Creato da deluxe7664 il 26/08/2006

Amica...

essere amici quanto è difficile?

 

 

Va bene anche io faccio il bilancio!

Post n°16 pubblicato il 31 Dicembre 2006 da deluxe7664

2006... cosa mi dovrei ricordare di questo 2006? boh... tutte le volte che ho chiesto a mio marito di avere un bambino e tutte le volte che lui mi ha detto che non era il momento e che prima o poi arriverà anche quello per noi.
Dovrò ricordarmi di quella telefonata del 14 luglio sera, quando occhiblu è rientrato come al solito per pochissimo nella mia vita facendomi tornare a credere nella nostra amicizia: e poi l'incontro dei primi di novembre, quando l'ho travato fra pasticche per il cuore e polvere di ricordi che aveva buttato la sua vita in un angolo: o forse tutte le telefonate che mi ha fatto per fare quattro innocenti risate e non rimanere da solo con i suoi pensieri: e poi quella telefonata che dopo anni mi ha fatto piangere di nuovo per lui: "Me ne vado! Il 27 dicembre parto, vado in Brasile e mi fermo a vivere lì con la mia nuova compagna!" Gli ho detto addio stavolta per sempre.... senza farmi accorgere che stavo piangendo per lui. E' un capodanno senza più occhiblu al quale mandare gli auguri.

Ho finito il mio romanzo è vero, ma chi mai lo leggerà? Lì c'è buttata tutta la mia troppo scomoda verità: lì c'è la violenza scritta nero su bianco, lì c'è un amore mai sopito che torna prepotente in ogni pagina e sarebbe troppo rischioso publlicarlo, anche se farebbe bene a ogni donna leggerlo e ad ogni uomo scorrerlo, senza avere la presunzione che sia didascalico.

Ho imparato a continuare ad amare mio marito, senza condizioni: dopo tanti problemi abbiamo cominciato a capirci e ad accettarci così come siamo: due terribili testardi ed impulsivi.

Ho imparato ad amare la gabbia dorata da brava ragazza e donna di casa nella quale vivo da sempre e che ogni tanto mi va così stretta!!!

Il 2006... l'anno dei miei trant'anni che nessuno si è preso la briga di festeggiare: ho passato quel giorno, quella domenica in casa con mio marito a pulire.... come fosse un giorno come tutti gli altri quando io avrei voluto festeggiare la mia rinascita, la mia vittoria sulla prepotenza e sulla sofferenza.... ma sono anni che ormai le mie candeline non si spengono più...

Il 2006: l'anno della volata del mio negozio... ma non ancora nessuno sembra totalmente contento...

Il 2006: l'anno in cui per due volte mi hanno detto che dovevo morire per tumore e sono qui a spernacchiare tutti in continuazione, perchè deborah è come l'erba cattiva.... non muore mai!

Il 2006: l'anno in cui ho ripreso in mano la mia femminilità: l'anno che chiudo con 4 o 5 uomini pronti a farmi da amanti.... e io che sono troppo brava ragazza per lasciarmi andare.

Il 2006: l'anno che si è portato via la nonna di mio marito, che mi capiva così bene, perchè mi amava quasi più dei nipoti e come quasi tutte le nonne aveva capito quale fosse la mia vera natura e dove fossero i torti e le ragioni.

Ah... quante volte durente il 2006 ho dovuto giustificare il fatto che mio marito fosse lontano: quante volte ho dovuto rispondere che non ho figli perchè non ne vogliamo e quanta finta compassione ho visto negli occhi di chi crede che il mio matrimonio sia fatto solo di facciata perchè ci vediamo così poco....

Però nel 2006 ho pianto meno perchè me lo ero detto per i miei 30'anni... Debby basta piangere... Non sempre ce l'ho fatta.

Piango ancora quando mio marito mi chiede implicitamente di lasciare la scuola, quando vorrei fare altre tremila cose e non ce la faccio e quando inevitabilmente mi sento sola e ho ancora paura che la vita mi faccia male.

