juventus, che da oggi preparerà il campionato del grande ritorno nel ritiro di Pinzolo, comincia solo ora. E comincia al meglio: prima le importanti conferme di Trezeguet e Buffon, quindi una serie di ottimi acquisti, infine i rinnovi andati a buon fine con Camoranesi e Nedved. L'asse portante delle Juventus scudettate, guidato da Del Piero, c'è tutto. Il resto sono innesti di qualità da cui Ranieri dovrà cercare di trarre il meglio.
CLAUDIO RANIERI: "IL SEGRETO E' IL GRUPPO" -
La smania di mettersi al lavoro, Claudio Ranieri ce l’aveva già il giorno della sua presentazione ufficiale. Ora che il grande giorno è finalmente arrivato, il tecnico romano è più che mai pronto a partire. La “sua” Juventus ha mosso il primo piccolo passo. Il gruppo si è riunito a Vinovo e anche in questo, c’è subito un segnale confortante. “Sono contento – ha dichiarato il mister a Juventus Channel -, ho visto che i ragazzi sono arrivati qui con tanta voglia di iniziare a lavorare. Sia i vecchi che i nuovi arrivati. Questo non può che essere un buon segnale per un allenatore. C’è curiosità da parte di tutti per vedere all’opera questa squadra e il più curioso di tutti sono proprio io”. La partenza è stata quindi fatta con il piede giusto. In attesa di scendere in campo per la prima volta sul campo (alle 18, a Pinzolo, il primo allenamento), Ranieri ha già bene in mente il primo obiettivo: “Il gruppo è sempre stato uno dei segreti dei successi di questa società. Mi ricordo ancora la prima Juve di Lippi che seppe primeggiare con la tenacia, il convincimento e la voglia di lottare. E’ questo quello che voglio anch’io. Dobbiamo subito creare il giusto clima, tra allenatore e squadra e tra giocatore e giocatore”. Naturale, al primo giorno di “scuola”, chiedere al mister gli obiettivi stagionali. Anche in questo, Ranieri si dimostra all’altezza della situazione: “Non abbiamo un metro di giudizio con la passata stagione perché dietro abbiamo la Serie B e questa è l’ultima volta che nomino questa parola. La Juventus di due anni fa era una squadra stupenda ma ora non c’è più. E’ rimasto il gruppo storico e sono arrivati nuovi giocatori. Sono molto contento del lavoro svolto dalla società, sono arrivati uomini validi dal punto di vista tecnico-tattico, ma soprattutto morale. Ci aspetta un’annata stimolante e non vediamo l’ora di metterci in gioco”. Da Pinzolo partirà dunque la nuova avventura. Due test contro Mezzocorona e la Nazionale Olimpica Cinese e poi tutti in Inghilterra. La tabella di marcia di Claudio Ranieri è subito chiara: “Quest’anno la Serie A è bellissima, sono tornati anche Napoli e Genoa. Per questo voglio subito affrontare avversari forti. In Inghilterra troveremo rivali già pronti per l’inizio del campionato. Voglio mettermi in difficoltà e soprattutto voglio mettere in difficoltà la squadra. Se gli avversari non mi creano problemi non mi piace”. La nuova Juventus è partita con Ranieri al timone, pronta per una stagione tutta da vivere. Con queste premesse, il divertimento è assicurato.
IAQUINTA: "SAREI VENUTO ANCHE IN B" -