Ho pianto anche oggi quando mi sono resa conto di aver perso un'amica di chat, una delle migliori e non so spiegarvi bene il perchè.... so solo che forse è giusto che sia così! Mi ha stretto il cuore la disputa della 40 perchè in certi momenti l'ho trovata assurda e ridicola ma sono cose che succedono e ho provato a tenermene fuori, ma anche su di me ha inevitabilmente prodotto i suoi risultati.

Ma questo 2006 non voglio buttarlo via, perchè più di ogni altro anno mi ha fatto capire quante Deborah ci sono in me e quanto sono capace di risorgere dalle mie ceneri come l'araba fenice. Non mi importa se piaccio o no, ma questa sono io e piaccio a me stessa così: impulsiva, grassottella, testarda come un mulo, femmina quanto basta, amante dell'amore fino a morirne per lui e solitaria come l'airone che dall'alto mentre respira la brezza marina cerca la barca sulla quale posarsi...

A tutti voi non auguro un buon 2007, ma un sereno 2007, perchè la serenità e l'ampia anticamera della felicità.

Vi voglio bene.
Deborah
Deluxe

 
 
 

ERA ORA CAVOLO!

Post n°15 pubblicato il 19 Ottobre 2006 da deluxe7664

Scrivo senza tanta preoccupazione per i colori e tutto il resto perchè ho l'adsl che fa diecimila capricci in questi giorni! Riesco a connettermi pochissimo perchè stanno evidentemente facendo dei lavori su tutta la linea!

Volevo dirvi che sto seguendo i vostri consigli, ho preso la mia piccolissima vita in mano e mi sono anche messa ad insegnare. Non è certo facile dividersi fra il negozio, le mie ripetizioni private e adesso la scuola, ma sto ricevendo tante soddisfazioni e di questo sono proprio contenta. Certo con mio marito non è per niente facile, perchè lui non sembra per niente contento della scelta che ho fatto e non passa momento che non ci sia da sottolinearmi il fatto che se vado a scuola sicuramente ho rubato del tempo a qualcos altro. Ma cosa ci posso fare? I ragazzi sono tutta la mia vita! Hanno una luce negli occhi che dopo un pò di batoste della vita sparisce: sono convinti di farcela a spaccare in due il mondo ed è bello vedere la mattina quegli occhi di tigre fiera pronti a combattere. Sono contenta, sono soddisfatta, anche se il mio matrimonio sembra dover fallire sempre da un momento all'altro. Non è un momento facile per me, perchè comunque mi sono imposta decidendo quello che volevo fare mettendo in discussione tutto quello che mi aveva circondato fino a pochi giorni fa. Io vi ringrazio tanto per il vostro sostegno, per la grinta che mi avete dato.

Sono qui in negozio ancora a lavorare, anche per dimostrare a mio marito che, nonostante tutto, nonostante il docer lavorare anche fino a mezzanotte, comunque, so prendermi le mie responsabilità....

E poi devo finire comunque il libro che sto scrivendo... occhiblu lo aspetta! Un abbraccio amici miei e scusate la fretta ma ho paura che la connessione sparisca da un momento all'altro!

 
 
 

HA SENSO?

Post n°14 pubblicato il 05 Ottobre 2006 da deluxe7664
Foto di deluxe7664

Ciao blog....