Ha nella sua bacheca personale una Coppa del Mondo, ma in campionato ha ancora molte soddisfazioni da togliersi. Vincenzo Iaquinta, uno dei nomi più importanti del mercato bianconero, dopo sette stagioni all’Udinese approda nel calcio che conta. La Juventus. "Da un anno a questa parte la mia carriera ha avuto un’impennata: prima il Mondiale, poi la Champions League con l’Udinese. E ora la Juventus. Sono cresciuto molto e mi sento pronto per il grande salto: finalmente posso dimostrare quello che valgo, aspettavo da tempo una squadra importante. E la Juventus lo è, sarei venuto qui anche in Serie B, a questa società non si può dire di no. So che non sarà facile per me: di campioni ce ne sono tanti e dovremo cercare di rimanere uniti, senza rivalità. Proprio come ai Mondiali: bisognerà accettare l’alternanza. Io mi metto al servizio della squadra e dell’allenatore. Obiettivi? Non mi piace fare proclami: sono certo che ripartiremo alla grande e faremo un ottimo campionato. Non abbiamo nulla da invidiare alle nostre rivali. Anzi, sul mercato ci siamo mossi meglio di Milan e Inter. Sarà una bella lotta".
GRYGERA: "A DISPOSIZIONE DI RANIERI" -
Il suo nome è nella lista ufficiale dei nuovi bianconeri da febbraio, ma a Torino è arrivato soltanto ieri. Scaduto il suo contratto con l’Ajax a giugno, Zdenek Grygera, ventisettenne difensore della Repubblica Ceca, è ora juventino a tutti gli effetti. Non essere tra i nomi indicati da Claudio Ranieri non lo spaventa. «Sono stato scelto dalla società prima dell’arrivo del nuovo mister, ma non penso che questo sia un problema. Ranieri può impiegarmi come meglio crede: sono capace di adattarmi a ruoli diversi, mi definisco un giocatore universale. Quello che conta è essere qui: la Juventus è una grande squadra e sono felice di vestire questa maglia. Cercherò di dare il massimo».
TIAGO: "MISSIONE SCUDETTO" -
Anche per il portoghese Tiago Cardoso Mendes, indossare la maglia della Juventus ha il valore di una sfida: la più importante di una carriera prestigiosa, spesa nei campi di alcuni tra i maggiori club europei (il Benefica, il Chelsea di Mourinho e il Lione). «So che sarà una stagione impegnativa ma cercherò di dare il massimo: sono a disposizione del mister e posso adattarmi a ogni ruolo. La società esce da un periodo difficile ma ha tutte le carte in regola per puntare in alto. I miei obiettivi sono lo scudetto e il ritorno in Champions League. Problemi per l’assenza dalle competizioni europee? Nessuno, ci torneremo l’anno prossimo. E poi alla Juventus non si può dire di no, con o senza Champions. E poi basta pensare al passato: la Juventus è una grande squadra, i problemi sono stati risolti e ora dobbiamo pensare al futuro. Per quello che mi riguarda spero di entrare nella storia di questa società come hanno fatto altri campioni portoghesi prima di me, Paulo Sousa e Rui Barros in testa».
ALMIRON: "QUI PER CRESCERE ANCORA" -
Il momento del grande salto è arrivato per Sergio Almiron. Il centrocampista argentino ha finalmente coronato il suo sogno di approdare in un club di primo piano per giocarsi le sue chance. E nel primo giorno da bianconero, dimostra di avere le idee chiare. “Arrivare in una grande squadra è il sogno di tutti. Approdo in un gruppo composto da tanti grandi campioni che sicuramente hanno più esperienza di me. Per questo il mio scopo è quello di tenere il loro passo e imparare. Sono consapevole di far parte di un gruppo eccezionale e cercherò di dare il mio contributo. Obiettivi per la stagione? E’ troppo presto, per capire le nostre potenzialità ci vorrà un po’ di tempo, ma puntiamo ad arrivare più in alto possibile. Spero che questa esperienza mi possa aiutare ad arrivare anche in Nazionale”.