io vorrei solo capire se ha un senso tutto quello che sta succedendo... Vi ho già detto che mi hanno chiamato per fare un colloquio in una scuola privata, dove dovrei insegnare italiano, latino, storia dell'arte e storia... Finalmente!!! Le mie materie! Da qui è iniziata la catastrofe. L'ho detto a mio marito: certo, non mi aspettavo salti di gioia e urla di giubilo, ma da qui alla separazione pensavo che un minimo di via di mezzo ci fosse! Già perchè quando io gli ho dato la notizia, lui mi ha detto che dovevo decidere: visto che scelgo la MIA (e sottolineo mia) strada era giusto mettere immediatamente in vendita il negozio che io ho preso sulle spalle da quando lui è partito per realizzare il suo sogno ed è andato a lavorare fuori. Questa nuova attività per la quale tutti sono stracontenti tranne lui, mi impegnerebbe due mattine a settimana e la paga è tutt'altro che entusiasmante, ma è quello per cui ho studiato una vita, è quello che ho sempre sognato e sinceramente non mi sento davanti ad un bivio. Quando io gli ho risposto che, avendo due commesse in gamba forse sarei riuscita a lasciare il negozio, magari sotto il controllo di mia madre, il signore è montato su tutte le furie: ha detto che con me si andava daccordo solo dicendo sì e facendomi fare esattamente quello che mi pare... morale della favola, dopo una giornata di litigate fuoriose e miei pianti, perchè non riuscivo a capacitarmi della situazione, lui mi ha tranquillamente detto che posso finalmente fare come mi pare e piace, perchè a lui non gliene importa più nulla di me e delle mie pazzie e che, visto che siano troppo diversi, forse è meglio prendere strade completamente diverse, sperando che io gli conceda la separazione consensuale, in maniera civile. Ho pensato anche che fosse uno sfogo, ma, morale della favola, lui, come sempre è ripartito per andare a lavorare fuori e ormai sono due giorni che non ci sentiamo. In via del tutto eccezionale, per vari motivi, tornarà a casa domani e io sto già pensando a come dovrei accoglierlo. Fredda acida, oppure comprensiva come sempre? Intanto oggi per la prima volta, mi sono trovata al di là della cattedra, davanti ad una classe di 20/25 indemoniati dei quali adoro, dietro la spavalderia, l'infinita fragilità. I ragazzi da sempre sono tutta la mia vita, ma lo è stato anche mio marito. A chi, a che cosa devo rinunciare?

 
 
 

SONO UNA "BLOGGER"... e allora?

Post n°13 pubblicato il 25 Settembre 2006 da deluxe7664
Foto di deluxe7664

Ormai da un pò di tempo soffro di una specie di doppia identità che fino ad ora ancora non è mai sfociata in una vera e propria schizofrenìa, ma non è detto che non succeda...

Chi mi conosce sa più o meno a che cosa mi riferisco con un titolo del genere...

Sono una donna sposata da più di due anni con un uomo che a casa non c'è mai, poverino, per motivi di lavoro e che, purtroppo, mi conosce sempre meno, ma non perchè io mi nasconda, ma solo perchè si ha meno tempo per parlare, a causa soprattutto della frenesia continua che sta logorando anche la nostra società.

Quando lui mi ha conosciuto ero un'universitaria, con il sogno nel cassetto di insegnare: ballavo ormai da anni e avevo ripreso a studiare danza, dopo che dei fastidiosissimi dolori mi avevano tenuto lontano dal parquet delle sale per troppo tempo. All'epoca per stare vicino a lui, dopo l'ennesimo trasferimento di mio padre per lavoro, decisi di mettermi a lavorare, facendo fino a quattro lavori diversi insieme, per potermi mantenere da sola a casa. Fin qui era tutto regolare: poi, prima di sposarci, decidiamo di comprare la nostra bella cartolibreria, e di cominciare a lavorare insieme: tutti i giorni, gomito a gomito, 24 ore su 24, qualche volta riuscivamo anche a dormire insieme a casa mia: poi, pochi mesi prima del sì, mi dice che ha vinto il concorso dei suoi sogni ma che non vuole partire per non lascirami sola. In cuor mio sapevo che se non lo avessi spinto sarebbe rimasto con quel rimpianto per tutta la vita e alla fine gli ho messo quella maledetta valigia sul treno. Da allora in poi ci siamo conosciuti sempre meno: ci amiamo tanto, ancora quando ci guardiamo negli occhi ci capiamo al volo, ma lui di me non sa più tante cose e ho paura anche io che un giorno prima o poi dietro l'angolo ci possa essere qualche sorpresa strana.