CRISCITO: "SIAMO UN GRANDE GRUPPO" -
“Sono qui e ora penso alla Juve. Torno a fare parte di un gruppo fantastico che già conoscevo e trovo un allenatore che mi ha elogiato e questo non può che farmi piacere. Sarà lui a decidere il mio ruolo, centrale o esterno per me non cambia. Dal primo giorno darò il massimo per guadagnarmi il posto, perché nella vita le cose vanno conquistate con l’impegno”.
MOLINARO: "GIOCHERO' LE MIE CARTE" -
“Arrivare qui è stato un impatto forte ed emozionante. Per me questa è una sfida, non ho mai nascosto le mie ambizioni e il mio sogno di arrivare in una grande squadra. Non mi sento inferiore a nessuno e proverò a giocarmi le mie carte sul campo per farmi trovare pronto quando il mister avrà bisogno di me. Solo con il lavoro si possono raggiungere certi obiettivi”.
VANSTRATTAN: "UN SOGNO LAVORARE CON BUFFON" -
Tra le facce nuove della Juventus 2007/08 c’è anche Jess Vanstrattan. Il 25enne (compirà gli anni il prossimo 19 luglio) portiere arriva già con un primato non da poco: è il primo giocatore australiano ad indossare la maglia della Juventus. E arriva per confrontarsi con il miglior esponente mondiale nel suo ruolo.  “Per me potermi allenare con Gigi è un sogno. Parto come terzo dietro lui e Belardi e il mio obiettivo è quello di migliorarmi quotidianamente, poi vedremo cosa succederà. Arrivo a Torino sette anni dopo che la Juventus mi aveva acquistato dopo i Mondiali Under 17. In questo periodo sono stato prevalentemente al Verona, tranne una breve parentesi la stagione scorsa quando sono stato ad Ancona. Le occasioni per mettermi in mostra non sono state tante, ma ora sono qui e voglio giocarmi le mie possibilità, anche per poter tornare in Nazionale. Ora che Kalac ha lasciato ci potrebbe essere una possibilità e la Juventus è il miglior palcoscenico”.
HASAN SALIHAMIDZIC SI PRESENTA: "CHIAMATEMI BRAZZO"
Pronunciare il suo nome è un’impresa: Hasan Salihamidzic. Lui però ha una soluzione: 'Chiamatemi Brazzo'. Letteralmente: fratello. Centrocampista bosniaco arriva alla Juventus dopo nove stagioni al Bayern e una lunga serie di vittorie (sei titoli in Bundesliga, quattro Coppa di Germania, tre Coppe di Lega, una Champions League e una Coppa Intercontinentale nel 2001). 'La Juventus è una grande sfida: in nove anni al Bayern ho maturato una grande esperienza e ora voglio spenderla qui in Italia. Posso ricoprire ruoli diversi, sarà il mister Ranieri a decidere. Io penso a fare bene. Per noi stranieri, quello che è capitato a questa società lo scorso anno è difficile da capire: ma il passato è passato, quello che conta per me è questa stagione. Sarà difficile? Di sicuro, ma noi siamo la Juventus: abbiamo rispetto per le avversarie ma non paura. La nostra è un’ottima squadra, con grandi campioni. Abbiamo le carte in regola. Per quello che mi riguarda, cercherò di dare il massimo. La Serie A italiana è uno dei campionati più difficili e prestigiosi del mondo: sarà una grande esperienza, non vedo l’ora di cominciare'.
BLANC: "UNA SQUADRA D'ESPERIENZA E QUALITA"

“Se penso a dove eravamo un mese fa e dove siamo ora, o se penso che praticamente un anno fa, il 14 luglio, veniva emessa la sentenza di primo grado che mandava la Juventus in serie B con una fortissima penalizzazione e che ora stiamo per iniziare la stagione in serie A, non posso che essere felice”. E’ un Jean–Claude Blanc raggiante quello che chiude la conferenza stampa di inizio stagione nel centro sportivo di Vinovo. L’a.d. bianconero fa il punto sul mercato della Juventus, giudicato di altissimo livello da tutti gli addetti ai lavori: “Abbiamo costruito una squadra giovane, con un’età media di circa 25 anni, ma nella quale ci sono nazionali, ben quattro Campioni del Mondo e un altro giocatore che ha giocato la finale del Mondiale. Sia i giocatori che lo staff tecnico hanno esperienza e qualità e ora dovranno dimostrarlo sul campo. Sono convinto che con il lavoro arriveranno anche risultati importanti”. L’ultimo colpo della Juventus è la conferma di Pavel Nedved: “Una squadra di calcio deve trasmettere emozioni, ma la società deve anche trovare un suo equilibrio e lavorare per il futuro, non a caso, con i nuovi giocatori abbiamo firmato contratti di quattro anni per garantire continuità. Con Pavel abbiamo fatto un discorso diverso perché lui fa parte di un progetto più ampio di quello che può prevedere un contratto e abbiamo trovato ieri sera un accordo che soddisfa sia lui che noi. Lui con Ale, Gigi, Mauro e David dovrà trasmettere ai nuovi i valori e il dna della Juventus”. Nonostante i numerosi acquisti il mercato bianconero non può ancora dirsi del tutto chiuso: “Il mercato finisce il 31 agosto a mezzanotte. Noi abbiamo già costruito una squadra importante, direi che abbiamo già fatto il 98%, ma staremo comunque attenti a cogliere eventuali altre opportunità. Che impressione ho avuto dal calciomercato? Beh, avevo già seguito quello dello scorso anno, anche se era stato più “in uscita”. Quest’anno ho visto l’altro lato della medaglia: è un mondo estremamente competitivo, perché i giocatori di qualità sono tutti sotto contratto e ci si deve confrontare con la volontà dei calciatori, dei procuratori e delle società. Abbiamo comunque cercato di prendere giocatori di qualità, che servissero alla Juventus, pagando un prezzo giusto”.  Il fatto di non giocare la Champions League non ha comunque mai influito nelle trattative: “Assolutamente no, sia per quanto riguarda le conferme dei nostri giocatori, che per l’acquisto dei nuovi. La Juventus è la Juventus, anche senza la Champions”. In chiusura di conferenza Blanc fa il punto sulla situazione dello stadio Delle Alpi: “Nel c.d.a. di agosto presenteremo il nostro progetto. Ci sono diverse possibilità, ma quella che più ci interessa è anche la più ambiziosa, ossia ricostruire lo stadio, facendone un modello per il calcio italiano”.
ALEX HA SALTATO IL PRIMO ALLENAMENTO: LIEVE INFORTUNIO - Alessandro Del Piero ha saltato il primo allenamento della Juventus nel ritiro di Pinzolo. Il capitano accusa un problema all'adduttore destro, comunque di non grave entita'. Del Piero ha svolto solo un po' di lavoro in palestra.
(Altre foto e  notizie su http://blog.libero.it/juventus/)