Per esempio non sa che sono una quasi maniaca di internet: passo le ore a navigare, a cercare le ultime novità, notizie... sono iscritta a messenger e anche questo lo ignora, o forse fa solo finta di ignorarlo, visto che non gli ho mai nascosto l'icana che c'è sul desktop: non sa che ho un nick e forse è meglio così, visto che il mio nick ha un senso e non è un caso che sia composto da certe lettere e certi numeri: a moltissimi sono lettere e numeri che non dicono nulla, il nick sembra il nome di un panino, ma non è così: la settimana scorsa a "qualcuno" è parso subito chiaro cosa significassero lettere e numeri e inutile dire che quel qualcuno non è altro che il diretto interessato.

Mio marito conosce solo in parte la mia voglia pazza di finire i miei studi: ho una laurea in lettere classiche, indirizzo storico archeologico praticamente in tasca e per lui quel "pezzo di carta" significherebbe solo mettere un punto a una cosa iniziata e mai finita e basta: per il resto il mio "lavoro" (che inizialmente si doveva solo ridurre a dargli una mano) è quello della cartolaia (soddisfacente per carità... però). Sono un'insegnante, perchè, comunque, nelle ore in cui il negozio è chiuso continuo, imperterrita e alle volte senza dirgli niente, per non provocare inutili discussioni, a tenere le mie lezioni di latino e greco.

Qualche giorno fa mi sono lasciata tentare da una proposta di colloquio: mi hanno chiamato in una scuola privata per fare un colloquio come insegnante di lettere: non ho saputo dire di no... Da una parte ci sono le mie responsabilità e dall'altra inesorabilmente come le sirene di Ulisse, i miei sogni!

Qualche giorno fa è venuto il proprietario di una palestra a chiedermi di tenere le lezioni di danza moderna nella sua scuola, perchè sa come ballo e sa il rapporto che ho con la musica...

Sono un'amica... e questo a lui in parte scoccia! Gli scoccia perchè sono amica di tanti uomini (intendiamoci...Amica... per me ha un senso!): perchè sono amica di occhiblu e se c'è una persona di cui si può parlare solo in parte a casa mia è proprio lui!: perchè sono Amica di gente conosciuta in chat e per lui, che centellina la sua disponibilità con il contagocce, è impensabile essere amici di gente che non si è mai guardata negli occhi... io non la penso proprio così chiaramente!

E sono oltretutto una blogger, una di cui, se si digita il nick su google, appare qualcosa di più di "la ricerca non ha prodotto risultati"... alle volte mi sento in colpa, perchè ho una specie di doppia vita, altre volte no perchè in fondo non faccio nulla di male. Ci sono poi momenti in cui mi chiedo però quale sia la strada giusta: non riesco a rinunciare ai miei studi, alle mie ripetizioni, ai miei Amici, ad occhiblu (che per altro devo accettare così come è) e devo farlo senza perdere di vista mio marito e soprattutto l'impegno che mi sono presa quando gli ho detto "Non preoccuparti... tu parti... al resto ci penso io!"

Un consiglio? Chi si sente di darmelo?

Baci....

 
 
 

IL SOLITO BUONGIORNO....

Post n°12 pubblicato il 22 Settembre 2006 da deluxe7664

Simile a un dio mi sembra quell'uomo
che siede davanti a te, e da vicino
ti ascolta mentre tu parli
con dolcezza
e con incanto sorridi. E questo
fa sobbalzare il mio cuore nel petto.
Se appena ti vedo, sùbito non posso
più parlare:
la lingua si spezza: un fuoco
leggero sotto la pelle mi corre:
nulla vedo con gli occhi e le orecchie
mi rombano:
un sudore freddo mi pervade: un tremore
tutta mi scuote: sono più verde
dell'erba; e poco lontana mi sento
dall'essere morta.
Ma tutto si può sopportare...

(Saffo)

Buongiorno mondo.... e buongiorno anche a te che ormai non chiami più!

 
 
 

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