 
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IL CAPITANO

Post n°44 pubblicato il 06 Luglio 2007 da corsivo79

L'ULTIMA SFIDA DI ALEX DEL PIERO 14 ANNI VESTITO DI BIANCONERO

Dopo aver dominato la B a suon di gol (20 in 35 partite) Pinturicchio sfida Iaquinta per il posto da titolare accanto a Trezeguet. Capitan Alex è legato alla Juve fino al giugno 2008 e sul prolungamento bisognerà trattare. Ma il suo futuro in bianconero non è in discussione: tra qualche anno avrà un ruolo di spicco da dirigente. Ranieri: “Partiremo con due punte”.

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ALEX IL PRECARIO - La Stampa - Dominato l’anno di B con cifre da miracolo economico, 20 gol in 35 partite, Alessandro Del Piero s’affaccia sulla nuova stagione, quella dell’inedito atterraggio juventino in A, con l’ennesima sfida di una carriera che ne ha già contate tante. Con Bojinov entrato di rado nella lavagna di Deschamps (ancor meno in campo) e Palladino ancorato al ruolo di piacevole sorpresa, il capitano s’è di fatto trovato a operare in regime di monopolio nel mestiere di seconda punta, al fianco di Trezeguet. Con l’arrivo di Vincenzo Iaquinta, si riapre il libero mercato e Alex, a volte, potrebbe nuovamente ritrovarsi in bilico. Come ai tempi di Capello: anche se Ranieri non pare avere la ruvida determinazione di don Fabio e l’ex udinese i colpi di Ibrahimovic.
La sfida per il posto, indirettamente, l’ha lanciata ieri il tecnico bianconero: «La mia sarà una Juve ad assetto tattico variabile - ha detto Ranieri - perché mi piacciono le squadre che cambiano pelle a partita in corso. Si partirà dal 4-4-2, passando al 4-3-3 in caso di necessità». L’assetto base, insomma, sarà il 4-4-2, una corazza sempre robusta per truppe che si conoscono poco e devono addentrarsi su terreni pericolosi. Un dualismo, quello fra Del Piero e Iaquinta, che due settimana fa Ranieri aveva cercato di smussare: «Iaquinta alternativo a Del Piero? E perché non possono giocare tutti e due, magari anche con Trezeguet? Sono curioso di vedere cosa mi dirà il precampionato». Da variabile, potrebbe essere un’alternativa vincente, da assetto costante un pericoloso azzardo. Difficile, insomma, partire con quel tridente.
Allora, concorrenza sarà. La stima di Ranieri è indubbia, confermata pure ieri ai microfoni di Rai Sport: «Del Piero e Nedved sono longevi come Maldini e Costacurta: possono dare ancora tanto». Pure Iaquinta, però, plana a Torino fra i complimenti: «Sono sei anni che lo seguo - ha raccontato il tecnico - perché dopo un’amichevole del Chelsea a Udine andai a fargli i complimenti: anche se era grezzo, si vedeva che aveva le caratteristiche del grande giocatore. E infatti oggi è un campione del mondo. Mi piace perché non si arrende mai». Conquistata Udine da prima punta, Iaquinta s’è costruito una solida reputazione anche correndo largo, da secondo assaltatore: e il lusinghiero giudizio di Marcello Lippi, che così lo usò al Mondiale, è già una bello spot. E l’investimento fatto dalla Juve su un giocatore di 28 anni, 11,3 milioni di euro per il cartellino e contratto quinquennale, lascia intuire una fiduciosa scommessa e un alto minutaggio. Di nuovi investimenti, su se stesso, se li aspetta da un po’ il capitano, il cui contratto scadrà il prossimo giugno: i manager di Del Piero si vedranno con il ds Alessio Secco, ma finora, comunque, il nuovo contratto resta un’ipotesi. Anzi, ballano diverse idee: perché il giocatore vorrebbe un robusto allungamento temporale, mentre il club pareva orientato per l’addizione di una sola stagione. Già pianificando un posto in società. Così, in menù, ci sono gli incontri per sistemare il futuro di Mauro German Camoranesi e di Pavel Nedved, non quello di Alex.Quando poi, nel mezzo della serie B, si parlava dei campioni da far restare, e qualcuno non lo citava, quasi fosse scontata la sua presenza, Del Piero non ci restava troppo bene: «Devono convincere anche me», tagliò corto il 6 gennaio scorso, appena giocato (e bene) il trofeo Berlusconi, a San Siro. «Di sicuro - disse - voglio continuare a giocare». Da nuovo precario o da titolare, lo deciderà Ranieri.  

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Da Wikipedia inglese... C'E' SOLO UN CAPITANO!!

Post n°43 pubblicato il 04 Luglio 2007 da pozzecca

ALESSANDRO DEL PIERO (THE BEST!)

Alessandro Del Piero, Cavaliere Ufficiale OMRI, (born November 9, 1974 in Conegliano) is an Italian World Cup-winning footballer. He is the captain of Juventus and a member of the Italian national team. He is regarded as one of the best Italian footballers of his generation.

Usually, Del Piero plays as a supporting-striker and occasionally between the midfield and the strikers (in the hole), known in Italy as the "Trequartista" position. He is not the tallest of forwards, but is certainly one of the more creative attacking players in the world, often choosing wit, finding another player, rather than playing as a traditional "goal poacher."

Del Piero is renowned for his deadly finishing, and the ease in which he dribbles past defenders. He is an expert in dead-ball situations as he is among the world's best freekick takers and is a penalty specialist (as evident in the 2006 world cup final shootout).

Alessandro Del Piero is recognised as one of the greatest players ever to grace the game for decades.

Experts agree that Del Piero was back to his best in the 2005-06 season having scored 20 goals in all competitions. His most

 

  • 7 Italian Championships: 1994-95, 1996-97, 1997-98, 2001-02, 2002-03, (2004-05, 2005-06 : last two revoked due to Calciopoli scandal)
  • 1 Italian Serie B Championship: 2006-07
  • 1 Italian
  • 4 Italian Super Cups: 1995, 1997, 2002, 2003
  • 1 Coppa Italia: 1994-95
  • 1 UEFA Champions League: 1995-96
  • 3 UEFA Champions League Finalist medals: 1996-97, 1997-98, 2002-03
  • 1 European Supercup: 1996
  • 1 Intercontinental Cup: 1996
  • 1 Intertoto Cup: 1999
  • 1 Italian Youth Championship 1994
  • 1 Torneo di Viareggio: 1994
  • 1 UEFA Cup Finalist medal: 1995
  • 2 European Under-21 Football Championships: 1992/94, 1994/96
  • 1 UEFA Euro 2000 Finalist medal
  • 1 FIFA World Cup: 2006

 

  • U-21 European Footballer of the Year
  • MVP of the Intercontinental Final Award 1996
  • Best Italian Player Award 1998
  • Best Overall Player Award 1998
  • UEFA Champions League Top Scorer 1997
  • UEFA Champions League Top Scorer 1998
  • Most Popular Italian Player Award
  • Most Charismatic Striker in Italy 2001
  • UEFA Champions League 10 Years Jubilee Poll Best Attacker
  • Pelé named Del Piero in his 125 Top Living Footballers
  • All-time top scorer for Juventus F.C. 
  • Bravo Award (European Under 23 Footballer of the Year, 1996)

 

 

  • Carlo Ancelotti: "He is a world-class player who needs no introductions".
  • Mauro Camoranesi: "He is an exceptional person and really doesn’t need to prove himself to anyone. Del Piero is a wonderful man and player."
  • Fabio Cannavaro: "In my view he’s the best person I’ve met in this sport."
  • Fabio Capello: "I believe in champions and Alex is a champion". "Del Piero is a player of very high quality and deserves his record". Because of having many strikers in the squad: "Sometimes I feel embarrassed at putting him on the bench."
  • Frankie Dettori: "Del Piero is a true genius"
  • Angelo Di Livio: "I've met Ale at the Primavera. And he was already a phenomenon. He was so brave that we forced the coach to make him debut at the main team". "He has those abilities that only great stars have. And everyone, as soon as they saw him, said “This one will surely make it".
  • Mark Hughes: "Even though Del Piero may be well into his 30s now, he remains one of the great players".
  • Pepe Kamel :"With his charm and charisma he has won us all, his creativity and magnificent talent have given us nothing more to ask for, and his free kicks, no comment"
  • Marcello Lippi: "Del Piero is a champion with extraordinary technical ability and wonderful characteristics. When he is selected he never disappoints. He is an example to us all." "He has great skills and intuitions that few other players have". "He is a captain in the real sense of the word".
  • Diego Armando Maradona: Talking about the best 100 world footballers ever he says "Here he is, he is different from Zidane, he likes to play, he feels it in his soul; between he and the French (Zinedine Zidane), I stay with him."
  • Adrian Mutu: "Alex is an example for all of us. He works hard in training without ever speaking out."
  • Ruben Olivera: "Del Piero is my idol. When I arrived at Juventus and I was introduced to Alex, it was like touching the heavens with my finger"
  • Fabrizio Ravanelli: "Del Piero is able to do certain things, that could seem extraordinary, but he does them like they were simple"
  • Alessio Tacchinardi: "He (Del Piero) always comes to the training field with a smile for everyone, a comforting word for everyone. This is his greatness: humbleness... he’s a golden person".
  • Giuseppe Taglialatela: The former S.S.C. Napoli keeper recalls a goal conceded from Del Piero: "Let’s say he scored a goal a la Baggio, a la Maradona. He took the ball in midfield, dribbled 3-4 teammates of mine. He’s good, what can I say?"
  • Gianluca Zambrotta: "It’s still surprising to me that Alessandro Del Piero has gone through his career without winning this trophy" (the Ballon d'Or).
 
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